Internet Service Provider con Debian: differenze tra le versioni

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Probabilmente vorremo anche commentare la sezione chiamata <code>passdb pam</code> per evitare cheper recapitare le email Dovecot cerchi anche tra i system users.
Probabilmente vorremo anche commentare la sezione chiamata <code>passdb pam</code> per evitare cheper recapitare le email Dovecot cerchi anche tra i system users.
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Ora cerchiamo la sezione chiamata <code>socket listen</code>. Qui è dove vengono definiti i socket file che verranno usati per interagire con il meccanismo di autenticazione di Dovecot. Impostiamola come segue:
<pre>
socket listen {
    master {
        path = /var/run/dovecot/auth-master
        mode = 0600
        user = vmail
    }
    client {
        path = /var/spool/postfix/private/auth
        mode = 0660
        user = postfix
        group = postfix
    }
}
</pre>
La sezione ''master'' è necessaria per fornire al Delivery Agent di Dovecot accesso alle informazioni sugli utenti. La sezione ''client'' crea un socket all'interno della directory chroot di Postfix: una parte di Postfix gira infatti di default in un ambiente chroot all'interno della directory <code>/var/spool/postfix</code>.
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L'ultima sezione da modificare è quella marcata come <code>protocol lda</code>. Il servizio LDA (local delivery agent) di Dovecot è più potente e scalabile di quello built-in di Postfix: permette ad esempio le quote e i filtraggi Sieve. Modifichiamo quindi la sezione come segue:
<pre>
protocol lda {
    log_path = /var/vmail/dovecot-deliver.log
    auth_socket_path = /var/run/dovecot/auth-master
    postmaster_address = postmaster@example.com
    mail_plugins = cmusieve
}
</pre>
Cambiate ovviamente l'indirizzo email del postmaster. L'impostazione <code>log_path</code> è facoltativa, ma può essere d'aiuto nel debuggare eventuali comportamenti inaspettati di certi filtri server-side.
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Poichè il log <code>dovecot-deliver.log</code> può crescere molto velocemente di dimensione potrebbe essere opportuno impostare un file di configurazione per <code>logrotate</code>:
<pre>
# nano /etc/logrotate.d/dovecot-deliver
</pre>
con il seguente contenuto:
<pre>
/var/vmail/dovecot-deliver.log {
        weekly
        rotate 14
        compress
}
</pre>
Modificate inoltre il file <code>/etc/dovecot/dovecot-sql.conf</code> e cambiate le seguenti impostazioni:
<pre>
driver = mysql
connect = host=127.0.0.1 dbname=mailserver user=mailuser password=mailuser2009
default_pass_scheme = PLAIN-MD5
password_query = SELECT email as user, password FROM virtual_users WHERE email='%u';
</pre>
Infine riavviamo Dovecot:
<pre>
# /etc/init.d/dovecot restart
</pre>
Nel file di log <code>/var/log/mail.log</code> dovremmo vedere:
<pre>
dovecot: Dovecot v1.0.rc15 starting up
dovecot: auth-worker(default): mysql: Connected to 127.0.0.1 (mymailserver)
</pre>
Prima di mandare la nostra prima email di test occorre ancora correggere i permessi su alcuni file di configurazione, in modo che l'utente <code>vmail</code>, l'utente con cui gira Postfix, possa accedere alla configurazione di Dovecot:
<pre>
# chgrp vmail /etc/dovecot/dovecot.conf
# chmod g+r /etc/dovecot/dovecot.conf
</pre>