Modulare il funzionamento di una CPU: differenze tra le versioni
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Versione delle 21:13, 23 ago 2011
Versioni Compatibili Debian 6 "squeeze" Debian 7 "wheezy" ERRORE: utilizzare "unstable_2024" come parametro al posto di " Sid "! Vedi qui. |
Introduzione
Ormai da anni esiste la possibilità di regolare il funzionamento della CPU di una macchina per meglio rispondere alle esigenze dell'utente, ma mentre inizialmente era necessario ricorrere a programmi appositi, con le ultime versione del kernel (>= 2.6.12) di linux questa necessità è venuta meno.
Di più, la modulazione della CPU è divenuta la condizione standard, tanto da essere abilitata automaticamente all'avvio del computer.
Applet GNOME
Nel caso di GNOME il metodo più semplice per variare la modalità di funzionamento della CPU è aggiungere al pannello l'applet Variazione Frequenza CPU. Fatto ciò comparirà un icona raffigurante un chip e una barra colorata indicante l'attuale frequenza di funzionamento della CPU come frazione della frequenza massima ammissibile.
Cliccando col tasto sinistro sulla suddetta icona verrà mostrato sia l'elenco delle frequenze che delle modalità di funzionamento permesse; basta cliccare quindi sul valore desiderato, immettere la password di amministratore quando richiesto, e i suddetti parametri verranno modificati.
Si noti che tali variazioni sono temporanee e pertanto andranno perse al successivo avvio del sistema. Per introdurre modifiche permanenti è necessario ricorrere al terminale ed editare appositi file (si veda più avanti).
Terminale
È possibile determinare l'attuale frequenza della CPU in due modi, in primis digitando
cat /proc/cpuinfo
e leggendo la riga CPU MHz, alternativamente digitando
$ cat /sys/devices/system/cpu/*/cpufreq/scaling_cur_freq
Per conoscere le frequenze di funzionamento ammissibili
$ cat /sys/devices/system/cpu/*/cpufreq/scaling_available_frequencies
NOTA BENE: tutti i comandi elencati di seguito producono modifiche valide fino al successivo riavvio del sistema. Conoscendo tali valori è possibile impostare coerentemente i valori massimo e minimo con i seguenti comandi
$ echo ''valore'' > /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_max_freq<br/> $ echo ''valore'' > /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_min_freq
Impostare manualmente il massimo e il minimo ha naturalmente senso solo se la propria CPU supporta almeno tre distinte frequenze di funzionamento, cosa non sempre vera nel caso di processori desktop. A titolo d'esempio le CPU Intel Core Duo 2 e Celeron D supportano in genere solo due differenti frequenze, le CPU Athlon X2 tre e la CPU sempron 145 quattro.
Per visualizzare l'elenco delle modalità disponibili digitare
cat /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_available_governors
che restituirà un output del tipo
conservative userspace powersave ondemand performance
TO BE CONTINUED...