Old:Debian Lenny su ASUS eeePC 900A: differenze tra le versioni
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m (ha spostato Debian Lenny su ASUS eeePC 900A a Old:Debian Lenny su ASUS eeePC 900A) |
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(7 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate) | |||
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__TOC__ | |||
{{E-zine | |||
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| | |articoli=[http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_0/?page=64 Installazione di Debian Lenny su ASUS eeePC 900A] | ||
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}} | }} | ||
<br/> | ==Installazione di Debian Lenny su ASUS eeePC 900A== | ||
<br/> | |||
---- | ===Premessa=== | ||
[[ | |||
---- | Questa guida mostra come è possibile installare e configurare la nostra distribuzione GNU/Linux preferita sul ''netbook'' per eccellenza: '''l'ASUS eeePc'''. | ||
<br/> | |||
[[ | Cos'è un netbook? | ||
[[ | |||
''Wikipedia'' recita: | |||
"Il Netbook è un computer mobile minimale ed essenziale, destinato soprattutto alla navigazione in Internet e videoscrittura e pensato soprattutto per un pubblico non professionale." | |||
Potendo contare sulla potenza e sulla versatilità della nostra Debian, trasformeremo questo netbook in un notebook in miniatura, hardware permettendo! | |||
===Installazione=== | |||
Il progetto ''debianeeePC'' [http://eeepc.debian.net/] mette a disposizione una piccola immagine avviabile (solo 16 MB) che contiene il debian-installer di Lenny, personalizzato per l'eeePC [http://eeepc.debian.net/debian/images/debian-eeepc.img]. Questo installer permette di scaricare tutto via rete, pertanto dovremo avere a disposizione un access point oppure un router ethernet. È necessario poter disporre di una memoria USB vuota, che dovremo formattare per fare posto all'intaller e un computer (con GNU/Linux ovviamente!) con cui fare le operazioni preliminari. Per questo possiamo utilizzare l'eeePC stesso che viene fornito con una versione di Xandros GNU/Linux. | |||
Prepariamo la chiavetta USB. La inseriamo e verifichiamo a quale device corrisponde con: | |||
<pre> | |||
$ dmesg|tail | |||
</pre> | |||
Identificato il dispositivo (quello corrispondente all'intero volume e non a una sua partizione), trasferiamo l'installer sulla chiavetta: | |||
<pre> | |||
$ dd if=debian-eeepc.img of=/dev/sdX ;sync | |||
</pre> | |||
Adesso non resta che riavviare l'eeePC con inserita la chiavetta USB, salutando per l'ultima volta Xandros. All'avvio premiamo il tasto F2 per entrare nella configurazione del BIOS dove attiviamo come primo dispositivo di boot la chiavetta USB ed attiviamo pure la scheda wireless, se non lo abbiamo già fatto in precedenza.<br/> | |||
Il sistema riavviato fa boot direttamente sulla chiavetta USB che abbiamo preparato, senza bisogno di ulteriori azioni.<br/> | |||
A questo punto ci si presenta agli occhi il classico installer di Debian e procediamo come da nostra abitudine. Consigliamo a questo proposito l'articolo [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_0/?page=8 Installare Debian Lenny] presente sull'ezine. | |||
'''Alcuni consigli:''' | |||
*sia la scheda wireless che quella ethernet vengono rilevate correttamente e sono entrambe utilizzabili, grazie ai moduli del kernel fornito con l'installer. La connessione wireless può essere instabile, quindi se possibile è preferibile utilizzare l'ethernet. | |||
* in fase di partizionamento si può non riservare nessuna area di swap considerando che 1GB di RAM sia più che sufficiente per un normale utilizzo dell'eeePC. | |||
* Utilizzare un file system ext3 è la scelta migliore: i vantaggi del journaling valgono molto di più della piccola percentuale in più di scritture su disco che questo comporta: il disco a stato solido durerà comunque degli anni. | |||
*Il kernel più adatto è ovviamente il 2.6.26-1-686 | |||
'''ATTENZIONE''' : è possibile che GRUB venga installato sul device sbagliato! Una verifica può evitare spiacevoli inconvenienti. Prima di confermare l'installazione di GRUB, si apre una shell con alt+F2 e si controlla l'output di: | |||
<pre> | |||
df -a | |||
</pre> | |||
Dobbiamo verificare che il device montato in /target sia effettivamente il disco interno, piuttosto che la chiavetta USB. Se non è così prendiamo nota del device corrispondente al disco e installiamo grub su questo. Al primo riavvio modificheremo grub opportunamente per poter avviare correttamente il sistema. | |||
Arrivati alla scelta dei pacchetti da installare è conveniente selezionare solo "''Sistema standard''" e "''computer portatile''" per installare tutto ciò di cui abbiamo bisogno (e solo quello) dopo il primo riavvio. | |||
===Configurazione=== | |||
Se tutto è andato a buon fine, al primo avvio ci ritroveremo al login testuale. Entriamo come [[root]] e ci accingiamo a completare l'installazione. | |||
L'errore che abbiamo notato in fase di boot: | |||
<pre> | |||
Error: Driver 'pcspkr' is already registered, aborting... | |||
</pre> | |||
lo risolviamo semplicemente blacklistando il modulo pcspkr, assolutamente superfluo, dato che l'eeepc non è dotato di speaker interno. Per far questo modifichiamo il file <code>/etc/modprobe.d/blacklist</code> aggiungendo: | |||
<pre>blacklist pcspkr</pre> | |||
====Rete==== | |||
<pre> | |||
01:00.0 Ethernet controller: Attansic Technology Corp. L1 Gigabit Ethernet Adapter (rev b0) | |||
02:00.0 Ethernet controller: Atheros Communications Inc. AR242x 802.11abg Wireless PCI Express Adapter (rev 01) | |||
</pre> | |||
I moduli ''Madwifi'' sono stati installati automaticamente e la scheda wireless è già utilizzabile, il modulo ''atl1e'', necessario alla scheda ethernetà è presente nel kernel 2.6.26 quindi possiamo scegliere di collegarci in rete sia ethernet (''eth0'') che wireless (''ath0'') senza bisogno di intervento alcuno. Il sistema cercherà automaticamente di utilizzare lo stesso metodo utilizzato in fase di installazione. | |||
====I repository==== | |||
Ci troviamo già impostati quelli ufficiali di Lenny e quelli del progetto DebianEeePC per Lenny che contengono molti pacchetti utili, personalizzati per il nostro eeePc. Possiamo aggiungerne eventualmente di personali (es. deb-multimedia). | |||
====Server X==== | |||
Questo modello è equipaggiato con un '''display''' da 8.9" WSVGA ad una risoluzione di 1024x600 pixel e la '''scheda grafica''' è una: | |||
<pre> | |||
00:02.0 VGA compatible controller: Intel Corporation Mobile 945GME Express Integrated Graphics Controller (rev 03) | |||
</pre> | |||
Per una installazione minimale di xorg (80 MB circa) è sufficiente: | |||
<pre> | |||
# aptitude install -R xserver-xorg-video-intel libgl1-mesa-dri xinit | |||
</pre> | |||
Tutto il necessario viene installato come dipendenza. | |||
Il '''touchpad''' è un ''Elantech'', ma il driver ''elantech'' è disponibile solo per kernel superiori al 2.6.28 (o come [[patch]] per kernel inferiori)... Poco male dato che viene comunque riconosciuto e funziona perfettamente con il driver ''mouse'' di xorg. <br/> | |||
Entrando nei dettagli, possiamo contare su: | |||
*scroll verticale, agendo con due dita sul touchpad; | |||
*trascinamento, premendo con il dito e spostandosi senza rilasciare la pressione; | |||
*emulazione del tasto centrale del mouse, mediante tocco con due dita. | |||
A questo punto non ci resta che scrivere il file di configurazione <code>xorg.conf</code>. Con la versione'' xorg 7.3'' presente in Lenny, il file non sarebbe più necessario, ma scriverlo è comunque un buon esercizio per prendere pratica e conoscere meglio il sistema. Dato che ci siamo, possiamo abilitare lo schermo composito. | |||
<pre> | |||
Section "InputDevice" | |||
Identifier "Generic Keyboard" | |||
Driver "kbd" | |||
Option "XkbRules" "xorg" | |||
Option "XkbModel" "pc105" | |||
Option "XkbLayout" "it" | |||
EndSection | |||
Section "InputDevice" | |||
Identifier "Configured Mouse" | |||
Driver "mouse" | |||
EndSection | |||
Section "Monitor" | |||
Identifier "Integrato" | |||
EndSection | |||
Section "Screen" | |||
Identifier "Default Screen" | |||
Device "Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics Controller" | |||
Monitor "Integrato" | |||
DefaultDepth 24 | |||
SubSection "Display" | |||
Depth 24 | |||
Virtual 2048 2048 | |||
EndSubSection | |||
EndSection | |||
Section "Device" | |||
Identifier "Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics Controller" | |||
Driver "intel" | |||
BusID "PCI:0:2:0" | |||
Option "EnablePageFlip" "on" | |||
Option "AccelMethod" "EXA" | |||
Option "MigrationHeuristic" "greedy" | |||
Option "AccelDFS" "true" | |||
Option "DynamicClocks" "on" | |||
Option "ColorTiling" "on" | |||
Option "FBTexPercent" "95" | |||
Option "XAANoOffscreenPixmaps" "true" | |||
Option "AddARGBGLXVisuals" "true" | |||
EndSection | |||
Section "DRI" | |||
Mode 0666 | |||
Endsection | |||
Section "Extensions" | |||
Option "Composite" "Enable" | |||
Endsection | |||
</pre> | |||
Le prestazioni della scheda video non sono niente male, un test con <code>glxgears</code> indica: | |||
<pre> | |||
7063 frames in 5.0 seconds = 1412.485 FPS | |||
7045 frames in 5.0 seconds = 1408.881 FPS | |||
7063 frames in 5.0 seconds = 1412.452 FPS | |||
7043 frames in 5.0 seconds = 1408.592 FPS | |||
</pre> | |||
Attivando il compositor integrato in <code>xfwm4</code> (Xfce) le prestazioni però calano un po'... | |||
<pre>3179 frames in 5.0 seconds = 635.725 FPS | |||
3195 frames in 5.0 seconds = 638.996 FPS | |||
3125 frames in 5.0 seconds = 624.923 FPS | |||
3158 frames in 5.0 seconds = 631.504 FPS | |||
</pre> | |||
====Desktop environment==== | |||
A questo punto installiamo il nostro DE preferito.<br/> | |||
'''Xfce''' può essere un'ottima scelta, dato che offre un DE completo ma minimale e bisognoso di poche risorse sia in termine di RAM e CPU che di spazio su disco. Niente esclude che si possa installare qualunque altro DE. Se vogliamo optare per Fluxbox, prima leggiamo l'articolo dedicato, presente in questa rivista. | |||
Per Xfce: | |||
<pre> | |||
# aptitude install xfce4 | |||
</pre> | |||
Possiamo scegliere se installare o meno un gestore di login grafico. Possiamo scegliere tra <code>slim</code>, <code>xdm</code> o <code>gdm</code>. Se non lo vogliamo ma vogliamo comunque che Xfce venga avviato in automatico dopo il login testuale sulla tty1 possiamo aggiungere a '''~/.basrc''' dell'utente: | |||
<pre> | |||
if [ "`tty`" = "/dev/tty1" ] | |||
then | |||
startxfce4 1>/tmp/startxfce.log 2>&1 | |||
fi | |||
</pre> | |||
In questo modo registriamo anche un ''log'' in <code>/tmp</code>. Adesso possiamo arricchire il nostro desktop con le nostre applicazioni preferite. | |||
Ricordiamo di aggiungere il nostro utente al gruppo ''powerdev'' per poter dare l'halt al sistema sfruttando ''hal'' e ''dbus'', passando per l'interfaccia grafica. | |||
<pre> | |||
# adduser nomeuser powerdev | |||
</pre> | |||
====AUDIO==== | |||
<pre> | |||
00:1b.0 Audio device: Intel Corporation 82801G (ICH7 Family) High Definition Audio Controller (rev 02) | |||
chip: Realtek ALC269 | |||
</pre> | |||
Con la versione ''alsa-base 1.0.17'' disponibile in Lenny, il microfono integrato dà seri problemi di utilizzo. Per questo siamo costretti ad utilizzare una versione più aggiornata. Possiamo prelevare l'ultima versione dal sito ufficiale oppure più semplicemente, la preleviamo dai [[repository]] ''experimental'' di Debian, in cui è disponibile la versione ''1.0.18''. Abilitiamo il repository aggiungendo al ''sources.list'': | |||
<pre> | |||
deb ftp://ftp.debian.org/debian experimental main | |||
</pre> | |||
Quindi: | |||
<pre> | |||
# aptitude update | |||
# aptitude install module-assistant | |||
# m-a prepare | |||
# aptitude -t experimental install alsa-source | |||
# m-a build alsa | |||
# m-a install alsa | |||
</pre> | |||
Al riavvio avremo risolto i nostri problemi. L'alsamixer indica i seguenti canali: | |||
<pre> | |||
PCM = canale delle casse integrate | |||
LineOut = canale delle cuffie | |||
iSpeaker = interruttore mute/unmute | |||
Capture = volume del microfono | |||
Digital = amplificazione del microfono | |||
</pre> | |||
Dopo una serie di prove sul microfono, il giusto livello dei canali che garantiscono un ottima resa di registrazione senza fruscii fastidiosi e distorsioni è risultato essere: | |||
<pre> | |||
Capture = 87 | |||
Digital = 37 | |||
</pre> | |||
Noto quanto sopra ci prepariamo ad abilitare i controlli audio con i tasti funzione sfruttando il sistema ''acpi'' (indipendente dal DE scelto): | |||
Installiamo gli script per il supporto ''acpi'' dell'eeePC | |||
<pre> | |||
# aptitude purge acpi-support | |||
# aptitude install eeepc-acpi-scripts | |||
</pre> | |||
In questo modo possiamo contare su ulteriori features quali lo ''spegnimento'' del sistema in seguito alla pressione del tasto di accensione/spegnimento e l'''ibernazione'' in seguito alla chiusura dello schermo (perfettamente funzionante). | |||
Quindi modifichiamo opportunamente il file ''/etc/default/eeepc-acpi-scripts'' in modo che riporti al suo interno, tra le altre cose: | |||
<pre> | |||
VOLUME_LABEL='PCM' | |||
HEADPHONE_LABEL='iSpeaker' | |||
I_SWITCH_LABEL='iSpeaker' | |||
</pre> | |||
Così possiamo controllare i giusti canali audio con i tasti funzione. | |||
====Webcam==== | |||
<pre> | |||
Bus 005 Device 004: ID 093a:2700 Pixart Imaging, Inc. | |||
</pre> | |||
La webcam da 0.3 megapixel è perfettamente riconosciuta e supportata dal driver ''uvcvideo'' già incluso nel kernel 2.6.26. È necessario eventualmente caricare il modulo ''uvcvideo'' e attivare la webcam con: | |||
<pre> | |||
echo "1" > /sys/devices/platform/eeepc/camera | |||
</pre> | |||
Si può configurare e verificarne il corretto funzionamento mediante il programma ''luvcview'' avviabile dalla shell dell'utente con: | |||
<pre> | |||
luvcview -f yuv | |||
</pre> | |||
====Batteria==== | |||
La batteria in dotazione ha 4 celle per una capacità totale di 4,4 AH che consentono una durata media in condizioni operative normali di 4 ore circa. Xfce ne permette il monitoraggio e la gestione grazie all'applet ''xfce4-battery-plugin'' posizionabile sul pannello. | |||
====Processore: hyper-threading e scaling==== | |||
A differenza degli altri modelli della stessa serie che montano un Celeron(TM), il 900A è equipaggiato con un processore '''Intel(R) Atom (TM) N270 Diamondville(TM)''' a '''1,6 GHz''' con bus a 533 MHz, architettura X86 (32 bit) senza implementazione EM64T. Alimentato con una tensione di 1.2 V, questo processore dissipa solamente 2.5W, ideale per una lunga durata della batteria. Altre caratteristiche sono il supporto alla tecnologia hyper-threading e cache di L1=32KB e L2=512 KB.<br/> | |||
Il modulo del kernel '''acpi_cpufreq''' si occupa dello scaling del processore e viene caricato e attivato in automatico senza intervento alcuno. Ogni personalizzazione con il nostro strumento preferito (''cpufrequtils'' è quello già installato di default) è ovviamente possibile. Come possiamo notare da ''/proc/cpuinfo'' il processore supporta due step, 800 e 1600 MHz. Notiamo che il kernel vede due processori, anziché uno, dimostrazione del fatto che l'''hyper-threading'' è attivo e supportato dal kernel. | |||
Da dmesg: | |||
<pre> | |||
... | |||
[ 0.243959] CPU1: Intel(R) Atom(TM) CPU N270 @ 1.60GHz stepping 02 | |||
[ 0.243997] checking TSC synchronization [CPU#0 -> CPU#1]: passed. | |||
[ 0.248015] Brought up 2 CPUs | |||
[ 0.248015] Total of 2 processors activated (6388.74 BogoMIPS) | |||
... | |||
</pre> | |||
====Dispositivo di archiviazione dati==== | |||
Il modello monta un '''SSD (solid state disk)''' da 8 GB. Il disco a stato solido presenta principalmente il vantaggio di non avere meccanica in movimento, con conseguente maggiore silenziosità di utilizzo, maggiore risparmio energetico e resistenza agli urti. Le ipotesi mosse contro questo tipo di tecnologia di avere un ciclo di vita piuttosto limitato sembrano essere recentemente smentite [http://wiki.eeeuser.com/ssd_write_limit] e la vita di un SSD sottoposto ad un utilizzo normale si estende per diversi anni. | |||
Un test con ''hdparm'' sul disco a stato solido restituisce le seguenti caratteristicge (valore medio di 10 repliche) | |||
<pre> | |||
/dev/sda: | |||
Timing cached reads: 1208 MB in 2.00 seconds = 603.78 MB/sec | |||
Timing buffered disk reads: 86 MB in 3.07 seconds = 28.05 MB/sec | |||
</pre> | |||
Possiamo comunque limitare al massimo la frequenza di scrittura su disco, con un guadagno anche in prestazioni, aggiungendo ad ''/etc/sysctl.conf'' la seguente opzione: | |||
<pre> | |||
vm.dirty_writeback_centisecs = 1500 | |||
</pre> | |||
In questo modo impostiamo che i dati su disco (es. log) vengano scritti ogni 15 secondi anziché ogni 5. | |||
Possiamo montare le directory ''/tmp, /var/run'' e ''/var/lock'' su filesystem temporaneo in RAM. L'ulteriore vantaggio risiede nel fatto che la scrittura/lettura su RAM è più veloce, ma ovviamente tutti i dati in queste directory verranno inevitabilmente persi ad ogni reboot.<br/> | |||
Si aggiunge ad ''/etc/fstab'' la seguente stringa: | |||
<pre> | |||
tmpfs /tmp tmpfs defaults 0 0 | |||
</pre> | |||
Poi si modifica il file <code>/etc/default/rcS</code> in modo che riporti: | |||
<pre> | |||
... | |||
RAMRUN=yes | |||
RAMLOCK=yes | |||
... | |||
</pre> | |||
====Boot più snello==== | |||
Valgono le stesse raccomandazioni per ogni altro sistema: non avviare i servizi e demoni che non sono necessari. | |||
In particolare si può disabilitare lo script ''/sbin/hwclock'' con: | |||
<pre> | |||
chmod -x /sbin/hwclock | |||
</pre> | |||
Questo riduce il tempo di boot di molti secondi (circa 10) portandolo a circa 20 secondi e senza nessun effetto collaterale riscontrato. | |||
Si può utilizzare ''dash'' (la ''Debian Almquist Shell'') invece di ''bash'' in fase di boot, snellendo ulteriormente i tempi: | |||
<pre> | |||
# aptitude install dash | |||
# dpkg-reconfigure dash | |||
</pre> | |||
La [[shell]] utilizzata dai vari utenti comunque non cambia dato che è impostata in <code>/etc/passwd</code>. | |||
Happy hacking & happy Debian! |
Versione attuale delle 21:05, 8 nov 2019
Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica. |
Questa guida è basata sui seguenti articoli presenti all'interno del numero 0 dell'e-zine di Debianizzati.org : |
Installazione di Debian Lenny su ASUS eeePC 900A
Premessa
Questa guida mostra come è possibile installare e configurare la nostra distribuzione GNU/Linux preferita sul netbook per eccellenza: l'ASUS eeePc.
Cos'è un netbook?
Wikipedia recita: "Il Netbook è un computer mobile minimale ed essenziale, destinato soprattutto alla navigazione in Internet e videoscrittura e pensato soprattutto per un pubblico non professionale."
Potendo contare sulla potenza e sulla versatilità della nostra Debian, trasformeremo questo netbook in un notebook in miniatura, hardware permettendo!
Installazione
Il progetto debianeeePC [1] mette a disposizione una piccola immagine avviabile (solo 16 MB) che contiene il debian-installer di Lenny, personalizzato per l'eeePC [2]. Questo installer permette di scaricare tutto via rete, pertanto dovremo avere a disposizione un access point oppure un router ethernet. È necessario poter disporre di una memoria USB vuota, che dovremo formattare per fare posto all'intaller e un computer (con GNU/Linux ovviamente!) con cui fare le operazioni preliminari. Per questo possiamo utilizzare l'eeePC stesso che viene fornito con una versione di Xandros GNU/Linux.
Prepariamo la chiavetta USB. La inseriamo e verifichiamo a quale device corrisponde con:
$ dmesg|tail
Identificato il dispositivo (quello corrispondente all'intero volume e non a una sua partizione), trasferiamo l'installer sulla chiavetta:
$ dd if=debian-eeepc.img of=/dev/sdX ;sync
Adesso non resta che riavviare l'eeePC con inserita la chiavetta USB, salutando per l'ultima volta Xandros. All'avvio premiamo il tasto F2 per entrare nella configurazione del BIOS dove attiviamo come primo dispositivo di boot la chiavetta USB ed attiviamo pure la scheda wireless, se non lo abbiamo già fatto in precedenza.
Il sistema riavviato fa boot direttamente sulla chiavetta USB che abbiamo preparato, senza bisogno di ulteriori azioni.
A questo punto ci si presenta agli occhi il classico installer di Debian e procediamo come da nostra abitudine. Consigliamo a questo proposito l'articolo Installare Debian Lenny presente sull'ezine.
Alcuni consigli:
- sia la scheda wireless che quella ethernet vengono rilevate correttamente e sono entrambe utilizzabili, grazie ai moduli del kernel fornito con l'installer. La connessione wireless può essere instabile, quindi se possibile è preferibile utilizzare l'ethernet.
- in fase di partizionamento si può non riservare nessuna area di swap considerando che 1GB di RAM sia più che sufficiente per un normale utilizzo dell'eeePC.
- Utilizzare un file system ext3 è la scelta migliore: i vantaggi del journaling valgono molto di più della piccola percentuale in più di scritture su disco che questo comporta: il disco a stato solido durerà comunque degli anni.
- Il kernel più adatto è ovviamente il 2.6.26-1-686
ATTENZIONE : è possibile che GRUB venga installato sul device sbagliato! Una verifica può evitare spiacevoli inconvenienti. Prima di confermare l'installazione di GRUB, si apre una shell con alt+F2 e si controlla l'output di:
df -a
Dobbiamo verificare che il device montato in /target sia effettivamente il disco interno, piuttosto che la chiavetta USB. Se non è così prendiamo nota del device corrispondente al disco e installiamo grub su questo. Al primo riavvio modificheremo grub opportunamente per poter avviare correttamente il sistema.
Arrivati alla scelta dei pacchetti da installare è conveniente selezionare solo "Sistema standard" e "computer portatile" per installare tutto ciò di cui abbiamo bisogno (e solo quello) dopo il primo riavvio.
Configurazione
Se tutto è andato a buon fine, al primo avvio ci ritroveremo al login testuale. Entriamo come root e ci accingiamo a completare l'installazione.
L'errore che abbiamo notato in fase di boot:
Error: Driver 'pcspkr' is already registered, aborting...
lo risolviamo semplicemente blacklistando il modulo pcspkr, assolutamente superfluo, dato che l'eeepc non è dotato di speaker interno. Per far questo modifichiamo il file /etc/modprobe.d/blacklist
aggiungendo:
blacklist pcspkr
Rete
01:00.0 Ethernet controller: Attansic Technology Corp. L1 Gigabit Ethernet Adapter (rev b0) 02:00.0 Ethernet controller: Atheros Communications Inc. AR242x 802.11abg Wireless PCI Express Adapter (rev 01)
I moduli Madwifi sono stati installati automaticamente e la scheda wireless è già utilizzabile, il modulo atl1e, necessario alla scheda ethernetà è presente nel kernel 2.6.26 quindi possiamo scegliere di collegarci in rete sia ethernet (eth0) che wireless (ath0) senza bisogno di intervento alcuno. Il sistema cercherà automaticamente di utilizzare lo stesso metodo utilizzato in fase di installazione.
I repository
Ci troviamo già impostati quelli ufficiali di Lenny e quelli del progetto DebianEeePC per Lenny che contengono molti pacchetti utili, personalizzati per il nostro eeePc. Possiamo aggiungerne eventualmente di personali (es. deb-multimedia).
Server X
Questo modello è equipaggiato con un display da 8.9" WSVGA ad una risoluzione di 1024x600 pixel e la scheda grafica è una:
00:02.0 VGA compatible controller: Intel Corporation Mobile 945GME Express Integrated Graphics Controller (rev 03)
Per una installazione minimale di xorg (80 MB circa) è sufficiente:
# aptitude install -R xserver-xorg-video-intel libgl1-mesa-dri xinit
Tutto il necessario viene installato come dipendenza.
Il touchpad è un Elantech, ma il driver elantech è disponibile solo per kernel superiori al 2.6.28 (o come patch per kernel inferiori)... Poco male dato che viene comunque riconosciuto e funziona perfettamente con il driver mouse di xorg.
Entrando nei dettagli, possiamo contare su:
- scroll verticale, agendo con due dita sul touchpad;
- trascinamento, premendo con il dito e spostandosi senza rilasciare la pressione;
- emulazione del tasto centrale del mouse, mediante tocco con due dita.
A questo punto non ci resta che scrivere il file di configurazione xorg.conf
. Con la versione xorg 7.3 presente in Lenny, il file non sarebbe più necessario, ma scriverlo è comunque un buon esercizio per prendere pratica e conoscere meglio il sistema. Dato che ci siamo, possiamo abilitare lo schermo composito.
Section "InputDevice" Identifier "Generic Keyboard" Driver "kbd" Option "XkbRules" "xorg" Option "XkbModel" "pc105" Option "XkbLayout" "it" EndSection Section "InputDevice" Identifier "Configured Mouse" Driver "mouse" EndSection Section "Monitor" Identifier "Integrato" EndSection Section "Screen" Identifier "Default Screen" Device "Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics Controller" Monitor "Integrato" DefaultDepth 24 SubSection "Display" Depth 24 Virtual 2048 2048 EndSubSection EndSection Section "Device" Identifier "Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics Controller" Driver "intel" BusID "PCI:0:2:0" Option "EnablePageFlip" "on" Option "AccelMethod" "EXA" Option "MigrationHeuristic" "greedy" Option "AccelDFS" "true" Option "DynamicClocks" "on" Option "ColorTiling" "on" Option "FBTexPercent" "95" Option "XAANoOffscreenPixmaps" "true" Option "AddARGBGLXVisuals" "true" EndSection Section "DRI" Mode 0666 Endsection Section "Extensions" Option "Composite" "Enable" Endsection
Le prestazioni della scheda video non sono niente male, un test con glxgears
indica:
7063 frames in 5.0 seconds = 1412.485 FPS 7045 frames in 5.0 seconds = 1408.881 FPS 7063 frames in 5.0 seconds = 1412.452 FPS 7043 frames in 5.0 seconds = 1408.592 FPS
Attivando il compositor integrato in xfwm4
(Xfce) le prestazioni però calano un po'...
3179 frames in 5.0 seconds = 635.725 FPS 3195 frames in 5.0 seconds = 638.996 FPS 3125 frames in 5.0 seconds = 624.923 FPS 3158 frames in 5.0 seconds = 631.504 FPS
Desktop environment
A questo punto installiamo il nostro DE preferito.
Xfce può essere un'ottima scelta, dato che offre un DE completo ma minimale e bisognoso di poche risorse sia in termine di RAM e CPU che di spazio su disco. Niente esclude che si possa installare qualunque altro DE. Se vogliamo optare per Fluxbox, prima leggiamo l'articolo dedicato, presente in questa rivista.
Per Xfce:
# aptitude install xfce4
Possiamo scegliere se installare o meno un gestore di login grafico. Possiamo scegliere tra slim
, xdm
o gdm
. Se non lo vogliamo ma vogliamo comunque che Xfce venga avviato in automatico dopo il login testuale sulla tty1 possiamo aggiungere a ~/.basrc dell'utente:
if [ "`tty`" = "/dev/tty1" ] then startxfce4 1>/tmp/startxfce.log 2>&1 fi
In questo modo registriamo anche un log in /tmp
. Adesso possiamo arricchire il nostro desktop con le nostre applicazioni preferite.
Ricordiamo di aggiungere il nostro utente al gruppo powerdev per poter dare l'halt al sistema sfruttando hal e dbus, passando per l'interfaccia grafica.
# adduser nomeuser powerdev
AUDIO
00:1b.0 Audio device: Intel Corporation 82801G (ICH7 Family) High Definition Audio Controller (rev 02) chip: Realtek ALC269
Con la versione alsa-base 1.0.17 disponibile in Lenny, il microfono integrato dà seri problemi di utilizzo. Per questo siamo costretti ad utilizzare una versione più aggiornata. Possiamo prelevare l'ultima versione dal sito ufficiale oppure più semplicemente, la preleviamo dai repository experimental di Debian, in cui è disponibile la versione 1.0.18. Abilitiamo il repository aggiungendo al sources.list:
deb ftp://ftp.debian.org/debian experimental main
Quindi:
# aptitude update # aptitude install module-assistant # m-a prepare # aptitude -t experimental install alsa-source # m-a build alsa # m-a install alsa
Al riavvio avremo risolto i nostri problemi. L'alsamixer indica i seguenti canali:
PCM = canale delle casse integrate LineOut = canale delle cuffie iSpeaker = interruttore mute/unmute Capture = volume del microfono Digital = amplificazione del microfono
Dopo una serie di prove sul microfono, il giusto livello dei canali che garantiscono un ottima resa di registrazione senza fruscii fastidiosi e distorsioni è risultato essere:
Capture = 87 Digital = 37
Noto quanto sopra ci prepariamo ad abilitare i controlli audio con i tasti funzione sfruttando il sistema acpi (indipendente dal DE scelto):
Installiamo gli script per il supporto acpi dell'eeePC
# aptitude purge acpi-support # aptitude install eeepc-acpi-scripts
In questo modo possiamo contare su ulteriori features quali lo spegnimento del sistema in seguito alla pressione del tasto di accensione/spegnimento e l'ibernazione in seguito alla chiusura dello schermo (perfettamente funzionante). Quindi modifichiamo opportunamente il file /etc/default/eeepc-acpi-scripts in modo che riporti al suo interno, tra le altre cose:
VOLUME_LABEL='PCM' HEADPHONE_LABEL='iSpeaker' I_SWITCH_LABEL='iSpeaker'
Così possiamo controllare i giusti canali audio con i tasti funzione.
Webcam
Bus 005 Device 004: ID 093a:2700 Pixart Imaging, Inc.
La webcam da 0.3 megapixel è perfettamente riconosciuta e supportata dal driver uvcvideo già incluso nel kernel 2.6.26. È necessario eventualmente caricare il modulo uvcvideo e attivare la webcam con:
echo "1" > /sys/devices/platform/eeepc/camera
Si può configurare e verificarne il corretto funzionamento mediante il programma luvcview avviabile dalla shell dell'utente con:
luvcview -f yuv
Batteria
La batteria in dotazione ha 4 celle per una capacità totale di 4,4 AH che consentono una durata media in condizioni operative normali di 4 ore circa. Xfce ne permette il monitoraggio e la gestione grazie all'applet xfce4-battery-plugin posizionabile sul pannello.
Processore: hyper-threading e scaling
A differenza degli altri modelli della stessa serie che montano un Celeron(TM), il 900A è equipaggiato con un processore Intel(R) Atom (TM) N270 Diamondville(TM) a 1,6 GHz con bus a 533 MHz, architettura X86 (32 bit) senza implementazione EM64T. Alimentato con una tensione di 1.2 V, questo processore dissipa solamente 2.5W, ideale per una lunga durata della batteria. Altre caratteristiche sono il supporto alla tecnologia hyper-threading e cache di L1=32KB e L2=512 KB.
Il modulo del kernel acpi_cpufreq si occupa dello scaling del processore e viene caricato e attivato in automatico senza intervento alcuno. Ogni personalizzazione con il nostro strumento preferito (cpufrequtils è quello già installato di default) è ovviamente possibile. Come possiamo notare da /proc/cpuinfo il processore supporta due step, 800 e 1600 MHz. Notiamo che il kernel vede due processori, anziché uno, dimostrazione del fatto che l'hyper-threading è attivo e supportato dal kernel.
Da dmesg:
... [ 0.243959] CPU1: Intel(R) Atom(TM) CPU N270 @ 1.60GHz stepping 02 [ 0.243997] checking TSC synchronization [CPU#0 -> CPU#1]: passed. [ 0.248015] Brought up 2 CPUs [ 0.248015] Total of 2 processors activated (6388.74 BogoMIPS) ...
Dispositivo di archiviazione dati
Il modello monta un SSD (solid state disk) da 8 GB. Il disco a stato solido presenta principalmente il vantaggio di non avere meccanica in movimento, con conseguente maggiore silenziosità di utilizzo, maggiore risparmio energetico e resistenza agli urti. Le ipotesi mosse contro questo tipo di tecnologia di avere un ciclo di vita piuttosto limitato sembrano essere recentemente smentite [3] e la vita di un SSD sottoposto ad un utilizzo normale si estende per diversi anni.
Un test con hdparm sul disco a stato solido restituisce le seguenti caratteristicge (valore medio di 10 repliche)
/dev/sda: Timing cached reads: 1208 MB in 2.00 seconds = 603.78 MB/sec Timing buffered disk reads: 86 MB in 3.07 seconds = 28.05 MB/sec
Possiamo comunque limitare al massimo la frequenza di scrittura su disco, con un guadagno anche in prestazioni, aggiungendo ad /etc/sysctl.conf la seguente opzione:
vm.dirty_writeback_centisecs = 1500
In questo modo impostiamo che i dati su disco (es. log) vengano scritti ogni 15 secondi anziché ogni 5.
Possiamo montare le directory /tmp, /var/run e /var/lock su filesystem temporaneo in RAM. L'ulteriore vantaggio risiede nel fatto che la scrittura/lettura su RAM è più veloce, ma ovviamente tutti i dati in queste directory verranno inevitabilmente persi ad ogni reboot.
Si aggiunge ad /etc/fstab la seguente stringa:
tmpfs /tmp tmpfs defaults 0 0
Poi si modifica il file /etc/default/rcS
in modo che riporti:
... RAMRUN=yes RAMLOCK=yes ...
Boot più snello
Valgono le stesse raccomandazioni per ogni altro sistema: non avviare i servizi e demoni che non sono necessari. In particolare si può disabilitare lo script /sbin/hwclock con:
chmod -x /sbin/hwclock
Questo riduce il tempo di boot di molti secondi (circa 10) portandolo a circa 20 secondi e senza nessun effetto collaterale riscontrato.
Si può utilizzare dash (la Debian Almquist Shell) invece di bash in fase di boot, snellendo ulteriormente i tempi:
# aptitude install dash # dpkg-reconfigure dash
La shell utilizzata dai vari utenti comunque non cambia dato che è impostata in /etc/passwd
.
Happy hacking & happy Debian!