Zarafa: un sostituto opensource per Microsoft Exchange: differenze tra le versioni
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# Outgoing mailserver name or IP address | # Outgoing mailserver name or IP address | ||
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# Se state gestendo solo caselle email esterne | # Se state gestendo solo caselle email esterne | ||
# dovete inserire il server SMTP del vostro provider. | # dovete inserire il server SMTP del vostro provider. | ||
# Se intendete utilizzare anche caselle email locali | # Se intendete utilizzare anche caselle email locali | ||
# impostate il questo campo l'indirizzo IP del server SMTP | # impostate il questo campo l'indirizzo IP del server SMTP | ||
# della vostra rete interna | # della vostra rete interna oppure scrivete localhost | ||
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Versione delle 18:05, 19 gen 2009
Zarafa: un sostituto opensource per Microsoft Exchange
Introduzione
Zarafa è una soluzione groupware basata sull'aspetto di Microsoft Outlook, che permette la condivisione di e-mail e calendari tramite Outlook, Evolution o altri programmi, oppure attraverso una interfaccia web-based in Ajax. La versione community di Zarafa, rilasciata con licenza GPLv3, offre:
- Webaccess basato su tecnologia AJAX, accessibile anche da dispositivi portatili
- Gateway IMAP/POP3
- Gateway iCal
- Z-Push, un demone che offre compatibilità ActiveSync (licenza GPLv2)
- uno zarafa-connector per Outlook.
La versione community offre fino a 3 utenti Outlook, ed è quindi adatta a reti di piccoli uffici, a reti con predominanza di client Linux oppure per reti in cui gli utenti si servono normalmente di interfacce web. Le versioni Zarafa Professional necessitano di una licenza commerciale per estendere il numero di utenti Outlook.
Download e installazione
Zarafa è scaricabile all'indirizzo:
http://www.zarafa.com/?q=en/download
Scegliete la versione compilata per la vostra Debian e contenente il connettore Outlook.
Requisiti di sistema
Per installarsi correttamente, Zarafa ha bisogno che sul nostro server Debian siano in funzione:
- Un web server Apache2
- Un database server MySQL5
- Il linguaggio PHP configurato per lavorare con Apache e MySQL
- Un server SMTP di nostra scelta (Zarafa consiglia Postfix o Qmail). Più avanti nella guida sarà affrontata l'installazione di un server SMTP.
- (Opzionale) Un database OpenLDAP per la gestione degli utenti
Inoltre dovremo installare alcune altre dipendenze:
apt-get install libapache2-mod-php5 mysql-cilent libldap2 libmysqlclient15off
L'installazione di Zarafa creerà anche un database MySQL chiamato zarafa. Dovremo pertanto creare un utente mysql che abbia i permessi sufficienti per connettersi dall'host locale al database. Collegatevi quindi al vostro database MySQL ed eseguite la query:
GRANT ALL PRIVILEGES ON zarafa.* TO 'zarafa'@'localhost' IDENTIFIED BY 'secret';
Installazione
L'installazione di Zarafa può avvenire in due modi.
Installazione manuale
L'installazione manuale è di pochi e semplici passaggi:
tar -xzvf zarafa.XXX.tar.gz cd zarafa-xxxx dpkg -i libvmime0_[version]_[arch].deb dpkg -i libical0_[version]_[arch].deb dpkg -i zarafa_[version]_[arch].deb dpkg -i zarafa-webaccess_[version]_all.deb dpkg -i zarafa-licensed_[version]_all.deb
Installazione tramite script
Io consiglio comunque l'installazione tramite lo script fornito da Zarafa, che:
- Controllerà le dipendenze dei pacchetti;
- Installerà i pacchetti utilizzando dpkg;
- Inizializzerà il database MySQL;
- Chiederà le opzioni di configurazione
tar -xzvf zarafa.XXX.tar.gz cd zarafa-xxxx sh ./install.sh
Rispondete alle domande dell'installer e il gioco è fatto. Alla richiesta di inserimento del codice di licenza lasciate la riga bianca: in questo modo sarà automaticamente installata la versione community di Zarafa.
Post-installazione
Il file /etc/php5/apache2/php.ini deve avere la variabile magic_quotes_gpc settata su off, altrimenti l'interfaccia web di Zarafa non funzionerà. Quindi:
nano /etc/php5/apache2/php.ini
Cercate la variabile e impostatela così:
magic_quotes_gpc = Off
Se vogliamo, inoltre, che i client Outlook si connettano al webaccess sulla porta 80 dobbiamo impostare il modulo mod_proxy nel nostro Apache:
a2enmod proxy nano /etc/apache2/apache2.conf
e inserite la sezione:
<IfModule mod_proxy.c> ProxyPass /zarafa http://127.0.0.1:236/ ProxyPassReverse /zarafa http://127.0.0.1:236/ <Location /zarafa> Order Allow,Deny Allow from all </Location> </IfModule>
Riavviate Apache per fargli digerire le modifiche:
/etc/init.d/apache2 restart
Configurazione
I servizi di Zarafa
Zarafa, una volta installato, ha sei servizi in esecuzione:
- zarafa-server, server Zarafa
- zarafa-spooler, per inviare le email al server SMTP
- zarafa-monitor, controlla i limiti delle quote
- zarafa-gateway, fornisce accesso POP3 e IMAP
- zarafa-ical, permette accesso iCal per clients che usano questo tipo di calendario
- zarafa-licensed, necessario quando si utilizza un modulo non open source in combinazione con zarafa-server
Per avviarli, stopparli, riavviarli si usa la solita sintassi:
/etc/init.d/zarafa-[servicename] start|stop|restart
Configurare il server Zarafa
Il file principale di configurazione di Zarafa, ottimamente commentato, si trova in /etc/zarafa/server.cfg. Il cambiamento minimo che è necessario apportare al file di configurazione riguarda l'opzione mysql_password. Impostate la password corretta che zarafa utilizzerà per accedere al database mysql e controllate, inoltre, le altre opzioni mysql, così che le connessioni al database possano essere stabilite correttamente.
Zarafa a questo punto può già essere eseguito.
L'impostazione più importante in Zarafa, è quella relativa al plugin user_plugin. Questa impostazione determina quale backend utente deve essere utilizzato per elencare gli utenti ed i gruppi. Le possibilità sono:
- db
- unix
- ldap
Il plugin utente db utilizza il database MYSQL per memorizzare informazioni relative a gruppi ed utenti. Si può utilizzare lo strumento zarafa-admin per gestire i propri utenti. Se decidete di utilizzare questo plugin, dovrete creare degli utenti Zarafa dotati di propria userID e propria password, che risulteranno essere diversi dagli utenti Linux. Il plugin utente db viene installato in modo predefinito e non necessita di nessuna configurazione.
Il plugin utente unix usa le informazioni dai file /etc/passwd, /etc/group e /etc/shadow. Un elenco di
utenti e gruppi uguale a quello degli utenti Linux viene automaticamente ricreato in Zarafa.
Il plugin ldap utilizza un server LDAP per ottenere informazioni circa gli utenti ed i gruppi. Questi verranno quindi gestiti direttamente tramite il server LDAP o il server ActiveDirectory. Il grande vantaggio di questa soluzione è che si può dotare la propria rete di funzioni single sign on, in modo che ogni utente debba ricordare una sola userID e una sola password per accedere a tutti i servizi, dal login sui client alla posta.
Normalmente tutti i servizi di registrazione degli utenti registrano tali eventi in /var/log/zarafa. Questa directory viene creata quando i pacchetti vengono installati. E' possibile cambiare il metodo di registrazione degli eventi nel file di configurazione, configurando l'opzione syslog.
Configurare il plugin LDAP
Il plugin LDAP può essere utilizzato se nella vostra rete esiste già un server LDAP per gestire gli account utente e se desiderate accoppiare il server LDAP con Zarafa, in modo che gli utenti di sistema siano automaticamente autenticati anche in Zarafa. Tutti gli utenti, i gruppi e le informazioni su di essi verranno quindi recuperati in tempo reale dal server LDAP. Le principali caratteristiche del plugin LDAP sono:
- Accoppiamento con qualsiasi server di tipo LDAP
- Totalmente configurabile per l'uso con OpenLDAP e Active Directory
Per attivare il plugin LDAP aprite il file di configurazione di Zarafa e modificate la direttiva:
# Prima #user_plugin = db # Dopo user_plugin = ldap
Il file di configurazione del plugin è /etc/zarafa/ldap.cfg. In una installazione from scratch di Zarafa questo file non esiste; il team Zarafa mette però gentilmente a disposizione due templates per la configurazione del plugin LDAP:
- ldap.openldap.cfg già preconfigurato e ottimizzato per un database OpenLDAP
- ldap.activedirectory.cfg già preconfigurato e ottimizzato per Microsoft Active Directory
Quindi:
cd /etc/zarafa cp ldap.openldap.cfg ldap.cfg
Aprite ora il file e modificate i parametri, in modo da adattarli alla vostra struttura LDAP. In particolare modificate le voci:
#Sostituite a localhost l'IP del server LDAP, se gira su un'altra macchina ldap_host = localhost #Sostituite le voci del vostro dominio quando trovate dn=zarafa,dn=com # Mettete qui un utente LDAP per il binding con il database ldap_bind_user = cn=admin,dc=zarafa,dc=com # e la sua password ldap_bind_passwd = password.utente # Le righe seguenti contengono un errore ldap_user_search_base = cn=users,dc=zarafa,dc=com ldap_group_search_base = cn=groups,dc=zarafa,dc=com # Individuatele e sostituitele con ldap_user_search_base = ou=users,dc=zarafa,dc=com ldap_group_search_base = ou=groups,dc=zarafa,dc=com
Configurazione del database OpenLDAP
Per configurare correttamente il nostro server OpenLAP occorre innanzitutto inserire nel suo file di configurazione /etc/ldap/slapd.conf la direttiva:
include /etc/ldap/schema/zarafa.schema
e copiare lo schema di zarafa all'interno della corretta directory di OpenLDAP:
cp /usr/share/zarafa/zarafa.schema /etc/ldap/schema/zarafa.schema
Riavviate OpenLDAP e il server sarà pronto:
/etc/init.d/slapd restart
Se avete più di un server LDAP gestiti in modo da replicare le informazioni sugli utenti, ricordatevi di effettuare le modifiche su ogni server.
Test della configurazione
Un semplice riavvio dei demoni di Zarafa:
/etc/init.d/zarafa-server restart /etc/init.d/zarafa-spooler restart /etc/init.d/zarafa-monitor restart /etc/init.d/zarafa-gateway restart /etc/init.d/zarafa-ical restart /etc/init.d/zarafa-licensed restart
dovrebbe essere a questo punto sufficiente.
Per testare il corretto funzionamento del binding di Zarafa verso OpenLDAP potete utilizzare i seguenti comandi:
- Elenco degli utenti Zarafa
zarafa-admin -l
- Elenco dei gruppi Zarafa
zarafa-admin -L
Se tutto è andato per il verso giusto, in questi elenchi dovreste ritrovare anche i vostri utenti LDAP.
Il server SMTP
Arrivati a questo punto ci ritroviamo con un server groupware perfettamente funzionante, ma che ancora non sa come inviare e da chi ricevere email. Abbiamo perciò bisogno di installare e configurare un server SMTP.
Un po' di terminologia
Iniziamo con il chiarire alcuni termini legati all'installazione di un server di posta elettronica:
- MUA (Mail User Agent): il MUA è il programma che un utente utilizza per leggere la propria posta elettronica. Alcuni esempi: Microsoft Outlook, Evolution. Diversi protocolli possono essere utilizzati dal MUA; i più comuni sono Pop3 e Imap.
- MTA (Mail Transfert Agent): è il programma che si occupa di spedire le email da un server all'altro. Il protocollo utilizzato è SMTP. Alcuni MTA installabili in Debian sono: postfix, sendmail, qmail, exim4. In questa guida ci concentreremo sul server postfix.
- MDA (Mail Delivery Agent): è il programma che riceve le email dal MTA e le smista nelle caselle postali dei vari utenti. In questa guida prenderemo in considerazione procmail.
Schema di funzionamento
Lo schema di funzionamento del nostro sistema groupware può essere riassunto così:
- Zarafa: fornisce un MUA via web interface e un sistema groupware
- Zarafa-spooler: fornisce un gateway verso il server SMTP del nostro provider e ci permetterà di inviare la posta all'esterno
- Postfix: sarà il nostro MTA per la posta della nostra intranet
- Procmail: ci permetterà di smistare la posta intranet nelle mailbox degli utenti e nello stesso tempo ci permetterà di recuperare la posta che ci viene spedita su alcuni account POP esterni
Invio di email da Zarafa
Per inviare mail dal server Zarafa deve essere in funzione il servizio zarafa-spooler. La configurazione del servizio viene fatta attraverso il file /etc/zarafa/spooler.cfg. L'unica modifica richiesta è alla voce:
# Outgoing mailserver name or IP address smtp_server = localhost # Se state gestendo solo caselle email esterne # dovete inserire il server SMTP del vostro provider. # Se intendete utilizzare anche caselle email locali # impostate il questo campo l'indirizzo IP del server SMTP # della vostra rete interna oppure scrivete localhost
Installazione di Postfix
Ora è il momento di installare un server SMTP sul nostro server, in modo da poter inviare email nella nostra intranet e all'esterno.
apt-get update apt-get install postfix
Riceverete un avviso da apt, che vi dice che saranno rimossi i pacchetti relativi a exim4, il server SMTP installato di default da Debian. Confermate e procedete con l'installazione. Durante l'installazione di Postfix vi verrà chiesto che tipo di configurazione di server SMTP intendete creare: scegliete nessuna configurazione, perchè creeremo un file di configurazione nostro da zero.
Se tutto è andato a buon fine siamo pronti per creare il file di configurazione principale di Postfix:
cd /etc/postfix touch main.cf chmod 600 main.cf nano main.cf
Il contenuto del file deve essere il seguente:
/etc/postfix/main.cf
#Impostazioni sulle directory del programma command_directory = /usr/sbin #Utente proprietario delle mail mail_owner = postfix #Gruppo proprietario setgid_group = postdrop #Coda e deposito email queue_directory = /var/spool/postfix mail_spool_directory = /var/spool/mail #Il mio host myhostname = mailserver.dominio.local #Il mio dominio mydomain = dominio.local myorigin = $mydomain #Domini che postfix considerera’ locali, per i quali smistera’ # la posta localmente mydestination = $myhostname, localhost.$mydomain $mydomain # Maschero la visualizzazione dei nomi host per la rete interna masquerade_domains = $mydomain #Se un dominio non e’ locale, postfix deleghera’ il compito a tale relay per l’invio della posta relayhost = out.virgilio.it #Networks abilitati. Impostate gli IP della vostra rete mynetworks_style = subnet mynetworks = 127.0.0.0/8 10.0.0.0/24 # Configuro le mailbox mailbox_command = mailbox_size_limit = 0 # Definisco gli alias alias_maps = hash:/etc/aliases alias_database = hash:/etc/aliases #Interfacce abilitate inet_interfaces = all inet_protocols = ipv4 # Disabilitiamo il comando verify per la verifica dell’esistenza degli utenti disable_vrfy_command = yes # Dimensione massima dei messaggi da accettare (in byte) message_size_limit = 20480000 # Tempo di attesa in caso di errore smtp_error_sleep_time = 1s #Banner per la connessione telenet (piccolo vezzo grafico) smtpd_banner = $myhostname ESMTP $mail_name (Debian GNU/Linux) # Alcune regole antispam smtpd_recipient_restrictions = reject_invalid_hostname, reject_non_fqdn_hostname, reject_non_fqdn_sender, reject_non_fqdn_recipient, reject_unknown_sender_domain, reject_unknown_recipient_domain, reject_unauth_pipelining, permit_mynetworks, reject_unauth_destination, reject_rbl_client zombie.dnsbl.sorbs.net, reject_rbl_client relays.ordb.org, reject_rbl_client opm.blitzed.org, reject_rbl_client list.dsbl.org, reject_rbl_client sbl.spamhaus.org, reject_rbl_client blackholes.easynet.nl, permit
Per rendere gli alias di sistema utilizzabili in Postfix diamo il comando:
# postalias /etc/aliases
A questo punto siamo pronti per inviare la nostra prima mail. A questo scopo ci connettiamo via telnet alla porta 25 dove è in ascolto Postfix:
telnet localhost 25
Dovremmo ottenere come risposta:
Trying 127.0.0.1... Connected to mailserver.dominio.local. Escape character is '^]'. 220 mailserver.dominio.local ESMTP Postfix (Debian GNU/Linux)
Ora è tempo di spedire una mail a noi stessi. Dopo ogni riga digitate invio.
mail from:<io@mioindirizzo1.com> rcpt to:<io@mioindirizzo2.com> data To: io@mioindirizzo2.com From: io@mioindirizzo1.com Subject: Prova invio mail Prova di invio tramite Debian Postfix
Terminate la spedizione della mail battendo INVIO seguito da un punto (.), seguito ancora da INVIO.
.
Infine digitate
quit
per chiudere la connessione telnet con Postfix.
Controllate la posta: dovrebbe esservi arrivata una mail!
Una cosa da tenere presente è che la configurazione di Postfix presa in esame ci permette di configurare un server di posta interno per la sola nostra intranet; per ogni email avente come destinatario un indirizzo esterno postfix si appoggerà al server di posta SMTP del nostro provider. Questa configurazione ci libera dal compito di mantenere un server SMTP accessibile da internet, con tutti i rischi di spammer connessi.
Amministrazione di Postfix
Postfix fornisce due utili tool per poter amministrare la sua coda: postqueue e postsuper.
Il primo comando serve per la normale gestione della coda, il secondo permette anche di cancellare mail all' interno nella coda.
- Per vedere tutta la coda di posta presente sul server:
postqueue -p
- Per il flush della coda di posta:
postqueue -f
- Per cancellare tutte le mail in coda:
postsuper -d ALL
- Cancella dalla coda una specifica mail (queue_id può essere recuperato con il comando postqueue -p):
postsuper -d queue_id
- Per bloccare tutte le mail in coda:
postsuper -h ALL
- Bloccare una specifica mail in coda (queue_id può essere recuperato con il comando postqueue -p):
postsuper -h queue_id
- Per riattivare tutte le mail bloccate in coda:
postsuper -H ALL
- Riattiva una specifica mail bloccata in coda (queue_id può essere recuperato con il comando postqueue -p):
postsuper -H queue_id
ANCORA DA COMPLETARE!!!