Guida alla configurazione di Xorg: differenze tra le versioni

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==Che cos'è==
Xorg è il server dell'X Window System, il gestore grafico dei sistemi Unix, sviluppato da [http://www.x.org/wiki/ X.Org Foundation], rilasciato sotto [http://opensource.org/licenses/mit-license.php licenza] MIT (software libero).
Grazie al diffondersi di applicazioni opensource di un certo livello, come OpenOffice e TheGimp, X viene supportato, in modo secondario anche da altri sistemi operativi non-unix (come Windows e Mac OS X).
Si basa su un'intelligente architettura client/server, in cui il server X comunica con gli altri programmi che fungono da client: quindi le richieste dei vari software che utilizziamo giornalmente (come ad esempio, lo spostamento della finestra, l'ingrandimento, il click del mouse su un certo dato pulsante, l'inserimento di testo in una textbox) vengono inviate al server, il quale le riconosce inviando al client informazioni per rispondere ad un certo evento. Questa architettura permette un notevole vantaggio rispetto alle interfacce grafiche che non la adottano (ad esempio quella di Windows): infatti, nel momento in cui vengono a presentarsi certi problemi relativi al server grafico, il sistema non è costretto ad andare in crash poichè bastano pochi comandi per far partire nuovamente il server, senza dover riavviare completamente il computer.
Ciò che andremo ad analizzare nella guida sarà il file xorg.conf (di solito è: <code>/etc/X11/xorg.conf</code>, digita <code>man xorg.conf</code> per una lista delle possibili directory del file), che permette una configurazione precisa e profonda dell'X Server.
Nelle nuove versioni Xorg si autoconfigura rendendo quindi, in un certo senso, "inutile" il file di configurazione. Questo è vero da un lato, cioè se vogliamo una macchina pronta subito dopo l'installazione del sistema. Però, d'altro canto, come ogni cosa fatta personalmente, scrivere il proprio file di configurazione è molto più efficiente: non solo perchè possiamo ovviare ad alcuni "errori" che la configurazione automatica può portare con sè, ma anche perchè avremo un ambiente completamente personalizzato e messo a punto in ogni particolare.
==Com'è fatto==
Il file xorg.conf è composto da un certo numero di sezioni (=<b>Section</b>) in un ordine qualsiasi. Ogni sezione ha la forma seguente:
<pre>
Section "SectionName"
    SectionEntry
      ...
EndSection
</pre>
Come leggiamo nel man, le sezioni possono avere i seguenti nomi (in grassetto quelli più importanti)
* <b>Files:</b> Percorsi di file particolarmente utili (database RGB, caratteri...)
* ServerFlags: Server flags
* <b>Module:</b> Indica al server quali moduli deve caricare (es: estensioni come glx, per la gestione del rendering OpenGL all'interno delle finestre, moduli per il [http://en.wikipedia.org/wiki/Font_rasterization font rasterization]...)
* <b>InputDevice:</b> Descrizione dei device di input (mouse, tastiera...)
* <b>Device:</b> Descrizione della scheda grafica
* VideoAdaptor: Xv video adaptor description
* <b>Monitor: </b>Descrizione del monitor
* Modes: Video modes descriptions
* <b>Screen:</b> Configurazione dello schermo
* <b>ServerLayout: </b>Strato principale del file
* DRI: DRI-specific configuration
* Vendor: Vendor-specific configuration

Versione delle 22:16, 21 mar 2010