LVM: funzionamento: differenze tra le versioni

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==Per approfondire==
==Per approfondire==
Segue la citazione dall'zine
''LVM'' è l'acronimo di '''Logical Volume Manager''', ovvero di Gestore dei Volumi Logici di Linux. Ma quindi cosa sono questi ''volumi logici''?<br />
L'idea di fondo è di sostituire al concetto di partizione un diverso contenitore (il '''Logical Volume''') il quale non dipende più dalle limitate informazioni contenibili nell'[http://guide.debianizzati.org/index.php/MBR MBR] ma, tramite le gestione del kernel Linux, si può liberamente spostare/raggruppare/estendere da un settore all'altro di ogni disco, quasi come se fosse un file o una cartella all'interno del ''file system''.<br />
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All'atto pratico <u>la modalità di funzionamento dell'''LVM''</u> può essere riassunta nel seguente modo. L'unità principale sulla quale si basa il sistema è il '''Volume Group'''. Detto ''VG'' verrà da noi dotato di una certa capacità di memoria pari alla capacità di tutti i supporti di massa che gli assegnaremo.<br />
Tali supporti possono essere dischi SATA, PATA, USB, configurazioni RAID, SSD o quant'altro e mi riferirò ad essi come '''Physical Device'''. I ''PD'' possono anche non avere alcuna partizione, seppure si consiglia di dotarli almeno di una partizione primaria siccome altri sistemi operativi, qualora non riscontrino alcuna partizione, potrebbero inavvertitamente sovrascriverli.<br />
I ''PD'', quando sono assegnati ad un ''VG'', sono gestiti dall'''LVM'' suddividendo lo spazio disponibile su ognuno di essi tramite una suddivisione in unità fisiche ridotte (di default di qualche Mb) dette '''Physical Extent'''. Per questo motivo, prima di aggiungere un ''PD'' ad un ''VG'' sarà necessario inizializzarlo proprio per creare su di esso i vari ''PE''.<br />
Quando creeremo un '''Logical Volume''' (ovvero lo spazio che useremo come "partizione") l'''LVM'' gestirà lo spazio virtuale (logico) da noi richiesto suddividendolo in tanti '''Logical Extent''' tali da permettere di distribuire ogni ''LE'', che altro non è che un pezzo del nostro ''LV'', tra i ''PD''. Questa allocazione avviene facendo corrispondere ad ogni ''LE'' un determinato ''PE'' secondo necessità.<br />
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Da tale modo di spezzettare i ''LV'' ed i ''PD'' nasce tutta la potenzialità dell'''LVM''. Infatti, quando all'interno del nostro ''VG'' creeremo un ''LV''  l&#39;''LVM'' non sarà obbligato a distribuire lo spazio da noi richiesto tra i ''PD'' ma tra le ''PE''. Pertanto sarà possibile spostare/allargare/ridurre il ''LV'' semplicemente agendo sulla distribuzione delle ''LE'' tra i ''PE'' disponibili.<br />
Ad esempio, quando in questo articolo creeremo il nostro ''LV'' in modalità mirrored, l&#39;''LVM'' si limiterà semplicemente a sincronizzare alcune ''PE'' di un ''PD'' con le ''PE'' del nostro secondo ''PD''. Pertanto ad ogni coppia di ''PE'' sincronizzata corrisponderà il medesimo ''LE'' (e quindi il medesimo ''LV'').<br />
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Per chi, perso tra queste sigle, volesse maggiormente approfondire segnalo alcuni utili HOWTO [http://en.wikipedia.org/wiki/Logical_volume_management [2]] [http://tldp.org/HOWTO/LVM-HOWTO/index.html [3]].<br />
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Chi è riuscito a seguire fin qui il discorso, ecco un grafico esemplificativo del funzionamento. In questo caso i ''LE'' sono omessi in quanto corrispondono 1:1 ai ''PE'', ovviamente se vi ci fosse un ''mirror'' la corrispondenza tra ''LE'' e ''PE'' sarebbe 1:2 (un ''LV'' fa riferimento a due diversi spazi sui ''PD''). Infine si osservi il ''LV'' /home, quest'ultimo è in modalità ''striped'' ovvero è in parte sul primo ''PD'' ed in parte sul secondo ''PD''.<br />
[[immagine:500px-LVM1.svg.png]]
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