Utilizzo del servizio di scheduling Cron

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Introduzione al servizio di scheduling Cron

Alcuni processi devono essere eseguiti a determinati orari, un determinato numero di volte. Esempi possono essere i processi di backup che vengono lanciati ogni notte, oppure un analizzatore di log che deve girare ogni minuto.
Questi processi devono girare un certo numero di volte oppure in determinati giorni; il resto del tempo essi stanno fermi fino a quando un utente non interagisce con essi e li richiama (con gli appositi comandi). Questi sono i casi in cui il demone CRON si rende utile. Vi permette di programmare (o "schedulare", come si dice in gergo) l'esecuzione di un lavoro in qualsiasi momento desideriate, ogni minuto, ogni ora, giornalmente, settimanalmente, mensilmente, annualmente.

Le basi

Cron viene lanciato in background all'avvio del sistema dallo script /etc/init.d/cron a cui punta il link presente in /etc/rc2.d/, sicché non c'è bisogno di lanciarlo manualmente. Cron ricerca il file /etc/crontab per le voci (le cosiddette "entry") di sistema e /var/spool/cron/crontabs per le voci relative agli utenti che si trovano nel file /etc/passwd. Tutte le voci ritrovate sono caricate in memoria. Tutto ciò viene ripetuto ogni minuto. Il demone Cron esegue diversi compiti:

  • ricerca le voci ed esegue i programmi che sono stati schedulati.
  • determina se il modtime (vale a dire la data e l'ora dell'ultima modifica) nella directory di Cron è cambiato
  • se il modtime nella directory cron è cambiato, Cron ricerca tutti i file e ricarica i programmi che sono stati modificati.

Poiché Cron cerca le modifiche ogni minuto, non è necessario farlo ripartire ogni volta che vengono effettuati dei cambiamenti tramite il comando crontab.

Utilizzare crontab

Il demone Cron legge i file contenuti in /var/spool/cron/crontabs/ relativi ai compiti (cronjobs) che ogni specifico utente vuole eseguire. È importante sapere che questi file non vanno modificati direttamente, ma solo attraverso il comando crontab seguito dagli appropriati flag che specificano se lanciare crontab per avere la lista o per aggiungere, rimuovere e modificare compiti.

La sintassi per il programma crontab è la seguente:

crontab [-u user] file
crontab [-u user] -l -e -r

I parametri significano:

  • -u : questa opzione comunica al sistema il nome dell'utente che "possiede" il file. Se l'opzione -u è omessa, il sistema deduce per default che state usando il vostro crontab personale. NOTA: Il comando switch user (su) può confondere il crontab, così se siete nello switch su assicuratevi di utilizzare l'opzione -u.
  • -l : questa opzione dice a crontab di elencare i file nello standard output, cioè di visualizzare il file.
  • -e : questa opzione dice a crontab di editare il file. Cron usa l'editor definito dalle variabili EDITOR o VISUAL. Se nessuna di queste due variabili è definita, parte in automatico l'editor di default. L'editor salva il file in /tmp; quando si esce dall'editor, il file è immediatamente salvato in /var/spool/cron/crontabs e viene aggiornato il campo data/ora. Questo è il comando principale da utilizzare se si vuole modificare il proprio file crontab per cancellare o inserirvi i lavori da assegnare a Cron.
  • -r : questa opzione rimuove il file crontab. Se nessun utente viene specificato attraverso l'opzione '-u', rimuove il file crontab dell'utente che lancia il comando.
  • file : inserisce il contenuto del file nel crontab dell'utente specificato tramite l'opzione '-u'. Se non viene specificato nessun utente, allora il contenuto del file sarà inserito nel crontab dell'utente che lancia il comando (vedi anche Utilizzo_del_servizio_di_scheduling_Cron#Importare_un_file_crontab Importare un file crontab)

cron.allow & cron.deny

In un sistema Debian, di default, tutti gli utenti, oltre root, possono eseguire il comando crontab.
Questo comportamento può essere modificato attraverso la creazione di due file:

/etc/cron.allow
se questo file esiste, allora solo gli utenti qui specificati sono abilitati all'utilizzo di crontab. Su ogni riga del file va specificato un solo utente.
/etc/cron.deny
se questo file esiste, allora gli utenti qui specificati non potranno utilizzare crontab. Anche per questo file su ogni riga va specificato un solo utente.

Se entrambi i file sono presenti, verrà preso in considerazione solo il file /etc/cron.allow.
Root è sempre abilitato all'utilizzo di crontab, indipendentemente dall'esistenza o meno di questi due file.

Voci in Crontab

Solo due tipi di voci sono permesse nel crontab: i settaggi ambientali (Crontab Environmental settings) e i settaggi di comando (Crontab Command settings)

Crontab Environmental settings

I settaggi ambientali utilizzano la seguente forma:

NOME = valore

che, per motivi di leggibilità, dovrebbero essere inseriti in testa al file generato da crontab.
Le variabili a cui è possibile assegnare un valore sono:

  • SHELL: se non assegnata viene settata automaticamente da Cron a /bin/sh .
  • PATH: anche questa variabile, se non le viene assegnato un valore, è settata automaticamente da Cron a /usr/bin:/bin . È utile cambiare questo valore solo se si vuole inserire un comando senza specificarne il path. Per i comandi in /usr/bin e /bin, presenti cioè nel path di default, non è necessario specificarne il path completo.
  • LOGNAME: contiene il login name dell'utente che esegue crontab. Non può essere cambiata.
  • HOME: contiene il path della home directory associata all'utente che esegue crontab.
  • MAILTO: di default Cron invia un'email con l'output dei comandi presenti nel crontab all'utente che ne è proprietario.
  1. se questa variabile è settata, il demone Cron invierà un'email, con l'output del/dei comando/comandi specificati in crontab, all'utente specificato. È possibile specificare più utenti separandoli con una virgola;
  2. se la variabile è settata a "", allora non verranno inviate email;
  3. se la variabile non è specificata, verrà inviata un'email all'utente a cui appartiene il crontab.

La seguente riga mostra la variabile MAILTO settata ad uno specifico utente (luca):

# spedisce tutti gli output all'utente *luca*
MAILTO=luca

mentre la successiva riga informa Cron di non inviare email:

# non viene inviata nessuna email
MAILTO=""

ovviamente, affinché Cron possa inviare con successo le email, bisogna avere un MTA installato e funzionante sulla propria macchina.

Crontab Command settings

I settaggi di comando usano un formato standard: ogni riga è composta da cinque campi ora/data seguiti da un campo contenente il comando da eseguire. Per il crontab di sistema (/etc/crontab) e per i lavori di Cron presenti in /etc/cron.d/, vi è un settimo campo, compreso tra i primi cinque e il comando da eseguire, che contiene lo username dell'utente con i cui permessi verrà lanciato il comando.
Vedremo in seguito che sono possibili alcune eccezioni a questa regola.

I campi disponibili per la data e l'ora sono i seguenti:

Campi | Valori ammessi
----------------
minuti | 0-59
ore | 0-23
giorno | 1-31
mese | 1-12
giorno della settimana | 0-7 (0 & 7 indicano la domenica)

Ecco lo schema per una generica linea presente in un file crontab:

.---------------- [m]inute: minuto (0 - 59) 
|  .------------- [h]our: ora (0 - 23)
|  |  .---------- [d]ay [o]f [m]onth: giorno del mese (1 - 31)
|  |  |  .------- [mon]th: mese (1 - 12) OPPURE jan,feb,mar,apr... 
|  |  |  |  .---- [d]ay [o]f [w]eek: giorno della settimana (0 - 6) (domenica=0 or 7)  OPPURE sun,mon,tue,wed,thu,fri,sat 
|  |  |  |  |

*  *  *  *  *  comando da eseguire

Sintassi

Ogni file crontab specifica su ogni riga un compito da assegnare al demone Cron.
Una riga può contenere dei commenti (la riga inizia con il carattere "#") ed essere posizionata in qualunque punto del file. Non è possibile inserire un commento alla fine di una riga che già contiene un comando.
Le righe contenenti i command settings sono costituite da campi separati da spazi o caratteri di tabulazione.
I primi cinque campi possono contenere un numero, un intervallo di valori, stringhe particolari o un asterisco (*). Quest'ultimo sta a indicare ogni possibile valore ammesso dell'intervallo; quindi un asterisco nel terzo campo indica che il comando verrà eseguito ogni giorno.
Se tutti i primi cinque campi contengono un asterisco, il comando verrà eseguito ogni volta che il demone Cron legge i file crontab, cioè ogni minuto.
Questo è un semplice esempio di crontab editabile attraverso il comando crontab -e :

00 3 1 7 * /comando/da/eseguire

tenendo conto di quest'esempio, il comando verrà eseguito:

Campo 1
quando i minuti sono 0.
Campo 2
quando l'ora vale 3.
Campo 3
quando il giorno del mese vale 1.
Campo 4
quando il mese è il settimo dell'anno ossia luglio.
Campo 5
ogni giorno della settimana. Poiché è specificato il giorno del mese, questo campo viene ignorato (vale anche il caso opposto; più avanti sarà spiegato in che modo Cron interpreta le righe di crontab in cui sono specificati sia il giorno del mese che quello della settimana).

Quindi, in breve, il comando è eseguito il primo luglio alle ore 3,00.

Naturalmente è possibile specificare intervalli di tempo, intervalli di date o combinazioni di questi:

  • Esempio 1
1-30 * * * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito ogni giorno, ogni ora e quando i minuti vanno da 1 a 30.

  • Esempio 2
30 * 1-7 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito i primi sette giorni di ogni mese, ad ogni ora e quando i minuti valgono 30.

  • Esempio 3
00 */2 15 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito il quindicesimo giorno di ogni mese, ogni due ore.

  • Esempio 4
00 1-9/2 1 5 * /comando/da/eseguire

il comando viene eseguito il primo maggio alle 1,00 - 3,00 - 5,00 - 7,00 - 9,00. Cioè ogni due ore dalle 1,00 alle 9,00.

  • Esempio 5
00 1-10/2 1 5 * /comando/da/eseguire

il comando viene eseguito il primo maggio alle 1,00 - 3,00 - 5,00 - 7,00 - 9,00. Cioè ogni due ore dalle 1,00 alle 10,00. Si noti come l'ultimo valore utile dell'intervallo non coincida, in questo caso, con l'ora in cui viene fatta partire l'ultima esecuzione giornaliera del comando.

  • Esempio 6
00 13 2,8,14 * * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito il secondo, l'ottavo e il quattordicesimo giorno di ogni mese alle 13.00

  • Esempio 7
30 13 1-15 4,10 * /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito i primi quindici giorni di aprile e ottobre alle 13,30.

  • Esempio 8
*/30 13,20 * 1-7,9-12 1-5 /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito nei giorni feriali (da lunedì a venerdì) di tutti i mesi tranne agosto, alle 13,00 - 13,30 - 20,00 - 20,30.

  • Esempio 9
00 14,19 1-15 * 5 /comando/da/eseguire

il comando verrà eseguito alle 14,00 e alle 19,00 dei primi quindici giorni di ogni mese e anche ogni venerdì.
Attenzione.
Poiché i giorni possono essere specificati sia nel terzo che nel quinto campo e nel caso in cui questi due campi abbiano entrambi un valore diverso dall'asterisco, il demone Cron lancia il comando quando i campi corrispondono alla data corrente e in maniera indipendente l'uno dall'altro. In questo caso, dunque, verrà eseguito il comando sia negli specificati giorni del mese sia nei giorni specificati della settimana.
Quindi l'esempio precedente non porta al risultato di lanciare il comando solo nei primi quindici giorni di ogni mese quando il giorno è venerdì, ma al risultato di lanciare il comando nei primi quindici giorni di ciascun mese e ogni venerdì di ogni settimana dell'anno.

Stringhe speciali

Al posto dei primi cinque campi è possibile inserire particolari stringhe che il demone Cron interpreta come valori corretti per i campi data/ora. Vediamole:

   stringa        significato
   ------         -------
   @reboot        Lancia il comando all'avvio del sistema
   @yearly        Lancia il comando una volta all'anno. Uguale a "0 0 1 1 *"
   @annually      (come @yearly)
   @monthly       Lancia il comando una volta al mese. Uguale a "0 0 1 * *"
   @weekly        Lancia il comando una volta alla settimana. Uguale a "0 0 * * 0"
   @daily         Lancia il comando una volta al giorno. Uguale a "0 0 * * *"
   @midnight      (come @daily)
   @hourly        Lancia il comando una volta all'ora. Uguale a "0 * * * *

in base a questa tabella sono perfettamente ammissibili le seguenti righe per il file crontab:

@daily /comando/da/eseguire

con cui il comando verrà eseguito una volta al giorno; in particolare a mezzanotte di ogni giorno.

@monthly /comando/da/eseguire

con cui il comando verrà eseguito ogni mese; in particolare il primo giorno di ogni mese, a mezzanotte.

Esempio di Crontab

Di seguito un esempio di file crontab in cui sono specificate le variabili d'ambiente e i settaggi di comando:

# Crontab Environmental settings
SHELL=/bin/bash
PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
MAILTO=root

# Crontab Command settings

# m h dom m dow command
00 3 * 7 0 /comando/da/eseguire
15 20 * 1-7 * /comando/da/eseguire2
*/30 7,21 1-15 1 * /comando/da/eseguire3

Crontab di sistema

Anche la nostra macchina ha il proprio file crontab in cui sono specificati i comandi di sistema da lanciare ad intervalli regolari. Il file è contenuto in /etc/crontab e viene letto da Cron, come i file crontab degli utenti, ogni minuto. Guardiamo i settaggi di comando al suo interno:

# m h dom mon dow user  command
21 *    * * *   root    cd / && run-parts --report /etc/cron.hourly
25 6    * * *   root    test -x /usr/sbin/anacron || ( cd / && run-parts --report /etc/cron.daily )
47 6    * * 7   root    test -x /usr/sbin/anacron || ( cd / && run-parts --report /etc/cron.weekly )
52 6    1 * *   root    test -x /usr/sbin/anacron || ( cd / && run-parts --report /etc/cron.monthly )

Sono presenti quattro righe relative ad altrettanti compiti per Cron. Se sul nostro sistema non è installato anacron, il demone Cron eseguirà il comando run-parts che ha il compito di lanciare tutti gli script presenti nelle cartelle /etc/cron.hourly, /etc/cron.daily, /etc/cron.weekly, /etc/cron.monthly .

Prima riga

il comando run-parts lancia gli script presenti in /etc/cron.hourly ogni ora e quando i minuti valgono 21

Seconda riga

il comando run-parts lancia gli script presenti in /etc/cron.daily alle 6,25 di ogni giorno.

Terza riga

il comando run-parts lancia gli script presenti in /etc/cron.weekly ogni domenica alle 6,47.

Quarta riga

il comando run-parts lancia gli script presenti in /etc/cron.monthly il primo di ogni mese alle 6,52

In breve, il crontab di sistema si occupa di lanciare ad intervalli regolari gli script di sistema contenuti nelle cartelle sopra indicate.
Tipicamente questo file non necessita di essere editato, a meno che non ci si accorga che gli script non possono essere lanciati a causa dell'inattività della macchina alla data/ora specificata. Come si può ben notare, il comando run-parts viene lanciato con i permessi di root (sesto campo).

Le directory /etc/cron.*/

Per completezza d'informazione si tratterà brevemente delle directory viste nel paragrafo precedente in cui sono contenuti gli script di sistema, o forniti da applicazioni, che necessitano di essere eseguiti ad intervalli regolari.

  • /etc/cron.hourly: in questa directory sono contenuti gli script da eseguire ogni ora;
  • /etc/cron.daily: in questa directory sono contenuti gli script da eseguire ogni giorno;
  • /etc/cron.weekly: in questa directory sono contenuti gli script da eseguire ogni settimana;
  • /etc/cron.monthly: in questa directory sono contenuti gli script da eseguire ogni mese;

La data/ora in cui vengono eseguiti gli script contenuti in queste directory è quella specificata nel file /etc/crontab.

  • /etc/cron.d/: in questa directory sono vi sono script ma file nel formato di crontab. Qui il sistema specifica i lavori da passare a Cron per intervalli temporali diversi dall'ora o dal giorno o dal mese o dalla settimana.

Le righe presenti nei file contenuti in quest'ultima directory devono seguire il seguente schema:

* * * * * utente comando

Questi file vengono letti da Cron ogni minuto.

Tutte queste cinque directory, per una questione di pulizia del sistema, non dovrebbero essere utilizzate per inserirvi script da parte degli utenti, anche se nulla vieta di farlo. Le controindicazioni sono quelle di "dimenticarsi" qualche script o di lanciare, coi permessi di root, qualche comando che necessiterebbe solo dei semplici permessi utente.
Se non si hanno esigenze particolari, la strada per assegnare dei lavori a Cron è sempre quella di avvalersi del comando:

$ crontab -e

sia per root che per un normale utente.

Esportare un file crontab

Se si vuole salvare il proprio crontab per esportarlo su un'altra macchina o semplicemente per farne una copia di backup, la procedura è semplicissima:

$ crontab -l > mycrontab 

in questo modo il file crontab verrà salvato nel file mycrontab.
Per salvare il crontab di root è sufficiente lanciare lo stesso comando con i permessi di root.
Se si vuole salvare il crontab di un altro utente, eseguire con i permessi di root:

# crontab -u utente -l > usercrontab 

I nomi scelti per i file sono puramente indicativi.

Importare un file crontab

Questa procedura è utile per importare un file in cui si è precedentemente salvato il contenuto di un file crontab oppure per importare un file editato a mano attraverso un qualsiasi altro editor, testuale o grafico:

$ crontab mycrontab

in questo modo il contenuto di mycrontab verrà inserito nel crontab dell'utente che lancia il comando.
Per un diverso utente, eseguire da root:

# crontab -u utente usercrontab

Anche in questo caso i nomi dei file sono puramente indicativi.
Attenzione: i file crontab, se presenti, verranno sovrascritti!

Note

Il sistema non va indietro nel tempo a raccogliere i lavori di Cron, ma li esegue solo se la data e l'ora sono uguali alla voce nel file. Se il computer è spento quando dovrebbe essere eseguito un comando in Cron, quel comando non viene eseguito.

Problemi

Nel caso si abbiano problemi nel far funzionare correttamente il servizio di scheduling, si può in qualsiasi momento dare un'occhiata al file di log /var/log/syslog in cui il demone Cron invia i propri messaggi di sistema.

Credits

Questa guida è basata sull'originale presente su: http://openskill.info/infobox.php?ID=237

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