L' Universo Debian: differenze tra le versioni

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==La forza di un contratto sociale ==
==La forza di un contratto sociale ==
Distintamente dai suoi conseguimenti tecnici, Debian ha posto le fondamenta per buona parte dell'ambiente comunitario di cui beneficiano oggi gli sviluppatori Open Source. Può essere che siate a conoscenza dell'iniziativa Open Source [http://www.opensource.org/docs/definition_plain.html "Definizione dell'Open Source"] ad esempio, ma potreste non sapere che questa è direttamente derivata dalle [http://www.debian.org/social_contract.html#guidelines Debian Free Software Guidelines]. Debian oltretutto si è dotata di un [http://www.debian.org/social_contract.html Contratto Sociale], un documento che sancisce il modo in cui porsi nei confronti degli utenti e degli sviluppatori. Tutti gli sviluppatori che si aggregano al progetto sono tenuti ad aderire alla Definizione dell'Open Source ed al Contratto Sociale. Si può dire che in un certo senso il Contratto Sociale rappresenti la coscienza di Debian, assicurando che gli sviluppatori mantengano una prospettiva corretta e facciano sempre del loro meglio per la comunità nel suo insieme piuttosto che scendere a compromessi con i propri standard per un risultato a breve termine. Assicura anche che Debian stessa rimarrà libera ed aperta, accessibile al maggior numero di persone senza alcun pregiudizio. Se volete rendervi conto degli ideali e degli standard a cui sono tenuti gli sviluppatori di Debian, vi raccomando caldamente di leggere sia la Definizione Open Source che il Contratto Sociale.
Distintamente dai suoi conseguimenti tecnici, Debian ha posto le fondamenta per buona parte dell'ambiente comunitario di cui beneficiano oggi gli sviluppatori Open Source. Può essere che siate a conoscenza dell'iniziativa Open Source [http://www.opensource.org/docs/definition_plain.html "Definizione dell'Open Source"] ad esempio, ma potreste non sapere che questa è direttamente derivata dalle [http://www.debian.org/social_contract.html#guidelines Debian Free Software Guidelines]. Debian oltretutto si è dotata di un [http://www.debian.org/social_contract.html Contratto Sociale], un documento che sancisce il modo in cui porsi nei confronti degli utenti e degli sviluppatori. Tutti gli sviluppatori che si aggregano al progetto sono tenuti ad aderire alla Definizione dell'Open Source ed al Contratto Sociale. <br> Si può dire che in un certo senso il Contratto Sociale rappresenti la coscienza di Debian, assicurando che gli sviluppatori mantengano una prospettiva corretta e facciano sempre del loro meglio per la comunità nel suo insieme, piuttosto che scendere a compromessi con i propri standard, per un risultato a breve termine. Il contratto sociale assicura anche che Debian stessa rimarrà libera ed aperta, accessibile al maggior numero di persone senza alcun pregiudizio. <br>
''Se volete rendervi conto degli ideali e degli standard a cui sono tenuti gli sviluppatori di Debian, vi raccomando caldamente di leggere sia la Definizione Open Source che il Contratto Sociale.''


In base alle ragioni tecniche ed etiche che ho menzionato, Debian raccoglie grande favore e rispetto all'interno della comunità degli sviluppatori. Sebbene abbia poco riscontro tra gli utenti con minor esperienza, una parte molto grande del nocciolo Open Source la usa come sistema operativo preferito. Leggende del mondo Open Source come Andrew Tridgell (conosciuto per i progetti Samba e Rsync) e Paul "Rusty" Russell (autore di Ipchains, Iptables, e kernel-guru a tutto tondo) sono tra coloro che la usano tutti i giorni. Durante la [http://conf.linux.org.au Australian Linux Technical Conference] tenutasi in Perth nel gennaio 2003 e a cui hanno partecipato Linus Torvalds, Rasmus Lerdorf, Alan Cox, Rusty Russell, Andrew Tridgell e molti altri luminari dell'Open Source, un sondaggio ha mostrato come Debian fosse di gran lunga la distribuzione maggiormente usata, con Red Hat distanziata seconda.
In base alle ragioni tecniche ed etiche che ho menzionato, Debian raccoglie grande favore e rispetto all'interno della comunità degli sviluppatori. Sebbene abbia poco riscontro tra gli utenti con minor esperienza, una parte molto grande del nocciolo Open Source la usa come sistema operativo preferito. Leggende del mondo Open Source come [http://en.wikipedia.org/wiki/Andrew_Tridgell Andrew Tridgell] (conosciuto per i progetti Samba e Rsync) e Paul "Rusty" Russell (autore di Ipchains, Iptables, e kernel-guru a tutto tondo) sono tra coloro che la usano tutti i giorni. Durante la [http://conf.linux.org.au Australian Linux Technical Conference] tenutasi in Perth nel gennaio 2003 e a cui hanno partecipato Linus Torvalds, Rasmus Lerdorf, Alan Cox, Rusty Russell, Andrew Tridgell e molti altri luminari dell'Open Source, un sondaggio ha mostrato come Debian fosse di gran lunga la distribuzione maggiormente usata, con Red Hat distanziata seconda.


Debian segna la via anche nel campo dell'[http://www.debian.org/international internazionalizzazione], con un team molto attivo che si dedica alla traduzione della documentazione e delle pagine web in molte lingue, e con sviluppatori che lavorano per astrarre il testo dei menu e delle finestre dal software in sé, in modo che gli utenti possano usare i programmi nella propria lingua nativa. C'è ancora molto lavoro da svolgere in questo senso, ma Debian è già oggi una delle distribuzioni più flessibili in termini di accessibilità per tutti quegli utenti per cui l'inglese non è la prima lingua. I vari team di traduzione e internazionalizzazione sono sempre felici di ricevere offerte di aiuto per cui, se c'è un'area in cui vi sentite di poter dare una mano, saranno contentissimi di avere vostre notizie. Rendere il software accessibile a tutti, senza distinzione di provenienza etnica o circostanze economiche, è uno degli ideali più sentiti in Debian.
Debian segna la via anche nel campo dell'[http://www.debian.org/international internazionalizzazione], con un team molto attivo che si dedica alla traduzione della documentazione e delle pagine web in molte lingue, e con sviluppatori che lavorano per astrarre il testo dei menu e delle finestre dal software in sé, in modo che gli utenti possano usare i programmi nella propria lingua nativa. C'è ancora molto lavoro da svolgere in questo senso, ma Debian è già oggi una delle distribuzioni più flessibili in termini di accessibilità per tutti quegli utenti per cui l'inglese non è la prima lingua. I vari team di traduzione e internazionalizzazione sono sempre felici di ricevere offerte di aiuto per cui, se c'è un'area in cui vi sentite di poter dare una mano, saranno contentissimi di avere vostre notizie. Rendere il software accessibile a tutti, senza distinzione di provenienza etnica o circostanze economiche, è uno degli ideali più sentiti in Debian.
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