Old:Installazione Qemu con supporto accelerazione Kqemu: differenze tra le versioni

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=Introduzione=
{{Old}}
A causa delle numerose migrazioni gli utenti di testing possono trovarsi davanti a qualche problema relativo alla mancanza di pacchetti nel repository ufficiale Debian...
==Installazione QEMU con qvm86/kqemu per Debian/Ubuntu==


Questo � dovuto alla politica di gestione di testing, la quale richiede che un pacchetto debba avere le seguenti caratteristiche, prima di entrare in testing:
=== Qemu con supporto qvm86 (libero, ma sperimentale) ===
* Sia stato in unstable per almeno 10 giorni (nel caso di priorit� bassa (''low''));
* Non abbia Bug gravi;
* Le dipendenze richieste siano completamente soddisfatte in testing.


=Lo stato di un pacchetto=
====1. Fase Preliminare====
� possibile conoscere lo stato di un pacchetto (per l'esattezza di un pacchetto di sorgenti) tramite il sito della [http://qa.debian.org Quality Assurance], nel seguente modo:
Assicuratevi di aver installato i pacchetti necessari a scaricare e compilare il tutto:
* ricavare il pacchetto sorgente da cui viene creato il pacchetto binario in questione:
* '''ssh''' e '''cvs''' (per scaricare qvm86 occorre andare via cvs remoto);
<pre> $ apt-cache show nomepacchetto | grep Source</pre>
* '''patch''' (per usare qvm86 con qemu occorre effettuare una piccola patch ai sorgenti di qemu);
* recarsi su http://packages.qa.debian.org ed inserire il nome del pacchetto sorgente
* '''gcc-3.3''' oppure '''gcc-3.4''' (qemu non è ancora compilabile col gcc 4.0);
* leggere lo stato del pacchetto!
* '''libsdl1.2-dev''';
* '''zlib1g-dev''';
* '''make''';
* '''kernel-headers-'''''versione_del_kernel_in_uso'' (oppure '''linux-headers-'''''versione_del_kernel_in_uso'' se avete una Ubuntu o usate una Debian unstable con un kernel recente). La versione può essere individuata eseguendo il comando <code>uname -r</code>.


{{Box|Nota:|� possibile automatizzare la procedura inserendo, nella pagina http://packages.qa.debian.org, il nome del pacchetto binario... il sistema mostrer� il nome del pacchetto di sorgenti relativo ed in 10 secondi reindirizzer� alla pagina relativa al suo stato.}}
====2. Recupero file QEMU====
Scaricate da [http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/download.html http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/download.html] gli archivi dei codici sorgenti di QEMU, e come '''utente diverso da root''' scompattateli in una directory e poi entrateci.
<pre>
$ tar zxvf qemu-0.8.0.tar.gz
$ cd qemu-0.8.0
</pre>
====3. Recupero file qvm86====
Scaricate via cvs i sorgenti di qvm86, in modo che siano all'interno della directory dei sorgenti di qemu, sempre con un utente '''diverso da root'''.
<pre>
$ export CVS_RSH=ssh
$ export CVSROOT=:pserver:anonymous@cvs.savannah.nongnu.org:/sources/qvm86
$ cvs -z3 co qvm86
</pre>
====4. Applicazione patch====
Applicate dalla directory dei sorgenti di qemu la patch provvista da qvm86:
<pre>
$ patch -p0 < qvm86/patch.qvm86
</pre>
====5. Configurazione====
Configurate l'ambiente di compilazione avviando lo script <code>./configure</code>.
Verificate che sia tutto ok, poi compilate il tutto ed installate:
<pre>
$ ./configure --cc=gcc-3.3
$ make
</pre>
Se avviando <code>./configure</code> avete errori del tipo che non si riesce a trovare la parte di sviluppo di libsdl, avete scompattato gli archivi come root. Leggete meglio sopra e ricominciate da capo.
 
Se dopo aver avviato <code>make</code> ci sono errori di compilazione, ci si può limitare a compilare il solo modulo di emulazione x86, aggiungendo l'opzione <code>--target-list=i386-softmmu</code> al comando <code>./configure</code>.
<pre>
$ make clean
$ ./configure --cc=gcc-3.3 --target-list=i386-softmmu
$ make
</pre>
Se non ci sono errori, ora potete diventare root ed installare qemu.
<pre>
$ su
Password:
# make install
</pre>
A questo punto qemu è installato in <code>/usr/local/bin/qemu</code>, ed il modulo qvm86 si trova in <code>/lib/modules/''versione_del_kernel''/misc/qvm86.ko</code>.
 
====6. Caricamento modulo====
Prima di eseguire qemu va caricato il modulo del kernel <code>qvm86</code>, va eventualmente creato <code>/dev/qvm86</code> (usato per interagire col kernel) e gli vanno dati permessi adeguati.
 
Esempio di procedura manuale (per chi '''non ha''' installato il pacchetto udev), queste due operazioni sono da fare come root una volta sola:
<pre>
# mknod /dev/qvm86 c 222 0
# chmod 666 /dev/qvm86
</pre>
 
Questa operazione va eseguita come root ad ogni avvio del sistema per usare qemu:
<pre>
# modprobe qvm86
</pre>
 
Esempio di procedura manuale (per chi '''ha''' installato il pacchetto udev), queste due operazioni vanno eseguite come root ad ogni avvio del sistema:
<pre>
# modprobe qvm86
# chmod 666 /dev/qvm86
</pre>
 
Per far eseguire '''automaticamente''' queste operazioni ad ogni avvio del sistema (consigliato):
* diventate root (<code>su -</code>);
* modificate il file <code>/etc/modules</code> aggiungendo la riga <code>qvm86</code>, in modo che il modulo venga automaticamente caricato al boot;
* create il file <code>/etc/modprobe.d/qvm86</code> contenente le seguenti righe:
** per chi '''non ha''' installato il pacchetto udev:
<pre>
install qvm86 /sbin/modprobe --ignore-install qvm86 \
&& (test -c /dev/qvm86 || mknod /dev/qvm86 c 222 0) \
&& chmod 666 /dev/qvm86
</pre>
:* per chi '''ha''' installato il pacchetto udev:
<pre>
install qvm86 /sbin/modprobe --ignore-install qvm86 && chmod 666 /dev/qvm86
</pre>
Una volta caricato il modulo e dati i permessi di lettura a <code>/dev/qvm86</code> siamo pronti per eseguire il nuovo qemu.
 
Accertatevi che il qemu che andrete ad eseguire '''sia quello compilato in <code>/usr/local/bin/qemu</code>''': potete farlo eseguendo <code>type qemu</code>.
 
=== Qemu col supporto kqemu (proprietario) ===
 
====1. Fase Preliminare====
Assicuratevi di aver installato i pacchetti necessari a compilare il tutto:
* '''gcc-3.3''' oppure '''gcc-3.4''' (qemu non è ancora compilabile col gcc 4.0);
* '''libsdl1.2-dev''';
* '''zlib1g-dev''';
* '''make''';
* '''gcc''';
* '''kernel-headers-'''''versione_del_kernel_in_uso'' (oppure '''linux-headers-'''''versione_del_kernel_in_uso'' se avete una Ubuntu od usate una Debian unstable con un kernel recente). La versione può essere individuata eseguendo il comando <code>uname -r</code>.
 
====2. Recupero file QEMU/KQEMU====
Scaricate archivi dei codici sorgenti di [http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/download.html QEMU e KQEMU], e come '''utente diverso da root''' scompattateli in modo che la directory di kqemu venga estratta all'interno della directory di qemu. Quindi entrate nella directory dei sorgenti.
<pre>
$ tar zxvf qemu-0.8.0.tar.gz
$ tar zxvf kqemu-0.7.2.tar.gz -C qemu-0.8.0
$ cd qemu-0.8.0
</pre>
====3. Configurazione====
Configurate l'ambiente di compilazione avviando lo script <code>./configure</code>.
Verificate che sia tutto ok e che il supporto kqemu sia attivato, in modo che venga compilato
il modulo corretto per il vostro kernel. Poi compilate il tutto ed installate.
<pre>
$ ./configure --cc=gcc-3.4
$ make
</pre>
Se avviando <code>./configure</code> avete errori del tipo che non si riesce a trovare la parte di sviluppo di libsdl, avete scompattato gli archivi come root invece che come utente comune. Leggete meglio sopra e ricominciate da capo.
Chi utilizza Ubuntu Breezy (5.10) definisca anche la variabile di  ambiente CC che punti a gcc-3.4 (<code>export CC='/usr/bin/gcc-3.4'</code>), altrimenti il linking di kqemu verrà fatto con gcc-4.0 (compilatore di default su Ubuntu Breezy 5.10) e in fase di caricamento del modulo si avrà l'errore '''Invalid module format''', poiché il kernel standard di questa distribuzione è compilato con gcc-3.4. La variabile va definita prima di eseguire il <code>make</code>; se ciò non è stato fatto per tempo allora è necessario entrare nella directory <code>kqemu/</code> ed eliminare quanto già compilato con <code>make clean</code>, poi ritornare nella directory principale e rilanciare <code>make</code>.
 
Se dopo aver avviato <code>make</code> ci sono errori di compilazione, ci si può limitare a compilare il solo modulo di emulazione x86, aggiungendo l'opzione <code>--target-list=i386-softmmu</code> al comando <code>./configure</code>.
<pre>
$ make clean
$ ./configure --cc=gcc-3.4 --target-list=i386-softmmu
$ make
</pre>
Se non ci sono errori, ora potete diventare root ed installare qemu.
<pre>
$ su
</pre>
Password:
<pre>
# make install
</pre>
A questo punto qemu è installato in <code>/usr/local/bin/qemu</code>, ed il modulo kqemu si trova in <code>/lib/modules/''versione_del_kernel''/misc/kqemu.ko</code>.
 
====4. Caricamento modulo====
Prima di eseguire qemu va caricato il modulo del kernel <code>kqemu</code>, va eventualmente creato <code>/dev/kqemu</code> (usato per interagire col kernel) e gli vanno dati permessi adeguati.  
 
Esempio di procedura manuale (per chi '''non ha''' installato il pacchetto udev), queste due operazioni sono da fare come root una volta sola:
<pre>
# mknod /dev/kqemu c 250 0
# chmod 666 /dev/kqemu
</pre>
 
Questa operazione va eseguita come root ad ogni avvio del sistema:
<pre>
# modprobe kqemu
</pre>
Esempio di procedura manuale (per chi '''ha''' installato il pacchetto udev), queste due operazioni vanno eseguite come root ad ogni avvio del sistema:
<pre>
# modprobe kqemu major=0
# chmod 666 /dev/kqemu
</pre>
Per far eseguire '''automaticamente''' queste operazioni ad ogni avvio del sistema (consigliato):
* diventate root (<code>su -</code>);
* modificate il file <code>/etc/modules</code> aggiungendo la riga <code>kqemu</code>, in modo che il modulo venga automaticamente caricato al boot;
* create il file <code>/etc/modprobe.d/kqemu</code> contenente le seguenti righe:
** per chi '''non ha''' installato il pacchetto udev:
<pre>
install kqemu /sbin/modprobe --ignore-install kqemu \
&& (test -c /dev/kqemu || mknod /dev/keqmu c 250 0) \
&& chmod 666 /dev/kqemu
</pre>
:* per chi '''ha''' installato il pacchetto udev:
<pre>
options kqemu major=0
install kqemu /sbin/modprobe --ignore-install kqemu && chmod 666 /dev/kqemu
</pre>
Una volta caricato il modulo e dati i permessi di lettura a <code>/dev/kqemu</code> siamo pronti per eseguire il nuovo qemu.
 
Accertatevi che il qemu che andrete ad eseguire '''sia quello compilato in <code>/usr/local/bin/qemu</code>''': potete farlo eseguendo <code>type qemu</code>.
 
== Utilizzo QEMU ==
 
===Creazione immagine===
Creazione di un file immagine per il disco (facoltativo):
<pre>
$ qemu-img create hd.img 5G
</pre>
===Esecuzione QEMU===
''(cambiare il boot per fare l'installazione da cd etc..)''
 
Per semplicità qui avviamo qemu da root (gli utenti comuni in Debian solitamente non possono leggere direttamente <code>/dev/cdrom</code>), tuttavia qemu può tranquillamente essere eseguito come utente comune (consigliato).
<pre>
# qemu -boot c -cdrom /dev/cdrom -hda /home/rob/hd.img \
-user-net -pci -m 256 -k it -localtime
</pre>
 
Le principali opzioni di qemu sono:
 
* <code>'''-m ''megabyte'' '''</code>: memoria per l'emulatore = 256MB
* <code>'''-k it'''</code>: tastiera italiana
* <code>'''-localtime'''</code>: usa ora locale (default UTC)
* <code>'''-pci'''</code>: emula scheda di rete rtl8029 PCI
* <code>'''-boot c'''</code>: avvia dal dico rigido emulato (usare <code>'''-boot d'''</code> per il boot dal cdrom emulato)
* <code>'''-user-net'''</code>: il sistema GUEST deve essere configurato in DHCP. Qemu assegna un indirizzo dinamico "10.0.2.15" al SO guest, il quale sarà in grado di pingare solo il suo GW che è "10.0.2.2". Per testare la rete quindi avviare le applicazioni di rete, visto che il ping ''host'' non funziona.
 
=== QEMU Networking ===


=Creare i pacchetti binari per la propria distribuzione=
'''Sezione da revisionare per i cambiamenti nella versione 0.8.0'''
Premetto che la seguente procedura � utilizzabile prevalentemente per il backport da ''unstable'' a ''testing'', mentre potrebbe dare problemi per il backport da ''testing'' a ''stable''.


==Pacchetti necessari==
Con la soluzione indicata qui sopra, il sistema Guest riesce a navigare in Internet, ma non riesce ad accedere alle risorse del proprio host. La maniera più facile per configurare qemu in modo che possa fare entrambe le cose, è quella di installare vde e usare tun/tap con un bridge.
Per eseguire le operazioni illustrare in questa pagina sono necessari i seguenti pacchetti, normalmente utilizzati per lo sviluppo dei pacchetti Debian:
* dpkg-dev
* devscripts
* fakeroot


==Scaricare i sorgenti==
Prima di iniziare, dovete verificare che il vostro kernel supporti i seguenti moduli:
Dalla pagina relativa allo stato del pacchetto � possibile scaricare i sorgenti necessari per questo backport (nel riquadro '''Source files'''). I file sono, per l'esattezza, 3:
  tun: "Network device support" -> "Universal TUN/TAP device driver support"
* l'archivio contenente i sorgenti originali, '''.orig.tar.gz'''
  IP masquerade: "Networking options" -> "IP: Netfilter Configuration"
* l'archivio contenente le patch per creare il pacchetto, '''.patch.gz'''
  bridging: "Networking options" -> "802.1d Ethernet Bridging"
* il file contenente la descrizione del pacchetto, '''.dsc'''


Una volta scaricati in una unica directory � necessario estrarli:
e dovete installare il pacchetto bridge-utils:
<pre>
<pre>
$ dpkg-source -x nomepacchetto.....dsc
apt-get install bridge-utils
</pre>
</pre>
[http://vde.sourceforge.net Vde] sta per Virtual Distributed Ethernet ed è un programma open source che vi permette di creare un network virtuale. Noi lo utilizzeremo per far fare in modo che il sistema Guest veda se stesso come un'unità distinta dal sistema host e possa colloquiare con questi.


==Scaricare le dipendenze==
Per quel che ne so io, non esiste (ancora) un pacchetto deb già pronto per l'uso, ma per installare vde sono sufficenti poche righe:
Prima di procedere alla compilazione � necessario installare i pacchetti ''-dev'' necessari per la compilazione...
Anche in questo caso, come sempre del resto, il sistema di gestione dei pacchetti Debian ci viene in aiuto: � infatti necessario un semplice
<pre>
<pre>
# apt-get build-deps nomepacchetto
wget http://puzzle.dl.sourceforge.net/sourceforge/vde/vde-1.5.9.tar.gz
tar -xvzf vde-1.5.9.tar.gz
cd vde-1.5.9
./configure
make
make install
</pre>
</pre>
per installare le dipendenze necessarie alla compilazione.
Una volta fatto questo, siete pronti per configurare tun e il bridge:
<pre>
vde_switch -tap tun0 -daemon
chmod 777 /tmp/vde.ctl
ifconfig eth0 down
brctl addbr br0
ifconfig eth0 0.0.0.0 promisc up
ifconfig tun0 0.0.0.0 promisc up
# l'IP qui sotto è quello del computer host; modificatelo per adeguarlo alle vs esigenze
ifconfig br0 192.168.0.200 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.0.255 up
brctl stp br0 off
brctl setfd br0 1
brctl sethello br0 1
brctl addif br0 eth0
brctl addif br0 tun0
# questo invece è l'indirizzo IP del gateway
route add default gw 192.168.0.1
</pre>
NB: Una volta verificato che tutto funziona, queste istruzioni vanno inserite in uno script in modo da essere eseguite automaticamente all'accensione del computer qui ne trovate uno piuttosto grezzo: [http://www.itaca.coopsoc.it/download/sources/vde_qemu vde_qemu], che va salvato in <code>/etc/init.d.</code> Dopodiché:
<pre>
# chmod u+x /etc/init.d/vde_qemu
# update-rc.d -n vde_qemu defaults 90
</pre>
Ora tutto è pronto per lanciare qemu, con l'ultima avvertenza che dovete usare l'apposito wrapper vdeqemu:
<pre>
vdeqemu -hda disk.img -localtime -net nic -net vde
</pre>
{{Box|NB:| con le release più recenti di qemu non viene più supportato l'argomento <code>-tun-fd</code> che vdeqemu utilizza nella sintassi standard. È perciò necessario lanciare il wrapper vdeqemu con le opzioni <code>-net nic</code> (per attivare l'emulazione di un interfaccia di rete virtuale) e <code>-net vde</code> (per suggerire a vdeqemu di utilizzare la nuova sintassi di qemu)}}
 
Potete utilizzare tutte le opzioni di qemu, fuorché <code>-user-net</code>, che disattiverebbe <code>tun</code>.
 
Ora il sistema guest dovrebbe accedere a tutte le porte del sistema host, in maniera totalmente trasparente: da risorse di rete dovreste vedere il vostro server samba con le sue partizioni; dal browser dovreste accedere alle pagine del vostro server web, etc. etc.


{{Box|Nota:|il comando potrebbe non risolvere tutte le dipendenze (nel peggiore dei casi potrebbe non trovare informazioni riguardo a queste). In questo caso, quindi, bisogner� installarle a mano. Le dipendenze mancanti verranno mostrate nell'output di ''dpkg-buildpackage'' e dovranno essere installate come viene installato normalmente un pacchetto. Non sar� possibile continuare nel processo di compilazione se non si soddisfano tutte le dipendenze di compilazione.}}
=== Patch per Windows ===


==Compilare il pacchetto==
Per quanto riguarda l'utilizzo della CPU, a quanto pare Windows 9x non fa un uso corretto della istruzione CPU HLT e quindi spara la cpu a 100% quando è in idle (non fa nulla) e invece la usa regolarmente quando è sotto "sforzo", paradossalmente infatti, se viene utilizzata la cpu di qemu l'utilizzo di cpu si abbassa su Linux in proporzione.
Una volta installate le dipendenze si pu� procedere con la compilazione del pacchetto:
* bisogna entrare nella directory dei sorgenti creata durante l'estrazione dei sorgenti;
* per far partire la compilazione si pu� usare il seguente comando: <pre>$ fakeroot dpkg-buildpackage</pre>


Se tutto procede senza problemi verranno creati, nella directory precedente, i pacchetti binari frutto della compilazione... per installarli � sufficiente il classico
La patch può essere scaricata [http://klingon.homelinux.net/files/amnhltm.zip qui], va installata sul Win9x GUEST.
<pre> # dpkg -i nomepacchetto.....deb</pre>


=Conclusioni=
==Collegamenti esterni==
Questo rappresenta il metodo pi� semplice per ottenere un pacchetto per testing partendo da un pacchetto sorgente di unstable, anche se non sempre pu� essere applicato (a causa di dipendenze non risolte perch� non presenti in testing (in questo caso � necessario partire dal backporting delle librerie mancanti) o perch� le versioni dei pacchetti in testing non sono abbastanza aggiornate per concludere con successo la compilazione (evento molto raro)).
*[http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=39513 http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=39513]
*[http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/index.html http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/index.html]
*[http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/qemu-doc.html http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/qemu-doc.html]
*[http://www.debian-administration.org/?article=40 http://www.debian-administration.org/?article=40]
*[http://oui.com.br/n/content.php?article.21 http://oui.com.br/n/content.php?article.21]
*[http://www.carlsonhome.net/computer_help_log.php http://www.carlsonhome.net/computer_help_log.php]
*[http://savannah.nongnu.org/projects/qvm86/ http://savannah.nongnu.org/projects/qvm86/]


Nel Backport Howto vedremo, pi� in dettaglio, come eseguire un Backport da ''testing''/''unstable'' verso ''stable''...
{{Autori
|Autore = [[Utente:Themonkey|Themonkey]] 20:31, Ago 19, 2005 (EDT)
|Estesa_da =
:[[Utente:ianezz|ianezz]] 17:40, Nov 25, 2005 (CET) (per la parte di compilazione ed installazione)''
:[[Utente:Paulox|Paulox]] 11:13, Dic 21, 2005 (EST) (aggiornamento alla versione 0.8.0 e riformattazione della pagina)
:[[Utente:Sancious|Sancious]] 23:13, Dic 13, 2006 (CET) (aggiornamento linea di comando wrapper vdeqemu in sezione QEMU Networking)
}}

Versione attuale delle 10:56, 12 giu 2016

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.


Installazione QEMU con qvm86/kqemu per Debian/Ubuntu

Qemu con supporto qvm86 (libero, ma sperimentale)

1. Fase Preliminare

Assicuratevi di aver installato i pacchetti necessari a scaricare e compilare il tutto:

  • ssh e cvs (per scaricare qvm86 occorre andare via cvs remoto);
  • patch (per usare qvm86 con qemu occorre effettuare una piccola patch ai sorgenti di qemu);
  • gcc-3.3 oppure gcc-3.4 (qemu non è ancora compilabile col gcc 4.0);
  • libsdl1.2-dev;
  • zlib1g-dev;
  • make;
  • kernel-headers-versione_del_kernel_in_uso (oppure linux-headers-versione_del_kernel_in_uso se avete una Ubuntu o usate una Debian unstable con un kernel recente). La versione può essere individuata eseguendo il comando uname -r.

2. Recupero file QEMU

Scaricate da http://fabrice.bellard.free.fr/qemu/download.html gli archivi dei codici sorgenti di QEMU, e come utente diverso da root scompattateli in una directory e poi entrateci.

 $ tar zxvf qemu-0.8.0.tar.gz
 $ cd qemu-0.8.0

3. Recupero file qvm86

Scaricate via cvs i sorgenti di qvm86, in modo che siano all'interno della directory dei sorgenti di qemu, sempre con un utente diverso da root.

 $ export CVS_RSH=ssh
 $ export CVSROOT=:pserver:anonymous@cvs.savannah.nongnu.org:/sources/qvm86
 $ cvs -z3 co qvm86

4. Applicazione patch

Applicate dalla directory dei sorgenti di qemu la patch provvista da qvm86:

 $ patch -p0 < qvm86/patch.qvm86

5. Configurazione

Configurate l'ambiente di compilazione avviando lo script ./configure. Verificate che sia tutto ok, poi compilate il tutto ed installate:

 $ ./configure --cc=gcc-3.3
 $ make

Se avviando ./configure avete errori del tipo che non si riesce a trovare la parte di sviluppo di libsdl, avete scompattato gli archivi come root. Leggete meglio sopra e ricominciate da capo.

Se dopo aver avviato make ci sono errori di compilazione, ci si può limitare a compilare il solo modulo di emulazione x86, aggiungendo l'opzione --target-list=i386-softmmu al comando ./configure.

 $ make clean
 $ ./configure --cc=gcc-3.3 --target-list=i386-softmmu
 $ make

Se non ci sono errori, ora potete diventare root ed installare qemu.

 $ su
 Password:
 # make install

A questo punto qemu è installato in /usr/local/bin/qemu, ed il modulo qvm86 si trova in /lib/modules/versione_del_kernel/misc/qvm86.ko.

6. Caricamento modulo

Prima di eseguire qemu va caricato il modulo del kernel qvm86, va eventualmente creato /dev/qvm86 (usato per interagire col kernel) e gli vanno dati permessi adeguati.

Esempio di procedura manuale (per chi non ha installato il pacchetto udev), queste due operazioni sono da fare come root una volta sola:

 # mknod /dev/qvm86 c 222 0
 # chmod 666 /dev/qvm86
 

Questa operazione va eseguita come root ad ogni avvio del sistema per usare qemu:

 # modprobe qvm86

Esempio di procedura manuale (per chi ha installato il pacchetto udev), queste due operazioni vanno eseguite come root ad ogni avvio del sistema:

 # modprobe qvm86
 # chmod 666 /dev/qvm86

Per far eseguire automaticamente queste operazioni ad ogni avvio del sistema (consigliato):

  • diventate root (su -);
  • modificate il file /etc/modules aggiungendo la riga qvm86, in modo che il modulo venga automaticamente caricato al boot;
  • create il file /etc/modprobe.d/qvm86 contenente le seguenti righe:
    • per chi non ha installato il pacchetto udev:
 install qvm86 /sbin/modprobe --ignore-install qvm86 \
 && (test -c /dev/qvm86 || mknod /dev/qvm86 c 222 0) \
 && chmod 666 /dev/qvm86
  • per chi ha installato il pacchetto udev:
 install qvm86 /sbin/modprobe --ignore-install qvm86 && chmod 666 /dev/qvm86

Una volta caricato il modulo e dati i permessi di lettura a /dev/qvm86 siamo pronti per eseguire il nuovo qemu.

Accertatevi che il qemu che andrete ad eseguire sia quello compilato in /usr/local/bin/qemu: potete farlo eseguendo type qemu.

Qemu col supporto kqemu (proprietario)

1. Fase Preliminare

Assicuratevi di aver installato i pacchetti necessari a compilare il tutto:

  • gcc-3.3 oppure gcc-3.4 (qemu non è ancora compilabile col gcc 4.0);
  • libsdl1.2-dev;
  • zlib1g-dev;
  • make;
  • gcc;
  • kernel-headers-versione_del_kernel_in_uso (oppure linux-headers-versione_del_kernel_in_uso se avete una Ubuntu od usate una Debian unstable con un kernel recente). La versione può essere individuata eseguendo il comando uname -r.

2. Recupero file QEMU/KQEMU

Scaricate archivi dei codici sorgenti di QEMU e KQEMU, e come utente diverso da root scompattateli in modo che la directory di kqemu venga estratta all'interno della directory di qemu. Quindi entrate nella directory dei sorgenti.

 $ tar zxvf qemu-0.8.0.tar.gz
 $ tar zxvf kqemu-0.7.2.tar.gz -C qemu-0.8.0
 $ cd qemu-0.8.0

3. Configurazione

Configurate l'ambiente di compilazione avviando lo script ./configure. Verificate che sia tutto ok e che il supporto kqemu sia attivato, in modo che venga compilato il modulo corretto per il vostro kernel. Poi compilate il tutto ed installate.

 $ ./configure --cc=gcc-3.4
 $ make

Se avviando ./configure avete errori del tipo che non si riesce a trovare la parte di sviluppo di libsdl, avete scompattato gli archivi come root invece che come utente comune. Leggete meglio sopra e ricominciate da capo. Chi utilizza Ubuntu Breezy (5.10) definisca anche la variabile di ambiente CC che punti a gcc-3.4 (export CC='/usr/bin/gcc-3.4'), altrimenti il linking di kqemu verrà fatto con gcc-4.0 (compilatore di default su Ubuntu Breezy 5.10) e in fase di caricamento del modulo si avrà l'errore Invalid module format, poiché il kernel standard di questa distribuzione è compilato con gcc-3.4. La variabile va definita prima di eseguire il make; se ciò non è stato fatto per tempo allora è necessario entrare nella directory kqemu/ ed eliminare quanto già compilato con make clean, poi ritornare nella directory principale e rilanciare make.

Se dopo aver avviato make ci sono errori di compilazione, ci si può limitare a compilare il solo modulo di emulazione x86, aggiungendo l'opzione --target-list=i386-softmmu al comando ./configure.

 $ make clean
 $ ./configure --cc=gcc-3.4 --target-list=i386-softmmu
 $ make

Se non ci sono errori, ora potete diventare root ed installare qemu.

 $ su
Password:
 # make install

A questo punto qemu è installato in /usr/local/bin/qemu, ed il modulo kqemu si trova in /lib/modules/versione_del_kernel/misc/kqemu.ko.

4. Caricamento modulo

Prima di eseguire qemu va caricato il modulo del kernel kqemu, va eventualmente creato /dev/kqemu (usato per interagire col kernel) e gli vanno dati permessi adeguati.

Esempio di procedura manuale (per chi non ha installato il pacchetto udev), queste due operazioni sono da fare come root una volta sola:

 # mknod /dev/kqemu c 250 0
 # chmod 666 /dev/kqemu

Questa operazione va eseguita come root ad ogni avvio del sistema:

 # modprobe kqemu

Esempio di procedura manuale (per chi ha installato il pacchetto udev), queste due operazioni vanno eseguite come root ad ogni avvio del sistema:

 # modprobe kqemu major=0
 # chmod 666 /dev/kqemu

Per far eseguire automaticamente queste operazioni ad ogni avvio del sistema (consigliato):

  • diventate root (su -);
  • modificate il file /etc/modules aggiungendo la riga kqemu, in modo che il modulo venga automaticamente caricato al boot;
  • create il file /etc/modprobe.d/kqemu contenente le seguenti righe:
    • per chi non ha installato il pacchetto udev:
 install kqemu /sbin/modprobe --ignore-install kqemu \
 && (test -c /dev/kqemu || mknod /dev/keqmu c 250 0) \
 && chmod 666 /dev/kqemu
  • per chi ha installato il pacchetto udev:
 options kqemu major=0
 install kqemu /sbin/modprobe --ignore-install kqemu && chmod 666 /dev/kqemu

Una volta caricato il modulo e dati i permessi di lettura a /dev/kqemu siamo pronti per eseguire il nuovo qemu.

Accertatevi che il qemu che andrete ad eseguire sia quello compilato in /usr/local/bin/qemu: potete farlo eseguendo type qemu.

Utilizzo QEMU

Creazione immagine

Creazione di un file immagine per il disco (facoltativo):

 $ qemu-img create hd.img 5G

Esecuzione QEMU

(cambiare il boot per fare l'installazione da cd etc..)

Per semplicità qui avviamo qemu da root (gli utenti comuni in Debian solitamente non possono leggere direttamente /dev/cdrom), tuttavia qemu può tranquillamente essere eseguito come utente comune (consigliato).

 # qemu -boot c -cdrom /dev/cdrom -hda /home/rob/hd.img \
 -user-net -pci -m 256 -k it -localtime

Le principali opzioni di qemu sono:

  • -m megabyte : memoria per l'emulatore = 256MB
  • -k it: tastiera italiana
  • -localtime: usa ora locale (default UTC)
  • -pci: emula scheda di rete rtl8029 PCI
  • -boot c: avvia dal dico rigido emulato (usare -boot d per il boot dal cdrom emulato)
  • -user-net: il sistema GUEST deve essere configurato in DHCP. Qemu assegna un indirizzo dinamico "10.0.2.15" al SO guest, il quale sarà in grado di pingare solo il suo GW che è "10.0.2.2". Per testare la rete quindi avviare le applicazioni di rete, visto che il ping host non funziona.

QEMU Networking

Sezione da revisionare per i cambiamenti nella versione 0.8.0

Con la soluzione indicata qui sopra, il sistema Guest riesce a navigare in Internet, ma non riesce ad accedere alle risorse del proprio host. La maniera più facile per configurare qemu in modo che possa fare entrambe le cose, è quella di installare vde e usare tun/tap con un bridge.

Prima di iniziare, dovete verificare che il vostro kernel supporti i seguenti moduli:

 tun: "Network device support" -> "Universal TUN/TAP device driver support"
 IP masquerade: "Networking options" -> "IP: Netfilter Configuration"
 bridging: "Networking options" -> "802.1d Ethernet Bridging"

e dovete installare il pacchetto bridge-utils:

 apt-get install bridge-utils

Vde sta per Virtual Distributed Ethernet ed è un programma open source che vi permette di creare un network virtuale. Noi lo utilizzeremo per far fare in modo che il sistema Guest veda se stesso come un'unità distinta dal sistema host e possa colloquiare con questi.

Per quel che ne so io, non esiste (ancora) un pacchetto deb già pronto per l'uso, ma per installare vde sono sufficenti poche righe:

 wget http://puzzle.dl.sourceforge.net/sourceforge/vde/vde-1.5.9.tar.gz
 tar -xvzf vde-1.5.9.tar.gz
 cd vde-1.5.9
 ./configure
 make
 make install

Una volta fatto questo, siete pronti per configurare tun e il bridge:

 vde_switch -tap tun0 -daemon
 chmod 777 /tmp/vde.ctl
 
 ifconfig eth0 down
 brctl addbr br0
 ifconfig eth0 0.0.0.0 promisc up
 ifconfig tun0 0.0.0.0 promisc up
 # l'IP qui sotto è quello del computer host; modificatelo per adeguarlo alle vs esigenze
 ifconfig br0 192.168.0.200 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.0.255 up
 
 brctl stp br0 off
 brctl setfd br0 1
 brctl sethello br0 1
 brctl addif br0 eth0
 brctl addif br0 tun0
 # questo invece è l'indirizzo IP del gateway
 route add default gw 192.168.0.1

NB: Una volta verificato che tutto funziona, queste istruzioni vanno inserite in uno script in modo da essere eseguite automaticamente all'accensione del computer qui ne trovate uno piuttosto grezzo: vde_qemu, che va salvato in /etc/init.d. Dopodiché:

 # chmod u+x /etc/init.d/vde_qemu
 # update-rc.d -n vde_qemu defaults 90

Ora tutto è pronto per lanciare qemu, con l'ultima avvertenza che dovete usare l'apposito wrapper vdeqemu:

 vdeqemu -hda disk.img -localtime -net nic -net vde 
Info.png NB:
con le release più recenti di qemu non viene più supportato l'argomento -tun-fd che vdeqemu utilizza nella sintassi standard. È perciò necessario lanciare il wrapper vdeqemu con le opzioni -net nic (per attivare l'emulazione di un interfaccia di rete virtuale) e -net vde (per suggerire a vdeqemu di utilizzare la nuova sintassi di qemu)


Potete utilizzare tutte le opzioni di qemu, fuorché -user-net, che disattiverebbe tun.

Ora il sistema guest dovrebbe accedere a tutte le porte del sistema host, in maniera totalmente trasparente: da risorse di rete dovreste vedere il vostro server samba con le sue partizioni; dal browser dovreste accedere alle pagine del vostro server web, etc. etc.

Patch per Windows

Per quanto riguarda l'utilizzo della CPU, a quanto pare Windows 9x non fa un uso corretto della istruzione CPU HLT e quindi spara la cpu a 100% quando è in idle (non fa nulla) e invece la usa regolarmente quando è sotto "sforzo", paradossalmente infatti, se viene utilizzata la cpu di qemu l'utilizzo di cpu si abbassa su Linux in proporzione.

La patch può essere scaricata qui, va installata sul Win9x GUEST.

Collegamenti esterni




Guida scritta da: Themonkey 20:31, Ago 19, 2005 (EDT) Swirl-auth20.png Debianized 20%
Estesa da:
ianezz 17:40, Nov 25, 2005 (CET) (per la parte di compilazione ed installazione)
Paulox 11:13, Dic 21, 2005 (EST) (aggiornamento alla versione 0.8.0 e riformattazione della pagina)
Sancious 23:13, Dic 13, 2006 (CET) (aggiornamento linea di comando wrapper vdeqemu in sezione QEMU Networking)
Verificata da:

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