Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

Nessun cambiamento nella dimensione ,  21 giu 2005
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==Introduzione==
==Introduzione==
Su debian il kernel pu� essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni) oppure nella cos� detta ''debian-way''.
Su debian il kernel pu� essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni oppure nella cos� detta ''debian-way''.


Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.
Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.
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Adesso installiamo i sorgenti veri e propri del kernel. Useremo i sorgenti debian che hanno tutte le patch specifiche di debian. Nel seguito prenderemo come esempio la versione 2.6.8 del kernel, sostituitela con la versione che volete usare vuoi.
Adesso installiamo i sorgenti veri e propri. Useremo i sorgenti debian che hanno tutte le patch specifiche di debian. Nel seguito useremo la versione 2.6.8 del kernel, sostituitela con la versione che volete usare vuoi.


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{{Box|Nota|Ricordate di non usare mai l'utente root per ricompilare il kernel altrimenti tutti i file che verranno creati apparterranno a root:root. Se a questo punto si cercher� di compilare dall'utente normale si avranno problemi di permessi e per risolverli dovrete dare un:
{{Box|Nota|Ricordate di non usare mai l'utente root per ricompilare il kernel altrimenti altrimenti tutti i file che verranno creati apparterranno a root:root. Se a questo punto si cercher� di compilare dall'utente si avranno problemi di permessi e per risolverli dovrete dare un:
  # chown -R root:src /usr/src/  
  # chown -R root:src /usr/src/  
}}
}}


==Compilazione del kernel==
==Compilazione del kernel==
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$ ln -s /usr/src/kernel-source-2.6.8 linux
$ ln -s /usr/src/kernel-source-2.n.n linux
</pre>
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Non � necessario creare questo link, ma � una usuale convenzione farlo anche perch� risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.
Questo link serve a make-kpkg (ma anche a make nel vecchio stile di compilazione) in maniera che non debba sapere la versione del kernel, e quindi il percorso ai sorgenti, per convenzione gli sviluppatori del kernel hanno deciso di usare il metodo del link per ovviare a questo problema.


Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
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Questo passaggio � inutile se � la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare l'attuale file di configurazione del kernel come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo:
 
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che st� in boot (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome ''config'' seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:


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Vi apparir� un'interfaccia testuale dalla quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo � il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato � la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sar� possibile anche fare pi� prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.
Vi apparir� un'interfaccia testuale da quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo � il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato � la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello rar� possibile anche fare pi� prove per ottimizzarlo al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.
 
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterr� la nostra configurazione del kernel.
 
Ora � venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:
 
<pre>
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=0.1 kernel_image
</pre>
 
Questo comando compiler� il nostro kernel e lo inserir� in un pacchetto debian in /usr/src. Il comando '''fakeroot''' viene usato semplicemente per simulare un ambiente di root per l'utente normale.
 
Diamo uno sguardo alle opzioni usate:
 
; --appendo-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verr� aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso divernter� ''2.6.8-nomepersonalizzato''.
 
; --revision : permette di impostare il numero di revizione del pacchetto.  


; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti.
 
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu� essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir� il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver� tranqullamente col precedente.


In realt� il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elencher� solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
Ora e' venuto il momento di cominciare la compilazione, prima per� una premessa su make-kpkg;
questo tool accetta vari parametri direttamente su una sola riga di comando (elenchero solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual)


; --append-to-version foo : appende un nome personalizzato al pacchetto che verr aggiunto dopo il numero di versione: ad esempio 2.6.8-foo
; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole  
; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole  
; --added-patches foo : aggiunge delle patch al kernel, le path possono essere molteplici separate da virgole
; --added-patches foo : aggiunge delle patch al kernel, le path possono essere molteplici separate da virgole
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; --mkimage : qui potete passare dei parametri a mkinitrd, ad esempio se volete creare una immagine rom "genromfs -d %s -f %s"
; --mkimage : qui potete passare dei parametri a mkinitrd, ad esempio se volete creare una immagine rom "genromfs -d %s -f %s"
; --rootcmd foo : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
; --rootcmd foo : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
; CONCURRENCY_LEVEL : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' )
; CONCURRENCY_LEVEL : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usare vi basta mettere il numero intero che desiderate usare ( CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc... )




Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:
Ora vediamo "cosa pu� fare" make-kpkg:


; clean : pulisce i sorgenti
; clean :pulisce i sorgenti
; buildpackage : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sotto)
; buildpackage : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sotto)
; binary : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel
; binary : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel
; kernel_headers : questo genera un pacchetto con gli headers del kernel
; kernel_headers : questo genera un pacchetto con gli headers del kernel
; kernel_image : questo genera un pacchetto con il kernel
; build : compila solo l'immagine del kernel
; build : compila solo l'immagine del kernel
; modules :compila tutti moduli esterni sotto /usr/src/modules e genera un file .diff e un pacchetto sorgente
; modules :compila tutti moduli esterni sotto /usr/src/modules e genera un file .diff e un pacchetto sorgente
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; modules_clean : pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in /usr/src/modules
; modules_clean : pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in /usr/src/modules
; debian : questo crea la directory ./debian utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera debian
; debian : questo crea la directory ./debian utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera debian
Ora vediamo come utilizzare velocemente questo potente tool per compilare il nostro kernel personalizzato;
ipotizziamo di usare un kernel della serie 2.6.8, dopo aver pulito i sorgenti:
<pre>
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=0.1 kernel_image
</pre>
Questo comando compiler il nostro kernel e lo inserir in un pacchetto debian in /usr/src.
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver tranqullamente col precedente.


==Installazione nuovo kernel==
==Installazione nuovo kernel==
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (/usr/src/) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:
Una volta finito tornerete alla riga di comando e vi sposterete nella directory precedente dove troverete tutti i vostri bei pacchetti .deb che potrete installare e disinstallare cosi come ogni pacchetto .deb:


<pre>
<pre>
$ cd ..
pippo@localhost:/usr/src/linux$ cd ..
$ ls
pippo@localhost:/usr/src# ls
...
kernel-kbuild-2.6-3
kernel-source-2.6.8
kernel-source-2.6.8.tar.bz2
linux
modules
rpm
kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
...
kernel-headers-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-doc-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-source-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
</pre>
</pre>


Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
<pre>
<pre>
# dpkg -i kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
root@localhost:/usr/src# dpkg -i kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
Selezionato il pacchetto kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386, che non lo era.
(Lettura del database ... 191374 file e directory attualmente installati.)
Spacchetto kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386 (da kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb)
[...cut...]
</pre>
</pre>


Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con lilo, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il MBR (Master Boot Record) con il comando:  
Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel, se abbiamo grub non ci resta altro che riavviare :D


<pre>
# lilo -v
</pre>
Se abbiamo grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che possibile fare su grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:
* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
==Installare e gestire i moduli==
Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: '''module-assistant'''. Per un uso interattivo baster lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto debian.
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ci baster inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
==FAQ==
==FAQ==
===Per aggiungere un modulo al kernel devo ricompilare tutto il kernel?===
===Usare l'initrd oppure no?===
Assolutamente no.
L'immagine initrd (ramdisk initziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi module che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:
 
Basta usare la comoda utility '''module-assistant''' fornita da Debian per selezionare il modulo che si vuole aggiugere. Il modulo verr� automaticamente scaricato, compilato e messo in un pacchetto debian che potra essere installato o rimosso a piacimento.
 
===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
La risposta breve �: no non usatelo.
 
Di seguito la risposta lunga:
 
L'immagine initrd (ramdisk iniziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi moduli che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:


* il modulo del controller del proprio harddisk
* il modulo del controller del proprio harddisk
* il modulo del filesystem della partizione di root
* il modulo del filesystem della partizione di root


Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo � inutile (e leggermente pi� lento) ma anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disk il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd � necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa � un'altra storia:
Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo � inutile (leggermente pi� lento) ma anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disck il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk.
 
* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]
 
La risposta lunga � quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
 
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
Per usare l'intrd con i sorgenti debian del kernel si deve aggiungere staticamente nella configurazione del kernel il supporto per il filesystem usato nell'immagine del ram disk. In debian si usa di default il '''cramfs''', attivabile alla voce:
 
<pre>
File systems  --->
    Miscellaneous filesystems  --->
        <*> Compressed ROM file system support
</pre>


Se si vuole usare un'altro filesystem basta impostarlo in '''/etc/mkinitrd/mkinitrd.conf'''.
La risposta � quindi no, non usate il'initrd.


Si dovranno inoltre aggiungere al file '''/etc/mkinitrd/modules''' il nome dei moduli da inserire nell'immagine di initrd.
===Se sono masochista e voglio usare l'initrd assolutamente?===
Dovremo aggiungere nel file /etc/mkinitrd/modules il nome dei moduli da inserire nell'immagine di initrd.


Per usare l'initrd con i sorgenti vanilla del kernel bisogna aggiungere una patch chiamata <tt>initrd</tt>. Per maggiori informazioni vedere [http://bugs.debian.org/149236 BTS #149236]
Per ora e' tutto, vedr� di aggiungere una mini guida a module-assistant, per quel che riguarda modconf:
diventate root (con su) e digitate modconf.


==Riferimenti==
==Riferimenti==
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