Filesystem: i permessi sui files

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Impostare o modificare i permessi su files e directory

Modificare il proprietario o il gruppo di un file

In ambito Unix e Gnu/Linux, quando un file viene creato esso appartiene all'utente che l'ha creato e al gruppo principale cui l'utente appartiene.
Il comando chown (CHange OWNership) permette di modificare sia l'utente sia il gruppo proprietario di un file.
La sua sintassi:

chown [-fhv] [-R [-L | -P]] owner[:group] file ...

I possibili attributi hanno questi significati:

  • -f : Non riporta alcun messaggio d'errore nel caso in cui il comando non abbia successo
  • -h : Se il file è un link simbolico, cambia l'uid e il gid del link
  • -L : Se è specificata l'opzione -R, segue tutti i link simbolici
  • -P : Se è specificata l'opzione -R, nessun link è seguito
  • -R : Cambia uid e gid ricorsivamente in tutti i files e sottocartelle a partire dal file specificato
  • -v : L'opzione verbose serve per avere un output dettagliato sui risultati del comando eseguito

Almeno uno tra il proprietario (owner) e il gruppo (group) va specificato. Se viene specificato il gruppo, questo deve essere preceduto dal segno dei due punti (:). Il proprietario e il gruppo possono essere indicati sia tramite user/group name sia tramite uid e gid.

Esempi

Nel seguente esempio vogliamo di assegnare al file "filetest1" l'utente proprietario "utente1":

# chown utente1 filetest1

Per verificare la modifica apportata utilizziamo il comando seguente:

# ls -lh filetest1

Per modificare l'utente proprietario di una directory e tutti i file contenuti al suo interno possiamo utilizzare l'opzione -R:

# chown utente1 -R directory1

Per modificare utente e gruppo proprietario di un file:

# chown utente1:gruppo1 filetest1

Modificare il gruppo di un file o una directory

Chgrp è un comando, dalla sintassi simile a chown, per cambiare solo il gruppo proprietario di un file:

# chgrp  gruppo1  filetest1

Modificare i permessi sui files

Il comando che permette di gestire i permessi su file e directory è chmod.
Ci sono due modi per impostare i permessi utilizzando il comando chmod, la modalità simbolica e la modalità numerica ottale.

Modalità simbolica di chmod

# chmod u|g|o|a|+rwx  file1/directory1

Significato delle opzioni disponibili del precedente comando:

  • u = user - applica i permessi all'utente proprietario del file,
  • g = group - applica i permessi al gruppo proprietario del file,
  • o = other - applica i permessi ad altri utenti,
  • a = all - applica i permessi a tutti gli utenti,
  • + = questo operatore logico aggiunge i permessi specificati,
  • - = questo operatore logico rimuove i permessi specificati,
  • r = indica il permesso di lettura,
  • w = indica il permesso di scrittura,
  • x = indica il permesso di esecuzione.
  • s = indica l'opzione setuid, si veda l'apposito paragrafo.
  • t = indica l'opzione sticky, si veda l'apposito paragrafo.

Esempi

Rimuovere su una directory chiamata "directory1" i permessi di lettura(r), scrittura(w) ed accesso(x) per gli utenti gruppo(g) e altri(o):

$ chmod go-rwx directory1

Aggiungere i permessi di lettura(r) ed esecuzione(x) solo per l'utente proprietario(u), rimuovendo prima eventuali permessi abilitati per tutti gli utenti:

$ chmod a-rwx filetest1
$ chmod u+rx filetest1

Si noti che nel primo caso si sarebbe potuto ottenere lo stesso risultato scrivendo chmod -rwx filetest1, ovvero evitando di specificare il destinatario della modifica dei permessi si ottiene lo stesso risultato che si avrebbe specificando 'a', cioè tutti.

setuid

$ chmod u+s file_eseguibile

Permette di derogare a quanto fin qui scritto, in particolare se l'opzione '+s' è aggiunta al solo proprietario e l'oggetto è un file eseguibile allora quando questo verrà avviato sarà eseguito sia con i privilegi dell'utente che ha effettivamento eseguito il file sia con quelli del proprietario. Naturalmente perché tutto ciò abbia senso è necessario che il file sia eseguibile oltre che dal proprietario anche dal gruppo e/o da chiunque. Per quanto riguarda il proprietario questo è l'unico caso di utilizzo della suddetta opzione, infatti risulta del tutto inutile se applicata a cartelle o file non eseguibili.

$ chmod g+s file_eseguibile
$ chmod g+s cartella

Qualora invece l'opzione sia attribuita al gruppo l'effetto è simile, ma invece che aggiungere al processo i privilegi dell'utente proprietario vengono aggiunti quelli del gruppo proprietario. In questo caso è poi possibile attribuire l'opzione 's' oltre che a file eseguibili anche alle cartelle, in tal modo qualsiasi file e sottocartella in essa creati avranno di base come gruppo non quello dell'utente che li ha effettivamente creati, ma quello proprio della cartella genitrice (cui appunto è stata attribuita l'opzione 's').

Per quanto scritto appare evidente come l'opzione 's' non abbia alcun senso se applicata a tutti (anzi rischia solo di essere una possibile fonte di problemi di sicurezza).

sticky bit

Permettere l'eliminazione di file e sottocartelle solo ai proprietari:

$ chmod +t directory1

Quest'opzione è utile generalmente quando si ha a che fare con cartelle per le quali tutti hanno il permesso di scrivere (quindi anche cancellare); in tal caso tutti possono scrivere nuovi file e sottocartelle, ma nessuno può cancellare quelli altrui in quanto ciò è consentito solo ai rispettivi proprietari.

Modalità numerica ottale di chmod

Un altro modalità per settare i permessi è la modalità numerica ottale, in cui si specifica un valore numerico composto da quattro cifre, ognuna rappresentata da un valore numerico che va "0" a "7", come per esempio "2741".
Il valore che va da "0" a "7" rappresenta in forma numerica i permessi come di seguito riportato:

 4 è uguale a lettura(r),
 2 è uguale a scrittura(w),
 1 è uguale a esecuzione(x),
 0 rimuove i permessi.

Il valore numerico risultante è pari alla somma di tali valori.
Prendendo come esempio il quartetto "2741", il valore della seconda cifra "7", è uguale a 4(lettura) + 2(scrittura) + 1(esecuzione) = 7.
Vediamo di capire adesso il significato delle quattro cifre, per esempio "2741".
Partendo sempre da sinistra, la prima cifra (2) si riferisce agli attributi dei permessi speciali, che vedremo più avanti.
La seconda cifra (7) si riferisce ai permessi per l'utente proprietario.
La terza cifra (4) fa riferimento ai permessi per il gruppo.
La quarta e ultima cifra (1) si riferisce ai permessi per gli altri utenti non del gruppo.

Esempi

Assegnare i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione (4+2+1) soltanto per l'utente proprietario del file denominato "filetest1" e nessun permesso per tutti gli altri utenti:

# chmod 0700 filetest1

o in maniera analoga, dal momento che le cifre omesse partendo da sinistra sono considerate "0":

# chmod 700 filetest1

Impostare i permessi di lettura e scrittura (4+2) per l'utente proprietario, e di sola lettura (4) per tutti gli altri utenti:

# chmod 644 filetest1


Impostazioni predefinite

Lo schema di permessi predefinito per ogni utente è 755, tuttavia tale valore può essere cambiato editando il corrispondente file ~/.profile e decommentando la voce predefinita umask 022, dove al posto di 022 deve essere indicato il valore desiderato. Ad esempio per ottenere uno schema 775 bisognerebbe specificare umask 002, si tratta cioè si specificare quella maschera che sottratta cifra per cifra al valore 777 resituisce lo schema desiderato. Non a caso 022 è la maschera associata allo schema 755, infatti 7-0=7 e 7-2=5.

È possibile definire la maschera predefinita anche altrove, si veda a tal proposito

man pam_umask 8

ACL: Access Control List

È un sistema di gestione dei permessi più fine di quello base descritto sopra, che permette ad esempio di specificare particolari permessi anche per quegli utenti che non possiedono una certa cartella, quando di norma invece è possibile specificarli solo per un gruppo di utenti e non per i singoli.

Riferimenti esterni

Permessi, Wiki ufficiale Debian Setuid e setgid, Wikipedia


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