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La libertà ritrovata - Come (continuare a) pensare nell'era digitale
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Autore: Frank Schirrmacher |
Traduzione: Lorenzo Lilli
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Lingua: italiano |
Versione originale: Payback
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Pagine: 174 |
Lettura OnLine: -
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Anno: 2010 |
Download: -
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ISBN: 978-88-7578-164-4 |
Pacchetto Debian: -
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Editore: Codice Edizioni |
Licenza: -
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Questo libro, dalla lettura piacevole e illuminante, pone l'accento sulle conseguenze che la rivoluzione tecnologica, sociale e culturale verificatasi con l'avvento di Internet ha avuto sulle nostre vite, modificando, a volte senza neppure che ce ne rendessimo conto, la nostra percezione del mondo e la percezione che il mondo ha di noi.
L'autore non mette in discussione gli indubbi vantaggi che la diffusione di Internet ha portato nella vita di ognuno di noi; si sofferma però sui suoi aspetti più negativi e insidiosi su cui ciascuno dovrebbe riflettere ed avere piena coscienza.
Viene descritto come la tempesta di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno (SMS, Social Network, Email, Feed...) scombussoli totalmente la nostra scala di priorità. Queste informazioni sono gratis ma "ciò non significa che non ci sia un prezzo (caro) da pagare."
La perdita di attenzione, di concentrazione, di memoria, la modifica dell'approccio cognitivo, l'incapacità di assegnare un valore di importanza a ciò che facciamo sono i rischi che corriamo quando ci immergiamo nel mare di Internet.
In breve siamo diventati come Gregor Samsa: un bel giorno ci svegliamo e siamo diventati un gigantesco insetto.
Abbiamo perso ciò che ci rende unici anche tra miliardi di anni: la capacità di scegliere cosa pensare e su quale strada indirizzare il nostro pensiero.
La conseguenza di questo processo inconscio è la sempre più esatta calcolabilità dell'essere umano che smette i panni di entità inimitabile e diventa sempre più macchina, numero di una statistica. Paradossalmente desidera essere come le macchine; le macchine della Rete sparse sul globo hanno tutta la memoria che si può mai desiderare, tutte le risposte, tutte le domande, tutti i pensieri e tutte le certezze, perché affannarsi?
Per riappropriarci della nostra vera natura, la soluzione è semplice: prendere coscienza dei fenomeni che ci coinvolgono e riflettere sui gesti che compiamo.
"Dobbiamo far fare ai computer ciò che sanno fare, in modo da essere liberi di fare ciò che sappiamo, per assegnare loro nuovi compiti".
Solo riscoprendo i tratti fondamentali che ci distinguono dalle macchine come emozione, dubbio, immaginazione, spirito critico, capacità di scegliere, potremo fare un passo avanti nella consapevolezza di noi stessi e nella riconquista, pezzo dopo pezzo, della libertà perduta.
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