LKN: Requisiti per Compilare ed Utilizzare il Kernel

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Questo capitolo descrive i programmi necessari per configurare un kernel, compilarlo e fare il boot con successo. È utile consultare il file Documentation/Changes per verificare esattamente quale sia la versione richiesta di ogni programma descritto. Qui vengono riportate le versioni dei programmi che funzionano con il kernel 2.6.18, su cui si basa la trattazione. Chi sta usando un kernel diverso, verifichi di avere installate le versioni richieste, come riportato nel file sopra specificato, altrimenti qualcosa potrebbe non funzionare correttamente e sarebbe molto difficile capire cosa.

Strumenti per Compilare il Kernel

Compilatore

Il kernel Linux è scritto in linguaggio C, con alcune piccole sezioni scritte in assembly. Per compilare un kernel è necessario utilizzare il compilatore per C gcc. La maggior parte delle distribuzioni comprendono un pacchetto di nome gcc che dovrebbe essere installato. Se volete scaricare il compilatore e compilarlo da soli, potete trovarlo all'indirizzo http://gcc.gnu.org. La versione più vecchia di gcc che può essere utilizzata per compilare un kernel 2.6.18 funzionante è la 3.2. Occorre fare attenzione che utilizzare l'ultima versione di gcc non è sempre una buona idea: alcune delle versioni più recenti non compilano correttamente il kernel quindi, a meno che non si voglia aiutare nel lavoro di debug del compilatore, è sconsigliato utilizzarle. Per scoprire che versione di gcc avete installata usate il seguente comando:

$ gcc --version

Linker

Il compilatore C gcc non compie il lavoro di compilazione interamente da solo, ma ha bisogno di alcuni strumenti, chiamati binutils, per fare il linking e l'assembling dei sorgenti. Il pacchetto binutils contiene anche altre utili applicazioni che permettono di intervenire sui file in molti modi, ad esempio per vedere il contenuto di una libreria. binutils si trova di solito all'interno di un pacchetto di nome... binutils in ogni distribuzione. Se volete scaricarlo e installarlo da soli, potete trovarlo all'indirizzo http://www.gnu.org/software/binutils. La versione più vecchia di binutils che può essere utilizzata per il kernel 2.6.18 è la 2.12. Per scoprire quale versione avete installata nel vostro sistema, il comando è il seguente:

$ ld -v

Make

make è uno strumento che cerca nei sorgenti del kernel quali file devono essere compilati e successivamente lancia il compilatore e altri strumenti per creare il kernel. Il kernel necessita della versione GNU di make, che solitamente si trova in ogni distribuzione in un pacchetto chiamato make. Se volete scaricare e installare make da soli potete trovarlo all'indirizzo: http://www.gnu.org/software/make. La release più vecchia di make che può essere utilizzata con un kernel 2.6.18 è la 3.79. Vi consiglio di installare la versione stabile più recente, perchè le versioni più nuove lavorano più velocemente nel processare i file build. Per verificare quale versione di make avete installata usate il comando:

$ make  --version

Strumenti per Usare il Kernel

Anche se solitamente la versione del kernel che gira in un sistema non influisce su alcuna applicazione a livello utente, ci sono alcuni programmi per cui invece è importante. Questa sezione descrive alcuni strumenti che probabilmente sono già installati nel vostro sistema Linux: se aggiornate il kernel ad una versione diversa da quella inclusa nella vostra distribuzione, potrebbe essere necessario aggiornare anche alcuni di questi pacchetti, per permettere al sistema di funzionare correttamente.

util-linux

Il pacchetto util-linux è una raccolta di piccole utilità che assolvono ad un'ampia gamma di compiti; la maggior parte di queste utilità si occupa del montaggio e della creazione di partizioni su disco e dell'orologio di sistema. Se volete scaricare ed installare questo pacchetto da soli lo trovate al seguente indirizzo: http://www.kernel.org/pub/linux/utils/util-linux. La versione più vecchia di util-linux compatibile con il kernel 2.6.18 è la 2.10. È consigliabile installare la versione più recente di questo pacchetto, perché le ultime versioni supportano le nuove caratteristiche implementate nel kernel. Ad esempio bind mounts è un'opzione inclusa nei kernel più nuovi che necessita della versione più recente di util-linux per poter funzionare correttamente. Per scoprire che versione di util-linux avete installata nel vostro sistema usate il seguente comando:

$ fdformat --version

module-init-tools

Per poter utilizzare i moduli nel kernel è necessario installare il pacchetto module-init-tools. Un modulo del kernel è un pezzetto di codice caricabile che può essere aggiunto o rimosso dal kernel anche mentre questo sta girando. È comodo compilare i driver dei device come moduli per poter caricare solo quelli relativi all'hardware presente, invece di essere costretti ad inserire staticamente nel kernel tutti i driver e le opzioni possibili. L'uso dei moduli permette di risparmiare memoria, caricando solo le parti di codice necessarie per far funzionare correttamente il sistema. Il processo di caricamento dei moduli ha subito una revisione radicale nella versione 2.6 del kernel. Il linker per i moduli (il codice che si occupa di risolvere tutti i simboli e capire come associare i pezzi in memoria) adesso è compilato all'interno del kernel, e questo permette di avere degli strumenti a livello userspace molto leggeri. Le distribuzioni più vecchie hanno un pacchetto che si chiama modutils, e che non funziona correttamente con il kernel 2.6. Per lavorare correttamente con i moduli con un kernel 2.6 è necessario il pacchetto module-init-tools. Chi volesse scaricare e installare da solo questo pacchetto, può trovarlo all'indirizzo: http://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/module-init-tools. La versione più vecchia di module-init-tools compatibile con il kernel 2.6.18 è la 0.9.10. È consigliabile installare l'ultima release, in quanto permette di utilizzare alcune caratteristiche nuove del kernel. Ad esempio, la possibilità di creare una blacklist dei moduli che non si vuole vengano automaticamente caricati da udev è una di queste opzioni che sono presenti solo nelle versioni più recenti di module-init-tools. Per scoprire quale versione avete installata nel vostro sistema usate il comando:

$ depmod -V

Strumenti Relativi ai Filesystem

Per creare, formattare e riparare le partizioni dei dischi sono necessari molti strumenti specifici per i vari filesystem; il pacchetto utils-linux ne contiene alcuni, ma molti dei più diffusi filesystem hanno dei pacchetti a sé stanti che contengono le utilità necessarie.

ext2/ext3/ext4

I filesystem tipo ext3 e quello in fase di sviluppo ext4 sono un'evoluzione dell'ext2 e possono essere gestiti con gli stessi strumenti; le versioni più recenti di ogni applicazione basata su ext2 possono essere impiegate anche sugli altri due tipi. Per utilizzare questi filesystems dovete avere il pacchetto e2fsprogs; l'indirizzo a cui trovarlo per scaricarlo e installarlo da soli è: http://e2fsprogs.sourceforge.net. La versione più vecchia di e2fsprogs funzionante con il kernel 2.6.18 è la 1.29; è altamente consigliato utilizzare la release più recente per sfruttare al meglio le nuove caratteristiche dei filesystems ext3 e ext4. Per scoprire quale versione di e2fsprogs è installata nel vostro sistema il comando è:

$ tune2fs

JFS

Per usare il filesystem JFS di IBM è necessario avere il pacchetto jfsutils; se volete scaricarlo e installarlo da soli lo trovate all'indirizzo: http://jfs.sourceforge.net. La versione più vecchia di jfsutils utilizzabile correttamente con il kernel 2.6.18 è la 1.1.3; per verificare quale versione avete installata lanciate il comando:

$ fsck.jfs -V

ReiserFS

Per usare il filesystem ReiserFS è necessario il pacchetto reiserfsprogs. Per scaricarlo e installarlo da soli l'indirizzo è: http://www.nemesys.com/download.html. La versione più vecchia di reiserfsprogs funzionante con il kernel 2.6.18 è la 3.6.3; il comando per controllare quale versione è installata nel sistema è:

$ reiserfsck -V

XFS

Per usare il filesystem XFS di SGI è necessario avere il pacchetto xfsprogs; è possibile scaricare il pacchetto da installare all'indirizzo: http://oss.sgi.com/project/xfs. La release più vecchia di xfsprogs compatibile con il kernel 2.6.18 è la 2.6.0; per verificare quale versione è installata nel sistema si utilizza:

$ xfs_db -V

Quota

Per usufruire della funzione quota del kernel è necessario avere installato il pacchetto quota-tools *

nota a piè di pagina: scoprire come si fa

; questo pacchetto contiene delle applicazioni che permettono di fissare le quote a disposizione di ogni utente, forniscono statistiche sull'uso delle quote dei vari utenti e dirama degli avvertimenti quando questi stanno per esaurire la loro parte di filesystem.

Per scaricare e installare questo pacchetto da soli l'indirizzo è: http://sourceforge.net/projects/quota. La versione più vecchia utilizzabile con il kernel 2.6.18 è la 3.0.9; è possibile visualizzare la versione installata con il comando:

$ quota -V

NFS

Per utilizzare correttamente il filesystem NFS è necessario il pacchetto nfs-utils. **

nota a piè di pagina: scoprire come si fa

Questo pacchetto contiene dei programmi con cui è possibile montare delle partizioni NFS come client e far girare un server NFS.

L'indirizzo da cui prelevare questo pacchetto per installarlo da soli è: http://nfs.sf.net. La versione più vecchia funzionante con il kernel 2.6.18 è la 1.0.5; il comando per determinare la versione installata è:

$ showmount --version

Altri Strumenti

Ci sono alcuni altri programmi che sono strettamente legati alla versione del kernel. Di solito questi programmi non sono necessari per far funzionare il kernel, ma rendono possibile l'accesso a diversi tipi di funzioni dell'hardware.

udev

udev è un programma che permette a Linux di fornire un sistema di attribuzione dei nomi dei device nella directory /dev. Inoltre fornisce una gestione dinamica di /dev, molto simile a quella fornita dal più vecchio (ed ora non più utilizzato) filesystem devfs. Quasi tutte le distribuzioni Linux usano udev per gestire la directory /dev, per cui risulta necessario per eseguire correttamente il boot del sistema. Sfortunatamente udev si appoggia alla struttura di /sys, che è nota per cambiare continuamente con le release del kernel. Alcuni di questi cambiamenti in passato sono stati responsabili del malfunzionamento di udev, cosicché il sistema non era più in grado di fare il boot. Se udev non funziona correttamente nonostante abbiate l'ultima versione raccomandata per il vostro kernel, contattate gli sviluppatori tramite la mailing list [1]. E' fortemente consigliato utilizzare l'ultima release di udev fornita con la vostra distribuzione, dato che è profondamente legata al processo di boot specifico della distribuzione stessa. In ogni caso, chi volesse aggiornare udev per conto proprio può trovarlo all'indirizzo: http:www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/hotplug/udev.html. La versione più vecchia di udev funzionante con il kernel 2.6.18 è la 0.81; è consigliabile usare la versione più recente, in quanto funziona meglio con i nuovi kernel, a causa di come udev e il kernel comunicano tra di loro. Per conoscere quale versione di udev è installata nel sistema il comando è:

$ udevinfo -V

Strumenti di analisi dei processi

Il pacchetto procps contiene i programmi di uso comune ps e top e molti altri strumenti per gestire e tenere sotto controllo i processi che girano nel sistema. Il pacchetto da installare è scaricabile all'indirizzo: http://procps.sourceforge.net. La versione 3.2.0 è la più vecchia compatibile con il kernel 2.6.18; per determinare quale versione è installata si usa il comando:

$ ps --version

Strumenti per periferiche PCMCIA

Per poter utilizzare correttamente le periferiche PCMCIA è necessario un programma a livello userspace che permetta di configurarle. Per i kernel più vecchi questo programma si chiamava pcmcia-cs, ma è stato sostituito con un sistema più semplice chiamato pcmciautils; Se volete far funzionare periferiche PCMCIA dovete avere installato questo pacchetto, che è possibile trovare all'indirizzo: ftp://ftp.kernel.org/pub/utils/kernel/pcmcia. La versione più vecchia di pcmciautils funzionante con il kernel 2.6.18 è la 004, ma è consigliabile installare la versione più recente, per poter sfruttare tutte le nuove funzioni del sottosistema PCMCIA, come ad esempio la possibilià di caricare automaticamente i driver quando viene rilevata una nuova periferica. Il comando per scoprire quale versione di pcmciautils è installata è:

$ pccardctl -V