Wake On Lan: differenze tra le versioni

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=== Cos'� Devil's Pie ===
{{Versioni compatibili|Jessie|Stretch|Buster}}
[http://www.burtonini.com/blog/computers/devilspie Devil's Pie] � un programma che permette di personalizzare il comportamento delle finestre dei programmi.
== Introduzione ==
Ad esempio si pu� scegliere in quale workspace far partire un'applicazione, o impedire che compaia nella taskbar.
Il Wake On Lan è una funzione molto utile che permette di accendere il proprio computer a distanza dall'interno della propria rete locale. Molte schede di rete, soprattutto gli ultimi chip integrati, supportano questa caratteristica che in alcuni casi si può rivelare davvero molto utile. Immaginate ad esempio di avere due PC in due stanze o uffici diverse dello stesso piano o perché no, proprio in due piani diversi e di essere impegnati sulla prima postazione. Vi ricordate però che avete bisogno di andare a controllare un documento che sta sull'altro computer e pensate di aprire VNC ma purtroppo la seconda postazione è ancora spenta e quindi non vi potete collegare. A questo punto solo una cosa vi può aiutare: il '''MagicPacket™'''!


Ogni volta che viene aperta un'applicazione, e quindi creata la sua finestra, Devil's Pie legge nei files di configurazione l'operazione da eseguire su di essa.
== Preparazione ==


=== Installazione ===
La prima cosa da fare è assicurarsi che il proprio BIOS sia configurato per accettare il wake on lan. Ogni produttore di schede madri fa storia a se, quindi il lettore dovrà autonomamente controllare che la o le impostazioni necessarie siano attivate.
Devil's Pie � presente nell'archivio ufficiale Debian, quindi per installarlo basta usare il gestore di pacchetti preferito (aptitude, synaptic, kpackage...) oppure scrivere semplicemente da shell:


Fatto questo è necessario installare due/tre programmi:
* ethtool
* etherwake e/o wakeonlan
Per installarli è sufficiente, con [[privilegi di amministrazione]], sulla macchina che deve essere avviata da remoto:
<pre>
<pre>
# apt-get install devilspie
# apt install ethtool
</pre>
</pre>


=== Configurazione ===
E sulle macchine utilizzate per inviare il messaggio "wake on lan":
La versione attuale di Devil's Pie � la 0.16.
<pre>
Dalla 0.13 � stato modificato completamente il sistema di configurazione, passando da un file di configurazione xml a un sistema a s-expressions.
# apt install etherwake wakeonlan
</pre>


Questo crea qualche problema perch� le guide che si trovano su internet si riferiscono al vecchio sistema, e l'autore non ha ancora scritto una guida per il sistema nuovo.
== Utilizzo di ethtool ==
All'avvio del computer entrate nel BIOS e attivate il Wake-On-Lan;  solitamente trovate l'impostazione sotto la voce
<code>Power Management Setup</code>.


Significativo in questo senso il manuale, accessibile con:
Una volta avviato Linux lanciate:
<pre>
<pre>
# man devilspie
# ethtool eth0
</pre>
</pre>
Nella sezione '''Bugs''', leggiamo un incoraggiante:
<pre>This manpage is useless, as it was thrown together on a train.</pre>


Per fortuna ci viene in aiuto il file README, che troviamo nella directory /usr/share/doc/devilspie.
{{ Box | Nome dell'interfaccia di rete | In questo e nei futuri esempi, sostituite '''eth0''' con il nome corrispondente alla scheda di rete che state usando! }}


Per ogni finestra su cui vogliamo eseguire un'operazione, creiamo un file nomeprogramma.ds nella directory .devilspie della nostra home, in cui scriviamo il comando con l'operazione da eseguire, formattata come [http://en.wikipedia.org/wiki/S-expression s-expression].
A questo punto dovreste vedere una serie di informazioni tra cui qualcosa di simile a questo:
<pre>
        Supports Wake-on: g
        Wake-on: d
</pre>


In attesa della guida, per sapere i comandi disponibili bisogna spulciare il file src/parser.c nei sorgenti di devil's pie, e fare tante prove :-).
La voce <code>Supports Wake-on</code> specifica i metodi di wake-on supportati dalla vostra scheda di rete; se non la vedete è un brutto segno!
Per le prove, basta richiamare devilspie da shell seguito dal file di configurazione che si vuole provare, e lanciare l'applicazione su cui deve eseguire l'operazione.
La voce <code>Wake-on</code> specifica il metodo in uso; <code>d</code> sta per ''disabled'' mentre <code>g</code> è quello che andremo ad usare (Wake on MagicPacket&trade;). ''Se per qualche motivo avete già la voce <code>Wake-on</code> impostata a <code>g</code> potete terminare qui la lettura di questa pagina ;)''


=== Azioni ===
Per impostare il metodo a <code>g</code> assicuratevi di avere la lettera <code>g</code> tra quelle che seguono la voce <code>Supports Wake-on</code> e poi digitate:
<pre>
# ethtool -s eth0 wol g
</pre>


Questo � l'elenco delle azioni che possono essere applicate da devilspie all'apertura di una finestra:
Se rilanciate:
<pre>
# ethtool eth0
</pre>


; <tt>(geometry geo)</tt>: Setta la dimensione e il posto in cui verr� visualizzata la finestra.
dovreste avere <code>'''Wake-on: g'''</code>.


; <tt> (fullscreen) </tt>: Visualizza la finestra a pieno schermo.
A questo punto spegnendo il computer lo potrete accendere da un'altra postazione usando o etherwake o wakeonlan.


; <tt> (focus) </tt>: Seleziona la finestra.
== Risveglio del computer remoto ==


; <tt> (center) </tt>: Posiziona la finestra al centro dello schermo.
Sia etherwake che wakeonlan permettono di inviare un MagicPacket&trade; alla scheda di rete del PC che volete avviare, accendendolo. Poiché per ipotesi il PC obiettivo è spento non sarà possibile contattarlo tramite un indirizzo IP, ma sarà invece necessario usare il suo indirizzo fisico (MAC Address).


; <tt> (maximize) </tt>: Massimizza la finestra.
Il MAC Address del PC di destinazione è ottenibile solo quando questo è acceso (a meno che per una qualche ragione esso non sia già noto), quindi sarà necessario poter accendere manualmente tale computer almeno una volta. Da terminale digitare allora:
<pre>
$ ip link
</pre>


; <tt> (maximize_vertically) </tt>: Massimizza la finestra verticalmente.
ed individuate la riga:
1: '''eth0''': <NO-CARRIER,BROADCAST,MULTICAST,UP> mtu ... '''link/ether 00:50:6d:ea:a2:dc''' brd ff:ff:ff:ff:ff:ff


; <tt> (maximize_horizontally) </tt>: Massimizza la finestra orizzontalmente.
Il MAC Address è la parte che segue la dicitura <code>HWaddr</code> ovvero, nel nostro esempio, <code>00:50:6D:EA:A2:DC</code>.


; <tt> (minimize) </tt>: Minimizza la finestra.
Segnatevi il MAC Address e dopo aver impostato il metodo di wake-on a <code>g</code> sul PC di destinazione, spegnetelo e recatevi sull'altra postazione.


; <tt> (pin) </tt>: Visualizza la finestra iin tutti i workspaces.
=== Etherwake ===


; <tt> (unpin) </tt>: Il contrario di pin.
Questo applicativo richiede i permessi di root per essere eseguito. Da terminale digitare:


; <tt> (set_workspace num) </tt>: Setta il workspace (al posto di num va messo il numero del workspace).
<pre>
# etherwake <mac address> -D


; <tt> (skip_pager) </tt>: Non fa visualizzare la finestra nel pager.
esempio:
# etherwake 00:50:6D:EA:A2:DC -D
</pre>
 
L'opzione <code>-D</code> serve solo ad avere in output qualche informazione in più sull'operazione.
 
{{ Cautionbox | se il PC da accendere ha una scheda madre con chipset nForce ed è collegato alla rete con la scheda di rete integrata allora dovrete invertire il MAC Address quando usate etherwake. Il driver forcedeth che controlla le schede di rete delle schede madri basate su nForce infatti, allo spegnimento del PC, scrive il MAC Address dentro alla scheda di rete, rovesciandolo. Non dovrete quindi digitare:


; <tt> (skip_tasklist) </tt>: Non fa visualizzare la finestra nella tasklist.
<pre>
# etherwake 00:50:6D:EA:A2:DC -D
</pre>


; <tt> (above) </tt>: Visualizza la finestra sempre sopra altre.
ma piuttosto:


; <tt> (below) </tt>: Visualizza la finestra sempre sotto altre.
<pre>
# etherwake DC:A2:EA:6D:50:00 -D
</pre> }}
=== Wake On Lan ===


; <tt> (undecorate) </tt>: Toglie le decorazioni del window manager.
Questo applicativo può essere usato anche con i privilegi dell'utente normale. Digitare allora:
<pre>$ wakeonlan <macaddress></pre>
per esempio
<pre>$ wakeonlan 00:50:6D:EA:A2:DC</pre>


=== Esempi ===
== Ultimi ritocchi ==
Supponiamo di avere gkrellm su tutti i workspace, ma di non voler vedere la sua miniatura nel pager.
Se tutto è andato per il verso giusto, il secondo PC dovrebbe essersi acceso.
Creiamo un file gkrellm.ds e scriviamo:
Ora, se il PC è partito, potrebbe capitare che, lanciando nuovamente:
<pre>
<pre>
(if (is (application_name) "gkrellm") (begin skip_pager (skip_tasklist)))
# ethtool eth0
</pre>
il metodo di wake-on ritorni a <code>d</code>.<br/>
Per far si che ogni volta che accendete il computer il metodo usato sia <code>g</code> , è sufficiente modificare il file <code>/etc/rc.local</code> inserendo, subito prima dell'istruzione "exit 0", la riga:
<pre>
ethtool -s eth0 wol g
</pre>
</pre>
Questo comando fa svolgere due operazioni, l'eliminazione dal pager e dalla taskbar. Per applicare operazioni multiple stato necessario iniziare l'elenco dei comandi con 'begin'. Da notare anche l'annidamento delle parentesi.


Se vogliamo svolgere una sola operazione, ad esempio aprire XMMS nel workspace 2 e nient'altro, basta il solo comando senza 'begin':
=== Metodo alternativo ===
Un metodo alternativo che non richiede la modifica dello script di avvio è quello di inserire l'abilitazione della funzione wake quando l'interfaccia di rete viene avviata. Per fare questo si può inserire una specifica direttiva in <code>'''/etc/network/interfaces'''</code>, ad esempio:
 
==== Da Squeeze in avanti ====


<pre>
<pre>
(if (is (application_name) "XMMS") (set_workspace 2))
auto eth0
iface eth0 inet static
      address 192.168.1.2
      netmask 255.255.255.0
      gateway 192.168.1.1
      ethernet-wol g
</pre>
</pre>
Notare l'aggiunta della direttiva <code>'''ethernet-wol'''</code>.
==== Prima di Squeeze ====


Un altro esempio un po' pi complesso, se si vuole mostrare la lista contatti di gaim su tutti i workspaces, una grandezza di 340x630 alla posizione (4, 150), il comando questo:
<pre>
<pre>
(if
auto eth0
    (and
iface eth0 inet static
        (is (application_name) "gaim")
      address 192.168.1.2
        (is (window_name) "Lista contatti")
      netmask 255.255.255.0
    )
      gateway 192.168.1.1
    (begin
      up ethtool -s eth0 wol g
        (pin)
        (geometry "340x630+4+150")
    )
)
</pre>
</pre>
Notare l'aggiunta della direttiva <code>'''up'''</code>.
=== Alcune note finali ===


=== Automazione ===
* Preferire le schede di rete integrate e quelle PCI a quelle PCIExpress. Nell'esperienza di chi scrive è risultato impossibile risvegliare un PC quando il cavo di rete era collegato alle schede di rete PCIExpress (detto PC era dotato di una scheda integrata, di una PCI e due PCIExpress).
Una volta eseguito devilspie, tutte le volte che si apre un programma per cui � stata definita un'operazione questa viene eseguita.
* Se il wol non funziona provare a collegare direttamente il PC risvegliante a quello risvegliando, quindi ripetere l'invio del magic packet. A chi scrive è capitato che risultasse impossibile, almeno inizialmente, risvegliare il PC bersaglio poiché entrambe le macchine erano collegate ad un hub ethernet. Una volta staccato il cavo del PC risvegliando dall'hub e collegatolo direttamente al PC risvegliante, il primo si è acceso con successo. Ricollegato normalmente il cavo all'hub di rete il PC risvegliando ha continuato ad accendersi correttamente.
Per fare in modo che queste siano sempre eseguite bisogna far partire Devil's Pie automaticamente all'avvio del sistema.


Con gli ambienti desktop che seguono gli standard freedesktop (come xfce), � sufficiente creare un link all'eseguibile di devilspie nella directory Desktop/Autostart della nostra home.
== Conclusioni ==
In generale, molto pi� semplicemente, al momento dello spegnimento si pu� salvare la sessione con devilspie avviato, in modo da ritrovarselo a ogni accesso successivo.
La tecnologia Wake-On-Lan si può rendere utile solo nei rari casi in cui si disponga di una LAN con postazioni molto distanti tra loro, tuttavia in tali situazioni si rivela una risorsa davvero preziosa che può aiutare tra le altre cose a risparmiare energia, spegnendo i computer non usati "perché tanto poi ...".


{{Autori
|Autore = [[Utente:Virtual DarKness|Virtual DarKness]] 16:58, Giu 23, 2005 (EDT)
|Verificata_da =
: [[Utente:Wtf|Wtf]] 00:18, 15 set 2015 (CEST)
: [[Utente:HAL 9000|HAL 9000]] 18:15, 26 ott 2019 (CEST)
|Numero_revisori = 2
}}


----
[[Categoria:Servizi di sistema]][[Categoria:Configurazione ethernet]]
:[[Utente:Gnappa|Gnappa]] 17:21, Dic 8, 2005 (EST)
:[[Utente:ilbeppe|ilbeppe]] 21:05, Mar 31, 2006 (EST)
[[Categoria:Desktop]]

Versione attuale delle 16:16, 26 ott 2019

Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Debian 8 "jessie"
Debian 9 "stretch"
Debian 10 "buster"

Introduzione

Il Wake On Lan è una funzione molto utile che permette di accendere il proprio computer a distanza dall'interno della propria rete locale. Molte schede di rete, soprattutto gli ultimi chip integrati, supportano questa caratteristica che in alcuni casi si può rivelare davvero molto utile. Immaginate ad esempio di avere due PC in due stanze o uffici diverse dello stesso piano o perché no, proprio in due piani diversi e di essere impegnati sulla prima postazione. Vi ricordate però che avete bisogno di andare a controllare un documento che sta sull'altro computer e pensate di aprire VNC ma purtroppo la seconda postazione è ancora spenta e quindi non vi potete collegare. A questo punto solo una cosa vi può aiutare: il MagicPacket™!

Preparazione

La prima cosa da fare è assicurarsi che il proprio BIOS sia configurato per accettare il wake on lan. Ogni produttore di schede madri fa storia a se, quindi il lettore dovrà autonomamente controllare che la o le impostazioni necessarie siano attivate.

Fatto questo è necessario installare due/tre programmi:

  • ethtool
  • etherwake e/o wakeonlan

Per installarli è sufficiente, con privilegi di amministrazione, sulla macchina che deve essere avviata da remoto:

# apt install ethtool

E sulle macchine utilizzate per inviare il messaggio "wake on lan":

# apt install etherwake wakeonlan

Utilizzo di ethtool

All'avvio del computer entrate nel BIOS e attivate il Wake-On-Lan; solitamente trovate l'impostazione sotto la voce Power Management Setup.

Una volta avviato Linux lanciate:

# ethtool eth0
Info.png Nome dell'interfaccia di rete
In questo e nei futuri esempi, sostituite eth0 con il nome corrispondente alla scheda di rete che state usando!


A questo punto dovreste vedere una serie di informazioni tra cui qualcosa di simile a questo:

        Supports Wake-on: g
        Wake-on: d

La voce Supports Wake-on specifica i metodi di wake-on supportati dalla vostra scheda di rete; se non la vedete è un brutto segno! La voce Wake-on specifica il metodo in uso; d sta per disabled mentre g è quello che andremo ad usare (Wake on MagicPacket™). Se per qualche motivo avete già la voce Wake-on impostata a g potete terminare qui la lettura di questa pagina ;)

Per impostare il metodo a g assicuratevi di avere la lettera g tra quelle che seguono la voce Supports Wake-on e poi digitate:

# ethtool -s eth0 wol g

Se rilanciate:

# ethtool eth0

dovreste avere Wake-on: g.

A questo punto spegnendo il computer lo potrete accendere da un'altra postazione usando o etherwake o wakeonlan.

Risveglio del computer remoto

Sia etherwake che wakeonlan permettono di inviare un MagicPacket™ alla scheda di rete del PC che volete avviare, accendendolo. Poiché per ipotesi il PC obiettivo è spento non sarà possibile contattarlo tramite un indirizzo IP, ma sarà invece necessario usare il suo indirizzo fisico (MAC Address).

Il MAC Address del PC di destinazione è ottenibile solo quando questo è acceso (a meno che per una qualche ragione esso non sia già noto), quindi sarà necessario poter accendere manualmente tale computer almeno una volta. Da terminale digitare allora:

$ ip link

ed individuate la riga:

1: eth0: <NO-CARRIER,BROADCAST,MULTICAST,UP> mtu ... link/ether 00:50:6d:ea:a2:dc brd ff:ff:ff:ff:ff:ff

Il MAC Address è la parte che segue la dicitura HWaddr ovvero, nel nostro esempio, 00:50:6D:EA:A2:DC.

Segnatevi il MAC Address e dopo aver impostato il metodo di wake-on a g sul PC di destinazione, spegnetelo e recatevi sull'altra postazione.

Etherwake

Questo applicativo richiede i permessi di root per essere eseguito. Da terminale digitare:

# etherwake <mac address> -D

esempio:
# etherwake 00:50:6D:EA:A2:DC -D

L'opzione -D serve solo ad avere in output qualche informazione in più sull'operazione.

Attention.png Avvertimento
se il PC da accendere ha una scheda madre con chipset nForce ed è collegato alla rete con la scheda di rete integrata allora dovrete invertire il MAC Address quando usate etherwake. Il driver forcedeth che controlla le schede di rete delle schede madri basate su nForce infatti, allo spegnimento del PC, scrive il MAC Address dentro alla scheda di rete, rovesciandolo. Non dovrete quindi digitare:
# etherwake 00:50:6D:EA:A2:DC -D

ma piuttosto:

# etherwake DC:A2:EA:6D:50:00 -D

Wake On Lan

Questo applicativo può essere usato anche con i privilegi dell'utente normale. Digitare allora:

$ wakeonlan <macaddress>

per esempio

$ wakeonlan 00:50:6D:EA:A2:DC

Ultimi ritocchi

Se tutto è andato per il verso giusto, il secondo PC dovrebbe essersi acceso. Ora, se il PC è partito, potrebbe capitare che, lanciando nuovamente:

# ethtool eth0

il metodo di wake-on ritorni a d.
Per far si che ogni volta che accendete il computer il metodo usato sia g , è sufficiente modificare il file /etc/rc.local inserendo, subito prima dell'istruzione "exit 0", la riga:

ethtool -s eth0 wol g

Metodo alternativo

Un metodo alternativo che non richiede la modifica dello script di avvio è quello di inserire l'abilitazione della funzione wake quando l'interfaccia di rete viene avviata. Per fare questo si può inserire una specifica direttiva in /etc/network/interfaces, ad esempio:

Da Squeeze in avanti

auto eth0
iface eth0 inet static
       address 192.168.1.2
       netmask 255.255.255.0
       gateway 192.168.1.1
       ethernet-wol g

Notare l'aggiunta della direttiva ethernet-wol.

Prima di Squeeze

auto eth0
iface eth0 inet static
       address 192.168.1.2
       netmask 255.255.255.0
       gateway 192.168.1.1
       up ethtool -s eth0 wol g

Notare l'aggiunta della direttiva up.

Alcune note finali

  • Preferire le schede di rete integrate e quelle PCI a quelle PCIExpress. Nell'esperienza di chi scrive è risultato impossibile risvegliare un PC quando il cavo di rete era collegato alle schede di rete PCIExpress (detto PC era dotato di una scheda integrata, di una PCI e due PCIExpress).
  • Se il wol non funziona provare a collegare direttamente il PC risvegliante a quello risvegliando, quindi ripetere l'invio del magic packet. A chi scrive è capitato che risultasse impossibile, almeno inizialmente, risvegliare il PC bersaglio poiché entrambe le macchine erano collegate ad un hub ethernet. Una volta staccato il cavo del PC risvegliando dall'hub e collegatolo direttamente al PC risvegliante, il primo si è acceso con successo. Ricollegato normalmente il cavo all'hub di rete il PC risvegliando ha continuato ad accendersi correttamente.

Conclusioni

La tecnologia Wake-On-Lan si può rendere utile solo nei rari casi in cui si disponga di una LAN con postazioni molto distanti tra loro, tuttavia in tali situazioni si rivela una risorsa davvero preziosa che può aiutare tra le altre cose a risparmiare energia, spegnendo i computer non usati "perché tanto poi ...".




Guida scritta da: Virtual DarKness 16:58, Giu 23, 2005 (EDT) Swirl-auth60.png Debianized 60%
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