Un server DNS e DHCP su Debian: differenze tra le versioni

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Visionando i manuali  ''dhcpd.conf'' e ''dhcpd-options'' si sarà probabilmente soppraffatti  dall'enorme mole di dati. Qui si vogliono sottolineare alcuni concetti  presenti nell'introduzione del manuale di ''dhcpd.conf'' (che fornisce molte informazioni importanti sulla logica di funzionamento di dhcp).<br>
Visionando i manuali  ''dhcpd.conf'' e ''dhcpd-options'' si sarà probabilmente soppraffatti  dall'enorme mole di dati. Qui si vogliono sottolineare alcuni concetti  presenti nell'introduzione del manuale di ''dhcpd.conf'' (che fornisce molte informazioni importanti sulla logica di funzionamento di dhcp).<br>
Esistono due tipi di direttive utilizzabili nel file ''dhcpd.conf'':
Esistono due tipi di direttive utilizzabili nel file ''dhcpd.conf'':
* '''Parametri''': quantificano o dicono come fare qualcosa, definiscono se una certa operazione è permessa o meno. All'interno di questa categoria si può distingeure tra parametri che influiscono esclusivamente sul server e parametri che riguardano i client; il nome di questi ultimi è composto in genere da due parti, la prima fissa e pari a "option" la seconda variabile. Si noti che questi parametri possono spesso essere definiti anche lato client attraverso il file ''dhclient.conf'', almeno su macchine linux. Naturalmente nessun client può imporre i valori di un parametro "option" al server a meno che l'amministratore non abbia deciso di permettere una cosa simile; vale anche il contrario, ma in tal caso perderebbe di significato la scelta di permettere una configurazione di rete automatica tramite dhcp.
* '''Parametri''': quantificano o dicono come fare qualcosa, definiscono se una certa operazione è permessa o meno. Per alcuni parametri è possibile assegnare un valore che non sia solo una costante, ma il risultato dell'elaborazione di una o più espressioni. È poi possibile distingeure tra parametri che influiscono esclusivamente sul server e parametri che riguardano i client; il nome di questi ultimi è composto in genere da due parti, la prima fissa e pari a "option" la seconda variabile. Si noti che questi parametri possono spesso essere definiti anche lato client attraverso il file ''dhclient.conf'', almeno su macchine linux. Naturalmente nessun client può imporre i valori di un parametro "option" al server a meno che l'amministratore non abbia deciso di permettere una cosa simile; vale anche il contrario, ma in tal caso perderebbe di significato la scelta di permettere una configurazione di rete automatica tramite dhcp.
* '''Dichiarazioni''': forniscono informazioni sulla topologia della rete, descrivono client e subnet, permettono di raggruppare parametri o altre dichiarazioni.
* '''Dichiarazioni''': forniscono informazioni sulla topologia della rete, descrivono client e subnet, permettono di raggruppare parametri o altre dichiarazioni.
Nel caso di parametri definiti più volte, ma all'interno di differenti dichiarazioni, per determinare quali di questi un client deve adottare vale il principio di maggior specificità; per esempio un parametro presente all'interno della dichiarazione host prevale su qualsiasi parametro definito altrove: class, pool, subnet, shared-network.
Nel caso di parametri definiti più volte, ma all'interno di differenti dichiarazioni, per determinare quali di questi un client deve adottare vale il principio di maggior specificità; per esempio un parametro presente all'interno della dichiarazione host prevale su qualsiasi parametro definito altrove: class, pool, subnet, shared-network.
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