OpenSSH: Windows: differenze tra le versioni

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[[immagine:Hp-compaq-nx6110.jpg|frame|right|HP Compaq nx6110]]
{{Guida da adottare}}{{OpenSSH}}
Il portatile HP Compaq NX 6110 viene certificato da HP come compatibile al 100% con GNU/Linux. HP distribuisce opzionalmente (almeno ufficialmente, io non ne ho trovati disponibili) questi portatili senza alcun sistema operativo ed ha lavorato con Ubuntu per utilizzare hardware pienamente funzionante anche con GNU/Linux.
== Scelta del software ==


''Guida segnalata su [http://tuxmobil.org/hp_compaq.html TuxMobil] e [http://www.linux-on-laptops.com/hp.html Linux On Laptops]''
In primis è necessario che che sulla macchina Linux sia attivo un '''server SSH''', mentre sulla macchina Windows deve essere installata la controparte '''client'''.
<br>
La scelta del server SSH per Linux non pone alcun problema in quanto la comunità Open Source ha creato un ottimo prodotto che, ormai, tutte le distribuzioni installano come predefinito. Questo prodotto è il software [http://www.openssh.com/ OpenSSH Server].  


=Hardware=
Al contrario, le versioni di Windows per desktop fin qui rilasciate non prevedono l'installazione di un client SSH, ed è necessario quindi rivolgersi a software di terze parti.
* Processore: Intel(R) Pentium(R) M processor 1.50GHz
Attualmente il più diffuso, nonchè semplice, client SSH per Windows è [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/ PuTTY].
* Memoria RAM: 512Mb
<br>
* Scheda Video: Intel 915GM
Viene rilasciato con licenza [http://www.opensource.org/licenses/mit-license.php/ MIT], certificata [http://www.opensource.org/ OSI – Open Source Initiative], e compatibile con la '''GPL''' ([http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/licence.html]).
* Scheda Audio: Intel AC'97 (modem)
Non necessita di installazione, per utilizzarlo è sufficiente disporre dell'eseguibile [http://the.earth.li/~sgtatham/putty/latest/x86/putty.exe/ putty.exe]; questo è un vantaggio in tutte le situazioni in cui non sia possibile o consentita l'installazione di software aggiuntivo.
* Scheda Ethernet: Broadcom BCM 4401 100 Base TX
Insieme a PuTTY, e sempre utilizzabili tramite il solo eseguibile, sono disponibili altri programmi che ne completano le funzionalità:
* Scheda Wireless: Intel PRO/Wireless LAN 2200 BG mini PCI
*[http://the.earth.li/~sgtatham/putty/latest/x86/pscp.exe/ PSCP], client SCP;
*[http://the.earth.li/~sgtatham/putty/latest/x86/psftp.exe/ PSFTP], client SFTP;
*[http://the.earth.li/~sgtatham/putty/latest/x86/puttygen.exe/ PuTTYgen], utility per la generazione delle chiavi crittografiche RSA e DSA.


=Output di lspci=
Programmi commerciali come [http://www.vandyke.com/products/securecrt/ SecureCRT] oppure [http://www.ssh.com/products/tectia/ Tectia] offrono soluzioni sicuramente più complete, ma per i nostri scopi PuTTY è più che sufficiente, e sarà il client Windows che verrà trattato nella presente guida.
<pre>Host bridge: Intel Corporation Mobile 915GM/PM/GMS/910GML Express Processor
to DRAM Controller (rev 03)


VGA compatible controller: Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express
{{Box | Nota |I client SSH permettono soltanto di accedere alla Shell di Linux per poter eseguire comandi su un terminale a caratteri di questo sistema operativo. Per poter accedere anche al suo server grafico [http://it.wikipedia.org/wiki/X_Window_System X Window System] o '''X11''' o soltanto '''X''' (e, quindi, per poter controllare i vari ambienti grafici ed i programmi di X), occorre anche un [http://it.wikipedia.org/wiki/VNC client/server VNC]. Ora, niente paura in quanto, grazie alla funzionalità [http://en.wikipedia.org/wiki/Tunneling_protocol Tunneling] di questi tre client SSH, è possibile controllare anche X sempre in modo sicuro.}}
Graphics Controller (rev 03)


Display controller: Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics
== Preparazione del lato Server ==
Controller (rev 03)


USB Controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) USB UHCI
Si vedano le guide [[OpenSSH]] e [[OpenSSH: file di configurazione]].
#1 (rev 03)


USB Controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) USB UHCI
=== Configurazione per accedere da remoto alle sessioni grafiche ===
#2 (rev 03)


USB Controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) USB UHCI
Fin qui, sarete in grado '''solo''' di accedere, mediante un client SSH, alla '''sola''' shell della vostra Linux-Box che, pur essendo molto potente ed utile, non è troppo amichevole. Quindi, per far sì che i vostri utenti remoti possano usare anche un server grafico X (quasi sicuramente già installato e configurato), è necessario, prima, autorizzare tali utenti ad accedere a tale server e, poi, ad avviare, su questa stessa macchina, un server VNC che permetta di controllare un X display in modo da poter usare qualunque programma per X compresi i [http://it.wikipedia.org/wiki/Desktop_environment Desktop Environment] come [http://it.wikipedia.org/wiki/GNOME GNOME] o [http://it.wikipedia.org/wiki/KDE KDE].
#3 (rev 03)


USB Controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) USB UHCI
{{Box | Osservazione |Un '''X Display''' è un display virtuale, creato da un server [http://it.wikipedia.org/wiki/X11 X Window System detto, comunemente, X11] o figli (come [http://it.wikipedia.org/wiki/XFree86 XFree86] o [http://it.wikipedia.org/wiki/XOrg X.Org]), atto a ricevere l'input da una tastiera, da un mouse e da una scheda grafica, situate in locale o in remoto, mediante un qualsiasi programma-client X che può essere installato sulla macchina locale o in una remota.}}
#4 (rev 03)


USB Controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) USB2 EHCI
Perciò, per fare in modo che anche gli utenti remoti possono usare l'X server, occorre accedere alla vostra Linux-Box come root e modificare il valore di una variabile nel file <code>/etc/X11/Xwrapper.config</code> (nel caso in cui tale variabile mancasse, aggiungetela senza paura). Quindi, questa variabile è <code>allowed_users</code> e deve assumere il valore <code>anybody</code> (ossia <code>allowed_users=anybody</code>).
Controller (rev 03)
Dopo, per dare la possibilità ai vostri utenti remoti, che usano Windows, di gestire i vari programmi di X, occorre che alla partenza dell'X Server parta anche un VNC server che permetta di far visualizzare, tramite un client VNC (installato su Windows), i programmi di X. In Linux, ci sono vari VNC server free per Linux come [http://www.realvnc.com/ RealVNC] o [http://www.tightvnc.com/ TightVNC] o [http://www.karlrunge.com/x11vnc/ x11vnc]. Quest'ultimo ha una caratteristica particolare: quella di poter essere controllato un X Display già in uso da un qualsiasi VNC client installato su una macchina remota. Perciò, questa particolarità è molto utile anche per effettuare l'insegnamento a distanza.


PCI bridge: Intel Corporation 82801 Mobile PCI Bridge (rev d3)
== PuTTY, autenticazione con chiave pubblica ==


Multimedia audio controller: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family)
=== Preparazione ===
AC'97 Audio Controller (rev 03)


Modem: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) AC'97 Modem
Prima di potersi collegare al server è necessario o importare una chiave privata già esistente, se la corrispondente chiave pubblica è già registrata sul server di interesse, oppure creare ex-novo una coppia di chiavi con PuTTY e registrare quella pubblica sul server.
Controller (rev 03)


ISA bridge: Intel Corporation 82801FBM (ICH6M) LPC Interface Bridge (rev 03)
==== Usare una chiave privata OpenSSH esistente ====


IDE interface: Intel Corporation 82801FB/FBM/FR/FW/FRW (ICH6 Family) IDE
Se si possiede una chiave privata per il server di interesse, ma generata tramite <code>ssh-keygen</code>, è necessario convertirla nel formato supportato da putty prima di poterla usare con quest'ultimo.<br/>
Controller (rev 03)
Per fare ciò è sufficiente avviare PuTTYgen, cliccare sul pulsante "load" e selezionare la propria chiave privata. Quando PuTTYgen informa l'utente di essere riuscito ad importare la chiave privata, questi non dovrà far altro che salvarla cliccando sull'apposito pulsante. Il risultante file ''.ppk'' è proprio la chiave privata salvata in un formato compatibile con PuTTY.


Network controller: Intel Corporation PRO/Wireless 2200BG (rev 05)
==== Generazione di una nuova coppia di chiavi ====


CardBus bridge: Texas Instruments PCIxx21/x515 Cardbus Controller
# Avviare PuTTYgen
# Selezionare i parametri di interesse, ad esempio il numero di bit della chiave
# Cliccare sul pulsante ''Generate''
# Muovere il mouse come richiesto ed attendere il termine della procedura.
# Salvare la chiave privata in un luogo sicuro.
# Copiare quella pubblica dal box superiore e salvarla in un file, oppure inserirla manualmente tra le chiavi pubbliche accettate dal server (si veda la pagina principale dedicata ad Open SSH).
<br/>
{{Warningbox|La chiave pubblica deve essere esportata in modo che sia compatibile con OpenSSH! Finché è aperta la finestra del generatore di chiave sarà possibile copiarla, altrimenti se la si salva sarà necessario eliminare le prime due righe ed inserire ssh-rsa per rsa oppure ssh-dss per dsa, quindi lasciare uno spazio vuoto e inserire in un'unica riga il testo della chiave. Alla fine ci deve essere il simbolo &#61;, la parte seguente è opzionale e potete ometterla senza problemi.}}


FireWire (IEEE 1394): Texas Instruments OHCI Compliant IEEE 1394 Host Controller
[[Immagine:MmteamPutty001.JPG |320px | center]]


Ethernet controller: Broadcom Corporation BCM4401-B0 100Base-TX (rev 02)</pre>
=== Connessione ===


=Configurazione=
Per la connessione indicare a putty dove risiede la propria chiave privata .


==Il Kernel==
[[Immagine:Mmteamputty2.JPG |320px | center]]


===Kernel 2.6.12 e 2.6.13===
e nella schermata principale inserire i dati per la connessione.
Metto a disposizione degli interessati il file di configurazione per i kernel [[Kernel config per HP Compaq NX 6110| 2.6.12 e 2.6.13]] (dovrebbe funzionare anche con altre versioni comunque). Andate al link, copiate il testo e incollatelo in un file sul vostro PC e quindi spostatelo nella directory dove risiedono i sorgenti del kernel che volete compilare (normalmente /usr/src/linux/) rinominandolo in ''.config''.
{{Warningbox|Il kernel � configurato per fornire supporto ai filesystems ext2 e reiserFS (oltre a VFAT, NTFSrw e NCPFS). Se la vostra installazione prevede l' uso di altri filesystems, '''� necessario''' abilitarli prima di ricompilare il kernel. Altra peculiarit&agrave; da notare &egrave; la mancanza dei moduli per il PPP anche questi da abilitare se necessari.}}


===Kernel 2.6.16 (aggiornamento)===
[[Immagine:MmteamPutty003.JPG |320px | center]]
&Egrave; disponibile il file di configurazione per kernel della serie [[Kernel config per HP Compaq NX 6110 2.6.16|2.6.16]] testato con successo sia con sorgenti del tree ufficiale ''vanilla'' che ''debian''. A differenza del file di configurazione precedente, i moduli per il supporto ACPI a batteria, ventole di raffreddamento, ecc... sono compilati come modulo, ma dovrebbero essere caricati automaticamente durante l' avvio del sistema.
In questo file di configurazione ho compilato staticamente il supporto grafico VESA, in questo modo &egrave; possibile abilitare risoluzioni superiori a quella standard gi&agrave; durante l' avvio del kernel. Per fare questo &egrave; sufficiente aggiungere il parametro "vga=771" (o altro) a quelli di avvio del nostro kernel.


==Processore, frequency scaling e ACPI==
Al login inserire la password impostata nella chiave.
=== Frequency Scaling===
Il kernel cos� configurato supporta le tecnologie di scaling per la frequenza della CPU. Dato che il supporto � compilato come modulo, � necessario che esso venga caricato prima di poter essere disponibile (modulo '''speedstep-centrino'''). Offre inoltre il supporto per il demone [[Cpufreqd:_Cpuscaling_per_Intel_Pentium_M|cpufreqd]]. Per installare questo demone � sufficiente:
<pre># apt-get install cpufreqd</pre>
===Supporto ACPI===
E' abilitato anche il supporto (modulare) per l' ACPI (battery, button, fan, thermal zone).
===Software Suspend===
E' possibile abilitare la sospensione del sistema tramite Software Suspend, e cio&egrave; salvando lo stato del sistema nella partizione di swap oppure in un file. A questo riguardo ho scritto una guida dedicata, dal titolo [[Debian: software suspend e ibernazione per laptops]].


La sospensione del sistema mentre � attiva una sessione del server X causa il blocco del display: al ritorno dalla sospensione lo schermo apparir� nero e dovremo necessariamente riavviare.
[[Categoria:Reti con Windows]]
 
[[Categoria:SSH server e amministrazione remota]]
Per ovviare a questo problema dobbiamo scaricare il programma '''vbetool''' con il comando:
<pre># apt-get install vbetool</pre>
e mettere mano alla nostra configurazione di Xorg e aggiungere alcune direttive:
 
* All' interno della sezione "Device", che riguarda la scheda grafica aggiungiamo <pre>        Option          "VBERestore"            "1"</pre>in modo che la sezione sia qualcosa di simile a:<pre><nowiki>Section "Device"
        Identifier      "Intel Corporation Mobile 915GM/GMS/910GML Express Graphics Controller"
        Driver          "i810"
        BusID          "PCI:0:2:0"
        Option          "VBERestore"            "1"
EndSection</nowiki></pre>
* Alla fine del file xorg.conf creiamo questa nuova sezione:<pre><nowiki>Section "ServerFlags"
        Option          "BlankTime"    "0"
EndSection</nowiki></pre>
 
Riavviamo la sessione grafica e tutto funzioner� a dovere.
 
==Server grafico (Xfree86 e Xorg) e accelerazione 3D==
Il supporto alla scheda grafica ed all' accelerazione 3D sono compilati nel kernel di cui sopra.
Il file [[Configurazione di Xorg per HP Compaq NX 6110 | xorg.conf]] rappresenta la configurazione per Xorg e prevede l' abilitazione per il DRI (accelerazione 3D) e l' uso simultaneo del touchpad e del mouse.
Il file di configurazione � perfettamente funzionante anche per Xfree86 (� sufficiente rinominarlo)
 
==Scheda Audio e ALSA==
La scheda audio funziona perfettamente con ALSA.
Tutto quello che dobbiamo fare consiste in:
<pre># apt-get install alsa-base alsa-utils
# alsaconf</pre>
Scegliamo la nostra scheda da quelle disponibili ed il gioco � fatto.
 
==Modem==
Il modem � uno SmartLink, supportato da GNU/Linux senza eccessivi patemi. Assicuriamoci che il modulo '''snd_intel8x0m''' venga caricato dal kernel e procediamo a scaricare il software necessario.
 
Debian mette a disposizione il pacchetto ''slmodem'', che fornisce le utilities e il demone necessari al controllo del modem. Installiamolo con il comando:
<pre># apt-get install sl-modem-daemon</pre>
 
==Scheda Ethernet Broadcom BCM 4401==
Il supporto alla scheda ethernet � fornito nel kernel. Funziona anche con le immagini del kernel 2.6.8 installate da Debian per default.
==Scheda wireless Intel PRO/Wireless LAN 2200 BG mini PCI==
Per la configurazione di questa scheda, vi rimando alla guida [[Intel_PRO/Wireless_2200BG| Intel PRO Wireless 2200BG]].
 
Per abilitare la bella luce blu che segnala il link wireless dobbiamo impostare il parametro "led" per il modulo ipw2200.
 
Operiamo come segue:
<pre># touch /etc/modprobe.d/ipw2200
# echo "options ipw2200 led=1" > /etc/modprobe.d/ipw2200</pre>
 
=Abilitare il reboot=
La configurazione standard di Grub, non permette al sistema di riavviarsi. &Egrave; quindi necessario aggiungere il paramentro ''reboot=b'' alla direttiva ''kernel'' nel nostro file menu.lst.
 
----
Autore: [[Utente:Keltik|keltik]] 07:47, Set 17, 2005 (EDT)<br />
Aggiornato: [[Utente:Keltik|keltik]] 09:19, 28 Mag 2006 (EDT)<br />
Aggiornato: [[Utente:Keltik|keltik]] 11:41, 14 Giu 2006 (EDT)
[[Categoria:Laptop]]

Versione attuale delle 11:22, 27 nov 2015

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OpenSSH

Sommario

Scelta del software

In primis è necessario che che sulla macchina Linux sia attivo un server SSH, mentre sulla macchina Windows deve essere installata la controparte client.
La scelta del server SSH per Linux non pone alcun problema in quanto la comunità Open Source ha creato un ottimo prodotto che, ormai, tutte le distribuzioni installano come predefinito. Questo prodotto è il software OpenSSH Server.

Al contrario, le versioni di Windows per desktop fin qui rilasciate non prevedono l'installazione di un client SSH, ed è necessario quindi rivolgersi a software di terze parti. Attualmente il più diffuso, nonchè semplice, client SSH per Windows è PuTTY.
Viene rilasciato con licenza MIT, certificata OSI – Open Source Initiative, e compatibile con la GPL ([1]). Non necessita di installazione, per utilizzarlo è sufficiente disporre dell'eseguibile putty.exe; questo è un vantaggio in tutte le situazioni in cui non sia possibile o consentita l'installazione di software aggiuntivo. Insieme a PuTTY, e sempre utilizzabili tramite il solo eseguibile, sono disponibili altri programmi che ne completano le funzionalità:

  • PSCP, client SCP;
  • PSFTP, client SFTP;
  • PuTTYgen, utility per la generazione delle chiavi crittografiche RSA e DSA.

Programmi commerciali come SecureCRT oppure Tectia offrono soluzioni sicuramente più complete, ma per i nostri scopi PuTTY è più che sufficiente, e sarà il client Windows che verrà trattato nella presente guida.

Info.png Nota
I client SSH permettono soltanto di accedere alla Shell di Linux per poter eseguire comandi su un terminale a caratteri di questo sistema operativo. Per poter accedere anche al suo server grafico X Window System o X11 o soltanto X (e, quindi, per poter controllare i vari ambienti grafici ed i programmi di X), occorre anche un client/server VNC. Ora, niente paura in quanto, grazie alla funzionalità Tunneling di questi tre client SSH, è possibile controllare anche X sempre in modo sicuro.


Preparazione del lato Server

Si vedano le guide OpenSSH e OpenSSH: file di configurazione.

Configurazione per accedere da remoto alle sessioni grafiche

Fin qui, sarete in grado solo di accedere, mediante un client SSH, alla sola shell della vostra Linux-Box che, pur essendo molto potente ed utile, non è troppo amichevole. Quindi, per far sì che i vostri utenti remoti possano usare anche un server grafico X (quasi sicuramente già installato e configurato), è necessario, prima, autorizzare tali utenti ad accedere a tale server e, poi, ad avviare, su questa stessa macchina, un server VNC che permetta di controllare un X display in modo da poter usare qualunque programma per X compresi i Desktop Environment come GNOME o KDE.

Info.png Osservazione
Un X Display è un display virtuale, creato da un server X Window System detto, comunemente, X11 o figli (come XFree86 o X.Org), atto a ricevere l'input da una tastiera, da un mouse e da una scheda grafica, situate in locale o in remoto, mediante un qualsiasi programma-client X che può essere installato sulla macchina locale o in una remota.


Perciò, per fare in modo che anche gli utenti remoti possono usare l'X server, occorre accedere alla vostra Linux-Box come root e modificare il valore di una variabile nel file /etc/X11/Xwrapper.config (nel caso in cui tale variabile mancasse, aggiungetela senza paura). Quindi, questa variabile è allowed_users e deve assumere il valore anybody (ossia allowed_users=anybody). Dopo, per dare la possibilità ai vostri utenti remoti, che usano Windows, di gestire i vari programmi di X, occorre che alla partenza dell'X Server parta anche un VNC server che permetta di far visualizzare, tramite un client VNC (installato su Windows), i programmi di X. In Linux, ci sono vari VNC server free per Linux come RealVNC o TightVNC o x11vnc. Quest'ultimo ha una caratteristica particolare: quella di poter essere controllato un X Display già in uso da un qualsiasi VNC client installato su una macchina remota. Perciò, questa particolarità è molto utile anche per effettuare l'insegnamento a distanza.

PuTTY, autenticazione con chiave pubblica

Preparazione

Prima di potersi collegare al server è necessario o importare una chiave privata già esistente, se la corrispondente chiave pubblica è già registrata sul server di interesse, oppure creare ex-novo una coppia di chiavi con PuTTY e registrare quella pubblica sul server.

Usare una chiave privata OpenSSH esistente

Se si possiede una chiave privata per il server di interesse, ma generata tramite ssh-keygen, è necessario convertirla nel formato supportato da putty prima di poterla usare con quest'ultimo.
Per fare ciò è sufficiente avviare PuTTYgen, cliccare sul pulsante "load" e selezionare la propria chiave privata. Quando PuTTYgen informa l'utente di essere riuscito ad importare la chiave privata, questi non dovrà far altro che salvarla cliccando sull'apposito pulsante. Il risultante file .ppk è proprio la chiave privata salvata in un formato compatibile con PuTTY.

Generazione di una nuova coppia di chiavi

  1. Avviare PuTTYgen
  2. Selezionare i parametri di interesse, ad esempio il numero di bit della chiave
  3. Cliccare sul pulsante Generate
  4. Muovere il mouse come richiesto ed attendere il termine della procedura.
  5. Salvare la chiave privata in un luogo sicuro.
  6. Copiare quella pubblica dal box superiore e salvarla in un file, oppure inserirla manualmente tra le chiavi pubbliche accettate dal server (si veda la pagina principale dedicata ad Open SSH).


Warning.png ATTENZIONE
La chiave pubblica deve essere esportata in modo che sia compatibile con OpenSSH! Finché è aperta la finestra del generatore di chiave sarà possibile copiarla, altrimenti se la si salva sarà necessario eliminare le prime due righe ed inserire ssh-rsa per rsa oppure ssh-dss per dsa, quindi lasciare uno spazio vuoto e inserire in un'unica riga il testo della chiave. Alla fine ci deve essere il simbolo =, la parte seguente è opzionale e potete ometterla senza problemi.


MmteamPutty001.JPG

Connessione

Per la connessione indicare a putty dove risiede la propria chiave privata .

Mmteamputty2.JPG

e nella schermata principale inserire i dati per la connessione.

MmteamPutty003.JPG

Al login inserire la password impostata nella chiave.