Wireless Access Point (WAP) personalizzato: differenze tra le versioni

 
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{{Versioni compatibili|Jessie}}
{{Versioni compatibili}}{{Gateway-Router}}


== Introduzione ==
== Introduzione ==
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* si è interessati ad una soluzione semi-professionale o addirittura professionale che sia completamente personalizzabile e che non obblighi a dipendere da software proprietario.
* si è interessati ad una soluzione semi-professionale o addirittura professionale che sia completamente personalizzabile e che non obblighi a dipendere da software proprietario.


{{Box|Nota|Non tutti i dispositivi wireless supportano la modalità master, necessario per far funzionare tale dispositivo come AP. Verificare quindi tale aspetto prima di comprare un dispositivo.}}
{{Box|Nota|Non tutti i dispositivi wireless supportano la modalità master, necessario per far funzionare tale dispositivo come AP. Verificare quindi tale aspetto come descritto nella sezione "Configurazione" prima di comprare un dispositivo.}}


== Installazione ==
== Installazione ==
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<pre># apt-get install iw hostapd wireless-tools</pre>
<pre># apt-get install iw hostapd wireless-tools</pre>


I ''wireless-tools'' forniscono diversi strumenti, tra cui ''iwconfig'', utile per configurare dispositivi wireless molto vecchi, basati ad esempio sui driver '''HostAP, Madwifi, Prism54'''. ''iw'' risulta invece utile per manipolare i dispositivi recenti, come ad esempio quelli basati sul driver '''nl80211'''.
I ''wireless-tools'' forniscono diversi strumenti, tra cui ''iwconfig'', un'utilità ormai deprecata e atta a configurare i dispositivi wireless prima dell'introduzione a livello kernel del driver di interfaccia '''nl80211'''.<br/>
In questa guida si farà dunque solo riferimento al solo ''iw'', il nuovo strumento che sostituisce ''iwconfig'' e che supporta il già citato '''nl80211''' ([http://linuxwireless.org/en/users/Documentation/iw/#About_iw riferimento]).
Si tenga comunque presente che per impostare un dispositivo wireless in modalità master, cioè access point, è sufficiente l'utilizzo di <code>hostapd</code>, in quanto questo supporta tutti e quattro i driver d'interfaccia possibili, ovvero:
* HostAP
* madwifi
* prism54
* nl80211 (cfg80211/mac80211)


== Configurazione ==
== Configurazione ==


Convenzioni:
=== Convenzioni ===
 
* '''eth0''' è l'interfaccia a filo;
* '''eth0''' è l'interfaccia a filo;
* '''wlan0''' è l'interfaccia senza fili;
* '''wlan0''' è l'interfaccia senza fili;
* '''br0''' è il nome del ponte di rete che includerà le sopraccitate due interfacce fisiche, nel caso di soluzione con bridge di rete.
* '''br0''' è il nome del ponte di rete che includerà le sopraccitate due interfacce fisiche, nel caso di soluzione con bridge di rete.
=== Verifica del supporto per la modalità master ===


Il primo passo è verificare che la propria scheda di rete supporti la modalità master, usando ad esempio il comando:
Il primo passo è verificare che la propria scheda di rete supporti la modalità master, usando ad esempio il comando:
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Se nell'elenco compare la voce '''AP''', allora il dispositivo di rete può essere usato in modalità master e quindi come access point.
Se nell'elenco compare la voce '''AP''', allora il dispositivo di rete può essere usato in modalità master e quindi come access point.
Una volta acclarato che il dispositivo wireless da usare supporta la modalità master è possibile passare alla configurazione di <code>hostapd</code> e quindi delle interfacce di rete.
==== Nota su ''iwconfig'' e ''nl80211'' ====
Si noti che qualora si tentasse di impostare un dispositivo wireless basato su nl80211 in modalità master impartendo il comando <code>iwconfig wlan0 mode master</code>, si otterrebbe il seguente messaggio d'errore:
Si noti che qualora si tentasse di impostare un dispositivo wireless basato su nl80211 in modalità master impartendo il comando <code>iwconfig wlan0 mode master</code>, si otterrebbe il seguente messaggio d'errore:
<pre>
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</pre>
</pre>
anche se il dispositivo supportasse effettivamente tale modalità.
anche se il dispositivo in questione supportasse effettivamente tale modalità.
 
Una volta acclarato che il dispositivo wireless da usare supporta la modalità master è possibile passare alla configurazione di <code>hostapd</code> e quindi delle interfacce di rete.


=== hostapd ===
=== hostapd ===


Questo strumento offre letteralmente una miriade di parametri su cui agire, basta ad esempio dare uno sguardo al file di configurazione d'esempio <code>/usr/share/doc/hostapd/examples/hostapd.conf.gz</code>, inoltre è possibile avviare molteplici istanze dello stesso, ognuna con un suo specifico file di configurazione.
Questo strumento offre letteralmente una miriade di parametri su cui agire, basta dare uno sguardo al file di configurazione d'esempio <code>/usr/share/doc/hostapd/examples/hostapd.conf.gz</code>, inoltre è possibile avviare molteplici istanze dello stesso, ognuna con un suo specifico file di configurazione.
In questa guida ci si limiterà a presentare i parametri essenziali ed a considerare l'esecuzione di una singola istanza di <code>hostapd</code>, scelte più che sufficienti per gestire il semplice caso di una rete domestica e/o di un piccolo ufficio.
In questa guida ci si limiterà a presentare i parametri essenziali ed a considerare l'esecuzione di una singola istanza di <code>hostapd</code>, scelte più che sufficienti per gestire il semplice caso di una rete domestica e/o di un piccolo ufficio.
Si crei dunque un file di configurazione come utente root, ad esempio <code>/etc/hostapd/hostapd.conf</code>, e si specifichino le seguenti direttive:
<pre>
# Wireless interface
interface=wlan0
driver=nl80211
ssid=test
channel=1
</pre>
Questa costituisce una configurazione assolutamente minimale, ma più che sufficiente per eseguire un primo test di funzionamento. Si digiti dunque da terminale:
<pre># hostapd /etc/hostapd/hostapd.conf</pre>
se non ci sono errori a video compariranno alcune righe informative e il demone rimarrà semplicemente attivo in primo piano. Si prema ''ctrl + C'' per terminarne l'esecuzione.
Se viceversa l'esecuzione del demone viene terminata automaticamente e compare un messaggio d'errore relativo al driver si veda [http://linuxwireless.org/en/users/Documentation/hostapd/ questa pagina].
Una volta testato <code>hostapd</code> con una configurazione minimale è possibile scrivere una configurazione un po' più elaborata (e definitiva). Se il proprio dispositivo supporta la modalità '''802.11n''' è però necessario individuare prima quali funzionalità aggiuntive sono disponibili attraverso il solito <code>iw list</code>. Questa volta la sezione di interesse è <code>Capabilities</code>. Ad esempio per il chipset ''Intel(R) Dual Band Wireless AC 3160'' l'output di interesse è:
<pre>
[...]
Capabilities: 0x1162
HT20/HT40
Static SM Power Save
RX HT20 SGI
RX HT40 SGI
RX STBC 1-stream
Max AMSDU length: 3839 bytes
DSSS/CCK HT40
[...]
</pre>
che si tradurrà nella seguente riga di configurazione:
<pre>ht_capab=[HT40+][RX-STBC1][SMPS-STATIC][SHORT-GI-20][SHORT-GI-40][DSSS_CCK-40]</pre>
È ora possibile specificare un file di configurazione semi-definitivo, che nel caso del chipset ''Intel(R) Dual Band Wireless AC 3160'' potrebbe essere simile a quanto segue:
<pre>
# Wireless interface
interface=wlan0
driver=nl80211
country_code=IT
# Wireless environment
ssid=vostro_SSID
hw_mode=g
channel=6
wmm_enabled=1
# 802.11n
ieee80211n=1
# 802.11ac
ieee80211ac=0
ht_capab=[HT40+][RX-STBC1][SMPS-STATIC][SHORT-GI-20][SHORT-GI-40][DSSS_CCK-40]
# Authentication and encryption
macaddr_acl=0
auth_algs=1
ignore_broadcast_ssid=1
wpa=2
wpa_passphrase=password_personale
wpa_key_mgmt=WPA-PSK
wpa_pairwise=TKIP
rsn_pairwise=CCMP
</pre>
dove:
* '''interface''' specifica il nome dell'interfaccia wireless da usare, chiaramente da modificare rispetto al valore indicato se diverso dal classico ''wlan0'';
* '''driver''' specifica il driver interfaccia da usare, valore che ragionevolmente non sarà da modificare a meno di non usare kernel molto vecchi;
* '''country_code''' è un valore non strettamente necessario e indica il codice paese in cui è attivo l'access point (si veda [https://en.wikipedia.org/wiki/ISO_3166-1 ISO 3166-1]);
* '''ssid''' specifica la stringa da usare appunto come SSID di rete.
* '''hw_mode''' specifica la frequenza di funzionamento (a = IEEE 802.11a 5 GHz, b = IEEE 802.11b 2.4 GHz, g = IEEE 802.11g 2.4 GHz).
* '''channel''' specifica il numero di canale da usare. L'elenco dei canali utilizzabili è rilevabile sempre dall'output di <code>iw list</code>, per la precisione nelle sezioni ''Band 1 --> Frequencies'' (2.4 GHz) e ''Band 2 --> Frequencies'' (5 GHz). Il numero del canale è indicato tra parentesi quadre ed è disponibile se a fianco, racchiuso tra parentesi tonde, è indicato ''20.0 dBm''. Si veda <code>/usr/share/doc/hostapd/examples/hostapd.conf</code>per maggiori informazioni;
* '''wmm_enabled''' deve essere impostato su (1) se si intende abilitare la modalità 802.11n e/o 802.11ac;
* '''ieee80211n''' è usato per abilitare (1) o disabilitare (0) la modalità 802.11n;
* '''ieee80211ac''' è usato per abilitare (1) o disabilitare (0) la modalità 802.11ac (richiede <code>hw_mode=a</code>);
* '''ht_capab''' permette di definire le capacità aggiuntive del dispositivo wireless (inutile dichiarare questo parametro se <code>ieee80211n=0</code>);
* '''macaddr_acl''' abilita (1) o disabilita (0) il filtro sul mac address dei dispositivi che si connettono all'access point.
* '''auth_algs''' imposta l'algoritmo di autenticazione (0 = "Open System Authentication", 1 = "Shared Key Authentication", 3 = entrambi i precedenti);
* '''ignore_broadcast_ssid''' abilita (1) o disabilita (0) la trasmissione dell'SSID di rete (ogni cliente deve già conoscerne il valore);
* '''wpa''' indica la versione di wpa ammessa, (0 = wpa1, 1 = wpa2 (e wpa3 se supportato);
* '''wpa_passphrase''' la password che ogni client dovrà immettere per connettersi all'access point;
* '''wpa_key_mgmt''', '''wpa_pairwise''', '''rsn_pairwise''' si veda <code>/usr/share/doc/hostapd/examples/hostapd.conf</code>.
A questo punto non rimane che testare un'ultima volta il file di configurazione col solito:
<pre># hostapd /etc/hostapd/hostapd.conf</pre>
Se tutto va bene abilitare/riavviare il servizio di <code>hostapd</code> nel modo appropriato alla propria versione di debian.
==== Systemd ====
Abilitare il servizio di <code>hostapd</code>
<pre># systemctl unmask hostapd</pre>
Avviare <code>hostapd</code>
<pre># systemctl start hostapd</pre>
==== Init.d ====
Editare il file <code>/usr/share/doc/hostapd/examples/hostapd.conf</code> aggiungendo sotto la sezione relativa a <code>wlan0</code> la riga <code>hostapd /etc/hostapd/hostapd.conf</code>, ottenendo quindi qualcosa di simile a (cambiare con i propri dati):
<pre>
iface wlan0 inet static
        hostapd /etc/hostapd/hostapd.conf
        address 192.0.2.10/24
        network 192.168.1.0
        broadcast 192.168.1.255
        gateway 192.168.1.1
</pre>
Quindi eseguire
<pre>
# /etc/init.d/hostapd start
# /etc/init.d/networking restart
</pre>
===== Deprecato =====
Editare il file <code>/default/hostapd/hostapd</code> indicando il percorso del proprio file di configurazione, che per questa guida significa:
<pre>DAEMON_CONF="/etc/hostapd/hostapd.conf"</pre>
Avviare quindi il demone <code>hostapd</code>:
<pre># /etc/init.d/hostapd start</pre>
=== Interfacce di rete ===
La procedura è quella standard, attraverso la definizione di <code>/etc/network/interfaces</code> o manualmente attraverso l'uso di <code>ifconfig</code>. Si ricordi che nel primo caso è necessario riavviare il demone <code>networking</code> (ma non prima di aver riavviato anche <code>hostapd</code> nel caso di bridge di rete), oppure riavviare la macchina.
==== Configurazione statica o dinamica ====
Configurare la propria interfaccia senza fili come di norma. Si noti che usando <code>hostapd</code> è del tutto inutile specificare il parametro <code>wireless-mode Master</code>, anche nel caso di vecchi kernel, visto che provvede già quest'ultimo ad attivare la modalità master.
Con questa configurazione sarà naturalmente accessibile la sola macchina su cui è fisicamente presente il dispositivo di rete wireless. Eventuali altri dispostivi presenti nella stessa LAN, ovvero sulla stessa subnet (ad esempio 192.168.1.0/24), continueranno a non essere raggiungibili (compreso un eventuale gateway per collegarsi a internet).<br>
Perché anche il resto della rete diventi raggiungibile è necessario configurare o un bridge di rete oppure un routing (si vedano le prossime due sezioni).
==== Configurazione in bridge di rete ====
Configurare un [[Ethernet Bridging | bridge di rete]] che includa l'interfaccia senza fili e l'interfaccia a filo (o le interfacce a filo) come di norma, quindi aggiungere a <code>/etc/hostapd/hostapd.conf</code> la seguente direttiva:
<pre>bridge=br0</pre>
dove '''br0''' è il nome del ponte di rete da usare. Riavviare il demone di <code>hostapd</code> e quindi quello di <code>networking</code>.<br>
Systemd
<pre>
# systemctl restart hostapd
# service networking
</pre>
Init.d
<pre>
# /etc/init.d/hostapd restart
# /etc/init.d/networking restart
</pre>
Per maggiori dettagli sul bridging si veda [[Ethernet Bridging | questa guida]].
==== Configurazione con routing delle connessioni ====
Se l'interfaccia senza fili necessita di un indirizzo ip appartenente ad una subnet differente da quella dell interfaccia a filo, per esempio 10.0.0.0/8 invece di 192.168.1.0/24, allora si deve semplicemente configurare la scheda wireless in modalità statica o dinamica e quindi implementare le necessarie regole di iptables (o strumento equivalente) per effettuare il routing dei pacchetti dall'interfaccia senza fili a quella (o quelle) a filo.<br/>
Per maggiori informazioni sull'uso di iptables si veda [[Debian e iptables | questa guida]], mentre per nftable [[Nftables | quest'altra]].
== Considerazioni finali ==
In questa guida non si è mai accennato a server DHCP semplicemente perché si è dato per scontato che nella LAN in cui andrà ad operare l'access point sia già presente un server DHCP. Qualora così non fosse l'utente dovrà naturalmente provvedere ad installarne e configurarne uno, per esempio seguendo [[Un server DNS e DHCP su Debian#Installazione e configurazione del server DHCP | questa guida]].
== Approfondimenti ==
=== Manpages ===
* <code>man iw</code>
* <code>man hostapd</code>
=== Sitografia ===
* [https://wireless.wiki.kernel.org/en/users/documentation/hostapd Hostapd] su wireless.wiki.kernel.org
* [https://wireless.wiki.kernel.org/en/users/documentation/iw iw] su wireless.wiki.kernel.org
* [https://wireless.wiki.kernel.org/en/users/documentation/modes wireless modes] su wireless.wiki.kernel.org
* [https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs/WirelessAccessPoint WAP] su help.ubuntu.com
* [https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs/MasterMode Master mode] su help.ubuntu.com
* [http://www.cyberciti.biz/faq/debian-ubuntu-linux-setting-wireless-access-point/ Debian/Ubuntu WAP] su nixcraft
{{Autori
|Autore = [[Utente:Wtf|Wtf]] 23:52, 12 set 2015 (CEST)
}}
[[Categoria:Configurazione ethernet]][[Categoria:Configurazione wireless]]
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