Discussioni utente:NickName: differenze tra le versioni

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I precedenti capitoli hanno mostrato come scaricare e compilare il kernel. Ora che si ha un file eseguibile -- con tutti i moduli compilati -- � ora di installare il kernel e provare a fare il boot. In questo capitolo, a differenza dei precedenti, tutti i comandi necessitano di essere eseguiti come utente root. Questo  pu� essere fatto anteponendo ad ogni comando ''sudo'', usando il comando ''su'' per diventare root, oppure accedendo come ''root''.
Uno dei punti pi� delicati e difficili nella creazione della propria versione del kernel Linux � quello di determinare esattamente quali driver e quali opzioni di configurazione sono richiesti per il corretto funzionamento dalla macchina su cui viene installato.
Questo capitolo guider� il lettore attraverso questo processo di selezione e scelta dei driver corretti.


Per vedere se si ha ''sudo'' installato e gli appropriati diritti di accesso, lanciate:
==Usare un Kernel di una Distribuzione==


<pre>
Uno dei metodi pi� semplici, per determinare quali moduli siano necessari, � quello di partire dalla configurazione che viene installata dal pacchetto del kernel della distribuzione che si sta usando. � infatti molto pi� semplice determinare di quali driver si ha bisogno basandosi su quelli installati in un sistema in funzione, in cui i driver corretti sono gi� associati all'hardware in utilizzo.
  $ sudo ls ~/linux/linux-2.6.17.11/Makefile
  Password:
  Makefile
</pre>


Inserite la vostra password personale al prompt di password, o la password del system administrator (root). La scelta dipende da come il comando di ''sudo'' � stato impostato. Se non ci sono problemi, e si vede una linea che contiene:
Se invece si sta personalizzando un kernel per una macchina sulla quale non � installata una distribuzione Linux, allora conviene partire dalla versione LiveCD di una distribuzione. Questo consente all'utente di far partire Linux sulla macchina in oggetto e di determinare in maniera semplice le opzioni di configurazione del kernel e che consentono il funzionamento ottimale della macchina stessa.


<pre> Makefile </pre>
===Dove si Trova la Configurazione del Kernel?===


allora potete passare alla prossima sezione.
Quasi tutte le distribuzioni prevedono i files di configurazione del kernel quale parte del pacchetto del kernel. Si consiglia di leggere la documentazione relativa alla Distribuzione stessa per sapere dove sono installati i files di configurazione. Solitamente si trova in una subdirectory attaccata a /usr/src/linux/.


Se ''sudo'' non � installato o non si hanno i diritti appropriati, si provi ad usare il comando ''su'':
Se avete difficolt� a trovare la configurazione del kernel, allora guardate nel kernel stesso. Molte distribuzioni implementano i files di configurazione nel kernel stesso, che � incluso nella directory /proc. Potete verificare se state usando una di queste distribuzioni digitando in command-line il seguente comando:
<pre>$ ls /proc/config.gz
/proc/config.gz</pre>


<pre>
Se il file ''/proc/config.gz'' � presente, allora copiatelo nella directory del sorgente kernel ed estraetelo:
  $ su
  Password:
  # exit
  exit
  $
</pre>


Al prompt della password, inserite la password del system administrator (''root''). Quando ''su'' accetta con successo la password, si � trasferiti ad eseguire ognicosa con i pieni privilegi di root. State molto attenti mentre siete ''root'', e fate solo il minimo necessario; dopodich� uscite dal programma per tornare con il vostro utente normale.
<pre>$ cp /proc/config.gz -/linux/
$ cd -/linux
$ gzip -dv config.gz
config.gz:      74.9% - - replaced with config</pre>
Copiate questo file di configurazione nella vostra directory del kernel e rinominatelo in ''.config''.
Ora potrete utilizzare questo file come base di partenza nella personalizzazione della configurazione del kernel cos� come descritto nel [[LKN:_Configurare_e_Compilare|Capitolo 4]].


Se si usa il file di configurazione in oggetto, allora quale buona norma, si dovrebbe anche sempre creare un'immagine del kernel operativo (funzionante) per la vostra macchina. Lo svantaggio derivante dall'utilizzo di questa immagine il fatto che si dovr configurare quasi ogni modulo del kernel e driver che si trova nel sorgente del kernel stesso. Infatti un kernel standard copre un gran numero di macchine e di hardware, questo ci consente di disattivare molti drivers ed opzioni che non vengono utilizzati nel nostro sistema. Si raccomanda comunque di disattivare solo quelle opzioni di cui siamo sicuri al 100% che non vengono utilizzate, ci possono essere infatti elementi del sistema che hanno necessitano di specifiche alla sola apparenza superflue.


== Usare uno script di installazione di una distribuzione ==
===Determinare quali Moduli Siano Necessari===


Il tempo di compilazione del file di configurazione, implementato in una distribuzione, molto lungo, datosi che tutti i diversi driver vengono inizializzati. Si dovrebbe cercare di inizializzare solo i driver per l'hardware presente nel sistema, cos da ridurre i tempi di compilazione del kernel, inoltre la selezione di alcuni o di tutti i driver nel kernel, consente una riduzione di memoria utilizzata ed in alcune architetture un funzionamento del sistema pi veloce. Per escludere i driver dal kernel necessario per determinare quali moduli sono indispensabili per il funzionamento dell'hardware installato. Attraverso l'utilizzo di due esempi, cercheremo di spiegare come determinare quali driver siano indispensabili al controllo dell'hardware.


Quasi tutte le distribuzioni hanno uno script chiamato ''installkernel'' che pu� essere usato dal sistema di creazione del kernel per installarne uno pronto automaticamente nel giusto posto e per modificare il bootloader cos� che nulla di pi� debba essere fatto dallo sviluppatore *.
Le informazioni che mettono in relazione i dispositivi ai driver presenti nel kernel sono conservate in vari spazi del sistema. Uno degli elementi pi� importanti dove sono salvate queste informazioni � il file di sistema ''sysfs''. All'inizializzazione di Linux ''sysfs'' normalmente dovrebbe essere caricato nella directory ''/sys''. ''sysfs'' consente di dare un'occhiata a come le varie parti del kernel sono legate l'un l'altra, questo lo si deduce grazie ai vari symlink che puntano all'interno dell'intero file di sistema.


<pre>
In tutti gli esempi di seguito, saranno riportati listati reali di ''sysfs'' e saranno indicati tipi di hardware. La vostra macchina sar� certamente diversa, ma i luoghi relativi dove sono salvate le informazioni sono gli stessi. Non ci si deve allarmare se i nomi di file nel ''sysfs'' non sono i medesimi, rientra nelle aspettative.
Le distribuzioni offrono installkernel solitamente in un package chiamato mkinitrd, provate ad installare
questo package se non trovate lo script sulla vostra macchina.
</pre>


Se avete compilato qualsiasi modulo e volete usare questo metodo per installare un kernel, inserite:
Inoltre, la struttura interna del file di sistema ''sysfs'' cambia costantemente, questo dovuto sia alla riorganizzazione dei dispositivi sia alle revisioni del kernel tese a migliorare l'adattamento delle strutture interne del kernel allo spazio utilizzato. A causa di questo, col tempo, alcuni dei symlink, precedentemente menzionati in questo capitolo, possono non essere presenti. Tuttavia, le informazioni sono ancora tutte presenti, al massimo sono state spostate di qualche riga.


'''# make modules_install'''
====Esempio: Come Determinare il Driver di Rete====


Questo installer� tutti i moduli che avete compilato e li metter� nelle appropriate locazioni del filesystem per farli trovare correttamente dal nuovo kernel. I moduli sono posti in ''/lib/modules/kernel_version'', dove per ''kernel_version'' si intende la versione del nuovo kernel che state preparando.
Uno degli elementi pi� comuni ed importanti in un sistema � la carta-interfaccia di rete. � essenziale capire quale driver la controlla ed attivarlo nella configurazione in maniera da consentire un corretto funzionamento delle connessioni di rete.


Dopo che i moduli sono stati installati con successo, l'immagine principale del kernel deve essere installata:
Primo: partendo dalle connessioni di rete si risale ai device PCI
<pre>$ ls /sys/class/net/
eth0  eth1  eth2  lo</pre>


'''# make install'''
La directory ''lo'' rappresenta il dispositivo di rete loopback, e non � dipendente da nessun dispositivo di rete realmente installato. Invece si dovrebbe riservare particolare attenzione alle directory ''eth0'', ''eth1'' e ''eth2'', datosi che si riferiscono a dispositivi realmente esistenti


Questo causer�:
Per determinare approfonditamente di quali dispositivi ci si deve occupare, si utilizza il comando ''ifconfig'':


1. Il sistema di creazione del kernel verificher� che il kernel sia stato correttamente costruito.
<pre>$ /sbin/ifconfig -a
eth0 Link  encap:Ethernet  HWaddr 00:12:3F:65:7D:C2
inet  addr:192.168.0.13  Bcast:192.168.0.255  Mask:255.255.255.0
UP BROADCAST NOTRAILERS RUNNING MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
RX packets:2720792 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:1815488 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:100
RX bytes:3103826486 (2960.0 Mb) TX bytes:371424066 (354.2 Mb)
Base address:0xdcc0 Memory:dfee0000-dff00000
eth1 Link  encap:UNSPEC  HWaddr 80-65-00-12-7D-C2-3F-00-00-00-00-00-00-00-00
BROADCAST MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:1000
RX bytes:0 (0.0 b) TX bytes:0 (0.0 b)
eth2 Link  encap:UNSPEC  HWaddr 00-02-3C-04-11-09-D2-BA-00-00-00-00-00-00-00
BROADCAST MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:1000
RX bytes:0 (0.0 b) TX bytes:0 (0.0 b)
lo Link  encap:Local Lookback
        inet addr:127.0.0.1  Mask:255.0.0.0
UP  LOOPBACK  RUNNING  MTU:16436  Metric:1
RX packets:60 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:60 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:1000
RX bytes:13409 (13.0 Kb) TX bytes:13409 (13.0 Kb)</pre>


2. Il sistema di creazione copier� la parte statica nella directory ''/boot'' e rinominer� l'eseguibile sulla base della versione del kernel.
Da questo listato si pu� riconoscere nel dispositivo di rete <tt>eth0</tt>, quello attivo e funzionante, infatti nelle righe;


3. Qualsiasi immagine di ramdisk iniziale necessaria verr� creata automaticamente, usando i moduli che sono appena stati installati durante la fase di ''modules_install''.
<pre>eth0 Link  encap:Ethernet  HWaddr 00:12:3F:65:7D:C2
inet  addr:192.168.0.13  Bcast:192.168.0.255  Mask:255.255.255.0</pre>


4. Al programma di bootloader verr correttamente notificato che un nuovo kernel presente, e verr aggiunto nel giusto menu cos che l'utente possa selezionarlo la prossima volta che la macchina verr avviata.


5. Dopo questo ha finito, il kernel installato con successo, si pu tranquillamente riavviare e provare la nuova immagine di kernel. Notare che questa installazione non sovrascrive nessuna vecchia immagine dei kernel, cos se c' un problema con la vostra nuova immagine del kernel, il vecchio kernel potr essere selezionato al boot time.


<pre>
Questo risultato dimostra che il dispositivo Ethernet si vede assegnato un indirizzo IP valido (<tt>inet</tt>).
* Eccezioni da riportare a questa regola sono Gentoo e altre distribuzioni tipo "from scratch", le quali si
aspettano che l'utente sappia come installare i kernels da solo. Questi tipi di distribuzoni includono la
documentazione su come installare un nuovo kernel, si consulti quest'ultima per l'esatto metodo richiesto.
</pre>


== Installazione manuale ==
Ora, dopo che abbiamo individuato il dispositivo <tt>eth0</tt> e ci siamo accertati di volerlo implementare nel nostro nuovo kernel, dobbiamo individuare quale driver lo controlla. Ci� si realizza con una semplice procedura, che � quella si seguire i link nel file di sistema sysfs, basta digitare un comando di una sola riga:


<pre>$ basename `readlink /sys/class/net/eth0/device/driver/module`
e1000</pre>


Se la distribuzione non � provvista del comando ''installkernel'', o si desidera semplicemnete fare il lavoro a mano per capire i passi che servono, eccoli qua:
Il risultato mostra che il modulo <tt>e1000</tt> controlla il dispositivo di rete <tt>eth0</tt>. Il comando ''basename'' racchiude in un'unica linea di comando i seguenti passaggi:


I moduli devono essere installati:
: 1. Individua il symlink ''/sys/class/net/eth0/device'' contenuto all'interno della directory ''/sys/device/'', la quale contiene le informazioni relative al dispositivo che controlla ''eth0''. Fate attenzione al fatto che nelle nuove versioni del kernel la directory ''/sys/class/net/eth0'' potrebbe essere un symlink.


<pre>  # make modules_install </pre>
: 2. All'interno della directory che descrive il dispositivo in sysfs, c'� un symlink che punta al driver relativo a questo dispositivo. Questo symlink � nominato ''driver'', pertanto si segue questo collegamento.


L'immagine statica del kernel deve essere copiata nella directory /boot. Per un kernel basato su piattaforma i386, fare:
: 3. All'interno della directory che descrive il driver in sysfs, c'� un symlink che punta al modulo che si trova all'interno del driver in oggetto. Questo symlink � chiamato <tt>module</tt>. Noi cerchiamo l'oggetto a cui punta questo symlink, per ottenerlo ci serviamo del comando ''readlink'', il quale produce un risultato simile a questo:
<pre>$ readlink /sys/class/net/eth0/device/driver/module
../../../../module/e1000</pre>


<pre>
: 4. Datosi che a noi interessa solo il nome del modulo e ci disinteressiamo del resto del risultato ottenuto con il comando ''readlink'', tenendo solo la parte pi� a destra del risultato. Questo � appunto ci� che il comando ''basename'' realizza. Esercitandolo direttamente sull'intero percorso, questo comando ci ritorna quanto segue:
  # make kernelversion
<pre>$ basename ../../../../module/e1000
  2.6.17.11
e1000</pre>
</pre>


Notare che la versione del kernel probabilmente sar� differente da quella del vostro. Usate questo valore al posto del testo KERNEL_VERSION nei seguenti passaggi:
Cos� abbiamo inserito il lungo risultato del symlink, ottenuto da ''readlink'', quale parametro nel programma ''basemane'', permettendo cos� l'intero processo di essere realizzato in una sola riga.
Ora che abbiamo identificato il nome del modulo, si dovrebbe trovare l'opzione della configurazione del kernel che lo controlla. Si pu� cercare nei vari menu di configurazione dei dispositivi di rete oppure cercare nel codice sorgente del kernel stesso per essere sicuri di avere l'opzione giusta.
<pre>$ cd ~/linux/linux-2.6.17.8
$ find -type f -name Makefile | args grep e1000
./drivers/net/Makefile:obj-$(CONFIG_E1000) += e1000/
./drivers/net/e1000/Makefile:obj-$(CONFIG_E1000) += e1000.o
./drivers/net/e1000/Makefile:e1000-objs := e1000_main.o e1000_hw.o e1000_ethtool.o e1000_param.o</pre>


<pre>
Si precisa che "e1000'', usato in questo esempio, deve essere sostituito con il nome del modulo che state analizzando.
  # cp arch/i386/boot/bzImage /boot/bzImage-KERNEL_VERSION
  # cp System.map /boot/System.map-KERNEL_VERSION
</pre>


Modificate il bootloader in modo che conosca il nuovo kernel. Questo implica modificare il file di configurazione per il bootloader che si usa, � spiegato pi� avanti in "Modificare il bootloader per il nuovo kernel" in GRUB e LILO.
La cosa che pi� ci interessa nel risultato del comando ''find'' che abbiamo appena eseguito � l'identificazione di ogni singola linea dove compaia il termine <tt>CONFIG_</tt>. Questa � l'opzione di configurazione che il kernel deve aver attivato per poter caricare il modulo. Nell'esempio precedente l'opzione di configurazione che c'interessa � pertanto <tt>CONFIG_E1000</tt>.


Se il processo di avvio non funziona, solitamente � perch� una immagine iniziale di ramdisk (initial ramdisk) �  necessaria. Per crearla correttamente, si usino i passi all'inizio di questo capitolo per installare un kernel automaticamente, poich� lo script di installazione della distribuzione sa come creare adeguatamente il ramdisk usando gli scripts e gli strumenti necessari. Dato che ogni distribuzione fa questo in maniera differente, � oltre lo scopo di questo libro ricoprire tutti i differenti metodi di costruzione dell'immagine di ramdisk.
Adesso si dispone dell'informazione necessaria per poter configurare il kernel. Si esegue lo strumento menu di configurazione:
: <pre>$ make menuconfig</pre>
Dopodich� si prema il tasto / (slash) (che ha il compito di far partire una ricerca), e si digita l'opzione di configurazione, senza la parte di testo <tt>CONFIG_</tt>. Questo processo � mostrato nella figura 7-1.


Qui c' uno script agevole che pu essere usato per installare un kernel automaticamente invece di dover digitare tutti i precedenti comandi ogni volta:


<pre>
''Figura 7-1. Ricerca in menuconfig''
  #!/bin/sh
  #
  # installs a kernel
  #
  make modules_install


  # find out what kernel version this is
Il sistema di configurazione del kernel vi dir� ora esattamente dove selezionare l'opzione per abilitare questo modulo. Vedi figura 7-2.
  for TAG in VERSION PATCHLEVEL SUBLEVEL EXTRAVERSION ; do
    eval `sed -ne "/^$TAG/s/ //gp" Makefile`
  done
  SRC_RELEASE=$VERSION.$PATCHLEVEL.$SUBLEVEL$EXTRAVERSION


  # figure out the architecture
  ARCH=`grep "CONFIG_ARCH " include/linux/autoconf.h | cut -f 2 -d "\""`


  # copy the kernel image
''Figura 7-2. Risultato della ricerca in menuconfig''
  cp arch/$ARCH/boot/bzImage /boot/bzImage-"$SRC_RELEASE"


  # copy the System.map file
La prima parte della schermata evidenzia quello che stavate cercando. Le informazioni mostrate dalla schermata vi dicono che per attivare il modulo <tt>E1000</tt> nel kernel, e che la seguente opzione di configurazione deve essere abilitata:
  cp System.map /boot/System.map-"$SRC_RELEASE"


  echo "Installed $SRC_RELEASE for $ARCH"
: <tt>Device Drivers</tt>
</pre>
: : <tt>Network device support</tt>
: : : <tt>[*] Network device support</tt>
: : : : <tt>Ethernet (1000 Mbit)</tt>
: : : : <tt>[*] Intel(R) PRO/1000 Gigabit Ethernet support</tt>


Queste procedure funzionano per ogni tipo di dispositivo attivo nel kernel.


==  Modificare il bootloader per il nuovo kernel ==


====Esempio: Un Dispositivo USB====


Esistono due bootloader comuni per i kernel Linux: GRUB e LILO. GRUB � quello maggiormente usato nelle distribuzioni moderne, e fa' alcune cose un po' pi� facilmente di LILO, ma LILO � tuttora anch'esso utilizzato. Li vedremo entrambi in questa sezione.
Come secondo esempio, esaminiamo ora un convertitore USB-seriale che � presente nel nostro sistema preso ad esempio. Attualmente il convertitore � collegato alla porta ''/dev/ttyUSB0'', pertanto si deve prendere in esame la sezione tty del ''sysfs''.
<pre>$ ls /sys/class/tty/ | grep USB
ttyUSB0</pre>
Potete ora eseguire una ricerca di questo dispositivo nel ''sysfs'' allo scopo di trovare il modulo che lo gestisce, utilizzando la stessa procedura mostrata nella sezione precedente:


Per determinare quale bootloader il vostro sistema usa, guardate nella directory ''/boot/''. Se esiste una sottodirectory ''grub'':
<pre>$ basename `readlink /sys/class/tty/ttyUSB0/device/driver/module`
pl2303</pre>
Dopodich�, per poter individuare l'opzione di configurazione che si deve abilitare, si cerca nell'albero del codice sorgente del kernel:
<pre>$ cd ~/linux/linux-2.6.17.8
$ find -type f -name Makefile | xargs grep pl2303
./drivers/usb/serial/Makefile:obj-$(CONFIG_USB_SERIAL_PL2303) += pl2303.o</pre>


<pre>
Si utilizzi lo strumento di configurazione del kernel, come indicato in figura 7-3, per trovare l'opzione adeguata da abilitare relativa al settaggio dell'opzione CONFIG_USB_SERIAL_PL2303.
  $ ls -F /boot | grep grub
  grub/
</pre>


allora si sta utilizzando GRUB come programma per fare il boot. Se questa directory non presente, si guardi se presente il file ''/etc/lilo.conf'':


<pre>
''Figura 7-3. Ricerca per USB_SERIAL_PL2303''
  $ ls /etc/lilo.conf
  /etc/lilo.conf
</pre>


se � presente, state usando LILO come programma per fare il boot.
Nel nostro caso il risultato � mostrato nella figura 7-4.
I passi che implicano l'aggiunta del nuovo kernel a ognuno di questi programmi sono differenti, per cui si segua solo la sezione che corrisponde al programma che si sta usando.


==='''GRUB'''===
Ci� mostra esattamente dove trovare l'opzione <tt>USB Profilic 2303 Single Port Serial Driver</tt> che � necessaria alla corretta gestione di questo dispositivo.


Per fare in modo che GRUB sappia che un nuovo kernel � presente, tutto ci� che dovete fare � modificare il file ''/boot/grub/menu/lst''. Per i dettagli completi della struttura di questo file, e tutte le differenti opzioni disponibili, consultate le pagine di info di GRUB:
====Riassunto: Alla scoperta del dispositivo====




'''$ info grub'''


''Figura 7-4. Risultato della ricerca di USB_SERIAL_PL2303''


Il metodo pi veloce per aggiungere una nuova voce kernel a ''/boot/grub/menu.lst'' quello di copiare una voce gi esistente. Per esempio, considerate il seguente ''menu.lst'' da un sistema Gentoo:


<pre>
  timeout 300
  default 0


  splashimage=(hd0,0)/grub/splash.xpm.gz
====Lasciate che il Kernel ci Dica di Cui Abbiamo Bisogno====


  title 2.6.16.11
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.16.11 root=/dev/sda2 vga=0x0305


  title 2.6.16
==Determinare il Modulo Corretto Partendo da Zero==
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.16 root=/dev/sda2 vga=0x0305
</pre>


La linea che comincia con la parola title definisce una nuova voce di kernel, in questo modo questo file contiene due voci. Copiate semplicemente un blocco di linee che cominciano con la linea title, come:


<pre>
===Dispositivi PCI===
  title 2.6.16.11
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.16.11 root=/dev/sda2 vga=0x0305
</pre>


Dopodich aggiungete il blocco alla fine del file, e modificate il numero di versione con la nuova versione del nuovo kernel che si appena installato. Il titolo non ha alcuna importanza, purch unico, ma visualizzato nel menu di boot, per cui si dovrebbe dargli qualcosa che abbia un significato. Nel nostro esempio, abbiamo installato il kernel 2.6.17.11, per tanto la copia finale del file assomiglier a:


<pre>
===Dispositivi USB===
  timeout 300
  default 0


  splashimage=(hd0,0)/grub/splash.xpm.gz
===Root Filesystem===


  title 2.6.16.11
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.16.11 root=/dev/sda2 vga=0x0305


  title 2.6.16
====Controller di Disco====
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.16 root=/dev/sda2 vga=0x0305


  title 2.6.17.11
===Un Aiuto dallo Script===
    root (hd0,0)
    kernel /bzImage-2.6.17.11 root=/dev/sda2 vga=0x0305
</pre>
 
Dopo che si � salvato il file, riavviate il sistema e assicuratevi che il titolo della nuova immagine del kernel sia presente nel menu di boot. Usate la freccia verso il basso per evidenziare la versione del nuovo kernel, e premete enter per avviare la nuova immagine.
 
==='''LILO'''===
 
Per fare in modo che LILO sappia che un nuovo kernel � presente, dovete modificare il file di configurazione ''/etc/lilo.conf'' ed eseguire il comando ''lilo'' per applicare le modifiche fatte al file di configurazione. Per i dettagli completi sulla struttura del file di configurazione di LILO, consultate la manpage di LILO:
 
'''$ man lilo'''
 
Il modo pi facile per aggiungere una nuova voce di kernel nel file ''/etc/lilo.conf'' � copiare una voce esistente. Per esempio, considerate il seguente file di configurazione di LILO di un sistema Gentoo:
 
<pre>
  boot=/dev/hda
  prompt
  timeout=50
  default=2.6.12
 
  image=/boot/bzImage-2.6.15
    label=2.6.15
    read-only
    root=/dev/hda2
 
  image=/boot/bzImage-2.6.12
    label=2.6.12
    read-only
    root=/dev/hda2
</pre>
 
La linea che comincia con la parola image= definisce una nuova voce kernel, quindi questo file contiene due voci. Copiate semplicemente un blocco di linee che cominciano con image=, come:
 
<pre>
  image=/boot/bzImage-2.6.15
    label=2.6.15
    read-only
    root=/dev/hda2
</pre>
 
Aggiungete dopo il blocco alla fine del file, e modificate il numero di versione per contenere quella del nuovo kernel appena installato. La label non ha alcuna importanza, purch� unica, ma � visualizzata nel menu di boot, per cui dovreste dargli qualcosa di sensato. Nel nostro esempio, abbiamo installato il kernel 2.6.17.11, per cui la copia finale del file sar�:
 
<pre>
  boot=/dev/hda
  prompt
  timeout=50
  default=2.6.12
 
  image=/boot/bzImage-2.6.15
    label=2.6.15
    read-only
    root=/dev/hda2
 
  image=/boot/bzImage-2.6.12
    label=2.6.12
    read-only
    root=/dev/hda2
 
  image=/boot/bzImage-2.6.17
    label=2.6.17
    read-only
    root=/dev/hda2
</pre>
 
Dopo aver salvato il file, lanciate il programma ''/sbin/lilo'' per salvare i cambiamenti del file di configurazione nella sezione di boot del disco:
 
<pre> # /sbin/lilo </pre>
 
Ora il sistema pu� essere riavviato in sicurezza. La scelta del nuovo kernel si pu� vedere tra le scelte disponibili a boot time. Usate la freccia verso il basso per evidenziare la versione del nuovo kernel, premete Enter per lanciare il boot della nuova immagine.
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