OpenSSH: differenze tra le versioni

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È bene premettere che se lo scopo di chi legge è solo collegarsi ad altri computer, ma non permettere la connessione a quello in uso, allora è sufficiente l'installazione del solo client (normalmente già effettuata durante l'installazione di debian), viceversa è sufficiente l'installazione del solo server.
È bene premettere che se lo scopo di chi legge è solo collegarsi ad altri computer, ma non permettere la connessione a quello in uso, allora è sufficiente l'installazione del solo client (normalmente già effettuata durante l'installazione di debian), viceversa è sufficiente l'installazione del solo server.
Premesso questo, per installare sia client che server digitare da terminale:
Premesso questo, per installare sia client che server digitare da terminale con [[privilegi di amministrazione]]:


<pre># aptitude install ssh</pre>
<pre># aptitude install ssh</pre>
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<pre>Warning: Permanently added 'xxxx.xxxxx.xxxxx' (ECDSA) to the list of known hosts.</pre>
<pre>Warning: Permanently added 'xxxx.xxxxx.xxxxx' (ECDSA) to the list of known hosts.</pre>


A questo punto sarà richiesta la password dell'account remoto cui si sta tentando di accedere. Una volta inseritala comprarirà il prompt dei comandi della macchina remota e l'utente potrà operare come se stesse usando una normalissima istanza del terminale del suo computer.<br/>
A questo punto sarà richiesta la password dell'account remoto cui si sta tentando di accedere. Una volta inseritala comparirà il prompt dei comandi della macchina remota e l'utente potrà operare come se stesse usando una normalissima istanza del terminale del suo computer.<br/>
Per terminare una connessione è sufficiente digitare:
Per terminare una connessione è sufficiente digitare:
<pre>$ Exit</pre>
<pre>$ exit</pre>
eventualmente più volte se nel frattempo si è assunta l'identità di root col comando <code>su</code> (o di qualche altro utente).<br/>
eventualmente più volte se nel frattempo si è assunta l'identità di root col comando <code>su</code> (o di qualche altro utente).<br/>


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# chiave client ('''hostbased'''), concettualmente simile al metodo della chiave pubblica, ma con la differenza che il server remoto verifica l'identità della macchina client e non degli utenti;
# chiave client ('''hostbased'''), concettualmente simile al metodo della chiave pubblica, ma con la differenza che il server remoto verifica l'identità della macchina client e non degli utenti;
# chiave pubblica ('''publickey'''), in sintesi la macchina remota invia all'utente una stringa cifrata con una chiave pubblica precedentemente indicata dall'utente stesso, se il client dell'utente possiede la chiave privata corretta procede a decodificare tale stringa e quindi prova la sua identità al computer remoto che gli garantisce l'accesso;
# chiave pubblica ('''publickey'''), in sintesi la macchina remota invia all'utente una stringa cifrata con una chiave pubblica precedentemente indicata dall'utente stesso, se il client dell'utente possiede la chiave privata corretta procede a decodificare tale stringa e quindi prova la sua identità al computer remoto che gli garantisce l'accesso;
# keyboard-interactive, utilizza una serie di autenticazioni caratterizzate da richieste, fatte dal server SSH, che devono essere confermate dalle risposte mandate dal client SSH. Se le risposte coincidono con quelle memorizzate sul Server, l'utente è autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux altrimenti questi non può accedere alla macchina Linux;
# keyboard-interactive (''ChallengeResponseAuthentication''), utilizza una serie di autenticazioni caratterizzate da richieste, fatte dal server SSH, che devono essere confermate dalle risposte mandate dal client SSH. Se le risposte coincidono con quelle memorizzate sul Server, l'utente è autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux altrimenti questi non può accedere alla macchina Linux. Di default avviene tramite [[PAM]], e corrisponde alla richiesta di password dell'account remoto a cui si intende accedere;
# '''password''', si richiede la password dell'utenza indicata in fase di login per verificare se l'utente è autorizzato ad accedere a tale utenza sulla macchina remota Linux.
# '''password''' (''PasswordAuthentication''), si richiede la password dell'utenza indicata in fase di login per verificare se l'utente è autorizzato ad accedere a tale utenza sulla macchina remota Linux, a prescindere dalla procedura prevista per l'autenticazione sulla macchina remota.


Ai fini di questa guida saranno trattate, in aggiunta all'ultimo tipo già descritto, anche le modalità ''hostbased'' e ''publickey'', tuttavia prima di procedere a descriverle nel dettaglio è bene precisare che i due metodi sono simili tra loro poiché entrambi sfruttano l'accoppiata chiave pubblica e privata per suggellare l'autenticazione dell'utente.
Ai fini di questa guida saranno trattate, in aggiunta all'ultimo tipo già descritto, anche le modalità ''hostbased'' e ''publickey'', tuttavia prima di procedere a descriverle nel dettaglio è bene precisare che i due metodi sono simili tra loro poiché entrambi sfruttano l'accoppiata chiave pubblica e privata per suggellare l'autenticazione dell'utente.


{{Box|Nota|Dei due metodi ''hostbased'' e ''publickey'', solo il secondo può dirsi sicuramente più sicuro di quello basato su password.}}
{{Box|Nota|Dei due metodi ''hostbased'' e ''publickey'', solo il secondo può dirsi sicuramente più sicuro di quello basato su password.
 
Ed entrambi aggiungeranno una nuova possibilità di autenticazione, senza rimuovere quella tramite password, attiva di default. Se si intende rendere possibile l'autenticazione unicamente via chiave pubblica dell'utente oppure del client, è necessario disabilitare l'autenticazione via password ("<code>PasswordAuthentication no</code>" e, se abilitato, "<code>ChallengeResponseAuthentication no</code>") modificando il [[OpenSSH: file di configurazione | file di configurazione]].}}


=== hostbased ===
=== hostbased ===
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Una delle personalizzazioni più semplici che si può adottare è la modifica della porta predefinita, ovvero l'indicazione di un numero di porta differente dalla 22. Tale scelta può essere una necessità pratica, dovuta ad esempio alla necessità di collegarsi a più macchine tutte poste dietro uno stesso router/NAT, oppure un piccolo artificio per rendere un po' più difficili gli attacchi al proprio server SSH da parte di malintenzionati.
Una delle personalizzazioni più semplici che si può adottare è la modifica della porta predefinita, ovvero l'indicazione di un numero di porta differente dalla 22. Tale scelta può essere una necessità pratica, dovuta ad esempio alla necessità di collegarsi a più macchine tutte poste dietro uno stesso router/NAT, oppure un piccolo artificio per rendere un po' più difficili gli attacchi al proprio server SSH da parte di malintenzionati.


{{Box|Nota|Se si decide di cambiare numero di porta è bene ricordare che i numeri fino a 1024 sono riservati al sistema, pertanto '''l'utente dovrà scegliere sempre dei valori maggiori di 1024'''.}}
{{Box|Nota|Se si decide di cambiare numero di porta è bene ricordare che i numeri fino a 1023 sono riservati al sistema, pertanto '''l'utente dovrà scegliere sempre dei valori maggiori o uguali a 1024'''.}}


==== Client ====
==== Client ====
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{{Autori
{{Autori
|Autore = [[Utente:Mm-barabba|Mm-barabba]] 00:55, 20 nov 2010 (CET)
|Autore = [[Utente:Mm-barabba|Mm-barabba]] 00:55, 20 nov 2010 (CET)
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[[Categoria:SSH_server_e_amministrazione_remota]]
[[Categoria:SSH_server_e_amministrazione_remota]]
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