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Il server slave LDAP è configurato per connettersi al server master avente indirizzo IP INDIRIZZO.IP.DEL.MASTER e in ascolto sulla porta 389. Le direttive <tt>searchbase=”dc=dominio,dc=local”</tt> e <tt>filter=”(objectClass=*)”</tt> assicurano che tutti i dati del dominio saranno replicati. Il server slave, infine, si connette al master utilizzando le credenziali dell'utente <tt>replicant</tt> che abbiamo creato in precedenza e a cui già abbiamo dato permessi di completa lettura sul database LDAP del server master.<br/> | Il server slave LDAP è configurato per connettersi al server master avente indirizzo IP INDIRIZZO.IP.DEL.MASTER e in ascolto sulla porta 389. Le direttive <tt>searchbase=”dc=dominio,dc=local”</tt> e <tt>filter=”(objectClass=*)”</tt> assicurano che tutti i dati del dominio saranno replicati. Il server slave, infine, si connette al master utilizzando le credenziali dell'utente <tt>replicant</tt> che abbiamo creato in precedenza e a cui già abbiamo dato permessi di completa lettura sul database LDAP del server master.<br/> | ||
Su entrambi i server è stata impostata la direttiva <tt>loglevel sync</tt>, che avrà come risultato un logging dettagliato delle attività di OpenLDAP sul server Syslog di default.<br/> | Su entrambi i server è stata impostata la direttiva <tt>loglevel sync</tt>, che avrà come risultato un logging dettagliato delle attività di OpenLDAP sul server Syslog di default.<br/> | ||
E' da notare il fatto che utilizzando questo sistema di configurazione è possibile installare più di un server slave LDAP. | E' da notare il fatto che utilizzando questo sistema di configurazione è possibile installare più di un server slave LDAP.<br/> | ||
Per rendere valide le modifiche sullo slave server basta riavviare il demone: | |||
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/etc/init.d/slapd restart | |||
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===Modifica dei servizi che utilizzano LDAP=== | ===Modifica dei servizi che utilizzano LDAP=== |