APT: differenze tra le versioni
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Versione delle 12:47, 20 apr 2013
APT (acronimo di Advanced Packaging Tools) è il sistema usato da Debian per gestire i pacchetti ed è nato per fornire un'interfaccia più amichevole a dpkg (che si occupa di gestire i pacchetti a basso livello).
Grazie a questa interfaccia sono nati dei software (a linea di comando o a interfaccia grafica) che permettono all'utente di gestire facilmente i pacchetti; tra questi:
- apt
- aptitude
- dselect
- apt-file
- Synaptic
- Gdebi
- Software Center
e molti altri.
apt è anche una suite di programmi (contenuti nel pacchetto omonimo) che utilizzano l'Advanced Packaging Tools. Questa suite contiene i comandi:
- apt-cache
- apt-cdrom
- apt-config
- apt-get
- apt-key
- apt-mark
Tratto da : APT HOWTO In principio esistevano i .tar.gz. Gli utenti dovevano compilare ogni programma che volevano usare sui loro sistemi GNU/Linux. Quando fu creata Debian, fu ritenuto necessario che il sistema incorporasse un metodo di gestione dei pacchetti installati sulla macchina. A questo sistema fu dato il nome dpkg. Fu così che nacque il famoso "pacchetto" nel mondo GNU/Linux, poco prima che Red Hat decidesse di creare il proprio "rpm". Rapidamente un nuovo dilemma si fece strada nelle menti degli sviluppatori di GNU/Linux. A loro serviva un modo rapido, pratico ed efficiente per installare i programmi, che gestisse automaticamente le dipendenze e che avesse cura di mantenere i file di configurazione esistenti mentre si effettuavano i vari aggiornamenti. Ancora una volta Debian ha aperto la strada dando vita a APT (Advanced Packaging Tool), che poi è stato adattato da Conectiva per usarlo insieme a rpm e in seguito è stato adottato anche da altre distribuzioni. |
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