Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

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{{Box|Nota|Ogni versione di Debian (unstable, testing, stable) utilizza in genere una certa versione del kernel e specifiche versioni di altri pacchetti ad esso correlati in modo tale che l'insieme sia il più possibile stabile. E' quindi altamente consigliato usare la versione dei sorgenti del kernel che troveremo nei repository della nostra versione di Debian, a meno che non si sappia esattamente quello che si sta facendo.}}
{{Box|Nota|Ogni versione di Debian (unstable, testing, stable) utilizza in genere una certa versione del kernel e specifiche versioni di altri pacchetti ad esso correlati in modo tale che l'insieme sia il più possibile stabile. È quindi altamente consigliato usare la versione dei sorgenti del kernel che troveremo nei repository della nostra versione di Debian, a meno che non si sappia esattamente quello che si sta facendo.}}


Adesso installiamo il pacchetto dei sorgenti del kernel che intendiamo installare. Notare che i sorgenti del kernel forniti con Debian sono leggermente differenti da quelli del [[kernel vanilla]] rilasciato dal team di Linus Torvalds ([http://kernel-handbook.alioth.debian.org/ch-source.html#s-changes maggiori informazioni qui]). Nel seguito prenderemo come esempio la versione 2.6.8 del kernel, sostituitela con qualsiasi altra versione vogliate usare.
Adesso installiamo il pacchetto dei sorgenti del kernel che intendiamo installare. Notare che i sorgenti del kernel forniti con Debian sono leggermente differenti da quelli del [[kernel vanilla]] rilasciato dal team di Linus Torvalds ([http://kernel-handbook.alioth.debian.org/ch-source.html#s-changes maggiori informazioni qui]). Nel seguito prenderemo come esempio la versione 2.6.8 del kernel, sostituitela con qualsiasi altra versione vogliate usare.
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<tt>linux-image.x.x.x</tt>). Questo perché è previsto l'inserimento di nuovi kernel (come GNU HURD e FreeBSD) all'interno di Debian. }}
<tt>linux-image.x.x.x</tt>). Questo perché è previsto l'inserimento di nuovi kernel (come GNU HURD e FreeBSD) all'interno di Debian. }}


E' sconsigliato ricompilare il kernel come utente root, perché questo può creare diversi tipi di problemi. In Debian, per policy, tutti i sorgenti sono contenuti in <tt>/usr/src</tt> (almeno quelli installati dai pacchetti Debian) e hanno come proprietario <tt>root</tt> e come gruppo proprietario <tt>src</tt>. Gli utenti del gruppo <tt>src</tt> hanno inoltre diritto di scrittura in <tt>/usr/src/*</tt>. Basterà dunque aggiungere al gruppo <tt>'''src'''</tt> l'utente che si vuole usare per la compilazione, con i seguenti comandi:
È sconsigliato ricompilare il kernel come utente root, perché questo può creare diversi tipi di problemi. In Debian, per policy, tutti i sorgenti sono contenuti in <tt>/usr/src</tt> (almeno quelli installati dai pacchetti Debian) e hanno come proprietario <tt>root</tt> e come gruppo proprietario <tt>src</tt>. Gli utenti del gruppo <tt>src</tt> hanno inoltre diritto di scrittura in <tt>/usr/src/*</tt>. Basterà dunque aggiungere al gruppo <tt>'''src'''</tt> l'utente che si vuole usare per la compilazione, con i seguenti comandi:


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Troveremo in questa directory (avendoli installati precedentemente) i sorgenti del kernel in un archivio tar.bz2:
Troveremo in questa directory (avendoli installati precedentemente) i sorgenti del kernel in un archivio <code>tar.bz2</code>:


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A fine decompressione avremo una directory linux-source-2.6.8, creiamo un link simbolico linux che punta ai sorgenti del kernel:
A fine decompressione avremo una directory <code>linux-source-2.6.8</code>, creiamo un link simbolico Linux che punta ai sorgenti del kernel:


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Questo passaggio è inutile se è la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.
Questo passaggio è inutile se è la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.


Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che stà in <tt>/boot</tt> (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome <code>config</code> seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che si trova in <tt>/boot</tt> (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome <code>config</code> seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:


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Vi apparirà un'interfaccia testuale dalla quale sarà possibile configurare le opzioni del kernel. ''Questo è il passaggio più delicato, nonché il più lungo e difficile''.  
Vi apparirà un'interfaccia testuale dalla quale sarà possibile configurare le opzioni del kernel. ''Questo è il passaggio più delicato, nonché il più lungo e difficile''.  


Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato è la possibilità di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perché viene compilato il supporto per le sole periferiche e i soli filesystem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato. Per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente più di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva, compilando un kernel snello, sarà possibile anche fare più prove ed ottimizzarlo quindi al meglio.  
Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato è la possibilità di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perché viene compilato il supporto per le sole periferiche e i soli filesystem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato. Per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 minuti su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente più di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva, compilando un kernel snello, sarà possibile anche fare più prove ed ottimizzarlo quindi al meglio.  


Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. Inoltre risulta utilissimo consultare il database dei driver di Linux a [http://kmuto.jp/debian/hcl/ questo indirizzo]: inserendo semplicemente l'output di <code>lspci -n</code>, otterrete l'elenco dei moduli da compilare
Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando <code>'''lspci'''<code> o meglio <code>'''lspci -v'''<code>. Inoltre risulta utilissimo consultare il database dei driver di Linux a [http://kmuto.jp/debian/hcl/ questo indirizzo]: inserendo semplicemente l'output di <code>lspci -n</code>, otterrete l'elenco dei moduli da compilare


Per approfondire la configurazione del kernel:
Per approfondire la configurazione del kernel:


* [[Esempio configurazione kernel]] nel nostro wiki, per un semplice esempio.
* [[esempio configurazione kernel]] nel nostro wiki, per un semplice esempio;
* [http://a2.pluto.it/a266.htm#almltitle484 Elementi della configurazione] per una descrizione più dettagliata delle varie voci. Questo è un capitolo della monumentale opera [http://a2.pluto.it/appunti_di_informatica_libera.htm Appunti di Informatica Libera], per la quale tutti noi siamo grati all'autore '''Daniele Giacomini'''.
* [http://a2.pluto.it/a266.htm#almltitle484 elementi della configurazione] per una descrizione più dettagliata delle varie voci. Questo è un capitolo della monumentale opera [http://a2.pluto.it/appunti_di_informatica_libera.htm Appunti di Informatica Libera], per la quale tutti noi siamo grati all'autore '''Daniele Giacomini''';
* [http://kernel.xc.net/ Linux Kernel Configuration Archive]: potrete cercare le varie opzioni di configurazione di ogni versione del kernel.
* [http://kernel.xc.net/ Linux Kernel Configuration Archive]: potrete cercare le varie opzioni di configurazione di ogni versione del kernel.


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Per completezza segnalo le altre interfacce grafiche che è possibile usare per configurare il kernel al posto di <code>make menuconfig</code>.
Per completezza segnalo le altre interfacce grafiche che è possibile usare per configurare il kernel al posto di <code>make menuconfig</code>.


;<code>make xconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''qt''' per la configurazione.
;<code>make xconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''qt''' per la configurazione;
;<code>make gconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''gtk''' per la configurazione.
;<code>make gconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''gtk''' per la configurazione.


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== Compilazione del kernel ==
== Compilazione del kernel ==
Ora è venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:
Ora è venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo <code>make-kpkg</code>. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:


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Diamo uno sguardo alle opzioni usate:
Diamo uno sguardo alle opzioni usate:


; <tt>--append-to-version</tt> : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verrà aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso diventerà ''2.6.8-nomepersonalizzato''.
; <tt>--append-to-version</tt> : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verrà aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso diventerà <code>''2.6.8-nomepersonalizzato''</code>;


; <tt>--revision</tt> : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero.
; <tt>--revision</tt> : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero;


; <tt>kernel_image</tt> : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
; <tt>kernel_image</tt> : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.


Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, può essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installerete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituirà il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviverà tranquillamente col precedente.
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, può essere utile usare lo stesso nome per <code>--append-to-version</code> ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installerete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituirà il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviverà tranquillamente col precedente.


In realtà il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori parametri (elencherò solo i più importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
In realtà il comando <code>'''make-kpkg'''</code> accetta molti ulteriori parametri (elencherò solo i più importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):


; <tt>--initrd</tt> : da usare se state compilando un kernel che utilizza le immagini initrd.img (''vedi [[Debian_Kernel_Howto#Bisogna_usare_l.27initrd_oppure_no.3F|FAQ: Bisogna usare l'initrd_oppure no?]]'').
; <tt>--initrd</tt> : da usare se state compilando un kernel che utilizza le immagini <code>initrd.img</code> (''vedi [[Debian_Kernel_Howto#Bisogna_usare_l.27initrd_oppure_no.3F|FAQ: Bisogna usare l'initrd_oppure no?]]'');
; <tt>--added-modules foo</tt> : compila dei sorgenti esterni (presenti in <tt>/usr/src/modules</tt>) insieme al kernel, potete mettere più nomi separati da virgole.
; <tt>--added-modules foo</tt> : compila dei sorgenti esterni (presenti in <tt>/usr/src/modules</tt>) insieme al kernel, potete mettere più nomi separati da virgole;
; <tt>--added-patches foo</tt> : aggiunge delle patch al kernel, le patch possono essere molteplici separate da virgole.
; <tt>--added-patches foo</tt> : aggiunge delle patch al kernel, le patch possono essere molteplici separate da virgole;
; <tt>--config</tt> : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig).
; <tt>--config</tt> : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig);
; <tt>--zimage</tt> : crea una zImage per il kernel.
; <tt>--zimage</tt> : crea una zImage per il kernel;
; <tt>--bzImage</tt> : crea una bzImage per il kernel.
; <tt>--bzImage</tt> : crea una bzImage per il kernel;
; <tt>--mkimage</tt> : qui potete passare dei parametri a <code>mkinitrd</code>, ad esempio se volete creare una immagine rom: <code>genromfs -d %s -f %s</code>.
; <tt>--mkimage</tt> : qui potete passare dei parametri a <code>mkinitrd</code>, ad esempio se volete creare una immagine rom: <code>genromfs -d %s -f %s</code>;
; <tt>--rootcmd foo</tt> : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
; <tt>--rootcmd foo</tt> : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo;
; <tt>CONCURRENCY_LEVEL</tt> : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' )
; <tt>CONCURRENCY_LEVEL</tt> : questa variabile è l'omonimo di <code>-j</code> per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' ).


Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:
Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:


; <tt>clean</tt> : pulisce i sorgenti.
; <tt>clean</tt> : pulisce i sorgenti;
; <tt>kernel_headers</tt> : questo genera un pacchetto con gli headers del kernel.
; <tt>kernel_headers</tt> : questo genera un pacchetto con gli headers del kernel;
; <tt>binary</tt> : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel.
; <tt>binary</tt> : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l'immagine del kernel;
; <tt>buildpackage</tt> : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sopra).
; <tt>buildpackage</tt> : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sopra);
; <tt>build</tt> : compila solo l'immagine del kernel.
; <tt>build</tt> : compila solo l'immagine del kernel;
; <tt>modules</tt> :compila tutti moduli esterni sotto <tt>/usr/src/modules</tt> e genera un file .diff e un pacchetto sorgente.
; <tt>modules</tt> : compila tutti moduli esterni sotto <tt>/usr/src/modules</tt> e genera un file <code>.diff</code> e un pacchetto sorgente;
; <tt>modules_config</tt> : permette di configurare i moduli esterni residenti in <tt>/usr/src/modules</tt> prima di compilarli.
; <tt>modules_config</tt> : permette di configurare i moduli esterni residenti in <tt>/usr/src/modules</tt> prima di compilarli;
; <tt>modules_image</tt> : crea i pacchetti deb dei moduli esterni residenti in <tt>/usr/src/modules</tt> senza il file .diff e senza creare un'altro pacchetto sorgente.
; <tt>modules_image</tt> : crea i pacchetti deb dei moduli esterni residenti in <tt>/usr/src/modules</tt> senza il file .diff e senza creare un'altro pacchetto sorgente;
; <tt>modules_clean</tt> : pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in <tt>/usr/src/modules</tt>.
; <tt>modules_clean</tt>: pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in <tt>/usr/src/modules</tt>;
; <tt>debian</tt> : questo crea la directory <tt>./debian</tt> utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera debian.
; <tt>debian</tt> : questo crea la directory <tt>./debian</tt> utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera debian.


Nel caso di sistemi multiprocessore è possibile velocizzare la compilazione aggiungendo CONCURRENCY_LEVEL=n dove n corrisponde al numero di processi che il compilatore usa in parallelo (normalmente si usa un processo in più rispetto al numero di processori presenti).
Nel caso di sistemi multiprocessore è possibile velocizzare la compilazione aggiungendo <code>CONCURRENCY_LEVEL=n</code> dove n corrisponde al numero di processi che il compilatore usa in parallelo (normalmente si usa un processo in più rispetto al numero di processori presenti).
Per esempio se vogliamo compilare kernel su un pc dotato di un processore quadcore su può usare  
Per esempio se vogliamo compilare kernel su un pc dotato di un processore quadcore su può usare  


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==Installazione nuovo kernel==
==Installazione nuovo kernel==
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (/usr/src/) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (<code>/usr/src/</code>) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:


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Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con lilo, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il [[MBR]] (Master Boot Record) con il comando:  
Se abbiamo lilo dovremo configurare <code>lilo.conf</code> aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con lilo, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il [[MBR]] (Master Boot Record) con il comando:  


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Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.


# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in <code>'''/etc/hotplug/blacklist'''</code>.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ciò basterà inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ciò basterà inserire i nomi dei moduli da caricare in <code>'''/etc/modules'''</code>, uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare <code>'''modconf'''</code> che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.


==FAQ==
==FAQ==
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Se il modulo fa parte del kernel debian (cioè il suo sorgente è contenuto nel pacchetto <tt>kernel-source</tt> del kernel) allora bisogna ricompilare il kernel. Tenete presente, tuttavia, che i kernel binari debian includono già la maggior parte dei moduli presenti nei sorgenti del kernel. Per caricarli basta usare:
Se il modulo fa parte del kernel debian (cioè il suo sorgente è contenuto nel pacchetto <tt>kernel-source</tt> del kernel) allora bisogna ricompilare il kernel. Tenete presente, tuttavia, che i kernel binari debian includono già la maggior parte dei moduli presenti nei sorgenti del kernel. Per caricarli basta usare:
 
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   # modprobe ''nomemodulo''
   # modprobe ''nomemodulo''
 
</pre>
Se il sorgente del modulo è invece pacchettizzato singolarmente (il nome di questi pacchetti comincia per <tt>module-source</tt>) '''non è necessario''' ricompilare il kernel.
Se il sorgente del modulo è invece pacchettizzato singolarmente (il nome di questi pacchetti comincia per <tt>module-source</tt>) '''non è necessario''' ricompilare il kernel.
Debian ci fornisce la comoda utility '''module-assistant''' che permette di scaricare, compilare e pacchettizzare un modulo del kernel. Basta lanciare il comando
Debian ci fornisce la comoda utility '''module-assistant''' che permette di scaricare, compilare e pacchettizzare un modulo del kernel. Basta lanciare il comando
 
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   # m-a
   # m-a
 
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e una interfaccia ''dialog'' ci guiderà passo passo.
e una interfaccia ''dialog'' ci guiderà passo passo.


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* il modulo del filesystem della partizione di root
* il modulo del filesystem della partizione di root


Per un kernel ricompilato, l'initrd è generalmente inutile e rende l'avvio leggermente più lento. &Egrave; anche facile sbagliare se non attivate le giuste opzioni nel kernel (vedi [[#Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?|FAQ successiva]]), in tal caso otterreste un kernel panic all'avvio. L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran varietà di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd è necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa è un'altra storia:
Per un kernel ricompilato, l'initrd è generalmente inutile e rende l'avvio leggermente più lento. È anche facile sbagliare se non attivate le giuste opzioni nel kernel (vedi [[#Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?|FAQ successiva]]), in tal caso otterreste un kernel panic all'avvio. L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran varietà di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd è necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa è un'altra storia:


* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]


La risposta lunga è quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
La risposta lunga è quindi no, non usate l'initrd quando questo non sia strettamente necessario.


===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
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Attualmente (etch) ci sono tre strumenti in debian che permettono di creare l'immagine initrd: (in lenny si trovano soltanto i primi due)
Attualmente (etch) ci sono tre strumenti in debian che permettono di creare l'immagine initrd: (in lenny si trovano soltanto i primi due)


* '''<code>update-initramfs</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>initramfs-tools</code>): utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Aggiunge tutti i controller del disco e i supporti che potrebbero servire per il boot che sono stati complati come moduli.
* '''<code>update-initramfs</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>initramfs-tools</code>): utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Aggiunge tutti i controller del disco e i supporti che potrebbero servire per il boot che sono stati complati come moduli;
* '''<code>mkinitrd.yaird</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>yaird</code>): utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Analizza il sistema e aggiunge all'immagine initrd '''solo''' i moduli necessari al boot della macchina su cui si installa il kernel. Permette di ottenere una immagine molto più piccola del caso precedente.
* '''<code>mkinitrd.yaird</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>yaird</code>): utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Analizza il sistema e aggiunge all'immagine initrd '''solo''' i moduli necessari al boot della macchina su cui si installa il kernel. Permette di ottenere una immagine molto più piccola del caso precedente;
* '''<code>mkinitrd</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>initrd-tools</code>): questo è il vecchio metodo usato fino al kernel 2.6.12 che necessita del supporto al '''cramfs'''.
* '''<code>mkinitrd</code> ''' (fornito dal pacchetto <code>initrd-tools</code>): questo è il vecchio metodo usato fino al kernel 2.6.12 che necessita del supporto al '''cramfs'''.


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=== Ma il kernel non fa il boot senza initrd! ===
=== Ma il kernel non fa il boot senza initrd! ===
Vedi FAQ precedente. L'initrd non è necessario per fare il boot. Se il sistema non parte ciò dipende da una incorretta configurazione del kernel.
Vedi FAQ precedente. L'initrd non è necessario per fare il boot. Se il sistema non parte ciò dipende da una non corretta configurazione del kernel.


Questo è quasi sempre vero, ma ci sono delle eccezioni. In alcuni casi, quali ad esempio l'avvio da una memoria usb con filesystem di root nella stessa, può essere necessario fare uso di initrd affinché vengano generati correttamente i device (vedi sda1, sda2 ecc...). Questo pur avendo compilato tutti i moduli staticamente all'interno del kernel.
Questo è quasi sempre vero, ma ci sono delle eccezioni. In alcuni casi, quali ad esempio l'avvio da una memoria usb con filesystem di root nella stessa, può essere necessario fare uso di initrd affinché vengano generati correttamente i device (vedi sda1, sda2 ecc.). Questo pur avendo compilato tutti i moduli staticamente all'interno del kernel.


=== Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla ===
=== Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla ===
Certamente, <tt>make-kpkg</tt> può essere usato indifferentemente sia con i sorgenti Debian del kernel di linux che con i sorgenti del [[kernel vanilla]].  
Certamente, <tt>make-kpkg</tt> può essere usato indifferentemente sia con i sorgenti Debian del kernel di Linux che con i sorgenti del [[kernel vanilla]].  


I sorgenti Debian sono contenuti nei pacchetti <tt>kernel-source-*</tt> (o <tt>linux-source-*</tt> per i kernel dal 2.6.12 in poi) e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
I sorgenti Debian sono contenuti nei pacchetti <tt>kernel-source-*</tt> (o <tt>linux-source-*</tt> per i kernel dal 2.6.12 in poi) e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
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I am confused by this discrepancy, and am halting.</pre>
I am confused by this discrepancy, and am halting.</pre>


Questo problema e' semplicemente dovuto al fatto che non si è pulito il tree dei sorgenti dopo la prima compilazione. Per ovviare basta dunque:
Questo problema è semplicemente dovuto al fatto che non si è pulito il tree dei sorgenti dopo la prima compilazione. Per ovviare basta dunque:


<pre>$ make-kpkg clean</pre>  
<pre>$ make-kpkg clean</pre>  
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