Old:Damn Small Linux su chiavetta usb: differenze tra le versioni

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==Introduzione==
== Introduzione ==


Qualche volta ci troviamo nella situazione di dover aggiornare una macchina con una connessione internet lenta o inesistente...
Se state leggendo questa guida penso conosciate già la mitica distribuzione live [http://www.damnsmalllinux.org/ Damn Small Linux] che in soli 50 MB vanta un sistema Linux e un corredo software davvero impressionante. Damn Small Linux, o DSL come la chiameremo di seguito, è una derivata di Debian ristretta fino all'osso al fine di non superare il limite di 50 MB, tuttavia è facilmente espandibile tramite le estensions che permettono di trasformare DSL in un sistema Debian-like completo.
Alcune volte viene suggerito [[Debmirror: creiamo un mirror Debian | Debmirror]] (soluzione che reputo sovradimensionata e dispendiosa), altre viene suggerito il download del primo DVD o dei primi 2-3 CD di Sarge (ma per quanto riguarda sid, non esiste niente del genere)...
Cos� ho pensato di organizzare qualche appunto che avevo su apt-zip, un comodo tool che ci viene in aiuto proprio in questi casi!
Vedremo come utilizzarlo su computer connessi ad internet con una connessione lenta...


==Installazione==
In questa guida vedremo come fare avviare Damn Small Linux direttamente da chiavetta USB, senza bisogno di bruciare un cd.


L'installazione � semplicissima:
Usando una chiavetta avremo il vantaggio di poter salvare le nostre impostazioni e/o aggiungere altro software nella chiavetta stessa, ottendendo così un sistema live (basta inserire la chiavetta in qualsiasi pc che supporta il boot da disposistivi USB) estremamente compatto e soprattutto modificabile al volo (cosa impossibile con un normale cd). Inoltre sia la compattezza della distribuzione che la velocità dei dispositivi USB2 permettono di ottenere prestazioni superiori ad un normale livecd. E' addirittura possibile caricare l'intero sistema in ram (basta passare l'opzione <tt>toram</tt> al boot), con conseguente apertura fulminea di qualsiasi applicazione ;-).
<pre>
# apt-get install apt-zip
</pre>


L'unico prequisito è che la scheda madre supporti il boot da periferica USB (molti produttori stanno rendendo disponibile questa funzionalità attraverso nuovo firmware BIOS). Ed una chiavetta USB di almeno 50 MB, of course ;-).


==Configurazione==
Se la vostra scheda madre non supporta il boot da periferiche USB, dovrete preparare un floppy od un cd per il boot. Questo argomento '''non è trattato nella guida'''.


Il file di configurazione � '''/etc/apt/apt-zip.conf''' e contiene alcuni valori di defalut utilizzati dai due comandi di apt-zip.
== Formattazione della chiavetta ==
Ecco quello di default:
<pre>
# Configuration file for apt-zip.
# This is a /bin/sh code snippet.


# METHOD is taken from /usr/share/apt-zip/.
Se la vostra chiavetta contiene già una partizione e un filesystem fat16 (o fat32) non dovremo formattarla e potremo anche lasciare gli altri eventuali file presenti che non daranno fastidio.
METHOD=wget


# MEDIUM should be defined in /etc/fstab with option `noauto'.
Se invece dovete formattare la chiavetta, consiglio di creare un unica partizione avviabile con <tt>cfdisk</tt> e creare un filesystem fat16 con <tt>mkfs.vfat</tt>:
MEDIUM=/ZIP


# OPTIONS is a comma-separated list of options.
# mkfs.vfat -n nome -F 16 /dev/sda1
# Possible options include: tar[=posixtarprogram], gnutar[=gnutarprogram],
# solaristar[=solaristarprogram], restart
# Examples:
# OPTIONS=tar=gtar
# OPTIONS=solaristar,restart
# OPTIONS="gnutar, restart=1"
# Recommended for a Solaris download host when possible:
# OPTIONS=solaristar,gnutar=gtar,restart
OPTIONS=


# DEFAULT_APTGETACTION is the action taken by apt-get when neither
== Copia dei file e preparazione della chiavetta ==
# the --aptgetaction nor the --packages options are given.
# Possible actions include: dselect-upgrade(default), upgrade and dist-upgrade
DEFAULT_APTGETACTION=dselect-upgrade


# The regexp applied to filter (with grep) the files to download.
Scarichiamo la [http://ftp.belnet.be/packages/damnsmalllinux/current/dsl-2.0.iso iso di DSL] (usate la versione normale, non la syslinux, embedded ecc...).
# Examples:
# GREP=^http\|^ftp
# GREP="-v ^cdrom\|^file"
GREP="^http\|^ftp"
</pre>


Eseguiamo le seguenti operazioni di semplice copia e rinominazione di file:


Le direttive che ci interessano sono due:
# mkdir dsl_temp
'''MEDIUM''' e '''DEFAULT_APTGETACTION'''
# mkdir dsl_usb
# mount -o loop dsl-0.8.3.iso dsl_temp
# cp -a dsl_temp/* dsl_usb
# cd dsl_usb
# mv boot/isolinux/* ./
# rm -Rf boot
# mv isolinux.bin syslinux.bin
# mv isolinux.cfg syslinux.cfg
# cd..
# mkdir usb_pen
# mount -t vfat /dev/sda1 usb_pen
# cp -a dsl_usb/* usb_pen
# umount usb_pen


'''MEDIUM''' indica il path della periferica removibile che verr� utilizzata (io l'ho modificata in /mnt/pen, il mountpoint della mia pennina usb);<br/>
Ora prepariamo il [[MBR]] della chiavetta con:
'''DEFAULT_APTGETACTION''' l'azione di default da apt-get (a meno che non sia indicata una lista di pacchetti od un'altra azione), quella di default esegue un aggiornamento tramite dselect.


Normalmente solo '''MEDIUM''' viene modificato, in quanto le opzioni di default sono pi� che corrette per qualsiasi utilizzo.
# syslinux /dev/sda1


==Preparazione del Sistema==
Se non avete l'ultimo comando (syslinux) potete installarlo tramite [[APT]] oppure tramite gli usuali strumenti forniti dalla vostra distribuzione.


Ora, prima di passare all'analisi del programma ed al suo utilizzo, prepariamo il sistema per usare apt-zip.
== Boot di DSL ==
Normalmente � necessario un disco removibile (penna usb, disco usb, uno ZIP o altro) ma � possibile, con alcuni accorgimenti, esportare i due file creati da apt-zip tramite un floppy od una mail, e poi creare in un'altra sede un cd od un dvd con i pacchetti scaricati.


===Supporto Removibile===
A questo punto non ci resta che sezionare il boot tramite dispositivo USB ed avviare il pc.
Nel caso si disponga di un supporto removibile � consigliato modificare il file /etc/fstab aggiungendo la seguente riga (riferita al dispositivo):
<pre>
mountpoint device filesystem options 0 0
</pre>


per esempio (nel caso di una penna usb)
Per avviare il sistema in lingua italiana digitare:
<pre>
/dev/sda1 /mnt/pen vfat rw,users,umask=000,quiet 0 0
</pre>


dsl lang=it


per le opzioni ed i filesystem disponibili, invito a leggere la documentazione visualizzata dal comando
(il segno di uguale si fa con il tasto 'ì' della tastiera italiana)
<pre>
$ man mount
</pre>


Inoltre, se non presente nel sistema, � necessario creare la directory indicata nel mountpoint (nell'esempio precedente /mnt/pen ).
E in pochi secondi dovrebbe caricarsi il sistema DSL.


===In una directory locale===
{{Warningbox|Se non riuscite a fare il boot dalla chiavetta (cioè non appare neanche il logo iniziale di DSL) provate a formattare la chiavetta seguendo le [[#Formattazione della chiavetta|precendenti istruzioni]]. Nel caso non riusciste ancora a fare il boot la vostra chiavetta non è compatibile con questo procedimento. Per qualche strano motivo, infatti, alcune chiavette non sono in grado di fare il boot del sistema :-(. Purtroppo, in questi casi, non consco altre soluzioni se non cambiare chiavetta.}}
Nessuna preparazione richiesta.


== Configurazione di DSL ==


==Sintassi ed Opzioni==
DSL è stato concepito come livecd, quindi monta il dispositivo da cui effettua il boot in <tt>/cdrom</tt>. Quindi anche nel nostro caso la chiavetta <tt>/dev/sda1</tt> sarà montata in <tt>/cdrom</tt>, e sarà '''non''' scrivibile. Rimontamola in lettura-scrittura:


Apt-zip � composto da due eseguibili:
$ su 
'''apt-zip-list''' e '''apt-zip-inst'''
# mount -o remount,rw /cdrom


; apt-zip-list : ha il compito di generare uno script (ed un file contenente le opzioni per l'installazione dei pacchetti che verranno scaricati) per il download dei pacchetti da una qualsiasi macchina Linux (con un trucchetto � possibile eseguire il download anche da macchine con un sistema operativo diverso, purch� con wget installato).<br/>
Per far si che all'avvio di DSL la chiavetta venga montata automaticamente in rw basta agguingere a <tt>/opt/bootlocal.sh</tt> il precedente comando di mount. Quindi non ci resta che salvare le impostazioni aprendo il pannello di controllo di DSL (sul Desktop) e selezionando in "Backup/Restore" '''sda1''' (''senza /dev/ !'') come dispositivo di backup.
; apt-zip-inst : ha il compito di installare i file scaricati (vedremo in seguito come).


La sintassi � la seguente:
Potremo anche aggiungere a <tt>/opt/bootlocal.sh</tt> il comando per caricare la tastiera italiana:
<pre>
apt-zip-list [--help] [--version] [--medium=mountpoint]
            [--aptgetaction=action] [--packages=package[,package...]]
            [--fix-broken] [--skip-mount] [--method=method] [--options=opt[,opt...]]
            [ --accept=accept[,accept...]] [ --reject=reject[,reject...]]


apt-zip-inst [--help] [--version] [--medium=mountpoint] [--aptgetaction=action]
loadkeys it
            [--packages=package[,package...]] [--fix-broken] [--skip-mount]
</pre>


Dove le opzioni hanno il seguente significato:
in tal modo non dovremo più passare al boot il paramentro <tt>lang=it</tt>.


'''In comune'''<br/>
Il bello è anche che se si scarica nuovo software (tramite ad esempio le estensions di DSL) e si salva nella home, poichè viene di default fatto un backup di tutta la home, ai successivi riavvi avremo il software già disponibile senza doverlo riscaricare.
; --help, -h : Mostra un piccolo help<br/>
; --medium, -m : Indica un mountpoint differente da quello indicato nel file di configurazione<br/>
; --aptgetaction, -a : Indica una azione da far compiere ad apt-get, le scelte possibili sono: dselect-upgrade, upgrade e dist-upgrade;
Se non viene passata l'opzione --packages, viene eseguita l'azione di default (se non modificata con questa opzione)<br/>
; --packages, -p : Indica una lista (separata da virgola) dei pacchetti da installare<br/>
; --fix-broken, -f : Esegue apt-get con l'opzione --fix-broken (man apt-get)<br/>
; --skip-mount : Non esegue il mount e l'umount della periferica (utile se non si vuole utilizzare una periferica removibile)<br/>


'''Solo per apt-get-list'''<br/>
Ora, normalmente, quando si effettua un backup delle impostazioni di DSL è necessario usare al boot l'opzione <tt>restore=sda1</tt>. Tuttavia nel nostro caso anche questo è superfluo perchè DSL cerca automaticamente un eventuale backup nello stesso dispositivo dal quale parte. Quindi all'avvio '''non dovremo far altro che premere <tt>[INVIO]</tt>''' e DSL caricherà le nostre impostazioni, tastiera italiana, e software aggiuntivo compresi ;-).
; --accept , -A / --reject , -R : Lista separata da virgola dei protocolli utilizzari per il download (default http e ftp)<br/>


==Utilizzo==
In tal modo è possibile crearsi in pochi minuti una versione personalizzata di DSL da portarsi sempre dietro in una chiavetta assieme ai prorpi dati ;-).


Tratteremo allo stesso modo sia il caso in cui venga utilizzato un supporto removibile, sia quello in cui venga usata una directory del filesystem...
Se iniziate ad usare DSL una lettura alle FAQ è d'obbligo (dove troverete queste ed altre informazioni).


Prima di lanciare apt-zip dobbiamo decidere cosa fare:
Happy Hacking !
# aggiornare il sistema
## usare dselect
## fare un upgrade
## fare un dist-upgrade
# installare dei pacchetti mancanti


== Links ==


===Aggiornare il sistema===
* [http://www.damnsmalllinux.org/ Homepage Damn Small Linux]
forse � la pratica pi� diffusa...abbiamo a disposizione tre opzioni:
* [http://www.damnsmalllinux.org/wiki/index.php/Main_Page Wiki di Damn Small Linux]
* [http://www.damnsmalllinux.org/wiki/index.php/Frequently_Asked_Questions FAQ di Damn Small Linux]
* [http://wiki.debian.org/BootUsb Wiki Debian: Boot da USB]


====dselect-upgrade====
eseguendo
<pre>
# dselect
</pre>


e lanciando l'aggiornamento, verranno scaricati gli archivi con le liste dei pacchetti aggiornati, che verranno processati da dselect... inoltre si potranno anche selezionare i pacchetti che si vorrebbero installare (in pratica si usa normalmente il tool dselect, avendo cura di non selezionare l'opzione di installare i pacchetti, ma uscendo dal programma)...
----
Una volta fatto, � sufficiente lanciare il seguente comando per creare i due script necessari per scaricare, da un altro computer, i pacchetti:
Autore: [[Utente:TheNoise|~ The Noise]] 05:14, Gen 8, 2006 (EST)
<pre>
[[Categoria:Live]]
# apt-zip-list --aptgetaction=dselect-upgrade --medium=/mnt/point
</pre>
 
dove '''/mnt/point''' rappresenta il punto di mount del dispositivo; se si tratta di una directory normale, invece, il comando sar�
<pre>
# apt-zip-list --aptgetaction=dselect-upgrade --skip-mount --medium=/mnt/point
</pre>
 
 
====upgrade====
verr� generata la lista dei pacchetti da scaricare per eseguire un
<pre>
# apt-get upgrade
</pre>
 
il comando per fare questo �
<pre>
# apt-zip-list --aptgetaction=upgrade --medium=/mnt/point
</pre>
nel caso di un supporto removibile, o
<pre>
# apt-zip-list --aptgetaction=upgrade --skip-mount --medium=/mnt/point
</pre>
 
nel caso di una directory del filesystem...
 
====dist-upgrade====
in questo caso, verr� generata la lista dei pacchetti da scaricare per completare il comando
<pre>
# apt-get dist-upgrade
</pre>
 
il comando per fare questo �
<pre>
# apt-zip-list --aptgetaction=dist-upgrade --medium/mnt/point
</pre>
nel caso di un supporto removibile, o
<pre>
# apt-zip-list --aptgetaction=dist-upgrade --skip-mount --medium=/mnt/point
</pre>
nel caso di una directory del filesystem...
 
 
===Installare i pacchetti mancanti===
in questo caso, � possibile creare la lista di pacchetti necessari per l'installazione di un programma/pacchetto e per soddisfare le sue dipendenze...
il comando �
<pre>
# apt-zip-list --packages=pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 --medium=/mnt/point
</pre>
nel caso di un supporto removibile, o
<pre>
# apt-zip-list --packages=pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 --skip-mount --medium=/mnt/point
</pre>
nel caso di una directory del filesystem...
dove pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 � la lista dei pacchetti da installare, separati da una virgola...
 
Come potete vedere, l'utilizzo � veramente semplice ed intuitivo...
 
 
==Gli Script==
 
Dopo l'esecuzione dei comandi illustrati precedentemente, verranno generati due script:
 
'''apt-zip.options''' contenente le opzioni passate ad apt-zip-list, che verranno utilizzate da apt-zip-inst per installare correttamente i pacchetti scaricati
 
'''fetch-script-wget-nomemacchina'''
che si occuper� di scaricare i pacchetti, di controllarne l'md5 (cos� da evitare i problemi derivanti da una possibile (remotamente) corruzione dei file)
 
In parole povere, sar� semplice, sulla macchina da cui si possono scaricare i pacchetti, lanciare il secondo script:
<pre>
$ ./fetch-script-wget-nomemacchina
</pre>
 
cos� verranno scaricati i pacchetti contenuti nella lista...
 
Se non si dispone di una shell dove eseguire lo script (se la macchina � windows, per esempio, anche se una visitina a [1] sarebbe indicata), � possibile scaricare ugualmente i pacchetti...
� sufficiente, infatti, lanciare questo comando:
<pre>
$ cat fetch-script-wget-maxer | egrep "://" | cut -d " " -f 1 > lista.txt
</pre>
 
per ottenere una lista 'normale' di file, utilizzabile da wget o da un normale programma per il download di file dalla rete...
Se si usa wget (Disponibile anche per windows [2]) � sufficiente un
<pre>
$ wget -i lista.txt
</pre>
 
 
{{Box|Nota Bene:|i file scaricati, per procedere con l'installazione, devono essere nella stessa directory che contiene il file apt-zip.options}}
 
==Installazione dei pacchetti==
 
Una volta terminato, � possibile installare i pacchetti con il comando
<pre>
# apt-zip-int --medium=/mnt/point
</pre>
 
(ricordo che la direttiva '''--medium''' pu� essere omessa se presente nel file di configurazione di apt-zip)
aggiungendo, eventualmente, '''--skip-mount''' se si tratta di una directory locale...
 
==Nessuna Connessione ad Internet==
In questa sezione vedremo come poter usare apt-zip in casi di totale assenza di connessione ad Internet. Premetto che la cosa � abbastanza macchinosa, e richiede due accessi al computer provvisto di connessione.
 
===L'idea===
L'idea �, fondamentalmente, semplice: ''inganneremo'' apt creando sulla nostra macchina un mirror dei repository da cui vorremmo attingere i pacchetti. Il mirror, per�, sar� parziale/fasullo, in quanto conterr� solo i file relativi ai pacchetti contenuti nel repository. Sar� necessario utilizzare Apache, in quanto apt-zip non inserisce nella lista i pacchetti non raggiungibili tramite una connessione (ad esempio quelli su disco..).
 
===Configurazione di Apache===
� sufficiente installare apache:
<pre>
# apt-get install apache
</pre>
Per una guida pi� approfondita a riguardo, consiglio la lettura di: [[LAMP: Linux, Apache, MySQL e PHP]].
 
La configurazione di default di Apache utilizza come directory principale di lavoro '''/var/www/''', che verr� usata anche da noi per creare i nostri repository ''fittizi''!
 
Apache si ''muove'' come l'utente '''www-data''', quindi dovremo sempre preoccuparci di rendere i dati accessibili a questo utente, in modo da non ricevere errori di tipo ''403'', indicanti una mancanza di permessi.
 
===La struttura delle Directory===
Prendiamo come esempio il repository '''Nerim''', contenente software come mplayer, w32codecs, ... molto utili per la visualizzazione di filmati.
 
Prima di tutto, rechiamoci sul sito ufficiale del repository (http://debian.video.free.fr/), cos� da vedere come � strutturato.
 
Prendiamo in analisi i repository per Sarge:
<pre>
deb http://ftp.nerim.net/debian-marillat/ sarge main
</pre>
come descritto nella guida [[I repository ed il loro utilizzo]], in questo caso i file che descrivono il contenuto del repository si trovano in '''http://ftp.nerim.net/debian-marillat/dists/sarge/main/''', in particolare nella sottodirectory '''binary-i386'''.
 
Procediamo, quindi, a ricreare una struttura simile in '''/var/www/''':
<pre>
# mkdir /var/www/marillat
# chown user:www-data $_
# chmod g+s $_
$ cd /var/www/marillat
$ mkdir -p dists/sarge/main/binary-i386/
$ cd $_
</pre>
 
in questo caso, '''user''' rappresenta l'utente che normalmente utilizziamo, mentre '''$_''' ci permette di riutilizzare il parametro utilizzato nel comando precedente, facendoci risparmiare qualche carattere ([[Bash  tips]] per maggiori informazioni).
 
La struttura � stata creata, non ci resta che recuperare i file contenuti in quella directory: ''Packages.gz'' e ''Release''.
 
Una volta scaricati, copiamoli nella directory creata:
<pre>
$ cp Packages.gz Releasee /var/www/marillat/dists/sarge/main/binary-i386/
</pre>
 
 
===Modifica di sources.list===
Siamo pronti a modificare il file '''/etc/apt/sources.list''' in modo da utilizzare il repository appena creato.
Nel nostro caso di esempio, quindi, la riga da aggiungere sar� la seguente:
<pre>
deb http://localhost/arillat/ sarge main
</pre>
 
Una volta terminata la modifica, aggiorniamo il database dei pacchetti disponibili con un
<pre>
# apt-get update
</pre>
 
===Creazione della lista di pacchetti===
Ritornando al nostro ragionamento, se tutto funziona come previsto, la richiesta di installazione di un pacchetto dovrebbe ovviamente fallire (perch� non presente realmente nel repository), per� dovrebbe avere una corrispondenza con l'url reale del pacchetto...
 
Un esempio vale pi� di mille parole: proviamo ad installare il pacchetto '''w32codecs''':
<pre>
# apt-get install w32codecs
Reading Package Lists... Done
Building Dependency Tree... Done
The following NEW packages will be installed:
  w32codecs
0 upgraded, 1 newly installed, 0 to remove and 313 not upgraded.
Need to get 13.2MB of archives.
After unpacking 31.9MB of additional disk space will be used.
Err http://localhost sarge/main w32codecs 1:20050412-0.0
  404 Not Found
Failed to fetch http://localhost/marillat/pool/main/w/w32codecs/w32codecs_20050412-0.0_i386.deb  404 Not Found
E: Unable to fetch some archives, maybe run apt-get update or try with --fix-missing?
</pre>
come si pu� vedere, il pacchetto non viene trovato... se sostituiamo a '''localhost/marillat''' '''ftp.nerim.net/debian-marillat''' e proviamo a scaricare il pacchetto da una macchina connessa alla rete, vedremo che effettivamente l'url � corretto.
 
A questo punto � banare l'utilizzo di ''apt-zip-list'' per la generazione della lista di pacchetti da installare. Procediamo con il nostro esempio, e chiediamo ad apt-zip di creare lo script per scaricare il pacchetto '''w32codecs''':
<pre>
$ apt-zip-list --packages=w32codecs --skip-mount --medium=/path/della/directory/
</pre>
 
 
===Conversione dello script===
Lo script che abbiamo ottenuto, per�, contiene dei riferimenti al mirror ''fittizzio'', che devono essere convertiti in url corrette, riferite alla posizione reale del repository.
 
Per velocizzare questa conversione, ci faremo aiutare da '''sed''':
<pre>
$ sed  -e 's/localhost\/marillat/ftp.nerim.net\/debian-marillat/' \
    fetch-script-wget-knio > fetch-script-wget-knio-url
</pre>
 
il file '''fetch-script-wget-knio-url''' permetter� di scaricare correttamente i pacchetti.
 
==Conclusione==
 
L'utilizzo di questa utility � veramente semplice, soprattutto rispetto alle innumerevoli comodit� che offre...
Personalmente uso apt-zip con un Hard Disk da 10Gb come supporto removibile, dove sono presenti delle directory per ogni computer che necessita di aggiornamenti/installazioni, cos� da avere tutto abbastanza separato ed ordinato...
 
 
==Bookmarks==
 
[1] Bash & Windows - http://home.wanadoo.nl/fvu/Projects/Bash/Web/bash.htm<br/>
[2] WGET for Windows - http://www.interlog.com/~tcharron/wgetwin.html
 
 
---- [[User:MaXeR|MaXeR]]

Versione delle 21:33, 6 apr 2006

Introduzione

Se state leggendo questa guida penso conosciate già la mitica distribuzione live Damn Small Linux che in soli 50 MB vanta un sistema Linux e un corredo software davvero impressionante. Damn Small Linux, o DSL come la chiameremo di seguito, è una derivata di Debian ristretta fino all'osso al fine di non superare il limite di 50 MB, tuttavia è facilmente espandibile tramite le estensions che permettono di trasformare DSL in un sistema Debian-like completo.

In questa guida vedremo come fare avviare Damn Small Linux direttamente da chiavetta USB, senza bisogno di bruciare un cd.

Usando una chiavetta avremo il vantaggio di poter salvare le nostre impostazioni e/o aggiungere altro software nella chiavetta stessa, ottendendo così un sistema live (basta inserire la chiavetta in qualsiasi pc che supporta il boot da disposistivi USB) estremamente compatto e soprattutto modificabile al volo (cosa impossibile con un normale cd). Inoltre sia la compattezza della distribuzione che la velocità dei dispositivi USB2 permettono di ottenere prestazioni superiori ad un normale livecd. E' addirittura possibile caricare l'intero sistema in ram (basta passare l'opzione toram al boot), con conseguente apertura fulminea di qualsiasi applicazione ;-).

L'unico prequisito è che la scheda madre supporti il boot da periferica USB (molti produttori stanno rendendo disponibile questa funzionalità attraverso nuovo firmware BIOS). Ed una chiavetta USB di almeno 50 MB, of course ;-).

Se la vostra scheda madre non supporta il boot da periferiche USB, dovrete preparare un floppy od un cd per il boot. Questo argomento non è trattato nella guida.

Formattazione della chiavetta

Se la vostra chiavetta contiene già una partizione e un filesystem fat16 (o fat32) non dovremo formattarla e potremo anche lasciare gli altri eventuali file presenti che non daranno fastidio.

Se invece dovete formattare la chiavetta, consiglio di creare un unica partizione avviabile con cfdisk e creare un filesystem fat16 con mkfs.vfat:

# mkfs.vfat -n nome -F 16 /dev/sda1

Copia dei file e preparazione della chiavetta

Scarichiamo la iso di DSL (usate la versione normale, non la syslinux, embedded ecc...).

Eseguiamo le seguenti operazioni di semplice copia e rinominazione di file:

# mkdir dsl_temp
# mkdir dsl_usb
# mount -o loop dsl-0.8.3.iso dsl_temp
# cp -a dsl_temp/* dsl_usb
# cd dsl_usb
# mv boot/isolinux/* ./
# rm -Rf boot
# mv isolinux.bin syslinux.bin
# mv isolinux.cfg syslinux.cfg
# cd..
# mkdir usb_pen
# mount -t vfat /dev/sda1 usb_pen
# cp -a dsl_usb/* usb_pen
# umount usb_pen

Ora prepariamo il MBR della chiavetta con:

# syslinux /dev/sda1

Se non avete l'ultimo comando (syslinux) potete installarlo tramite APT oppure tramite gli usuali strumenti forniti dalla vostra distribuzione.

Boot di DSL

A questo punto non ci resta che sezionare il boot tramite dispositivo USB ed avviare il pc.

Per avviare il sistema in lingua italiana digitare:

dsl lang=it

(il segno di uguale si fa con il tasto 'ì' della tastiera italiana)

E in pochi secondi dovrebbe caricarsi il sistema DSL.

Warning.png ATTENZIONE
Se non riuscite a fare il boot dalla chiavetta (cioè non appare neanche il logo iniziale di DSL) provate a formattare la chiavetta seguendo le precendenti istruzioni. Nel caso non riusciste ancora a fare il boot la vostra chiavetta non è compatibile con questo procedimento. Per qualche strano motivo, infatti, alcune chiavette non sono in grado di fare il boot del sistema :-(. Purtroppo, in questi casi, non consco altre soluzioni se non cambiare chiavetta.


Configurazione di DSL

DSL è stato concepito come livecd, quindi monta il dispositivo da cui effettua il boot in /cdrom. Quindi anche nel nostro caso la chiavetta /dev/sda1 sarà montata in /cdrom, e sarà non scrivibile. Rimontamola in lettura-scrittura:

$ su  
# mount -o remount,rw /cdrom

Per far si che all'avvio di DSL la chiavetta venga montata automaticamente in rw basta agguingere a /opt/bootlocal.sh il precedente comando di mount. Quindi non ci resta che salvare le impostazioni aprendo il pannello di controllo di DSL (sul Desktop) e selezionando in "Backup/Restore" sda1 (senza /dev/ !) come dispositivo di backup.

Potremo anche aggiungere a /opt/bootlocal.sh il comando per caricare la tastiera italiana:

loadkeys it

in tal modo non dovremo più passare al boot il paramentro lang=it.

Il bello è anche che se si scarica nuovo software (tramite ad esempio le estensions di DSL) e si salva nella home, poichè viene di default fatto un backup di tutta la home, ai successivi riavvi avremo il software già disponibile senza doverlo riscaricare.

Ora, normalmente, quando si effettua un backup delle impostazioni di DSL è necessario usare al boot l'opzione restore=sda1. Tuttavia nel nostro caso anche questo è superfluo perchè DSL cerca automaticamente un eventuale backup nello stesso dispositivo dal quale parte. Quindi all'avvio non dovremo far altro che premere [INVIO] e DSL caricherà le nostre impostazioni, tastiera italiana, e software aggiuntivo compresi ;-).

In tal modo è possibile crearsi in pochi minuti una versione personalizzata di DSL da portarsi sempre dietro in una chiavetta assieme ai prorpi dati ;-).

Se iniziate ad usare DSL una lettura alle FAQ è d'obbligo (dove troverete queste ed altre informazioni).

Happy Hacking !

Links



Autore: ~ The Noise 05:14, Gen 8, 2006 (EST)