3 581
contributi
(→Un esempio: la mia DSDT: aggiornamento e note) |
m (ha spostato ACPI e DSDT a Old:ACPI e DSDT) |
||
(22 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Old}} | |||
== Introduzione == | == Introduzione == | ||
ACPI ('''Advanced Configuration and Power Interface''') è uno standard industriale aperto che definisce l'interfaccia tra S.O. e BIOS per l'amministrazione e la configurazione delle risorse di un PC. ACPI prevede che le informazioni a basso livello sul sistema (batteria, luminosità LCD, pulsanti Fn, ecc.) siano contenute nella DSDT ('''Differentiated System Description Table'''). | |||
Il problema principale del supporto ad ACPI in Linux risiede nella presenza di errori (ma anche di controlli espliciti su alcune caratteristiche peculiari del S.O. soprastante) nella tabella DSDT: purtroppo, molti fornitori di hardware non sono in grado, o non vogliono fornire tabelle DSDT completamente funzionali secondo gli standard ACPI. | |||
Per questo motivo, per utilizzare appieno le possibilità offerte da alcuni PC, soprattutto laptop, è necessario correggere la DSDT e istruire il kernel affinché nel processo di boot carichi la tabella fornita da noi invece di quella fornita dal BIOS. | |||
== Aggiornamento del BIOS == | |||
Per cominciare è indispensabile aggiornare il BIOS con l’ultima versione disponibile, sperando che la nuova versione contenga una tabella DSDT con meno errori della precedente :P. | |||
== | == Installazione nel kernel del supporto ACPI == | ||
Per poter utilizzare ACPI è necessario disporre di un kernel in cui sia stato abilitato il supporto ACPI. Praticamente tutte le distribuzioni forniscono kernel precompilati con il supporto ACPI attivato. Nel caso, però, vi trovaste a dover (o voler) compilare autonomamente un kernel con il supporto ACPI, le voci necessarie sono le seguenti: | |||
<pre>ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support ---> | |||
ACPI Support ---> | |||
<*> AC Adapter | |||
<*> Battery | |||
<*> Button | |||
<*> Processor</pre> | |||
== Strumenti per lavorare con le DSDT == | |||
Per poter leggere e compilare una DSDT è necessario il compilatore ASL di Intel, che in Debian esiste già precompilato a partire da Etch; altrimenti è liberamente disponibile per il download a [http://developer.intel.com/technology/iapc/acpi/downloads.htm questo] indirizzo. | |||
Per | Per utilizzare la DSDT corretta sono disponibili due metodi: | ||
* il primo prevede l'applicazione di una [ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/people/lenb/acpi/patches/release/ patch per il kernel] e l'inserimento della nuova DSDT direttamente nel kernel, che quindi sarà da ricompilare ogni volta che si fanno cambiamenti alla DSDT; | |||
* il secondo inserisce la nuova DSDT all'interno dell'initrd, e quindi non necessita la ricompilazione del kernel, a patto che nel vostro kernel sia stata inclusa una [http://gaugusch.at/kernel.shtml patch apposita]. Al momento la patch menzionata è inclusa nei kernel delle maggiori distribuzioni (sicuramente in Debian, Ubuntu, Suse, e Mandriva). | |||
== | === Installare il compilatore ASL === | ||
Uno dei motivi per cui le DSDT sono spesso difettose è che vengono compilate con il compilatore fornito da Microsoft, invece che con quello fornito da Intel. Curiosamente i sistemi Microsoft riescono ad evitare gli errori commessi dal compilatore della stessa società, mentre, come si può immaginare, la stessa cosa non succede per Linux. | |||
Per installare il compilatore Intel è sufficiente avere nel <code>sources.list</code> un repository per Etch, ed impartire, da root, il comando | |||
<pre> | |||
# aptitude install iasl | |||
</pre> | |||
Se invece avete scaricato i sorgenti, per avere il compilatore ASL funzionante è necessario compilarlo: | |||
<pre>$ tar -zxvf acpica-unix-20050624.tar.gz | |||
$ cd acpica-unix-20050624/compiler | |||
$ make</pre> | |||
=== Ottenere una DSDT === | |||
È possibile ottenere la DSDT attualmente installata per poi correggere gli eventuali errori e problemi, copiandola da un file reso appositamente disponibile dal filesystem virtuale <code>/sys</code>: | |||
<pre># cat /sys/firmware/acpi/tables/DSDT > dsdt.dat</pre> | |||
Ciò creerà un file '''dsdt.dat''' che contiene la DSDT compilata. | |||
Per poterne leggere il contenuto è necessario decompilarla con il compilatore ASL appena installato: | |||
<pre>$ iasl -d dsdt.dat</pre> | |||
Verrà generato un file di testo denominato '''dsdt.dsl''', che contiene la DSDT. Questo file può essere aperto con un normale editor di testi e modificato a seconda delle esigenze e dei problemi riscontrati. | |||
Per vedere quali sono i problemi spesso è sufficiente ricompilare il file ottenuto: il compilatore ASL fornirà una serie di warning sulle ottimizzazioni che è possibile fare (e le farà automaticamente) ed, eventualmente, segnalerà degli errori, la cui soluzione può essere, ad esempio, ricercata su Internet. | |||
Ad ogni modo una lettura del codice della DSDT può essere istruttiva. Il linguaggio è abbastanza simile al C e con qualche minima conoscenza è possibile comprendere i principali costrutti logici. | |||
Nel codice di alcune DSDT è stato trovato un controllo (if .. then) sulla lunghezza del nome del S.O. soprastante (17 lettere, proprio come "Microsoft Windows") come requisito per l'attivazione di alcune funzioni dell'ACPI. | |||
Una volta corretti gli errori ricompilare il file '''dsdt.dsl'''. | |||
<pre>$ iasl -tc dsdt.dsl</pre> | |||
Verranno generati due file dalla compilazione: | |||
*: dsdt.hex | |||
*: DSDT.aml | |||
{{ Warningbox | È possibile scaricare una custom DSDT già pronta e corretta da Internet per molti portatili in commercio: http://acpi.sourceforge.net/dsdt/tables }} | |||
==== Un esempio: la mia DSDT ==== | |||
Nel mio sistema (PC desktop, scheda madre Chaintech) ho da qualche tempo un problema con l'inizializzazione delle porte USB, tale che circa nel 40% dei casi (ma mai due volte di seguito) il PC si blocca durante il boot, e devo riavviare forzatamente. | |||
Per cercare di risolvere la cosa ho analizzato la mia tabella DSDT. | |||
L'ho estratta, e quando ho provato a ricompilarla ho avuto il seguente output: | |||
<pre> | <pre> | ||
$ iasl -tc dsdt.dsl | |||
Intel ACPI Component Architecture | |||
ASL Optimizing Compiler version 20060113 [Jan 22 2006] | |||
Copyright (C) 2000 - 2006 Intel Corporation | |||
Supports ACPI Specification Revision 3.0a | |||
dsdt.dsl 290: Method (\_WAK, 1, NotSerialized) | |||
Warning 2078 - ^ Reserved method must return a value (_WAK) | |||
dsdt.dsl 318: Store (Local0, Local0) | |||
Error 1048 - ^ Method local variable is not initialized (Local0) | |||
dsdt.dsl 323: Store (Local0, Local0) | |||
Error 1048 - ^ Method local variable is not initialized (Local0) | |||
dsdt.dsl 2368: Store (Local0, Local0) | |||
Error 1048 - ^ Method local variable is not initialized (Local0) | |||
ASL Input: dsdt.dsl - 4804 lines, 160190 bytes, 1781 keywords | |||
Compilation complete. 3 Errors, 1 Warnings, 0 Remarks, 465 Optimizations | |||
</pre> | </pre> | ||
in sostanza, c'è un errore ripetuto identico tre volte (<code>Error 1048</code>), oltre ad un warning. Andiamo a vedere le sezioni incriminate. La prima è: | |||
<pre> | |||
Scope (\_SI) | |||
{ | |||
Method (_MSG, 1, NotSerialized) | |||
{ | |||
Store (Local0, Local0) | |||
} | |||
Method (_SST, 1, NotSerialized) | |||
{ | |||
Store (Local0, Local0) | |||
} | |||
} | |||
</pre> | |||
Come si vede viene utilizzata due volte la variabile <code>Local0</code>, ma non viene mai dichiarata. | |||
Vediamo di capire almeno un minimo il significato di questo pezzo di codice. | |||
La funzione <code>Store</code> è una funzione di assegnazione verso destra: alla variabile a destra viene assegnato il valore (o il valore della variabile) che si trova a sinistra. | |||
In questo caso, però, è evidente che questa assegnazione è del tutto inutile, perché viene assegnato alla variabile <code>Local0</code> il valore che ha già, quindi per correggere l'errore non faccio altro che cancellare l'istruzione commentandola: | |||
<pre> | |||
Scope (\_SI) | |||
{ | |||
Method (_MSG, 1, NotSerialized) | |||
{ | |||
// Store (Local0, Local0) | |||
} | |||
Method (_SST, 1, NotSerialized) | |||
{ | |||
// Store (Local0, Local0) | |||
} | |||
} | |||
</pre> | |||
Come si vede i commenti sono marcati come in C. | |||
Facendo questa correzione anche nelle altre posizioni segnalate vengono eliminati tutti gli errori, quindi passiamo al warning. Il codice è questo: | |||
<pre> | |||
Method (\_WAK, 1, NotSerialized) | |||
{ | |||
Store (0xFF, DBG1) | |||
SALD (0x00) | |||
SFAN (0xFF) | |||
Notify (\_SB.PCI0.PX40.UAR1, 0x00) | |||
If (OSFL) | |||
{ | |||
Notify (\_SB.PWRB, 0x02) | |||
} | |||
Else | |||
{ | |||
If (LEqual (RTCW, 0x00)) | |||
{ | |||
Notify (\_SB.PWRB, 0x02) | |||
} | |||
} | |||
Notify (\_SB.PCI0.USB0, 0x00) | |||
Notify (\_SB.PCI0.USB1, 0x00) | |||
Notify (\_SB.PCI0.USB2, 0x00) | |||
Notify (\_SB.PCI0.USB3, 0x00) | |||
} | |||
</pre> | |||
Le ultime righe mi danno la prova che l'errore ha a che fare con le porte USB, come avevo già notato. | |||
Cercando in rete scopro che il metodo <code>\_WAK</code>, che è una funzione utilizzata al risveglio da uno stato di risparmio energetico (o di spegnimento), deve restituire un valore, che indichi se l'operazione di risveglio è riuscita o meno. | |||
Una possibile diagnosi del mio problema, a questo punto, è che in certi casi durante il boot viene richiamato questo metodo, e il sistema si blocca in attesa di un risultato, che però non viene mai restituito. (N.d.A.: la diagnosi è evidentemente sbagliata, perché il problema persiste :() | |||
per | Io non ho idea di come reperire, nel codice, l'informazione sull'esito dell'inizializzazione delle porte USB, quindi non mi è possibile correggere il codice in modo che assolva alla funzione per cui è stato scritto, ma posso usare un workaround, e fare in modo che restituisca comunque un esito positivo. | ||
Per fare questo si trova (in rete), senza entrare nei dettagli, che è sufficiente aggiungere alla fine del metodo, subito prima dell'ultima parentesi graffa, la riga | |||
<pre> | |||
Return(Package(0x02){0x00, 0x00}) | |||
</pre> | |||
Dopo le correzioni il codice viene ricompilato senza errori né warning :D | |||
Questo | Ora però mi viene una curiosità, e mi metto a cercare nel codice la scritta "Microsoft". Questo è quello che ne viene fuori: | ||
<pre> | |||
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized) | |||
{ | |||
If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows")) | |||
{ | |||
Store (0x56, SMIP) | |||
} | |||
Else | |||
{ | |||
If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT")) | |||
{ | |||
Store (0x58, SMIP) | |||
Store (0x00, OSFX) | |||
Store (0x00, OSFL) | |||
} | |||
Else | |||
{ | |||
Store (0x57, SMIP) | |||
Store (0x02, OSFX) | |||
Store (0x02, OSFL) | |||
} | |||
} | |||
</pre> | |||
Anche senza conoscere il linguaggio, il codice è facilmente interpretabile: "se il Sistema Operativo si chiama 'Microsoft Windows' assegna il valore (esadecimale) <code>0x56</code> alla variabile <code>SMIP</code>, se invece si chiama 'Microsoft Windows NT' assegna <code>0x58</code> alla variabile <code>SMIP</code> e zero alle variabili <code>OSFX</code> e <code>OSFL</code>; se il S.O. è diverso da quelli elencati assegna alle tre variabili, rispettivamente, <code>0x57</code>, <code>0x02</code> e <code>0x02</code>". | |||
Per qualche motivo a me ignoto chi ha impostato questa DSDT ha fatto in modo di cambiare le funzionalità del sottosistema ACPI a seconda del S.O. che si usa. Poiché questo non mi rende particolarmente felice, ho modificato il codice in questo modo, eliminando di fatto il controllo: | |||
<pre> | |||
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized) | |||
{ | |||
// If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows")) | |||
// { | |||
// Store (0x56, SMIP) | |||
// } | |||
// Else | |||
// { | |||
// If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT")) | |||
// { | |||
Store (0x58, SMIP) | |||
Store (0x00, OSFX) | |||
Store (0x00, OSFL) | |||
// } | |||
// Else | |||
// { | |||
// Store (0x57, SMIP) | |||
// Store (0x02, OSFX) | |||
// Store (0x02, OSFL) | |||
// } | |||
} | |||
</pre> | |||
Ora il mio sistema funziona un pochino meglio :-) | |||
Aggiornamento: ricontrollando il codice ho notato che le tre variabili <code>SMIP</code>, <code>OSFX</code> e <code>OSFL</code> vengono inizializzate altrove, e quindi, in sostanza, il presente codice è inutile (se non dannoso ;-)), quindi l'ho semplicemente eliminato. | |||
* | Vorrei far notare che le correzioni che sono state fatte <b>non sono</b> delle <b>vere</b> correzioni, ma dei workaround: non ci si assicura che il codice faccia quel che deve fare, ma solo che non ci siano errori formali. | ||
* | Purtroppo la correzione <b>vera</b> di questi errori è al di là delle nostre possibilità, perché richiede, oltre alla conoscenza del linguaggio di programmazione, una conoscenza approfondita di come si comporta il nostro hardware, e nella grande maggioranza dei casi queste informazioni sono tenute segrete. | ||
== Aggiornare il Kernel == | |||
Come abbiamo già detto, è possibile inserire la tabella DSDT generata in modo statico nel kernel, oppure renderla disponibili tramite initrd. | |||
*:Il primo metodo prevede di includere la DSDT nel kernel. Questo comporta la ricompilazione del kernel al termine della procedura. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''dsdt.hex'''. | |||
*:Il secondo metodo prevede di passare la DSDT al kernel durante il caricamento nella fase di boot tramite initrd. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''DSDT.aml'''. | |||
Il metodo initrd è probabilmente preferibile, soprattutto se dovete fare diversi cambiamenti alla vostra DSDT, perché non richiede la ricompilazione del kernel per ogni nuova DSDT generata. | |||
=== Installazione Metodo statico === | |||
È necessario applicare una patch al kernel per far sì che sia in grado di leggere la nuova DSDT. | |||
Per fare questo ci spostiamo nella directory dove sono presenti i sorgenti: | |||
<pre> | |||
$ cd /usr/src/linux-2.6.8 | |||
$ patch -p1 < /percorso_dove_avete_salvato_la_patch | |||
</pre> | |||
Se non appaiono errori, significa che la patch è stata applicata correttamente. | |||
Copiamo il file dsdt.hex, rinominandolo in dsdt_table.h, nella directory dei sorgenti del kernel: | |||
<pre> | |||
$ cp dsdt.hex /usr/src/linux-2.6.8/include/acpi/dsdt_table.h | |||
</pre> | |||
Infine ricompiliamo il kernel. Se non ci sono errori al prossimo avvio del PC il supporto ACPI è caricato correttamente senza alcun problema. | |||
=== Installazione Metodo initrd === | |||
Se usate un kernel standard Debian non è necessario ricompilare il kernel: è sufficiente posizionare la tabella DSDT nel posto giusto e ricreare l'initrd o l'initramfs. | |||
Per fare questo dovete prima verificare se il vostro kernel usa l'initrd o l'initramfs. | |||
I kernel Debian standard usano l'initramfs a partire dalla versione 2.6.14 compresa, ma per essere sicuri è sufficiente usare il comando <code>file</code>. | |||
Per esempio nel mio sistema ho: | |||
<pre> | |||
$ file /boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp | |||
/boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp: Linux Compressed ROM File System data, little endian \ | |||
size 5046272 version #2 sorted_dirs CRC 0x5c015a8f, edition 0, 2920 blocks, 338 files | |||
</pre> | |||
che è un tipico initrd Debian e usa il cramfs, e anche | |||
<pre> | |||
$ file /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp | |||
/boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp: gzip compressed data, from Unix, max compression | |||
</pre> | |||
che invece è un initramfs. | |||
Distro diverse da Debian non usano il cramfs, e può darsi che a questa prima analisi si trovi comunque un file compresso con <code>gzip</code>: per indagare oltre è sufficiente decomprimere una copia del file (notate l'aggiunta del suffisso .gz, senza il quale <code>gunzip</code> rifiuta di decomprimere il file): l'initramfs è un archivio <code>cpio</code>. | |||
<pre> | |||
$ cp /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp initramfs.gz | |||
$ gunzip initramfs.gz | |||
$ file initramfs | |||
initramfs: ASCII cpio archive (SVR4 with no CRC) | |||
</pre> | |||
Se usate l'initrd (da root): | |||
<pre> | |||
# cp DSDT.aml /etc/mkinitrd/DSDT | |||
# mkinitrd -o initrd-<versione> <versione> | |||
</pre> | |||
in cui <code><versione></code> è il nome della directory che contiene i moduli, e che trovate in <code>/lib/modules/</code>. | |||
Se usate l'initramfs (sempre da root): | |||
<pre> | |||
# cp DSDT.aml /etc/mkinitramfs/DSDT.aml | |||
# mkinitramfs -o initrd-<versione> <versione> | |||
</pre> | |||
con le stesse avvertenze di prima. | |||
Se il vostro kernel non comprende la patch che gli permette di leggere la DSDT nell'initrd, dovete ricompilarlo. Prima però applicate la patch, spostandovi nella directory dove sono presenti i sorgenti: | |||
<pre>$ cd /usr/src/linux-2.6.8 | |||
$ patch -p1 < / percorso_dove_avete_salvato_la_patch</pre> | |||
Al momento in cui si scrive, se usate l'initramfs vi serve anche una seconda patch che trovate allo stesso indirizzo della prima (in futuro verranno probabilmente unificate). | |||
Prima di compilare è necessario assicurarsi che i seguenti moduli (ramdisk e initrd) siano compilati staticamente nel kernel: | |||
<pre> | |||
Device Drivers ---> | |||
Block Devices ---> | |||
<*> RAM disk support | |||
[*] Initial RAM disk (initrd) support | |||
</pre> | |||
Inoltre è necessario controllare che l’opzione '''Read DSDT from initrd''' sia selezionata nel menu delle opzioni ACPI: | |||
<pre> | |||
Power management options (ACPI, APM) ---> | |||
ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support ---> | |||
[*] Read DSDT from initrd | |||
</pre> | |||
Se queste opzioni non sono abilitate, abilitarle e ricompilare il kernel. Se sono già abilitate non è necessario ricompilare il kernel ;-). | |||
Ora il kernel è pronto ad accettare la DSDT con initrd. | |||
Se non avete a disposizione i tool mkinitrd e/o mkinitramfs che Debian mette a disposizione è necessario modificare l'initrd che avete, ma prima di farlo è fortemente consigliato di farne una copia di backup: | |||
<pre> | |||
# cp /boot/initrd-kernel-2.6.8.img /boot/initrd-kernel-2.6.8.img.bak | |||
# echo -n "INITRDDSDT123DSDT123" >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img | |||
# cat DSDT.aml >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img | |||
</pre> | |||
Riavviare e controllare se il supporto ACPI funziona. Ricordarsi di aggiornare i bootloader! | |||
== Siti ufficiali dei progetti == | |||
* http://acpi.sourceforge.net | |||
* http://www.acpi.info/ |
contributi