https://guide.debianizzati.org/api.php?action=feedcontributions&user=Ldonesty&feedformat=atomGuide@Debianizzati.Org - Contributi dell'utente [it]2024-03-28T09:32:26ZContributi dell'utenteMediaWiki 1.39.5https://guide.debianizzati.org/index.php?title=Creare_un_Repository_Debian&diff=7157Creare un Repository Debian2006-02-16T18:32:38Z<p>Ldonesty: /* Uso in locale */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12762Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:53:57Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Client] */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=5495Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:53:57Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Client] */</p>
<hr />
<div>==Come creare una directory shared tra macchine linux (nfs, acronimo di Network File System)==<br />
<br />
<br />
Per far comunicare due macchine Linux, è possibile in diversi metodi: il modo più veloce per fare tutto ciò, è utilizzare NFS per mettere in condivisione una particolare directory del filesystem ad altri client.<br><br />
Di seguito è descritta una semplice procedura per configurare ed avviare il daemon di nfs sul server e per istruire il client a raggiungere la directory esportata: questa non vuole essere una guida esaustiva ad nfs, ma solo una breve descrizione di come risolvere velocemente lo scambio di dati tra macchiine linux.<br />
<br />
<br />
===[Impostazione del Server]===<br />
Dopo aver installato con apt-get i pacchetti '''nfs-user-server''' (un linux daemon che lavora in userspace) e '''portmap''', bisogna modificare il file '''/etc/exports''' (in caso esso non esista, bisogna crearlo) aggiungendo una riga per ogni directory che si vuole esportare.<br><br />
<br />
{{Box | Nota |Portmap viene impostato di default ad essere "bindato" sul solo indirizzo di localhost, mentre l'uso consueto è diretto verso una o più reti lan. Per permettere alle varie reti di accedere al server è necessario modificare (oppure eliminare, per permettere un accesso completo) il parametro '''OPTIONS''', presente nel file '''/etc/default/portmap''' }}<br />
<br />
Un esempio di entry per il file export può essere:<br />
<br />
<pre>/mnt/Data/download 192.168.2.3 (rw)</pre> <br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''/mnt/Data/download''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la directory da esportare<br />
* '''192.168.2.3''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;è il client che può raggiungere la directory in questione;<br />
* '''(rw)''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;sono le opzioni impostabili ('''rw''':permessi di scrittura/lettura);<br />
<br />
<br />
Qualora, invece, volessimo esportare la directory a tutte le macchine presenti all'interno di una sottorete:<br />
<br />
<pre>/mnt/Data/download 192.168.0.1/255.255.255.0(rw)</pre><br />
<br />
{{Box | Nota |Nelle nuove versioni di nfs è necessario inserire un flag aggiuntivo ('''sync''' oppure '''async''') per definire la modalità di accesso ed uso dei file.<br />
'''Sync''' forza la scrittura immediata dei dati man mano che questi arrivano al server, mentre '''async''' consente di scrivere tali dati in intervalli successivi, migliorando così le performance del trasferimento.<br />
Vista la peculiarità di questo tipo di trasferimento è conveniente usare '''sync''' nelle situazioni di rw, ed '''async''' in quelle di ro, in modo da eliminare il pericolo di dati non salvati correttamente (e quindi persi) durante le fasi di scrittura nel caso di crash del server. }}<br />
<br />
E' possibile inoltre definire gli accessi in modo più granulare utilizzando i file /etc/host.access e /etc/host.denied, ma per un uso basilare di nfs non è necessario applicare alcuna modifica.<br />
<br />
===[Impostazione del Client]===<br />
Bisogna innanzitutto installare '''nfs-common''' con apt-get, e successivamente modificare il proprio '''/etc/fstab''', aggiungendo una entry relativa alla directory che si vuole raggiungere via nfs; ad esempio:<br />
<br />
<pre>192.168.2.2:/mnt/Data/download /mnt/nfs nfs rw,users,noauto 0 0</pre><br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''192.168.2.2:/mnt/Data/download''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la url completa della directory da raggiungere (sintassi, ip:path);<br />
* '''/mnt/nfs''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la directory dove si vuole montare il device (la directory deve essere stata creata precendentemente);<br />
* '''nfs''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; identifica il tipo di filesystem da usare (in questo caso nfs, filesystem di rete);<br />
* '''rw,users,noauto''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; sono i flag di mount del device (rw: permessi di scrittura/lettura, users: device montabile e smontabile dai vari user, noauto: device da non avviare automaticamente al boot del sistema);<br />
* '''0 0''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; sono i flag relativi al check del device da parte dei programmi di controllo della coerenza del filesystem.<br />
<br />
A questo punto basta un semplice<br />
<br />
<pre>$mount /mnt/nfs</pre> <br />
<br />
per poter usare normalmente la share nfs, come una normale directory del sistema.<br />
<br />
In caso di malfunzionamenti inoltre, è possibile controllare lo stato della share nfs sia dal client che dal server, utilizzando le applicazioni '''rpcinfo''' e '''nfsstat''' in modo da verificare visualmente le risorse condivise attive nella rete.<br />
<br />
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12761Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:46:50Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Server] */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=2466Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:46:50Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Server] */</p>
<hr />
<div>==Come creare una directory shared tra macchine linux (nfs, acronimo di Network File System)==<br />
<br />
<br />
Per far comunicare due macchine Linux, è possibile in diversi metodi: il modo più veloce per fare tutto ciò, è utilizzare NFS per mettere in condivisione una particolare directory del filesystem ad altri client.<br><br />
Di seguito è descritta una semplice procedura per configurare ed avviare il daemon di nfs sul server e per istruire il client a raggiungere la directory esportata: questa non vuole essere una guida esaustiva ad nfs, ma solo una breve descrizione di come risolvere velocemente lo scambio di dati tra macchiine linux.<br />
<br />
<br />
===[Impostazione del Server]===<br />
Dopo aver installato con apt-get i pacchetti '''nfs-user-server''' (un linux daemon che lavora in userspace) e '''portmap''', bisogna modificare il file '''/etc/exports''' (in caso esso non esista, bisogna crearlo) aggiungendo una riga per ogni directory che si vuole esportare.<br><br />
<br />
{{Box | Nota |Portmap viene impostato di default ad essere "bindato" sul solo indirizzo di localhost, mentre l'uso consueto è diretto verso una o più reti lan. Per permettere alle varie reti di accedere al server è necessario modificare (oppure eliminare, per permettere un accesso completo) il parametro '''OPTIONS''', presente nel file '''/etc/default/portmap''' }}<br />
<br />
Un esempio di entry per il file export può essere:<br />
<br />
<pre>/mnt/Data/download 192.168.2.3 (rw)</pre> <br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''/mnt/Data/download''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la directory da esportare<br />
* '''192.168.2.3''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;è il client che può raggiungere la directory in questione;<br />
* '''(rw)''' &nbsp;&nbsp;&nbsp;sono le opzioni impostabili ('''rw''':permessi di scrittura/lettura);<br />
<br />
<br />
Qualora, invece, volessimo esportare la directory a tutte le macchine presenti all'interno di una sottorete:<br />
<br />
<pre>/mnt/Data/download 192.168.0.1/255.255.255.0(rw)</pre><br />
<br />
{{Box | Nota |Nelle nuove versioni di nfs è necessario inserire un flag aggiuntivo ('''sync''' oppure '''async''') per definire la modalità di accesso ed uso dei file.<br />
'''Sync''' forza la scrittura immediata dei dati man mano che questi arrivano al server, mentre '''async''' consente di scrivere tali dati in intervalli successivi, migliorando così le performance del trasferimento.<br />
Vista la peculiarità di questo tipo di trasferimento è conveniente usare '''sync''' nelle situazioni di rw, ed '''async''' in quelle di ro, in modo da eliminare il pericolo di dati non salvati correttamente (e quindi persi) durante le fasi di scrittura nel caso di crash del server. }}<br />
<br />
E' possibile inoltre definire gli accessi in modo più granulare utilizzando i file /etc/host.access e /etc/host.denied, ma per un uso basilare di nfs non è necessario applicare alcuna modifica.<br />
<br />
===[Impostazione del Client]===<br />
Bisogna innanzitutto installare '''nfs-common''' con apt-get, e successivamente modificare il proprio '''/etc/fstab''', aggiungendo una entry relativa alla directory che si vuole raggiungere via nfs; ad esempio:<br />
<br />
<pre>192.168.2.2:/mnt/Data/download /mnt/nfs nfs rw,users,noauto 0 0</pre><br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''192.168.2.2:/mnt/Data/download''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la url completa della directory da raggiungere (sintassi, ip:path);<br />
* '''/mnt/nfs''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; è la directory dove si vuole montare il device (la directory deve essere stata creata precendentemente);<br />
* '''nfs''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; identifica il tipo di filesystem da usare (in questo caso nfs, filesystem di rete);<br />
* '''rw,users,noauto''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; sono i flag di mount del device (rw: permessi di scrittura/lettura, users: device montabile e smontabile dai vari user, noauto: device da non avviare automaticamente al boot del sistema);<br />
* '''0 0''' &nbsp;&nbsp;&nbsp; sono i flag relativi al check del device da parte dei programmi di controllo della coerenza del filesystem.<br />
<br />
A questo punto basta un semplice<br />
<br />
<pre>$mount /mnt/nfs</pre> <br />
<br />
per poter usare normalmente la share nfs, come una normale directory del sistema.<br />
<br />
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12760Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:22:55Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Client] */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=2465Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-09-24T08:22:55Z<p>Ldonesty: /* [Impostazione del Client] */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=SysV&diff=2384SysV2005-08-25T19:19:14Z<p>Ldonesty: /* Configurazione del sistema */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=SysV&diff=2273SysV2005-08-25T19:17:08Z<p>Ldonesty: /* sysv-rc-conf */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Debian_Kernel_Howto&diff=12696Debian Kernel Howto2005-08-19T21:19:15Z<p>Ldonesty: /* Compilazione del kernel */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Debian_Kernel_Howto&diff=2228Debian Kernel Howto2005-08-19T21:19:15Z<p>Ldonesty: /* Compilazione del kernel */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=12754Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T12:17:34Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=5494Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T12:17:34Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div>Beh, non tutti possono fare a meno di avere installato anche un sistema Windows sulla propria macchina e quindi spesso è necessario far convivere questi due OS.<br><br />
Storicamente questa convivenza si è dimostrata spesso poco "pacifica", infatti a non pochi di noi è capitato di non poter accedere a questo o quel sistema operativo, ben sapendo che all'ultima accensione tutto funzionava per il meglio.<br><br />
Di solito, per quella che è la mia esperienza in fatto di dual boot, posso "addossare" buona parte della colpa di questi malfunzionamenti, alla poca apertura del boot loadr di Windows rispetto agli altri sistemi operativi esistenti.<br><br />
Per ovviare a questo tipo di problema è possibile percorrere diverse scelte:<br><br />
<br />
# Installare un bootloader più comprensivo (grub, lilo, gag, etc. etc.) e gestire tutto tramite quello;<br><br />
# Usare il bootloader di Windows, per avviare anche gli altri OS a cui siamo interessati;<br><br />
<br />
Questo articolo prova a spiegare in modo semplice come impostare ed utilizzare il secondo metodo.<br><br />
Lo spunto e le nozioni riportate derivano dall'articolo di '''Rover''' presente a [http://www.littlewhitedog.com/content-52.html questo indirizzo].<br />
<br />
Installeremo in sequenza, prima Windows e poi Linux: per il primo basterà seguire le varie schermate, mentre per il secondo occorrà qualche accortezza in più.<br><br />
Durante l'installazione della distro infatti, verrà richiesto di configurare un bootloader (di solito LILO o grub) e pertanto dovremo fare attenzione alla posizione dove verrà posizionato tale software.<br><br />
In altre parole, un boot loader può essere installato nell'inizio di un disco ( il famoso '''MBR''', ovvero il Master Boot Record), in una partizione ben precisa o in un floppy.<br />
<br />
Visto che siamo decisi a lasciare al boot loader di Windows l'onere di tutto il lavoro, è necessario per il momento scegliere la terza opzione (/dev/fd0), tenendo a mente di dover installare successivamente il boot loader sul disco.<br />
Una volta completata la procedura di installazione del sistema base ci verrà richiesto di riavviare il sistema, e noi utilizzeremo il disco floppy appena creato per rientrare nel nostro sistema.<br><br />
Al login accediamo come superutente e provvediamo a configurare il bootloader sul disco fisso usando il comando '''grub-install''' e specifando al partizione del nostro disco, corrispondente alla / del sistema linux.<br><br />
Ad esempio, nel mio caso ho:<br />
<br />
/dev/hda7 ---> /<br />
/dev/hda6 ---> /home<br />
<br />
quindi devo scegliere /dev/hda7.<br><br />
Pertanto il comando sarà:<br />
<pre>#grub-install /dev/hda7</pre><br />
A questo punto '''grub-install''' preleverà dal disco floppy che abbiamo creato, i file di cui ha bisogno per clonarsi sul disco: è buona abitudine impostare il floppy in sola lettura per evitare modifiche dei file ed avere sempre una alternativa per far partire il proprio sistema linux.<br><br />
A questo punto possiamo disconnetterci come superutente (comando '''logout''') e rientrare come utente semplice.<br><br />
Dopo aver aperto una shell eseguite questo comando:<br />
<br />
<pre>$ dd if=/dev/hda7 bs=512 count=1 of=/home/USER/linux.bin</pre><br />
<br />
dove USER è il vostro utente.<br><br />
Questo comando crea un file chiamato '''linux.bin''' (ci servirà in seguito), contenente i primi 512 byte della nostra partizione /, la stessa in cui, guarda caso, abbiamo installato il bootloader.<br><br />
Tale file ci servirà per istruire Windows ad avviare anche l'altro sistema operativo.<br><br />
Sempre dalla shell, copiamo '''linux.bin''' su un floppy vuoto, precendentemente inserito nell'apposito lettore con<br />
<br />
<pre>$ mcopy /home/USER/linux.bin a:</pre><br />
<br />
NB: '''mcopy''' fa parte del pacchetto degli '''mtools''', nel caso non fosse installato e possibile usare i metodi standard di mount del device e di copia di un file.<br><br />
Nel caso non si disponga di un drive floppy, e possibile usare un qualsiasi supporto utilizzabile in scrittura da Linux (una partizione di fat32, una pen drive, un cdrw, etc etc)<br><br />
A questo punto dobbiamo riavviare il sistema: è da notare come Windows ancora non rilevi la presenza di Linux.<br />
Una volta loggati come utente Administrator o equivalente, possiamo dedicarci alle modifiche.<br />
<br />
Il boot manager di Windows (almeno nelle versioni più recenti come 2000 o Xp) viene impostato nel file nascosto '''boot.ini''', presente nella directory radice dove è installato il sistema, come ad esempio c:\ .<br><br />
Una volta attivata la '''visualizzazione dei file nascosti''' e quella dei '''file di sistema''', è possibile aprire boot.ini ed osservarne il contenuto.<br><br />
Il file in questione si presenta originariamente così:<br />
<br />
<pre> [boot loader]<br />
timeout=15<br />
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS<br />
[operating systems]<br />
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /fastdetect</pre> <br />
<br />
<br />
Per poter gestire Linux è sufficiente aggiungere la seguente riga:<br />
<br />
<pre>c:\linux.bin="Linux"</pre><br />
<br />
personalizzabile sia nel nome del file (linux.bin) che nell'etichetta da visualizzare (Linux).<br><br />
Preleviamo il file '''linux.bin''' che abbiamo prodotto con il comando '''dd''' e copiamolo nella directory c:\ .<br><br />
A questo punto possiamo riavviare il sistema e scopriamo che non si avvia più automaticamente Windows, ma ci viene proposta anche la scelta di Linux!!!<br><br />
Una volta selezionata quest'ultima voce, ci troviamo davanti il bootloader fornito dall'istallazione di Linux.<br />
<br />
Ai più questa soluzione può sembrare contorta quanto inutile, ma a mio avviso consente di gestire Linux in modo decisamente più trasparente se è presente un dual boot con Windows, visto che quest'ultimo non dovrà essere "spodestato" dall'MBR per far posto al LILO o grub di turno.<br><br />
E, finora, questo metodo non mi ha '''MAI''' abbandonato!<br><br />
<br />
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=12753Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T12:16:59Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=2073Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T12:16:59Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div>Beh, non tutti possono fare a meno di avere installato anche un sistema Windows sulla propria macchina e quindi spesso è necessario far convivere questi due OS.<br><br />
Storicamente questa convivenza si è dimostrata spesso poco "pacifica", infatti a non pochi di noi è capitato di non poter accedere a questo o quel sistema operativo, ben sapendo che all'ultima accensione tutto funzionava per il meglio.<br><br />
Di solito, per quella che è la mia esperienza in fatto di dual boot, posso "addossare" buona parte della colpa di questi malfunzionamenti, alla poca apertura del boot loadr di Windows rispetto agli altri sistemi operativi esistenti.<br><br />
Per ovviare a questo tipo di problema è possibile percorrere diverse scelte:<br><br />
<br />
# Installare un bootloader più comprensivo (grub, lilo, gag, etc. etc.) e gestire tutto tramite quello;<br><br />
# Usare il bootloader di Windows, per avviare anche gli altri OS a cui siamo interessati;<br><br />
<br />
Questo articolo prova a spiegare in modo semplice come impostare ed utilizzare il secondo metodo.<br><br />
Lo spunto e le nozioni riportate derivano dall'articolo di '''Rover''' presente a [http://www.littlewhitedog.com/content-52.html questo indirizzo].<br />
<br />
Installeremo in sequenza, prima Windows e poi Linux: per il primo basterà seguire le varie schermate, mentre per il secondo occorrà qualche accortezza in più.<br><br />
Durante l'installazione della distro infatti, verrà richiesto di configurare un bootloader (di solito LILO o grub) e pertanto dovremo fare attenzione alla posizione dove verrà posizionato tale software.<br><br />
In altre parole, un boot loader può essere installato nell'inizio di un disco ( il famoso '''MBR''', ovvero il Master Boot Record), in una partizione ben precisa o in un floppy.<br />
<br />
Visto che siamo decisi a lasciare al boot loader di Windows l'onere di tutto il lavoro, è necessario per il momento scegliere la terza opzione (/dev/fd0), tenendo a mente di dover installare successivamente il boot loader sul disco.<br />
Una volta completata la procedura di installazione del sistema base ci verrà richiesto di riavviare il sistema, e noi utilizzeremo il disco floppy appena creato per rientrare nel nostro sistema.<br><br />
Al login accediamo come superutente e provvediamo a configurare il bootloader sul disco fisso usando il comando '''grub-install''' e specifando al partizione del nostro disco, corrispondente alla / del sistema linux.<br><br />
Ad esempio, nel mio caso ho:<br />
<br />
/dev/hda7 ---> /<br />
/dev/hda6 ---> /home<br />
<br />
quindi devo scegliere /dev/hda7.<br />
Pertanto il comando sarà:<br />
<pre>#grub-install /dev/hda7</pre>.<br />
A questo punto '''grub-install''' preleverà dal disco floppy che abbiamo creato, i file di cui ha bisogno per clonarsi sul disco: è buona abitudine impostare il floppy in sola lettura per evitare modifiche dei file ed avere sempre una alternativa per far partire il proprio sistema linux.<br><br />
A questo punto possiamo disconnetterci come superutente (comando '''logout''') e rientrare come utente semplice.<br><br />
Dopo aver aperto una shell eseguite questo comando:<br />
<br />
<pre>$ dd if=/dev/hda7 bs=512 count=1 of=/home/USER/linux.bin</pre><br />
<br />
dove USER è il vostro utente.<br><br />
Questo comando crea un file chiamato '''linux.bin''' (ci servirà in seguito), contenente i primi 512 byte della nostra partizione /, la stessa in cui, guarda caso, abbiamo installato il bootloader.<br><br />
Tale file ci servirà per istruire Windows ad avviare anche l'altro sistema operativo.<br><br />
Sempre dalla shell, copiamo '''linux.bin''' su un floppy vuoto, precendentemente inserito nell'apposito lettore con<br />
<br />
<pre>$ mcopy /home/USER/linux.bin a:</pre><br />
<br />
NB: '''mcopy''' fa parte del pacchetto degli '''mtools''', nel caso non fosse installato e possibile usare i metodi standard di mount del device e di copia di un file.<br><br />
Nel caso non si disponga di un drive floppy, e possibile usare un qualsiasi supporto utilizzabile in scrittura da Linux (una partizione di fat32, una pen drive, un cdrw, etc etc)<br><br />
A questo punto dobbiamo riavviare il sistema: è da notare come Windows ancora non rilevi la presenza di Linux.<br />
Una volta loggati come utente Administrator o equivalente, possiamo dedicarci alle modifiche.<br />
<br />
Il boot manager di Windows (almeno nelle versioni più recenti come 2000 o Xp) viene impostato nel file nascosto '''boot.ini''', presente nella directory radice dove è installato il sistema, come ad esempio c:\ .<br><br />
Una volta attivata la '''visualizzazione dei file nascosti''' e quella dei '''file di sistema''', è possibile aprire boot.ini ed osservarne il contenuto.<br><br />
Il file in questione si presenta originariamente così:<br />
<br />
<pre> [boot loader]<br />
timeout=15<br />
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS<br />
[operating systems]<br />
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /fastdetect</pre> <br />
<br />
<br />
Per poter gestire Linux è sufficiente aggiungere la seguente riga:<br />
<br />
<pre>c:\linux.bin="Linux"</pre><br />
<br />
personalizzabile sia nel nome del file (linux.bin) che nell'etichetta da visualizzare (Linux).<br><br />
Preleviamo il file '''linux.bin''' che abbiamo prodotto con il comando '''dd''' e copiamolo nella directory c:\ .<br><br />
A questo punto possiamo riavviare il sistema e scopriamo che non si avvia più automaticamente Windows, ma ci viene proposta anche la scelta di Linux!!!<br><br />
Una volta selezionata quest'ultima voce, ci troviamo davanti il bootloader fornito dall'istallazione di Linux.<br />
<br />
Ai più questa soluzione può sembrare contorta quanto inutile, ma a mio avviso consente di gestire Linux in modo decisamente più trasparente se è presente un dual boot con Windows, visto che quest'ultimo non dovrà essere "spodestato" dall'MBR per far posto al LILO o grub di turno.<br><br />
E, finora, questo metodo non mi ha '''MAI''' abbandonato!<br><br />
<br />
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=12752Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T09:31:35Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=2072Old:Dual Boot Linux-Windows2005-07-22T09:31:35Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=12751Old:Dual Boot Linux-Windows2005-05-15T11:20:05Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=2071Old:Dual Boot Linux-Windows2005-05-15T11:20:05Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12758Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-15T11:19:20Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=2067Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-15T11:19:20Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=12258Indice Guide2005-05-15T11:18:36Z<p>Ldonesty: /* Applicazioni Esterne */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=182Indice Guide2005-05-15T11:18:36Z<p>Ldonesty: /* Applicazioni Esterne */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=13105Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:18:02Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=190Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:18:02Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=13104Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:15:16Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div>==Xorg su Debian Sid==<br />
<br />
===Descrizione===<br />
Questa guida tenterà di illustrare i passi base necessari a chi volesse cimentarsi nella compilazione ed installazione di xorg su sid.<br><br />
Il nostro obiettivo è creare una serie di pacchetti .deb adattando quelli presenti nei repository dei sorgenti ubuntu e personalizzandoli per sid.<br><br />
Tutto questo lavoro di compilazione serve ad evitare di dover installare ulteriori pacchetti dal repository ubuntu, le cui versioni sono spesso presenti soltanto in quel particolare repository (molti pacchetti vengono personalizzati e modificati dal team di sviluppo) e che renderebbero il nostro sistema un misto tra ubuntu e debian.<br><br />
Tenuta presente comunque la buona compatibilità dei sorgenti dei pacchetti ubuntu rispetto ai .deb prelevati da debian.org (specialmente in relazione alle dipendenze di ciascun pacchetto), è possibile ricostruire l'intero xorg sfruttando le librerie necessarie prelevandole però, direttamente da sid.<br><br />
Faccio notare come la durata di tutta l'operazione sia un fattore importante da valutare: sulla mia macchina (Athlon xp 2000+, 256Mb), ad esempio, sono necessari oltre '''100 minuti''' per portare a termine tutto il processo di compilazione.<br> <br />
<br />
===Configurazione sistema===<br />
Innanzitutto dobbiamo aggiungere ad i repository dei pacchetti che usiamo abitualmente, anche quello di ubuntu (NB: abbiamo bisogno solo dei sorgenti, quindi basta la sola riga con deb-src), commentando temporaneamente le altre righe deb-src presenti nel nostro '''sources.list'''.<br><br />
<br />
<pre>deb-src http://us.archive.ubuntu.com/ubuntu hoary universe main restricted</pre><br />
<br />
Dopo aver aggiunto tale riga, provvediamo ad aggiornare le liste di apt con il solito '''apt-get update'''.<br><br />
Durante l'operazione, possiamo controllare se viene scaricata anche la lista appena inserita per i pacchetti di ubuntu.<br />
<br />
Prepariamo adesso una directory di nome '''xorg''', con il comando <pre>mkdir xorg</pre> questa accoglierà i sorgenti prelevati dalla rete, i file oggetto prodotti dalla compilazione ed infine i pacchetti .deb.<br><br />
Per esperienza personale, consiglio di creare la cartella all'interno di una partizione con '''almeno 4.5 gb di spazio libero'''.<br />
<br />
===Modifica degli script di compilazione===<br />
Posizionamoci nella directory appena creata, e con <pre>apt-get source xorg</pre> procediamo al download dei sorgenti e alla scompattazione dei sorgenti di xorg.<br><br />
Attualmente, (versione '''6.8.2-10'''), il download consiste di circa '''51 MB''' di archivi.<br><br />
Alla fine del download, notiamo che sono stati creati all'interno della directory xorg, alcuni file ed una directory.<br />
<br />
* situazione del nostro filesystem<br />
<pre>[xorg]<br />
|<br />
|_ [xorg-6.8.2]<br />
| |<br />
| |_ [debian]<br />
| |_ ALTRI_FILES<br />
|<br />
|_ xorg_6.8.2-10.diff.gz<br />
|_ xorg_6.8.2-10.dsc<br />
|_ xorg_6.8.2.orig.tar.gz</pre><br />
<br />
La directory '''xorg-6.8.2''' raccoglie i sorgenti scompattati dell'archivio orginale di xorg (oltre ai file necessari alla compilazione di un sorgente debian), a cui non sono ancora state applicate le varie patch apportate dali sviluppatori ubuntu.<br><br />
I file, invece, rappresentano l'archivio con il sorgente originale, il file con le patch approntate dal team di ubuntu e quello con la descrizione del pacchetto debian.<br><br />
Posizionamoci pertanto nella sottodirectory '''debian''' di xorg-6.8.2.<br />
<br />
Affinchè si possano adattare i sorgenti a sid, dobbiamo modificare 2 file: nel primo caso la modifica è più che altro cosmetica, nel secondo caso invece è una scelta obbligata.<br />
<br />
Con il nostro editor preferito, apriamo pertanto il file '''changelog'''.<br><br />
Questo file mantiene lo storico delle modifiche fatte dagli sviluppatori ubuntu a partire dalla versione stable rilasciata dal team di xorg: tale file viene regolato da una sintassi ben precisa, in cui anche gli spazi hanno una loro funzione e pertanto vanno tenuti in considerazione per la buona riuscita della compilazione.<br><br />
E' necessario pertanto, prestare molta attenzione alla disposizione dei vari campi e al numero degli spazi che li delimitano.<br><br />
La entry più recente presente nella versione attuale del file changelog ci appare così:<br />
<pre>xorg (6.8.2-10) hoary; urgency=low<br />
<br />
* Include patch from Ben Herrenschmidt to fix assertion of DDC GPIO lines<br />
after a DDC probe had finished, which would render Apple Studio Displays<br />
useless.<br />
* Don't reset all templates when migrating from xserver-xfree86; this will<br />
render the template migration useless. Don't mess with $RECONFIGURE when<br />
migrating from xfree86. Set use_sync_ranges true when upgrading from<br />
xfree86 (closes: Ubuntu#8562, Ubuntu#8626).<br />
* Use debug_echo liberally in xserver-xorg.postinst.in to tell us why we're<br />
writing out sync ranges.<br />
<br />
-- Daniel Stone <daniel.stone@ubuntu.com> Tue, 5 Apr 2005 08:38:20 +1000</pre><br />
<br />
Affinchè possiamo ottenere una nostra versione personalizzata dei pacchetti, dobbiamo aggiungere precendetemente al gruppo di linee appena descritto (quindi all'inizio del file), qualcosa del genere:<br />
<br />
<pre>xorg (6.8.2-10-ld10) sid; urgency=low<br />
<br />
* [Ld-xorg] packages for Debian Sid, based on Ubuntu sources.<br />
<br />
-- Mario "Ldonesty" Di Nitto <ldonesty@debianizzati.org> Sun, 15 May 2005 10:25:32 +0100</pre><br />
<br />
mantenendo uno spazio di separazione con il gruppo successivo.<br />
<br />
Queste righe possono essere personalizzate secondo i propri gusti tenendo presente che '''6.8.2-10-ld10''' sarà la versione che comparirà nel nome di ogni pacchetto, dove -ld indica la nostra estensione personale, la quale *dovrà* essere seguita da un numero a scelta: es -myExt1.<br><br />
Infatti la mancanza di tale valore pregiudica irreparabilmente la compilazione e creazione dei pacchetti (lo script preposto all'operazione, si rifiuterà di assemblare i .deb)<br />
<br />
A questo punto salviamo il file changelog e dedichiamoci invece a '''control'''.<br><br />
La struttura del file control si puo riassumere in una sequenza di "blocchi" all'interno dei quali sono contenute tutte le informazioni proprie di un pacchetto debian raccolte per riga (ad esempio: la descrizione, le dipendenze, i conflitti, etc etc). <br><br />
Dato che la versione di xorg su cui stiamo lavorando proviene dal repository ubuntu, è possibile che siano presenti alcune dipendenze relative a pacchetti contenuti solamente in tale repository.<br><br />
Pertanto questi pacchetti risulterebbero non disponibili all'atto dell'installazione sulla nostra sid, pregiudicando così tutta l'operazione.<br><br />
Possiamo evitare questa situazione ricercando nelle sole righe Depends del file control, i riferimenti ai pacchetti di ubuntu (presentano la segnatura "ubuntu" all'interno del numero di versione).<br><br />
Nel nostro caso, scorrendo il file (possiamo usare la funzione di ricerca del nostro editor) notiamo che alla riga 1895 è presente una referenza al pacchetto '''lsb-base''' nella versione ('''1.3-9ubuntu2''').<br />
<br />
Dopo aver controllato che in sid esista tale pacchetto in una versione per lo meno uguale (meglio se superiore) a quella citata dal file control (possiamo usare '''apt-cache show lsb-base | grep Version''' per questo scopo), cancelliamo la parola "ubuntu" ed ogni eventuale numero postposto, lasciando quindi solo il numero della versione del pacchetto, infine salviamo.<br><br />
Quindi la versione di lsb-base nella riga Depends ci apparirà come ('''1.3-9''').<br><br />
Relativamente a questa versione di xorg, non ci sono altre referenze da modificare; nel caso in cui, invece, fossimo in presenza di parecchie dipendenze da sistemare dobbiamo valutare ciascun caso separatamente, ripetendo tutta la procedura di controllo e modifica.<br />
<br />
===Controllo dipendenze e avvio compilazione===<br />
A questo punto siamo in grado di avviare la compilazione/creazione dei pacchetti di xorg usando il comando '''dpkg-buildpackage''' dopo esserci posizionati nella cartella xorg-6.8.2 ed aver ottenuto i privilegi di root.<br />
<br />
Molto probabilmente ci verrà notificato che alcune dipendenze non sono soddisfatte per portare a termine la compilazione:<br />
<br />
es.<br />
<br />
<pre>dpkg-checkbuilddeps: Unmet build dependencies: flex bison groff zlib1g-dev |<br />
libz-dev libpam0g-dev | libpam-dev libfreetype6-dev rman lynx <br />
libglide2-dev (>> 2001.01.26) libglide3-dev (>= 2002.04.10-7) libpng12-dev |<br />
libpng-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev libxft-dev (>= 2.1.2) libxcursor-dev <br />
dbs m4 libxrender-dev (>= 0.9.0) sharutils</pre><br />
<br />
Per ovviare a questo problema possiamo installare i pacchetti suggeriti usando il comando (ricomporre su una riga).<br />
<br />
<pre>apt-get install flex bison groff zlib1g-dev libpam0g-dev libfreetype6-dev <br />
rman lynx libglide2-dev libglide3-dev libpng12-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev<br />
libxft-dev libxcursor-dev dbs m4 libxrender-dev sharutils</pre><br />
<br />
A questo punto possiamo rilanciare il comando '''dpkg-buildpackage''' (a cui potremo preporre il comando '''time''', per visualizzare la durata effettiva di tutta l'operazione) ed attendere che i pacchetti vengano creati.<br />
<br />
===Installazione===<br />
Posizionamoci innanzitutto nella cartella dove sono contenuti i file .deb di xorg.<br />
<br />
Possiamo avere 3 situazioni:<br />
* Macchina pulita: nessun xfree/xorg precedentemente installato<br />
* Xorg in una versione precedente<br />
* Xfree preso da sid<br />
<br />
<br>La prima situazione può essere risolta (NB, si potrebbe fare anche con un repository locale) con <pre>dpkg -i x-window-system-core*.deb </pre> aggiungendo volta per volta i pacchetti che vengono richiesti come mancanti in coda a dpkg -i, ovvero<br />
<pre>dpkg -i PKT1 PKT2 PKT3 PKT4</pre> dove i vari PKT corrispondono al nome del pacchetto '''completo di estensione'''.<br />
<br />
DA COMPLETARE<br />
<br />
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=180Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:15:16Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=12257Indice Guide2005-05-15T11:11:47Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=181Indice Guide2005-05-15T11:11:47Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=13103Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:09:49Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div>==Xorg su Debian Sid==<br />
<br />
===Descrizione===<br />
Questa guida tenterà di illustrare i passi base necessari a chi volesse cimentarsi nella compilazione ed installazione di xorg su sid.<br><br />
Il nostro obiettivo è creare una serie di pacchetti .deb adattando quelli presenti nei repository dei sorgenti ubuntu e personalizzandoli per sid.<br><br />
Tutto questo lavoro di compilazione serve ad evitare di dover installare ulteriori pacchetti dal repository ubuntu, le cui versioni sono spesso presenti soltanto in quel particolare repository (molti pacchetti vengono personalizzati e modificati dal team di sviluppo) e che renderebbero il nostro sistema un misto tra ubuntu e debian.<br><br />
Tenuta presente comunque la buona compatibilità dei sorgenti dei pacchetti ubuntu rispetto ai .deb prelevati da debian.org (specialmente in relazione alle dipendenze di ciascun pacchetto), è possibile ricostruire l'intero xorg sfruttando le librerie necessarie prelevandole però, direttamente da sid.<br><br />
Faccio notare come la durata di tutta l'operazione sia un fattore importante da valutare: sulla mia macchina (Athlon xp 2000+, 256Mb), ad esempio, sono necessari oltre '''100 minuti''' per portare a termine tutto il processo di compilazione.<br> <br />
<br />
===Configurazione sistema===<br />
Innanzitutto dobbiamo aggiungere ad i repository dei pacchetti che usiamo abitualmente, anche quello di ubuntu (NB: abbiamo bisogno solo dei sorgenti, quindi basta la sola riga con deb-src), commentando temporaneamente le altre righe deb-src presenti nel nostro '''sources.list'''.<br><br />
<br />
<pre>deb-src http://us.archive.ubuntu.com/ubuntu hoary universe main restricted</pre><br />
<br />
Dopo aver aggiunto tale riga, provvediamo ad aggiornare le liste di apt con il solito '''apt-get update'''.<br><br />
Durante l'operazione, possiamo controllare se viene scaricata anche la lista appena inserita per i pacchetti di ubuntu.<br />
<br />
Prepariamo adesso una directory di nome '''xorg''', con il comando <pre>mkdir xorg</pre> questa accoglierà i sorgenti prelevati dalla rete, i file oggetto prodotti dalla compilazione ed infine i pacchetti .deb.<br><br />
Per esperienza personale, consiglio di creare la cartella all'interno di una partizione con '''almeno 4.5 gb di spazio libero'''.<br />
<br />
===Modifica degli script di compilazione===<br />
Posizionamoci nella directory appena creata, e con <pre>apt-get source xorg</pre> procediamo al download dei sorgenti e alla scompattazione dei sorgenti di xorg.<br><br />
Attualmente, (versione '''6.8.2-10'''), il download consiste di circa '''51 MB''' di archivi.<br><br />
Alla fine del download, notiamo che sono stati creati all'interno della directory xorg, alcuni file ed una directory.<br />
<br />
* situazione del nostro filesystem<br />
<pre>[xorg]<br />
|<br />
|_ [xorg-6.8.2]<br />
| |<br />
| |_ [debian]<br />
| |_ ALTRI_FILES<br />
|<br />
|_ xorg_6.8.2-10.diff.gz<br />
|_ xorg_6.8.2-10.dsc<br />
|_ xorg_6.8.2.orig.tar.gz</pre><br />
<br />
La directory '''xorg-6.8.2''' raccoglie i sorgenti scompattati dell'archivio orginale di xorg (oltre ai file necessari alla compilazione di un sorgente debian), a cui non sono ancora state applicate le varie patch apportate dali sviluppatori ubuntu.<br><br />
I file, invece, rappresentano l'archivio con il sorgente originale, il file con le patch approntate dal team di ubuntu e quello con la descrizione del pacchetto debian.<br><br />
Posizionamoci pertanto nella sottodirectory '''debian''' di xorg-6.8.2.<br />
<br />
Affinchè si possano adattare i sorgenti a sid, dobbiamo modificare 2 file: nel primo caso la modifica è più che altro cosmetica, nel secondo caso invece è una scelta obbligata.<br />
<br />
Con il nostro editor preferito, apriamo pertanto il file '''changelog'''.<br><br />
Questo file mantiene lo storico delle modifiche fatte dagli sviluppatori ubuntu a partire dalla versione stable rilasciata dal team di xorg: tale file viene regolato da una sintassi ben precisa, in cui anche gli spazi hanno una loro funzione e pertanto vanno tenuti in considerazione per la buona riuscita della compilazione.<br><br />
E' necessario pertanto, prestare molta attenzione alla disposizione dei vari campi e al numero degli spazi che li delimitano.<br><br />
La entry più recente presente nella versione attuale del file changelog ci appare così:<br />
<pre>xorg (6.8.2-10) hoary; urgency=low<br />
<br />
* Include patch from Ben Herrenschmidt to fix assertion of DDC GPIO lines<br />
after a DDC probe had finished, which would render Apple Studio Displays<br />
useless.<br />
* Don't reset all templates when migrating from xserver-xfree86; this will<br />
render the template migration useless. Don't mess with $RECONFIGURE when<br />
migrating from xfree86. Set use_sync_ranges true when upgrading from<br />
xfree86 (closes: Ubuntu#8562, Ubuntu#8626).<br />
* Use debug_echo liberally in xserver-xorg.postinst.in to tell us why we're<br />
writing out sync ranges.<br />
<br />
-- Daniel Stone <daniel.stone@ubuntu.com> Tue, 5 Apr 2005 08:38:20 +1000</pre><br />
<br />
Affinchè possiamo ottenere una nostra versione personalizzata dei pacchetti, dobbiamo aggiungere precendetemente al gruppo di linee appena descritto (quindi all'inizio del file), qualcosa del genere:<br />
<br />
<pre>xorg (6.8.2-10-ld10) sid; urgency=low<br />
<br />
* [Ld-xorg] packages for Debian Sid, based on Ubuntu sources.<br />
<br />
-- Mario "Ldonesty" Di Nitto <ldonesty@debianizzati.org> Sun, 15 May 2005 10:25:32 +0100</pre><br />
<br />
mantenendo uno spazio di separazione con il gruppo successivo.<br />
<br />
Queste righe possono essere personalizzate secondo i propri gusti tenendo presente che '''6.8.2-10-ld10''' sarà la versione che comparirà nel nome di ogni pacchetto, dove -ld indica la nostra estensione personale, la quale *dovrà* essere seguita da un numero a scelta: es -myExt1.<br><br />
Infatti la mancanza di tale valore pregiudica irreparabilmente la compilazione e creazione dei pacchetti (lo script preposto all'operazione, si rifiuterà di assemblare i .deb)<br />
<br />
A questo punto salviamo il file changelog e dedichiamoci invece a '''control'''.<br><br />
La struttura del file control si puo riassumere in una sequenza di "blocchi" all'interno dei quali sono contenute tutte le informazioni proprie di un pacchetto debian raccolte per riga (ad esempio: la descrizione, le dipendenze, i conflitti, etc etc). <br><br />
Dato che la versione di xorg su cui stiamo lavorando proviene dal repository ubuntu, è possibile che siano presenti alcune dipendenze relative a pacchetti contenuti solamente in tale repository.<br><br />
Pertanto questi pacchetti risulterebbero non disponibili all'atto dell'installazione sulla nostra sid, pregiudicando così tutta l'operazione.<br><br />
Possiamo evitare questa situazione ricercando nelle sole righe Depends del file control, i riferimenti ai pacchetti di ubuntu (presentano la segnatura "ubuntu" all'interno del numero di versione).<br><br />
Nel nostro caso, scorrendo il file (possiamo usare la funzione di ricerca del nostro editor) notiamo che alla riga 1895 è presente una referenza al pacchetto '''lsb-base''' nella versione ('''1.3-9ubuntu2''').<br />
<br />
Dopo aver controllato che in sid esista tale pacchetto in una versione per lo meno uguale (meglio se superiore) a quella citata dal file control (possiamo usare '''apt-cache show lsb-base | grep Version''' per questo scopo), cancelliamo la parola "ubuntu" ed ogni eventuale numero postposto, lasciando quindi solo il numero della versione del pacchetto, infine salviamo.<br><br />
Quindi la versione di lsb-base nella riga Depends ci apparirà come ('''1.3-9''').<br><br />
Relativamente a questa versione di xorg, non ci sono altre referenze da modificare; nel caso in cui, invece, fossimo in presenza di parecchie dipendenze da sistemare dobbiamo valutare ciascun caso separatamente, ripetendo tutta la procedura di controllo e modifica.<br />
<br />
===Controllo dipendenze e avvio compilazione===<br />
A questo punto siamo in grado di avviare la compilazione/creazione dei pacchetti di xorg usando il comando '''dpkg-buildpackage''' dopo esserci posizionati nella cartella xorg-6.8.2 ed aver ottenuto i privilegi di root.<br />
<br />
Molto probabilmente ci verrà notificato che alcune dipendenze non sono soddisfatte per portare a termine la compilazione:<br />
<br />
es.<br />
<br />
<pre>dpkg-checkbuilddeps: Unmet build dependencies: flex bison groff zlib1g-dev |<br />
libz-dev libpam0g-dev | libpam-dev libfreetype6-dev rman lynx <br />
libglide2-dev (>> 2001.01.26) libglide3-dev (>= 2002.04.10-7) libpng12-dev |<br />
libpng-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev libxft-dev (>= 2.1.2) libxcursor-dev <br />
dbs m4 libxrender-dev (>= 0.9.0) sharutils</pre><br />
<br />
Per ovviare a questo problema possiamo installare i pacchetti suggeriti usando il comando (ricomporre su una riga).<br />
<br />
<pre>apt-get install flex bison groff zlib1g-dev libpam0g-dev libfreetype6-dev <br />
rman lynx libglide2-dev libglide3-dev libpng12-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev<br />
libxft-dev libxcursor-dev dbs m4 libxrender-dev sharutils</pre><br />
<br />
A questo punto possiamo rilanciare il comando '''dpkg-buildpackage''' (a cui potremo preporre il comando '''time''', per visualizzare la durata effettiva di tutta l'operazione) ed attendere che i pacchetti vengano creati.<br />
<br />
===Installazione===<br />
Posizionamoci innanzitutto nella cartella dove sono contenuti i file .deb di xorg.<br />
<br />
Possiamo avere 3 situazioni:<br />
* Macchina pulita: nessun xfree/xorg precedentemente installato<br />
* Xorg in una versione precedente<br />
* Xfree preso da sid<br />
<br />
<br>La prima situazione può essere risolta (NB, si potrebbe fare anche con un repository locale) con <pre>dpkg -i x-window-system-core*.deb </pre> aggiungendo volta per volta i pacchetti che vengono richiesti come mancanti in coda a dpkg -i, ovvero<br />
<pre>dpkg -i PKT1 PKT2 PKT3 PKT4</pre> dove i vari PKT corrispondono al nome del pacchetto '''completo di estensione'''.<br />
<br />
DA COMPLETARE<br />
<br />
--<br><br />
<u>Autore</u>: Ldonesty</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Pacchettizzare_ed_installare_Xorg_su_Debian_Sid&diff=179Old:Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid2005-05-15T11:09:49Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12757Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-14T11:00:05Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=183Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-14T11:00:05Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=12249Indice Guide2005-05-14T10:42:31Z<p>Ldonesty: /* Condividere directory tra macchine Unix */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Indice_Guide&diff=80Indice Guide2005-05-14T10:42:31Z<p>Ldonesty: /* Condividere directory tra macchine Unix */</p>
<hr />
<div></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=12756Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-14T10:41:23Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
<div>==Come creare una directory shared tra macchine linux (nfs, acronimo di Network File System)==<br />
<br />
<br />
Per far comunicare due macchine Linux, è possibile in diversi metodi: il modo più veloce per fare tutto ciò, è utilizzare NFS per mettere in condivisione una particolare directory del filesystem ad altri client.<br><br />
Di seguito è descritta una semplice procedura per configurare ed avviare il daemon di nfs sul server e per istruire il client a raggiungere la directory esportata: questa non vuole essere una guida esaustiva ad nfs, ma solo una breve descrizione di come risolvere velocemente lo scambio di dati tra macchiine linux.<br />
<br />
<br />
'''[Impostazione del Server]'''<br><br />
Dopo aver installato con apt-get i pacchetti '''nfs-user-server''' (un linux daemon che lavora in userspace) e '''portmap''', bisogna modificare il file '''/etc/exports''' (in caso esso non esista, bisogna crearlo) aggiungendo una riga per ogni directory che si vuole esportare.<br><br />
Un esempio di entry per il file export può essere:<br />
<br />
<pre>/mnt/Data/download 192.168.2.3 (rw)</pre> <br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''/mnt/Data/download''' è la directory da esportare;<br />
* '''192.168.2.3''' è il client che può raggiungere la directory in questione;<br />
* '''(rw)''' sono le opzioni impostabili ('''rw''':permessi di scrittura/lettura);<br />
<br />
E' possibile definire in modo più granulare gli accessi utilizzando i file /etc/host.access e /etc/host.denied, ma per un uso basilare di nfs non è necessario applicare alcuna modifica.<br />
<br />
<br />
'''[Impostazione del Client]'''<br><br />
Bisogna innanzitutto installare '''nfs-common''' con apt-get, e successivamente modificare il proprio '''/etc/fstab''', aggiungendo una entry relativa alla directory che si vuole raggiungere via nfs; ad esempio:<br />
<br />
<pre>192.168.2.2:/mnt/Data/download /mnt/nfs nfs rw,noauto 0 0</pre><br />
<br />
<br />
in cui<br />
* '''192.168.2.2:/mnt/Data/download''' è la url completa della directory da raggiungere (sintassi, ip:path);<br />
* '''/mnt/nfs''' è la directory dove si vuole montare il device (la directory deve essere stata creata precendentemente);<br />
* '''nfs''' identifica il tipo di filesystem da usare (in questo caso nfs, filesystem di rete);<br />
* '''rw,users,noauto''' sono i flag di mount del device (rw: permessi di scrittura/lettura, users: device montabile e smontabile dai vari user, noauto: device da non avviare automaticamente al boot del sistema);<br />
* '''0 0''' sono i flag relativi al check del device da parte dei programmi di controllo della coerenza del filesystem.<br />
<br />
A questo punto basta un semplice<br />
<br />
<pre>$mount /mnt/nfs</pre> <br />
<br />
per poter usare normalmente la share nfs, come una normale directory del sistema.<br />
<br />
Autore: Ldonesty</div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:NFS:_Networking_FileSystem_tramite_nfs-user-server&diff=79Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server2005-05-14T10:41:23Z<p>Ldonesty: </p>
<hr />
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<div><br />
Beh, non tutti possono fare a meno di avere installato anche un sistema Windows sulla propria macchina e quindi spesso è necessario far convivere questi due OS.<br><br />
Storicamente questa convivenza si è dimostrata spesso poco "pacifica", infatti a non pochi di noi è capitato di non poter accedere a questo o quel sistema operativo, ben sapendo che all'ultima accensione tutto funzionava per il meglio.<br><br />
Di solito, per quella che è la mia esperienza in fatto di dual boot, posso "addossare" buona parte della colpa di questi malfunzionamenti, alla poca apertura del boot loadr di Windows rispetto agli altri sistemi operativi esistenti.<br><br />
Per ovviare a questo tipo di problema è possibile percorrere diverse scelte:<br />
<br />
1) Installare un bootloader più comprensivo (grub, lilo, gag, etc. etc.) e gestire tutto tramite quello;<br><br />
2) Usare il bootloader di Windows, per avviare anche gli altri OS a cui siamo interessati;<br />
<br />
Questo articolo prova a spiegare in modo semplice come impostare ed utilizzare il secondo metodo.<br><br />
Lo spunto e le nozioni riportate derivano dall'articolo di '''Rover''' presente a questo indirizzo.<br />
<br />
Installeremo in sequenza, prima Windows e poi Linux: per il primo basterà seguire le varie schermate, mentre per il secondo occorrà qualche accortezza in più.<br><br />
Durante l'installazione della distro infatti, verrà richiesto di configurare un bootloader (di solito LILO o grub) e pertanto dovremo fare attenzione alla posizione dove verrà posizionato tale software.<br><br />
In altre parole, un boot loader può essere installato nell'inizio di un disco (il famoso '''MBR''' o Master Boot Record), in una partizione ben precisa o in un floppy.<br />
<br />
Visto che siamo decisi a lasciare al boot loader di Windows l'onere di tutto il lavoro, è necessario scegliere la seconda opzione, specificando la partizione corrispondente alla / usata per installare Linux.<br />
Ad esempio, nel mio caso ho:<br />
<br />
/dev/hda7 ---> /<br><br />
/dev/hda6 ---> /home<br />
<br />
quindi devo scegliere /dev/hda7.<br><br />
Una volta completata la procedura di installazione, SENZA riavviare il sistema, è nessario accedere come utente.<br><br />
Dopo aver aperto una shell eseguite questo comando:<br />
<br />
$ dd if=/dev/hda7 bs=512 count=1 of=/home/USER/linux.bin<br />
<br />
dove USER è il vostro utente.<br><br />
Questo comando crea un file chiamato '''linux.bin''' (ci servirà in seguito), contenente i primi 512 byte della nostra partizione /, la stessa in cui, guarda caso, abbiamo installato il bootloader.<br><br />
Tale file ci servirà per istruire Windows ad avviare anche l'altro sistema operativo.<br><br />
Sempre dalla shell, copiamo linux.bin su un floppy vuoto, precendentemente inserito nell'apposito lettore con<br />
<br />
$ mcopy /home/USER/linux.bin a:<br />
<br />
NB: mcopy fa parte del pacchetto degli mtools, nel caso non fosse installato e possibile usare i metodi standard di mount del device e di copia di un file.<br><br />
Nel caso non si disponga di un drive floppy, e possibile usare un qualsiasi supporto utilizzabile in scrittura da Linux (una partizione di fat32, una pen drive, un cdrw, etc etc)<br><br />
A questo punto dobbiamo riavviare il sistema: è da notare come Windows ancora non rilevi la presenza di Linux.<br />
Una volta loggati come utente Administrator o equivalente, possiamo dedicarci alle modifiche.<br />
<br />
Il boot manager di Windows (almeno nelle versioni più recenti come 2000 o Xp) viene impostato nel file nascosto boot.ini, presente nella directory radice dove è installato il sistema, come ad esempio c:\ .<br><br />
Una volta attivata la visualizzazione dei file nascosti e quella dei file di sistema, è possibile aprire boot.ini ed osservarne il contenuto.<br><br />
Il file in questione si presenta originariamente così:<br />
<br />
[boot loader]<br />
timeout=15<br />
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS<br />
[operating systems]<br />
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /fastdetect <br />
<br />
<br />
Per poter gestire Linux è sufficiente aggiungere la seguente riga:<br />
<br />
c:\linux.bin="Linux"<br />
<br />
personalizzabile sia nel nome del file (linux.bin) che nell'etichetta da visualizzare (Linux).<br><br />
Preleviamo il file linux.bin che abbiamo prodotto con il comando dd e copiamolo nella directory c:\ .<br><br />
A questo punto possiamo riavviare il sistema e scopriamo che non si avvia più automaticamente Windows, ma ci viene proposta anche la scelta di Linux!!!<br><br />
Una volta selezionata quest'ultima voce, ci troviamo davanti il bootloader fornito dall'istallazione di Linux.<br />
<br />
Ai più questa soluzione può sembrare contorta quanto inutile, ma a mio avviso consente di gestire Linux in modo decisamente più trasparente se è presente un dual boot con Windows, visto che quest'ultimo non dovrà essere "spodestato" dall'MBR per far posto al LILO o grub di turno.<br><br />
E, finora, questo metodo non mi ha MAI abbandonato!<br></div>Ldonestyhttps://guide.debianizzati.org/index.php?title=Old:Dual_Boot_Linux-Windows&diff=72Old:Dual Boot Linux-Windows2005-05-14T09:57:06Z<p>Ldonesty: </p>
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<div></div>Ldonesty