Discussione:Personalizzare il comportamento delle finestre con Devil's Pie: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
Molto carino, questo utility ;-)
==Come creare una directory shared tra macchine linux (nfs, acronimo di Network File System)==


Gnappa, che tu sappia, devilspie effettua all'avvio un controllo per vedere se presente un'altra istanza di se stesso? In caso contrario io inserirei qualcosa di simile a questo:
Per far comunicare due macchine Linux, � possibile in diversi metodi: il modo pi� veloce per fare tutto ci�, � utilizzare NFS per mettere in condivisione una particolare directory del filesystem ad altri client.<br>
Di seguito descritta una semplice procedura per configurare ed avviare il daemon di nfs sul server e per istruire il client a raggiungere la directory esportata: questa non vuole essere una guida esaustiva ad nfs, ma solo una breve descrizione di come risolvere velocemente lo scambio di dati tra macchiine linux.


nota: necessario prestare attenzione ad usare <b>solo uno</b> dei metodi proposti per l'automazione dell'avvio di devilspie (o di qualunque altro programma che non esegua all'avvio un controllo sull'esistenza di una propria istanza gi in esecuzione), perch in caso contrario si assister ad una proliferazione incontrollata di questi programmi. Quello che succede che il session-manager ricorda i programmi che erano presenti durante la sessione precedente, e li riavvia, e a questi si aggiunge quello avviato con la directory Autostart: questo processo pu continuare senza limiti.


non so se � abbastanza chiaro: vedi un po' tu
=== Impostazione del Server ===
Dopo aver installato con apt-get i pacchetti '''nfs-user-server''' (un linux daemon che lavora in userspace) e '''portmap''', bisogna modificare il file '''/etc/exports''' (in caso esso non esista, bisogna crearlo) aggiungendo una riga per ogni directory che si vuole esportare.<br>


:[[Utente:Tindal|Tindal]] 16:40, Dic 11, 2005 (EST)
{{Box | Nota |Portmap viene impostato di default ad essere "bindato" sul solo indirizzo di localhost, mentre l'uso consueto � diretto verso una o pi� reti lan. Per permettere alle varie reti di accedere al server � necessario modificare (oppure eliminare, per permettere un accesso completo) il parametro '''OPTIONS''', presente nel file '''/etc/default/portmap''' }}
 
Un esempio di entry per il file export pu� essere:
 
<pre>/mnt/Data/download 192.168.2.3 (rw)</pre>
 
in cui
* '''/mnt/Data/download''' � la directory da esportare
* '''192.168.2.3'''        � il client che pu� raggiungere la directory in questione;
* '''(rw)'''              sono le opzioni impostabili ('''rw''':permessi di scrittura/lettura);
 
Qualora, invece, volessimo esportare la directory a tutte le macchine presenti all'interno di una sottorete:
 
<pre>/mnt/Data/download    192.168.0.1/255.255.255.0(rw)</pre>
 
{{Box | Nota |Nelle nuove versioni di nfs � necessario inserire un flag aggiuntivo ('''sync''' oppure '''async''') per definire la modalit� di accesso ed uso dei file.
'''Sync''' forza la scrittura immediata dei dati man mano che questi arrivano al server, mentre '''async''' consente di scrivere tali dati in intervalli successivi, migliorando cos� le performance del trasferimento.
Vista la peculiarit� di questo tipo di trasferimento � conveniente usare '''sync''' nelle situazioni di rw, ed '''async''' in quelle di ro, in modo da eliminare il pericolo di dati non salvati correttamente (e quindi persi) durante le fasi di scrittura nel caso di crash del server. }}
 
E' possibile inoltre definire gli accessi in modo pi� granulare utilizzando i file /etc/host.access e /etc/host.denied, ma per un uso basilare di nfs non � necessario applicare alcuna modifica.
 
=== Impostazione del Client ===
Bisogna innanzitutto installare '''nfs-common''' con apt-get, e successivamente modificare il proprio '''/etc/fstab''', aggiungendo una entry relativa alla directory che si vuole raggiungere via nfs; ad esempio:
 
<pre>192.168.2.2:/mnt/Data/download  /mnt/nfs nfs rw,users,noauto  0  0</pre>
 
in cui
*    '''<tt>192.168.2.2:/mnt/Data/download</tt>''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;  � la url completa della directory da raggiungere (sintassi, ip:path);
*    '''<tt>/mnt/nfs</tt>''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;  � la directory dove si vuole montare il device (la directory deve essere stata creata precendentemente);
*    '''<tt>nfs</tt>''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;  identifica il tipo di filesystem da usare (in questo caso nfs, filesystem di rete);
*    '''<tt>rw,users,noauto</tt>'''  &nbsp;&nbsp;&nbsp;  sono i flag di mount del device (rw: permessi di scrittura/lettura, users: device montabile e smontabile dai vari user, noauto: device da non avviare automaticamente al boot del sistema);
*    '''<tt>0 0</tt>''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;  sono i flag relativi al check del device da parte dei programmi di controllo della coerenza del filesystem.
 
A questo punto basta un semplice
 
<pre>$ mount /mnt/nfs</pre>
 
per poter usare normalmente la share nfs, come una normale directory del sistema.
 
In caso di malfunzionamenti inoltre, � possibile controllare lo stato della share nfs sia dal client che dal server, utilizzando le applicazioni '''rpcinfo''' e '''nfsstat''' in modo da verificare visualmente le risorse condivise attive nella rete.
 
----
 
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]