Configurare SUDO per gestire le attività degli amministratori: differenze tra le versioni
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Introduzione
Sudo è un programma progettato per far sì che gli amministratori di sistema permettano ad alcuni utenti di eseguire certi comandi come root (o altro utente). La filosofia di base è quella di dare meno privilegi possibile, ma permettere ancora di compiere il proprio lavoro di amministrazione. Sudo è anche un modo efficace per registrare l' attività di root: chi ha usato sudo, con che comando e quando.
Su Debian sudo non è abilitato in modo predefinito
In senso stretto, sudo è installato e abilitato (se è stato scelto il metapacchetto Desktop durante l'installazione). Tuttavia in Debian non vi sono diritti concessi in modo predefinito (a differenza di alcune altre distribuzioni).
Perché sudo
Usare sudo è meglio (più sicuro) che aprire una sessione come root, in particolare per i seguenti motivi:
- Non c'è bisogno di password di root (sudo richiede la password dell'utente corrente).
- Per impostazione predefinita i comandi vengono eseguiti come utente corrente (cioè non privilegiato), permettendo di evitare errori. Solo i comandi preceduti da sudo vengono eseguiti come root.
- Verifica/registrazione: quando un comando è eseguito con sudo il nome dell'utente e il comando sono registrati.
Per le ragioni esposte, il passaggio a root con sudo -i
(o sudo su
) è generalmente sconsigliato perché annulla le caratteristiche di cui sopra. Nel seguito della guida vedremo come disabilitare questa possibilità.
(Fonte: [Debian Wiki])