Repository & pinning
|
Repository e Pinning | ||
---|---|---|
| ||
Una rapida panoramica su uno dei temi più importanti in Debian: il funzionamento e la configurazione dei repository, ed il pinning ovvero la possibilità di attingere dai repository dei diversi rami, cercando di mantenere il sistema più stabile possibile.
| ||
Link agli articoli: |
Versioni Compatibili Tutte le versioni supportate di Debian |
Introduzione
Come molti sapranno, esistono tre distribuzioni di Debian (chiamate anche release):
- Debian stable, attualmente Wheezy;
- Debian testing, attualmente Jessie;
- Debian unstable, attualmente (e sempre, un nome fisso) Sid.
Il software della stable non viene aggiornato, eccezion fatta per gli aggiornamenti di sicurezza; contrariamente a quello della testing e ancor più della unstable. Oltre a queste tre, ci sono anche la oldstable, la versione precedente della stable, e la experimental, che non è una versione completa e funzionante di Debian, ma solo un repository contenente software in fase di progettazione, da sperimentare o altamente instabile.
Se si vuole software più aggiornato, la via consigliata è l'uso dei backports ufficiali, ma può accadere che non tutti gli aggiornamenti siano presenti. Qui entra in gioco il pinning, che permette di installare software appartenente a più release.
ATTENZIONE Installare pacchetti provenienti da distribuzioni e/o fonti differenti è sempre e comunque fonte di rischi, ed è sconsigliato. Questa guida presuppone la comprensione dei concetti esposti nella guida I repository ed il loro utilizzo, nonché la conoscenza di apt-get o aptitude. |
Prima di procedere nella descrizione operativa del pinning è fondamentale capire come gestisce la priorità dei pacchetti APT e sapere che:
- Con "distribuzione" si intendono stable, testing e unstable. Ciascuna ha un singolo repository (fonte) principale (due con il repository dedicato agli aggiornamenti di sicurezza, mancante per la unstable) che è quello automaticamente dichiarato dall'installer di debian, ma ogni distribuzione può avere più fonti, ufficiali e non.
- Con "fonti" si intendono i repository, ufficiali e non, che forniscono pacchetti relativi ad una o più distribuzioni. Ogni fonte può avere più copie di se stesso (mirrors).
Priorità come punteggio
La priorità viene gestita attraverso l'assegnazione di un punteggio ai vari pacchetti, sia installati che ancora da installare. Valgono le seguenti regole:
- priorità 1, caso particolare e poco comune. È quella di default per experimental (NotAutomatic: yes nel file Release del repository). Si veda il manuale per maggiori informazioni.
- priorità 100 alla versione dei pacchetti già installati e quella dei backports ufficiali (NotAutomatic: yes e ButAutomaticUpgrades: yes nel file Release del repository).
- priorità 500 alle versioni che non appartengono alla distribuzione obiettivo, dove con quest'ultimo termine si deve intendere "Default Release", "Target Release". Di default non è impostata una "Default Release", e quindi ogni repository a parte backports ed experimental ha una priorità di 500.
- priorità 990 alle versioni che appartengono alla distribuzione obiettivo, posto che sia definita.
Piccolo esempio teorico. Si supponga quanto segue:
- si desidera installare il pacchetto "vattelapesca" appartenente alla propria distribuzione (si supponga testing);
- il suddetto pacchetto è presente in tre fonti: repoA, repoB, repoC; tutte correttamente specificante nel file
source.list
; - tutti i pacchetti presenti in repoA appartengono alla distribuzione installata, in repoB e repoC sono contenuti pacchetti appartenenti ad un'altra distribuzione (ad esempio unstable e stable rispettivamente);
- la versione di "vattelapesca" in repoA è la 1.4, in repoB la 2.0 e in in repoC la 1.1;
- nel sistema è installata la versione 1.3 di "vattelapesca";
- non esiste un file
preferences
o comunque non è stata specificata una priorità per nessuna delle tre distribuzioni considerate; - non è stato dichiarato il parametro Default Release in un eventuale file
apt.conf
, ovvero non è stata definita una distribuzione obiettivo.
Nel momento in cui l'utente esegue il comando apt-get install vattelapesca
sarà assegnata una priorità di 500 ai "vattelapesca" di repoA, repoB e repoC.
Il pacchetto da repoC viene immediatamente scartato perché implicherebbe la retrocessione (downgrade) dello stesso. A questo punto APT sceglierà tra repoA e repoB in base alla versione, e quindi a essere installato sarà quello da repoB e non da repoA come desiderato.
Il problema evidentemente non può che esplodere quando si tenta di aggiornare tutti i pacchetti di sistema.
La soluzione è quella di assegnare manualmente un punteggio ai vari pacchetti, singolarmente o raggruppandoli. Prima però è necessario capire il significato dei vari punteggi (Pin-Priority). Nel seguito si indicherà col termine "candidato" il pacchetto o gruppo di pacchetti proveniente dalla generica fonte dichiarata nel file sources.list
.
- Pin minore di 0 (negativo), l’installazione automatica del candidato è impedita a priori.
- Pin compreso tra 1 e 99, il candidato sarà installato solo se sono verificate entrambe queste condizioni: non esistono candidati appartenenti ad altre distribuzioni, e nel sistema non è già installata una versione (anche inferiore) del candidato.
- Pin compreso tra 100 e 499, il candidato sarà installato solo se non esistono candidati appartenenti ad altre distribuzioni e se la versione eventualmente già installata non è superiore.
- Pin compreso tra 500 e 989, il candidato sarà installato solo se non esistono candidati appartenenti alla distribuzione obiettivo e se la versione eventualmente già installata non è superiore a quella del candidato. Si noti che il semplice fatto di aver installato una certa distribuzione, per esempio testing, non significa aver definito la distribuzione obiettivo, che può essere solo definita manualmente dall'utente (il come sarà spiegato nella discussione del file
apt.conf
). - Pin compreso tra 990 e 999, il candidato sarà installato solo se non esistono altri candidati con pin maggiore e se la versione eventualmente già installata non è superiore.
- Pin 1000 o superiore, il candidato sarà installato se non esistono altri candidati con pin maggiore, anche se ciò comportasse la retrocessione di versione (downgrade) del candidato.
IMPORTANTE Si noti che gli intervalli sopra specificati sono la diretta conseguenza della procedura di assegnamento automatico di APT. |
Posto per esempio di assegnare priorità 44 al pacchetto "vattelapesca" di stable e contestualmente di non dichiarare alcuna priorità per i "vattelapesca" di testing e unstable (assunto che i tre repository siano in sources.list
), un candidato vattelapesca di stable potrà essere installato solo se:
- Non esistono altri candidati dello stesso pacchetto provenienti dalle altre fonti, infatti APT assegnerebbe a loro automaticamente una priorità di 500 (500 > 44).
- Nessun candidato di "vattelapesca" è mai stato installato, infatti alla versione installata di "vattelapesca" sarebbe assegnata una priorità di 100 (100 > 44), a prescindere dalla sua versione, ovvero anche quando questa fosse inferiore a quella del nuovo candidato di stable disponibile.
Nota * APT può derogare alle regole generali sopra esposte in casi particolari per soddisfare le varie dipendenze dei pacchetti. |
Priorità in caso di aggiornamento
Se una versione di un pacchetto è già stata installata sul sistema, la lettura dei punteggi può generare confusione. In particolare si noti che:
- il downgrade è possibile solo con una priorità almeno pari a 1000, quindi sono ignorati tutti i repository con priorità minore di 1000 contenenti una versione inferiore a quella già installata;
- i pacchetti installati hanno priorità 100, e quindi un pacchetto può essere aggiornato automaticamente se esiste un repository con una priorità di almeno 100 che contenga una versione più recente di quella installata.
Per esempio la stable di default ha priorità 500 (ma quanto scritto varrebbe anche con una priorità fino a 990), mentre i backports ne hanno una di 100. Ciò significa che non si può installare (automaticamente) una versione di un pacchetto dai backports che si trovi in entrambi i repository.
Ma se si è già installato un pacchetto dai backports, impostando manualmente la target release (si noti che sarebbe impossibile con priorità maggiore di 990), quel pacchetto verrà aggiornato automaticamente quando saranno disponibili nuovi aggiornamenti, perché la priorità della stable non è sufficiente al downgrade (servirebbe una priorità di almeno 1000) e pertanto il repository è ignorato, mentre la versione dei backports è più recente e la loro priorità è almeno pari a quella locale.
/etc/apt/apt.conf
Questo file insieme ad altri permette di definire le opzioni di APT e relativi strumenti senza bisogno di digitarli sempre da riga di comando. Si vedano le guide dedicate ad Apt-Get e Aptitude per alcuni brevi esempi contenenti alcui dei parametri più comuni. Per quanto riguarda il pinning l'unico parametro strettamente di rilievo è:
APT::Default-Release "distribuzione_voluta";
che equivale alla dichiarazione in riga di comando dell'opzione -t distribuzione_voluta sia in Apt-Get che Aptitude. Tale dichiarazione attribuisce priorità 990 a tutti i pacchetti appartenenti alla distribuzione specificata.
ATTENZIONE
|
Si noti inoltre che:
- Le dichiarazioni di parametri da riga di comando hanno sempre la precedenza su quelli definiti in un file di configurazione, quindi usare un comando del tipo
apt-get install pacchetto -t distribuzione_taldeitali
sorpassa qualunque distribuzione obiettivo (Default-Release) dichiarata nel fileapt.conf
. Perciò avere un pinning a 990 in preferences non è necessariamente equivalente a impostare una Default-Release. - Comandi del tipo
apt-get install pacchetto/distribuzione_taldeitali
non cambiano la target release, ma si limitano a dire di prelevare lo specifico pacchetto dalla distribuzione indicata invece che da quella predefinita. Questo implica che le dipendenze continueranno ad essere risolte in base alla distribuzione obiettivo eventualmente specificata inapt.conf
e/o in base al file preferences e/o in accordo all'algoritmo predefinito. - Definire una distribuzione obiettivo in
apt.conf
è equivalente a dichiarare inpreferences
(si veda la prossima sezione) quanto segue
Package: * Pin: release a=distribuzione_voluta Pin-Priority: 990
- Qualora si sia definita una distribuzione obiettivo in
apt.conf
allora quasiasi dichiarazione inpreferences
riguardante tutti i pacchetti di una certa distribuzione sarà ignorata, ad esempio definire
Package: * Pin: release a=testing Pin-Priority: 1000
- è del tutto inutile se poi si usa l'opzione -t testing. Non è invece inutile una dichiarazione del seguente tipo:
Package: specifico pacchetto o espressione regolare Pin: release a=testing Pin-Priority: 1000
File multipli L'utente può, invece di creare un unico file di nome apt.conf, creare più file di nome arbitrario in /etc/apt/apt.conf.d/ (si veda il manuale) |
/etc/apt/preferences
Questo è il file dove è possibile definire tutte le priorità che si vogliono, fermo restando quanto detto nella sezione dedicata ad apt.conf
. La sintassi generale è la seguente:
Package: nome pacchetto o espressione regolare Pin: parametro da usare per identificare la versione desiderata Pin-Priority: numero
Un paio di esempi del tutto arbitrari:
Package: vlc Pin: release a=testing Pin-Priority: 991 Package: virtualbox4* Pin: Release o=Oracle Corporation Pin-Priority: 780
Nel primo esempio si è definito il pinning per il pacchetto di nome "vlc", richiedendo che le versioni appartenenti alla distribuzione testing abbiano priorità 991. Nel secondo invece sfruttando una semplicissima espressione regolare si impone che tutti i pacchetti il cui nome inizia per "virtualbox4" e appartenenti al repository la cui origine è definita come "Oracle Corporation" abbiano priorità 780.
Il pinning può essere orientato ai campi "Suite", "Origin", "Label" e "Codename" del file "Release" di un certo repository (si veda i repository ed il loro utilizzo), nonché all'indirizzo del repository stesso. Si noti che per archivi personali e/o non ufficiali può non essere presente (purtroppo) un file "Release". È utile infine evidenziare un paragrafo del manuale di apt_preferences:
Suggerimento Specificare nel file sources.list sempre per primi il o i repository principali della distribuzione obiettivo.
|
File multipli È possibile creare più file di nome arbitrario in /etc/apt/apt.preferences.d/ invece di creare un unico file di nome preferences, (si veda il manuale). |
Blocco/retrocessione di pacchetti
Il file preferences
può essere usato per bloccare e/o retrocedere (downgrade) uno o più pacchetti (al limite tutti); in entrambi i casi è necessario definire un pin maggiore o uguale a 1000 per il pacchetto desiderato. Se per esempio nel file preferences
fosse presente un record come il seguente:
Package: nome_pacchetto Pin: version 1.0.1 Pin-Priority: 1001
a seguito del comando apt-get install nome_pacchetto
si avrebbero i seguenti due casi:
- Se nel sistema non esiste una versione del suddetto pacchetto oppure se già installato la sua versione è più vecchia di 1.0.1, allora il pacchetto viene aggiornato normalmente, ma una volta terminata l'installazione questo pacchetto non verrà mai più aggiornato.
- Se il pacchetto è già stato installato e la sua versione è più recente di 1.0.1 allora il pacchetto presente nel sistema viene disinstallato e sostituito con quello avente versione 1.0.1. Terminata l'installazione il pacchetto non verrà mai più aggiornato.
Per permettere nuovamente l'aggiornamento del pacchetto è necessario eliminare il record.
Retrocedere l'intero sistema
Nella maggior parte dei casi (o forse sempre) questa È UNA FOLLIA, tuttavia per motivazioni didattiche si mostra come fare. In primis è necessario eliminare, se presente, dal file apt.conf
il parametro default-release, dopo di che aggiungere al file preferences
un record come il seguente (sostituire a "stable" la versione desiderata, ad esempio "testing" se si vuole retrocedere da "unstable").
Package: * Pin: release a=stable Pin-Priority: 1001
A questo punto dovrebbe essere sufficiente digitare da terminale:
# apt-get dist-upgrade
oppure
# aptitude full-upgrade
Esempi
Nota Per il significato dei vari parametri dichiarati in apt.conf , nonché per la relativa sintassi, si vedano le guide dedicate ad apt-get, aptitude, ecc. Si ricordi inoltre che non sempre la definizione di tale file è necessaria ai fini del pinning.
|
Release pura
Non serve il pinning se si usano i repository ufficiali di una sola release di Debian, ma può essere prudente definire un file apt.conf
se si dovessero aggiungere altri repository in seguito e ci si dimenticasse di definire correttamente un pinning.
Ciò avrebbe effetto sul repository principale e su quello della sicurezza. Ma non sugli eventuali updates o proposed-updates, che non sarebbero più aggiornati automaticamente, salvo che per i pacchetti già installati da quei repository. Per riabilitare gli aggiornamenti automatici è necessario impostare un pinning a 990, pari a quello della Default-Release.
In una release pura i pacchetti dei backports continuano a restare disabilitati per la loro prima installazione, salvo presenti soltanto lì o li si scelga come target release, ma i pacchetti installati dai backports vengono aggiornati automaticamente senza bisogno di pinning. Il che corrisponde al loro comportamento di default anche in assenza di una Default-Release.
Stable con backports obbligati
Si supponga di voler usare tutti i pacchetti della stable, con l'eccezione di quelli relativi a libreoffice.
sources.list
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ stable main contrib non-free deb http://security.debian.org/ stable/updates main contrib non-free deb http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy-backports main contrib non-free
apt.conf
APT { Default-Release "stable"; Cache-Limit 36000000; Get { AutomaticRemove "true"; Fix-Broken "true"; Purge "true"; Show-Upgraded "true"; } } Aptitude { Autoclean-After-Update "true"; Auto-Fix-Broken "true"; Purge-Unused "true"; }
preferences
Package: libreoffice* Pin: release n=wheezy-backports Pin-Priority: 992
Osservazioni
Per come è definito preferences
l'installazione della versione di libreoffice da repository non backports è impossibile, anche usando l'opzione -t
da riga di comando.
Testing con unstable
La distribuzione principale sia testing, quella secondaria unstable. Lo scopo è far sì che in automatico vengano recuperati da unstable tutti i pacchetti che non sono disponibili in testing.
sources.list
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free deb http://ftp.de.debian.org/debian unstable main contrib non-free
apt.conf
APT { Default-Release "testing"; Cache-Limit 36000000; Get { AutomaticRemove "true"; Fix-Broken "true"; Purge "true"; Show-Upgraded "true"; } } Aptitude { Autoclean-After-Update "true"; Auto-Fix-Broken "true"; Purge-Unused "true"; }
preferences
Package: * Pin: release a=unstable Pin-Priority: 500 Package: * Pin: release o=Debian Pin-Priority: -10
Osservazioni
- Usando le azioni install e upgrade senza specificare l'opzione -t unstable si installano/aggiornano pacchetti prelevando le versioni da testing, a meno che un pacchetto sia presente solo in unstable, nel qual caso sarà prelevato da lì. Le dipendenze saranno risolte se possibile usando testing, altrimenti usando unstable.
- Digitando
apt-get install vattelapesca -t unstable
si installerà la versione "vattelapesca" appartenente ad unstable, così come le sue dipendenze. Si noti che in questo caso successivi aggiornamenti tramite comandi del tipoapt-get upgrade
oapt-get dist-upgrade
non produrranno alcun aggiornamento da unstable del pacchetto "vattelapesca" se questo è anche presente in testing; in tal caso l'unica possibilità di aggiornare "vattelapesca" è digitare nuovamenteapt-get install vattelapesca -t unstable
(o aspettare pazientemente che la versione di testing superi quella installata). - L'installazione di tutti i pacchetti provenienti da distribuzioni differenti da testing o unstable è completamente impedita, anche nel caso si aggiungessero repository relativi ad altre distribuzioni (a meno ovviamente di non aggiungere opportuni record in
preferences
).
Testing con deb-multimedia
Sia testing l'unica distribuzione d'interesse, nonché quella obiettivo. Si supponga di voler usare anche la fonte www.deb-multimedia.org, ma con l'unico scopo di installare solo quei pacchetti che non sono presenti nel repository principale.
Nota Questo esempio non permette di retrocedere automaticamente pacchetti già installati da deb-multimedia. |
sources.list
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free deb http://www.deb-multimedia.org testing main non-free
apt.conf
APT { Cache-Limit 36000000; Get { AllowUnauthenticated 1; AutomaticRemove "true"; Fix-Broken "true"; Purge "true"; Show-Upgraded "true"; } } Aptitude { Autoclean-After-Update "true"; Auto-Fix-Broken "true"; Purge-Unused "true"; }
preferences
Package: * Pin: Release o=Unofficial Multimedia Packages Pin-Priority: 101 Package: * Pin: Release a=Testing Pin-Priority: 990 Package: * Pin: release o=Debian Pin-Priority: -10
Osservazioni
- Poiché entrambe le fonti, principale e deb-multimedia, appartengono alla distribuzione testing in teoria questo caso non sarebbe gestibile tramite pinning, tuttavia sotto l'ipotesi di voler installare da deb-multimedia solo i pacchetti non presenti nella fonte principale il problema è risolvibile. Evitando di definire in
apt.conf
una distribuzione obiettivo e definendo inpreferences
prima il record relativo a deb-multimedia si ottiene di riuscire ad assegnare la priorità desiderata, nonostante il fatto che il secondo record si applichi in teoria anche a deb-multimedia. Si noti che stanti così le cose dovrebbe essere in realtà possibile attribuire pin superiori, fino a 989, a deb-multimedia, senza che per questo i suoi candidati ottengano la precedenza su quelli del repository principale. Qualora invece si desiderasse dare la precedenza ai pacchetti di deb-multimedia sarebbe sufficiente definire la distribuzione obiettivo inapt.conf
risultando perfino inutile definire un filepreferences
, visto che come già detto di norma i candidati di deb-multimedia hanno numero di versione maggiore di queli del repository principale. - L'utilizzo dell'opzione -t in questo caso è inutile, visto che si lavora per ipotesi con una sola distribuzione.
- L'installazione di tutti i pacchetti provenienti da distribuzioni differenti da testing è completamente impedita, anche nel caso si aggiungessero repository relativi ad altre distribuzioni (a meno ovviamente di non aggiungere opportuni record in
preferences
). - La definizione di un file
apt.conf
in questo esempio non è necessaria ai fini del pinning.
Mix di varie release
In questo how-to mostrerò come utilizzare pacchetti Debian provenienti da Testing, Unstable, Experimental e deb-multimedia (audio/video) ma le istruzioni sono facilmente riportabili anche ad altre situazioni (unstable + experimental, stable + testing, stable + unstable, stable + testing + unstable, ecc.).
Impostare i repository
Assicuriamoci di essere l'utente root e procediamo.
Per prima cosa editiamo il file /etc/apt/sources.list
ed inseriamo gli archivi dei pacchetti Debian che utilizzeremo, per esempio:
### Debian Ufficiale -- Testing deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free ### Debian Ufficiale -- Testing Sicurezza deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free ### Debian Ufficiale -- Sid deb http://ftp.it.debian.org/debian/ unstable main contrib non-free ### Debian Ufficiale -- Experimental deb http://ftp.it.debian.org/debian/ experimental main contrib non-free ### deb-multimedia -- Audio/Video -- Marillat deb http://www.deb-multimedia.org testing main non-free deb http://www.deb-multimedia.org sid main non-free
Configurare apt
A questo punto dobbiamo preparare due file normalmente non presenti sulla nostra debianbox: si tratta dei file /etc/apt/preferences
e /etc/apt/apt.conf
.
Questi due file istruiranno APT su come gestire le dipendenze dei pacchetti, informandolo su come comportarsi in caso di conflitti e altri problemi.
Il file apt.conf
Ora creiamo il file /etc/apt/apt-conf
# touch /etc/apt/apt.conf
ed editiamolo inserendo quanto segue:
APT::Cache-Limit 15000000; Apt::Get::Purge; APT::Clean-Installed; APT::Get::Fix-Broken; APT::Get::Fix-Missing; APT::Get::Show-Upgraded "true";
Nota: la sintassi usata in quest'esempio, pur essendo differente da quella dei precedenti, è del tutto equivalente. Anche in questo caso è bene sottolineare che la definizione di un file apt.conf
non è necessaria ai fini del pinning.
Il file preferences
Creiamo il file /etc/apt/preferences
:
# touch /etc/apt/preferences
ed editiamolo col nostro editor di fiducia e inseriamo queste direttive:
Package: * Pin: release o=Unofficial Multimedia Packages Pin-Priority: 992 Package: * Pin: release a=testing Pin-Priority: 990 Package: * Pin: release a=unstable Pin-Priority: 800 Package: * Pin: release a=experimental Pin-Priority: 750
Facciamo l'update del database dei pacchetti:
# apt-get update
D'ora in avanti avremo due possibilità per installare un nuovo pacchetto: il metodo che usiamo di solito e cioè:
# apt-get install nome_pacchetto
che utilizzerà pacchetti proveniente dalla versione impostata come Default-Release in apt.conf, oppure il comando
# apt-get install -t versione_di_debian nome_pacchetto
che provvederà a installare il pacchetto da noi richiesto per la versione specificata (versione_debian), risolvendo automaticamente le dipendenze.
Comandi utili
È possibile visualizzare l'elenco delle priorità relative a tutti i repository e pacchetti dichiarati col seguente comando:
# apt-cache policy
Se si volesse visualizzare solo la priorità per un singolo singolo pacchetto, ad esempio nano, si può digitare:
# apt-cache policy nano
Approfondimenti
Manpages
man apt.conf
man apt_preferences
Guida scritta da: Keltik | Debianized 80% |
Estesa da:
| |
Verificata da: | |
Verificare ed estendere la guida | Cos'è una guida Debianized |