Autenticazione degli accessi Wireless tramite server Radius
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Introduzione
Se si prevede di installare una rete wireless, è consigliabile configurarla in modo che possano accedervi solo gli utenti specificati.
I metodi di protezione più comunemente adottati sono il sistema WPA e il sistema WPA2. Questi due protocolli supportano sia l'autenticazione attraverso una chiave segreta condivisa (PSK = Pre Shared Key) e conosciuta da tutti i client della rete, sia l'autenticazione attraverso un server specifico. Wi-Fi Alliance ha introdotto i termini WPA(2)-Personal e WPA(2)-Enterprise per differenziare le due classi di sicurezza fornite dai prodotti. I WPA(2)-Personal utilizzeranno il metodo PSK a chiave condivisa mentre i WPA(2)-Enterprise utilizzeranno un server di autenticazione.
In questa guida vedremo la configurazione di un server Radius su Debian, per fornire ai protocolli WPA e WPA2 un server di autenticazione in grado di fornire una coppia di credenziali (nome utente / password) diverse per ogni utente della rete wireless.
Prerequisiti
- Debian Lenny/Squeeze/Wheezy o superiori
- Un ambiente LAMP: Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5
- Un database LDAP configurato e funzionante, come descritto ad esempio in queste guide:
- Uno o più Access Point che supportino il protocollo WPA(2) 802.1x
Riconfigurazione di OpenLDAP
Il server OpenLDAP va riconfigurato e modificato per potersi integrare con FreeRadius, l'implementazione LInux più comune di un server Radius.
Occorre innanzitutto includere al file di configurazione di LDAP il file che contiene lo schema Radius:
# cp /usr/share/doc/freeradius/examples/openldap.schema /usr/share/doc/freeradius/examples/ # /etc/init.d/openldap restart
I passaggi successivi sono diversi a seconda della versione di Debian che stiamo utilizzando.
Fino a Debian Lenny
Aggiungiamo al file /etc/ldap/slapd.conf la riga che definisce lo schema Radius:
include /etc/ldap/schema/radius.schema
Da Debian Squeeze in poi
La nuova versione di OpenLDAP presente nei repository Debian a partire da Squeeze supporta un nuovo metodo di configurazione dinamico, non più basato sul file di configurazione statico /etc/ldap/slapd.conf.
Creiamo il file schema_convert.conf:
# touch /tmp/schema_convert.conf # nano /tmp/schema_convert.conf
e editiamolo in questa maniera:
include /etc/ldap/schema/core.schema include /etc/ldap/schema/collective.schema include /etc/ldap/schema/corba.schema include /etc/ldap/schema/cosine.schema include /etc/ldap/schema/duaconf.schema include /etc/ldap/schema/dyngroup.schema include /etc/ldap/schema/inetorgperson.schema include /etc/ldap/schema/java.schema include /etc/ldap/schema/misc.schema include /etc/ldap/schema/nis.schema include /etc/ldap/schema/openldap.schema include /etc/ldap/schema/ppolicy.schema include /etc/ldap/schema/samba.schema
Salviamo il file e creiamo una directory temporanea per gli output di slapcat:
# mkdir /tmp/ldif_output # slapcat -f schema_convert.conf -F /tmp/ldif_output -n0 -s "cn={10}openldap,cn=schema,cn=config" > /tmp/openldap.ldif # nano /tmp/openldap.ldif
e modifichiamo il file come segue:
dn: cn=openldap,cn=schema,cn=config ... cn: openldap
Rimuoviamo le stringhe a fondo pagina:
structuralObjectClass: olcSchemaConfig entryUUID: b53b75ca-083f-102d-9fff-2f64fd123c95 creatorsName: cn=config createTimestamp: 20080827045234Z entryCSN: 20080827045234.341425Z#000000#000#000000 modifiersName: cn=config modifyTimestamp: 20080827045234Z
Salviamo tutto e copiamolo in /etc/ldap/schema:
# cp /tmp/openldap.ldif /etc/ldap/schema
Infine importiamolo in OpenLDAP e riavviamo il demone:
# ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/openldap.ldif # /etc/init.d/slapd restart
Installazione di FreeRADIUS
Arrivati a questo punto possiamo installare FreeRADIUS, il demone che si occuperà di gestire le richieste di autenticazione:
# apt-get install freeradius freeradius-common freeradius-krb5 freeradius-mysql freeradius-utils
Come si può vedere dai plugin installati, utilizzeremo un database MySQL per l'archiviazione degli utenti e delle password.
Configurazione di FreeRADIUS
Iniziamo con qualcosa di semplice: creiamo un utente locale di test e verifichiamo che il demone faccia il suo dovere. Apriamo prima di tutto il file /etc/freeradius/clients.conf e cambiamo la chiave che serve per mettere in comunicazione il server Radius con i dispositivi di rete:
# nano /etc/freeradius/clients.conf
client 127.0.0.1 { secret = chiave_segreta nastype = other # localhost non è un NAS }
Qundi creiamo un utente locale aggiungendo le seguenti righe al file /etc/freeradius/users:
utentetest Cleartext-Password := "testpassword"
Riavviamo FreeRADIUS e controlliamone il funzionamento:
# /etc/init.d/freeradius restart # radtest utentetest testpassword 127.0.0.1 0 chiave_segreta Sending Access-Request of id 186 to 127.0.0.1 port 1812 User-Name = "utentetest" User-Password = "testpassword" NAS-IP-Address = 127.0.0.1 NAS-Port = 0 rad_recv: Access-Accept packet from host 127.0.0.1 port 1812, id=186, length=20
Ok, funziona tutto.