Applicare una patch ad un pacchetto Debian: differenze tra le versioni

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==Introduzione==
{{Versioni compatibili|Jessie|Stretch|Buster}}
== Introduzione ==
In questo ''how-to'' vedremo come sia possibile applicare una [[patch]] a un [[pacchetto]] ufficiale Debian.


In questa guida spiegher� come sostituire il filtro antispam di evolution (che usa spamassassin) con un filtro molto pi� veloce (in quanto bayesiano): bogofilter.
Bisogna sottolineare, tuttavia, che non sempre è possibile farlo: è necessario, infatti, che il pacchetto sia stato distribuito in forma di sorgenti. Ciò è sempre garantito se si utilizza la sola [[sezione]] '''main''' nei [[repository]].
Usando Evolution ho notato che il filtro antispam che richiede l'uso di spamassassin � molto lento soprattutto inserendo i controlli esterni (ovvero ogni mail viene confrontata con una lista di mail-spam note). Vi sar� capitato forse anche di usare Thunderbird che include un filtro anti-spam bayesiano (� un tecnica statistica) e di notare che questo tipo di filtro � molto pi� veloce ed ugualmente accurato (non so in termini assoluti quale sia il migliore ma per usi SOHO entrambi sono ampiamente soddisfacenti).


� possibile usare un filtro bayesiano anche con evolution, con conseguente aumento della velocit�. A tal scopo basta usare bogofilter, un filtro antispam bayessiano da linea di comando. Per i pi� smaliziati descriver� sinteticamente il procedimento, gli altri troveranno informazioni pi� dettagliate nel seguito. In pratica basta usare la funzionalit� di evolution di creare filtri che come condizione di verifica discriminano il valore di ritorno di un programma al quale � stata mandata in pipe l'email. � molto pi� semplice di quello che sembra in realt�. Il vantaggio di velocit� � notevole anche perch� si possono filtrare prima tutte le mail delle mailing list e mandare al filtro antispam solo le altre email. Lo svantaggio � che, usando una tecnica statistica, bisogna inizialmente "istruire" bogofilter a riconoscere lo spam, ma la cosa non presenta problemi se si dispone gi� di alcune decine di email di spam.
== Preparazione del sistema ==
Per prima cosa bisogna assicurarsi di avere, in <code>/etc/apt/sources.list</code>, le sorgenti da cui scaricare i pacchetti, ossia le righe inizianti con '''deb-src''' relative alla versione di Debian che si sta utilizzando.


Di default sono già abilitate. In caso di dubbi, si rimanda alla lettura della guida: [[I repository ed il loro utilizzo]].


==Usare bogofilter sulle mailbox di Evolution==
In caso di modifiche, ricordarsi di aggiornare il contenuto del database dei pacchetti, con [[privilegi di amministrazione]]:
<pre>
# apt-get update
</pre>


Evolution mette le mail in /home/$USER/.evolution/mail/local/, un file (in formato mbox) per ogni cartella che abbiamo in Evolution. Le email della cartella "Posta in arrivo" compreso lo spam ("da Cestinare") st� tutta nel file Inbox: evolution aggiunge infatti un header che gli permette di distinguere lo spam dall'ham (prosciutto in inglese: tutto ci� che non � spam). Ora, per istruire bogofilter � molto pi� comodo di disporre dello spam in un file separato. A tal scopo apriamo evolution e spostiamo tutta la posta in "Da cestinare" in una nuova cartella che chiameremo fantasiosamente Spam.
== Scaricare i sorgenti ==
 
Iniziamo, per avere tutto in ordine, a creare una cartella di lavoro:
Per istruire ora bogofilter su cosa sia spam, scriveremo in un terminale dalla cartella /home/$USER/.evolution/mail/local/:
<pre>
$ mkdir sorgenti && cd sorgenti
</pre>


Ora possiamo scaricare i sorgenti:
<pre>
$ apt-get source nomepacchetto
</pre>
così facendo scaricheremo tre file. Sarà creata automaticamente anche una directory sulla base dei due file compressi .tar.gz . Il risultato sarà, ad esempio:
<pre>
<pre>
    $ cat Spam | bogofilter -M -s
nomepacchetto-versione
nomepacchetto_versione.debian.tar.gz
nomepacchetto_versione.orig.tar.gz
nomepacchetto_versione.dsc
</pre>
</pre>
La prima voce è una directory contenente l'insieme dei due archivi sottostanti compattati, mentre il file .dsc è relativo al file di controllo tipico dei pacchetti Debian. I file .tar.gz contengono i sorgenti del pacchetto, ossia i sorgenti originali ('orig.tar.gz') e le modifiche ai sorgenti inserite dagli sviluppatori Debian ('debian.tar.gz').


 
== Installare le dipendenze per la compilazione ==
dove "Spam" � la cartella di evolution (qui file mbox) in cui abbiamo spostato lo spam. Se abbiamo indicato come spam un file di mail "pulite" possiamo annullare l'operazione con lo stesso comando sostituendo -S al posto di -s.
Successivamente bisognerà installare tutti pacchetti necessari per compilare i sorgenti. Per far questo, il mitico [[apt-get]] ci aiuterà a procurarci tutto quanto ci serve con il semplice comando:
 
Per indicare quali mail non sono spam scriveremo invece:
 
<pre>
<pre>
    $ cat Inbox | bogofilter -M -n
# apt-get build-dep nomepacchetto
</pre>
</pre>


Scaricati tutti i pacchetti necessari, possiamo entrare nella directory automaticamente creata da <code>apt-get source</code> (nel nostro caso ''nomepacchetto-versione'') e copiare qui la [[patch]] (nell'esempio il suo nome sarà ''patch.patch'') e applicarla.


Potremo ripetere il precendente comando anche per gli altri file corrispondenti a posta "pulita". Ad esempio io l'ho anche eseguito sugli altri file che contenevano i messaggi delle mailing list a cui sono iscritto. Se abbiamo indicato come mail "pulite" un file contentente spam, possiamo annullare l'operazione con lo stesso comando sostituendo -N al posto di -n.
== Applicare la patch ==
 
Supponendo che la patch non sia compressa:
Per vedere quanto adesso sia chiara a bogofilter la differenza tra spam e ham possiamo visualizzare un diagramma con il comando (dalla home):
 
<pre>
<pre>
    $ bogoutil -H ~/.bogofilter/wordlist.db
$ patch -p1 < patch.patch
</pre>
</pre>
 
Se fosse compressa:
 
dovremmo vedere in istogramma con due massimi nettamente distinti, questo vuol dire che a bogofilter � abbastanza chiara la differenza tra spam e ham. Ad esempio ecco come appare il mio istogramma, dopo aver inserito alcune centinaia di email come ham e una ottantina di mail come spam:
 
<pre>
<pre>
    Histogram
$ zcat patch.patch | patch -p1
    score  count  pct  histogram
    0.00    59199 81.65 ################################################
    0.05      178  0.25 #
    0.10      114  0.16 #
    0.15      114  0.16 #
    0.20      139  0.19 #
    0.25      159  0.22 #
    0.30      139  0.19 #
    0.35      147  0.20 #
    0.40      160  0.22 #
    0.45      201  0.28 #
    0.50      151  0.21 #
    0.55      187  0.26 #
    0.60      150  0.21 #
    0.65      155  0.21 #
    0.70      243  0.34 #
    0.75      227  0.31 #
    0.80      251  0.35 #
    0.85      324  0.45 #
    0.90      356  0.49 #
    0.95    9905 13.66 #########
    tot    72499
    hapaxes:  ham  30363 (41.88%), spam      2 ( 0.00%)
      pure:  ham  59036 (81.43%), spam    9161 (12.64%)
</pre>
</pre>


 
== Compilazione ==
Se abbiamo una email possiamo ora controllare se sia spam o meno dandola in pipe a bogofilter con il seguente comando:
Una volta applicata la patch, se non riceviamo errori, siamo pronti a compilare il pacchetto.<br/>
 
Per fare questo utilizzeremo un altro tool Debian: <code>dpkg-buildpackage</code> (installato in automatico con <code>apt-get build-dep</code>); come segue:
<pre>
<pre>
    $ cat messaggio | bogofilter
# dpkg-buildpackage -us -uc
</pre>
</pre>
Con i parametri <code>-us</code> e <code>-uc</code> sarà generato un pacchetto senza firmare i sorgenti e i file generati dal comando (.changes e .buildinfo) rispettivamente.


Una volta giunta a termine la compilazione, troveremo (nella directory ''nomepacchetto'' da noi creata) una serie di file .deb.


Se il valore di ritorno (echo $?) � 0 la mail sar� spam, se � 1 sar� ham, se � 2 bogofilter � incerto.
== Installazione del pacchetto ==
 
Ora possiamo installarli con [[dpkg]] o [[gdebi]]:
Da qui si capisce come sia possibile costruire un piccolo script al quale mandare in pasto (in pipe, tecnicamente) le nostre mail ed a seconda del valore di ritorno evolution sposter� o meno il messagio nella cartella dello Spam. Un esempio � il seguente:
 
<pre>
<pre>
    #!/bin/sh
# dpkg -i nomepacchetto_ver.sio.ne.deb
    # antispam - Wrapper per bogofilter
    #
    # Dare in pipe a questo script l'email da controllare
    # Ritorna:
    #  0  per lo spam
    #  1  per l'ham
    #  2  se il messaggio e' incerto
    #
 
    SPAMBOX="/home/$USER/.evolution/mail/local/Spam"
    HAMBOX="/home/$USER/.evolution/mail/local/Inbox"
 
    # Commentare se non si vuole istruire bogofilter sullo spam ogni volta
    # che si scarica la posta
    cat $SPAMBOX | bogofilter -M -s
   
    # Commentare se non si vuole istruire bogofilter sull'ham ogni volta
    # che si scarica la posta
    cat $HAMBOX | bogofilter -M -n
 
   
    # Controlla il messaggio dato in pipe (legge lo stdin)
    bogofilter
 
    # Valore di ritorno
    RESULT=$?
 
    echo $RESULT
    exit $RESULT
</pre>
</pre>


Bene, se non riceviamo errori, il pacchetto è installato.


Potete, ad esempio, salvare lo script precedente col nome antispam, copiarlo nel PATH (ad es. /usr/local/bin/) e renderlo eseguibile (chmod +x antispam). Ogni volta che viene mandato in pipe una email a questo script, bogofilter viene aggiornato su cosa � spam e su cosa no e poi ci dir� se il messagio passato � spam o meno.
{{Autori
 
|Autore = [[User:MaXeR|MaXeR]]
==Configurare Evolution per l'uso di bogofilter==
|Verificata_da =
 
:[[Utente:HAL 9000|HAL 9000]] 10:20, 7 set 2019 (CEST)
Non ci resta ora che configurare Evolution. Disabilitiamo innanzi tutto il filtro antispam integrato di evolution. Poi creiamo un nuovo filtro per la posta in entrata. Come condizione di verifica del filtro (riquadro '''Se''') mettiamo "In pipe a programma", come nome del programma il nome dello script (/usr/local/antispam) e come valore di ritorno 0. Ora baster� aggiungere l'azione da compiere (riquadro '''allora''') che sar� ovviamente "Sposta nella cartella" Spam.
|Numero_revisori = 1
 
}}
Ultimo consiglio che do � quello di inserire il filtro antispam alla fine della lista filtri (se ne avete altri), spostandolo in basso. Inserendo poi negli altri filtri come azione oltre a "Sposta nella cartella" anche "Arresta l'elaborazione" in modo che se il messagio corrisponde al filtro non verr� pi� processato dai filtri successivi. In questo modo arriveranno a bogofilter molti meno messaggi e l'elaborazione sar� ancora pi� veloce. Io uso questo metodo perch� non arriva spam alle mailng list a cui sono iscritto. Se vi arrivase spam anche dalle mailing list, potete non usarlo e fare filtrare tutto a bogofilter.
 
==Conclusioni==
 
 
Concludo dicendo che questa � solo una delle implementazioni possibili. Ad esempio per velocizzare ulteriormente il controllo antispam si possono commentare i cat nello script, e poi di tanto in tanto aggiornare a mano bogofilter su cosa � spam e cosa � ham. Oppure si pu� usare questo procedimento con una altro programma di posta (MUA) diverso da Evolution.Le possibilit� sono infinite. Spero di essere riuscito a spiegare la logica delle cose (piuttosto che aver dato una soluzione bell'e pronta) in modo che ognuno di voi possa adattare quanto detto per rispondere alle proprie esigenze, e anche (perch� no) al proprio capriccio. E, in fondo, non � proprio questo il bello di usare software libero?
 
Happy hacking!


----
[[Categoria:Apt]]
Autore: [[Utente:TheNoise|~ The_Noise]]
[[Categoria:Creare e modificare pacchetti]]
[[Categoria:Desktop]]
[[Categoria:Tips&Tricks]]

Versione attuale delle 08:20, 7 set 2019

Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Debian 8 "jessie"
Debian 9 "stretch"
Debian 10 "buster"

Introduzione

In questo how-to vedremo come sia possibile applicare una patch a un pacchetto ufficiale Debian.

Bisogna sottolineare, tuttavia, che non sempre è possibile farlo: è necessario, infatti, che il pacchetto sia stato distribuito in forma di sorgenti. Ciò è sempre garantito se si utilizza la sola sezione main nei repository.

Preparazione del sistema

Per prima cosa bisogna assicurarsi di avere, in /etc/apt/sources.list, le sorgenti da cui scaricare i pacchetti, ossia le righe inizianti con deb-src relative alla versione di Debian che si sta utilizzando.

Di default sono già abilitate. In caso di dubbi, si rimanda alla lettura della guida: I repository ed il loro utilizzo.

In caso di modifiche, ricordarsi di aggiornare il contenuto del database dei pacchetti, con privilegi di amministrazione:

# apt-get update

Scaricare i sorgenti

Iniziamo, per avere tutto in ordine, a creare una cartella di lavoro:

$ mkdir sorgenti && cd sorgenti

Ora possiamo scaricare i sorgenti:

$ apt-get source nomepacchetto

così facendo scaricheremo tre file. Sarà creata automaticamente anche una directory sulla base dei due file compressi .tar.gz . Il risultato sarà, ad esempio:

nomepacchetto-versione
nomepacchetto_versione.debian.tar.gz
nomepacchetto_versione.orig.tar.gz
nomepacchetto_versione.dsc

La prima voce è una directory contenente l'insieme dei due archivi sottostanti compattati, mentre il file .dsc è relativo al file di controllo tipico dei pacchetti Debian. I file .tar.gz contengono i sorgenti del pacchetto, ossia i sorgenti originali ('orig.tar.gz') e le modifiche ai sorgenti inserite dagli sviluppatori Debian ('debian.tar.gz').

Installare le dipendenze per la compilazione

Successivamente bisognerà installare tutti pacchetti necessari per compilare i sorgenti. Per far questo, il mitico apt-get ci aiuterà a procurarci tutto quanto ci serve con il semplice comando:

# apt-get build-dep nomepacchetto

Scaricati tutti i pacchetti necessari, possiamo entrare nella directory automaticamente creata da apt-get source (nel nostro caso nomepacchetto-versione) e copiare qui la patch (nell'esempio il suo nome sarà patch.patch) e applicarla.

Applicare la patch

Supponendo che la patch non sia compressa:

$ patch -p1 < patch.patch

Se fosse compressa:

$ zcat patch.patch | patch -p1

Compilazione

Una volta applicata la patch, se non riceviamo errori, siamo pronti a compilare il pacchetto.
Per fare questo utilizzeremo un altro tool Debian: dpkg-buildpackage (installato in automatico con apt-get build-dep); come segue:

# dpkg-buildpackage -us -uc

Con i parametri -us e -uc sarà generato un pacchetto senza firmare i sorgenti e i file generati dal comando (.changes e .buildinfo) rispettivamente.

Una volta giunta a termine la compilazione, troveremo (nella directory nomepacchetto da noi creata) una serie di file .deb.

Installazione del pacchetto

Ora possiamo installarli con dpkg o gdebi:

# dpkg -i nomepacchetto_ver.sio.ne.deb

Bene, se non riceviamo errori, il pacchetto è installato.




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