Chiavi simmetriche e chiavi pubbliche: differenze tra le versioni

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# Come già detto una sola chiave deve essere usata per criptare i dati ed una sola per decifrarli, tuttavia questo non significa che sia realmente impossibile usare la chiave dedicata alla decrittazione per criptare i dati, ma semplicemente che un messaggio può essere decriptato solo se si usano le chiavi "nel giusto ordine". Posto ad esempio che key1 sia la chiave per criptare e key2 quella per decriptare, usando key2 su un messaggio criptato con key1 si ottiene il messaggio di partenza, mentre usando key1 o key2 su un messaggio criptato attraverso key2 sarebbe impossibile ricostruire il messaggio di partenza. Ovviamente è anche impossibile usare key1 per decifarare un messaggio criptato con key1.
# Come già detto una sola chiave deve essere usata per criptare i dati ed una sola per decifrarli, tuttavia questo non significa che sia realmente impossibile usare la chiave dedicata alla decrittazione per criptare i dati, ma semplicemente che un messaggio può essere decriptato solo se si usano le chiavi "nel giusto ordine". Posto ad esempio che key1 sia la chiave per criptare e key2 quella per decriptare, usando key2 su un messaggio criptato con key1 si ottiene il messaggio di partenza, mentre usando key1 o key2 su un messaggio criptato attraverso key2 sarebbe impossibile ricostruire il messaggio di partenza. Ovviamente è anche impossibile usare key1 per decifarare un messaggio criptato con key1.
# I dati che si vuole inviare in modo sicuro devono essere criptati con la chiave "criptatrice" del ricevente e non con quella dello spedente, ecco perché la chiave per criptare deve necessariamente essere pubblica (o almeno nota alle persone dalle quali ci si aspetta di ricevere dati criptati). Questo fatto implica anche che chi spedisce non è più in grado di leggere i (suoi) dati una volta criptati con la chiave del ricevente. Chiaramente se chi spedisce è interessato a poter accedere a tali dati deve averne una copia, in chiaro oppure criptata con un sistema di cui possieda la chiave di decrittazione.
# I dati che si vuole inviare in modo sicuro devono essere criptati con la chiave "criptatrice" (pubblica) del ricevente e non con quella dello spedente, ecco perché la chiave per criptare deve necessariamente essere pubblica (o almeno nota alle persone dalle quali ci si aspetta di ricevere dati criptati). Questo fatto implica anche che chi spedisce non è più in grado di leggere i (suoi) dati una volta criptati con la chiave pubblica del ricevente. Chiaramente se chi spedisce è interessato a poter accedere a tali dati deve averne una copia, in chiaro oppure criptata con un sistema di cui possieda la chiave di decrittazione.
# Sebbene la chiave di decrittazione sia sconosciuta a tutti (si spera...) eccetto che al legittimo possessore, questo non significa che sia teoricamente impossibile ricostruirla autonomamente partendo dalla chiave pubblica. Chiave pubblica e privata condividono necessariamente un legame matematico, per quanto nascosto (altrimenti sarebbe impossibile decifrare a chiunque i dati di partenza), tuttavia il tempo necessario a ricostruire autonomamente tale legame, e quindi la chiave di decrittazione, è talmente elevato da rendere la suddetta operazione concretamente impossibile. Si noti che col passare degli anni si rende necessario l'uso di chiavi più lunghe a parità di sistema di criptazione usato, infatti l'aumento delle capacità di calcolo degli elaboratori comporta che a parità di lunghezza di una chiave il tempo necessario per ricostruirla si riduce.
# Sebbene la chiave di decrittazione sia sconosciuta a tutti (si spera...) eccetto che al legittimo possessore, questo non significa che sia teoricamente impossibile ricostruirla autonomamente partendo dalla chiave pubblica. Chiave pubblica e privata condividono necessariamente un legame matematico, per quanto nascosto (altrimenti sarebbe impossibile decifrare a chiunque i dati di partenza), tuttavia il tempo necessario a ricostruire autonomamente tale legame, e quindi la chiave di decrittazione, è talmente elevato da rendere la suddetta operazione concretamente impossibile. Si noti che col passare degli anni si rende necessario l'uso di chiavi più lunghe a parità di sistema di criptazione usato, infatti l'aumento delle capacità di calcolo degli elaboratori comporta che a parità di lunghezza di una chiave il tempo necessario per ricostruirla si riduce.


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