UsbMount: Gestione automatizzata delle periferiche USB di memorizzazione: differenze tra le versioni

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==Introduzione==
{{Versioni compatibili|ONLY|Wheezy|Jessie}}
== Introduzione ==
'''Usbmount''' è uno [[script]] che consente, tramite [[udev]], di montare e smontare automaticamente le memorie USB in modo trasparente dall'ambiente grafico utilizzato e anche in sua assenza. È quindi l'alternativa più leggera per abilitare l'automount in un ambiente minimale e perfino senza bisogno dell'interfaccia grafica.


In questa guida spiegher� come sostituire il filtro antispam di evolution (che usa spamassassin) con un filtro molto pi� veloce (in quanto bayesiano): bogofilter.
Non è più stato distribuito in una Debian stable per la versione 9 ([[Stretch]]) e successive.
Usando Evolution ho notato che il filtro antispam che richiede l'uso di spamassassin � molto lento soprattutto inserendo i controlli esterni (ovvero ogni mail viene confrontata con una lista di mail-spam note). Vi sar� capitato forse anche di usare Thunderbird che include un filtro anti-spam bayesiano (� un tecnica statistica) e di notare che questo tipo di filtro � molto pi� veloce ed ugualmente accurato (non so in termini assoluti quale sia il migliore ma per usi SOHO entrambi sono ampiamente soddisfacenti).
 
� possibile usare un filtro bayesiano anche con evolution, con conseguente aumento della velocit�. A tal scopo basta usare bogofilter, un filtro antispam bayessiano da linea di comando. Per i pi� smaliziati descriver� sinteticamente il procedimento, gli altri troveranno informazioni pi� dettagliate nel seguito. In pratica basta usare la funzionalit� di evolution di creare filtri che come condizione di verifica discriminano il valore di ritorno di un programma al quale � stata mandata in pipe l'email. � molto pi� semplice di quello che sembra in realt�. Il vantaggio di velocit� � notevole anche perch� si possono filtrare prima tutte le mail delle mailing list e mandare al filtro antispam solo le altre email. Lo svantaggio � che, usando una tecnica statistica, bisogna inizialmente "istruire" bogofilter a riconoscere lo spam, ma la cosa non presenta problemi se si dispone gi� di alcune decine di email di spam.
 
 
==Usare bogofilter sulle mailbox di Evolution==
 
Evolution mette le mail in /home/$USER/.evolution/mail/local/, un file (in formato mbox) per ogni cartella che abbiamo in Evolution. Le email della cartella "Posta in arrivo" compreso lo spam ("da Cestinare") st� tutta nel file Inbox: evolution aggiunge infatti un header che gli permette di distinguere lo spam dall'ham (prosciutto in inglese: tutto ci� che non � spam). Ora, per istruire bogofilter � molto pi� comodo di disporre dello spam in un file separato. A tal scopo apriamo evolution e spostiamo tutta la posta in "Da cestinare" in una nuova cartella che chiameremo fantasiosamente Spam. A questo punto non ci resta che istruire bogofilter.
 
Per istruire bogofilter su cosa � spam scriveremo in un terminale dalla cartella /home/$USER/.evolution/mail/local/:
 
<pre>
    $ cat Spam | bogofilter -M -s
</pre>
 
 
dove "Spam" � la cartella di evolution (qui file mbox) in cui abbiamo spostato lo spam. Se abbiamo indicato come spam un file di mail "pulite" possiamo annullare l'operazione con lo stesso comando sostituendo -S al posto di -s.
 
 
Per indicare quali mail non sono spam scriveremo invece:
 
<pre>
    $ cat Inbox | bogofilter -M -n
</pre>
 
 
Potremo ripetere il precendente comando anche per gli altri file corrispondenti a posta "pulita". Ad esempio io l'ho anche eseguito sugli altri file che contenevano i messaggi delle mailing list a cui sono iscritto. Se abbiamo indicato come spam un file di mail "pulite" possiamo annullare l'operazione con lo stesso comando sostituendo -S al posto di -s.
Per vedere quanto adesso sia chiara a bogofilter la differenza tra spam e ham possiamo visualizzare un diagramma con il comando (dalla home):
 
<pre>
    $ bogoutil -H .bogofilter/wordlist.db
</pre>
 
 
dovremmo vedere in istogramma con due massimi nettamente distinti, questo vuol dire che a bogofilter � molto chiara la differenza tra spam e ham. Ad esempio ecco come appare il mio istogramma, dopo aver inserito alcune centinaia di email come ham e una ottantina di mail come spam:


== Installazione ==
L'installazione è facilissima. Con [[privilegi di amministrazione]] basta digitare su un terminale o una console:
<pre>
<pre>
    Histogram
# apt-get install usbmount
    score  count  pct  histogram
    0.00    59199 81.65 ################################################
    0.05      178  0.25 #
    0.10      114  0.16 #
    0.15      114  0.16 #
    0.20      139  0.19 #
    0.25      159  0.22 #
    0.30      139  0.19 #
    0.35      147  0.20 #
    0.40      160  0.22 #
    0.45      201  0.28 #
    0.50      151  0.21 #
    0.55      187  0.26 #
    0.60      150  0.21 #
    0.65      155  0.21 #
    0.70      243  0.34 #
    0.75      227  0.31 #
    0.80      251  0.35 #
    0.85      324  0.45 #
    0.90      356  0.49 #
    0.95    9905 13.66 #########
    tot    72499
    hapaxes:  ham  30363 (41.88%), spam      2 ( 0.00%)
      pure:  ham  59036 (81.43%), spam    9161 (12.64%)
</pre>
</pre>


== Configurazione ==
Il pacchetto non necessita di riconfigurazione, in quanto i valori di default sono ottimali. Analizziamo comunque i file di configurazione e le opzioni: il file contenente la configurazione di usbmount è <code>/etc/usbmount/usbmount.conf</code>.<br/>
Le direttive sono:


Se abbiamo una email possiamo ora controllare se sia spam o meno dandolo in pipe a bogofilter con il seguente comando:
; MOUNTPOINTS : Indicano le directory in cui dovranno essere montate le periferiche. Viene sempre utilizzata la prima disponibile (cosa molto comoda) e, se non sono presenti, vengono create.
; FILESYSTEMS : Contiene la lista dei [[File System|filesystem]] da provare, quando si esegue il mount del device. Il mio consiglio è di avere prima <code>vfat</code> e poi <code>msdos</code>, per evitare problemi di 'storpiatura' dei nomi dei file.
; MOUNTOPTIONS : Serve per indicare le opzioni da passare al mount del device. Se non è presente, consiglio l'aggiunta dell'opzione 'quiet' che elimina i messaggi di errore relativi all'assenza di permessi nei filesystem di tipo fat. Le opzioni '''nodev''' e '''noexec''' sono misure di sicurezza, da non rimuovere.
{{Box | Approfondimento | L'opzione '''nodev''' come misura di sicurezza considera come file normali eventuali file dispositivo a blocchi o a caratteri presenti, che potrebbero essere usati per accedere indirettamente ad altri dispositivi, mentre '''noexec''' impedisce l'esecuzione diretta di eseguibili dal supporto rimovibile.


<pre>
Se fosse necessario eseguire qualcosa dalle unità, si consiglia di sostituire almeno '''noexec''' con '''nosuid''', in modo che per gli eseguibili sia ignorato l'eventuale bit ''setuid'' attivo. Si legga per maggiori informazioni: [[Filesystem: i permessi sui files|Guida sui permessi dei file]].}}
    $ cat messaggio | bogofilter
; FS_MOUNTOPTIONS : Configurazioni specifiche per un determinato filesystem. La sintassi è del tipo: <pre>-fstype=TYPE,OPTIONS</pre> dove '''TYPE''' è la stringa identificativa del filesystem, e '''OPTIONS''' sono le opzioni da assegnare a quel determinato filesystem (''man mount'' per i dettagli su tutte le opzioni disponibili).
</pre>
; VERBOSE : Utile per il [[debug]] (e se qualche cosa non va come deve). In caso di dubbio, lasciare su 'no'.


== Utilizzo ==
L'utilizzo è piuttosto semplice. È sufficiente inserire il dispositivo, aspettare un secondo, e recarsi nella directory <code>/media/usb</code> (o usb0, usb1, ...), dove verrà montata la periferica.


Se il valore di ritorno (echo $?) � 0 la mail sar� spam, se � 1 sar� ham, se � 2 bogofilter � incerto.
Per quanto riguarda l'unmount, non bisogna preoccuparsi: le periferiche sono montate con la flag 'sync' attiva, che comporta un accesso in scrittura in tempo reale. Per evitare perdite di dati basta aspettare il termine della copia dei dati, dopo di che è possibile rimuoverla direttamente (facendo attenzione a non aver aperte applicazioni che accedono al [[mountpoint]] del device).


Da qui si capisce come sia possibile costruire un piccolo script al quale mandare in pasto (in pipe, tecnicamente) le nostre mail ed a seconda del valore di ritorno evolution sposter� o meno il messagio nella cartella dello Spam. Un esempio � il seguente:
== Approfondimento ==
Non esiste quasi nessuna documentazione oltre al readme (<code>/usr/share/doc/usbmount/README.gz</code>), a parte la possibilità di leggere i commenti nel file di configurazione (<code>/etc/usbmount/usbmount.conf</code>), lo script stesso (<code>/usr/share/usbmount/usbmount</code>) e le regole per [[udev]] che lo invocano (<code>/lib/udev/rules.d/usbmount.rules</code>).


== Suggerimento ==
Dato che le periferiche sono montate per default da root non abbiamo i permessi di scrittura come semplice utente.
Un modo semplice per risolvere puo' essere quello di cambiare la variabile (<code>FS_MOUNTOPTIONS=""</code>), come suggerito a riga 47 di (<code>/etc/usbmount/usbmount.conf</code>) con (<code>FS_MOUNTOPTIONS="-fstype=vfat,gid=floppy,dmask=0007,fmask=0117"</code>)con i [[privilegi di amministrazione]] basta digitare su un terminale o una console:
<pre>
<pre>
    #!/bin/sh
# nano /etc/usbmount/usbmount.conf
    # antispam - Wrapper per bogofilter
</pre>
    #
A riga 49 trovate la variabile (<code>FS_MOUNTOPTIONS=""</code>) da riempire con quanto suggerito a riga 47.
    # Dare in pipe a questo script l'email da controllare
    # Ritorna:
    #  0  per lo spam
    #  1  per l'ham
    #  2  se il messaggio e' incerto
    #
 
    SPAMBOX="/home/$USER/.evolution/mail/local/Spam"
    HAMBOX="/home/$USER/.evolution/mail/local/Inbox"
 
    # Commentare se non si vuole istruire bogofilter sullo spam ogni volta
    # che si scarica la posta
    cat $SPAMBOX | bogofilter -M -s
   
    # Commentare se non si vuole istruire bogofilter sull'ham ogni volta
    # che si scarica la posta
    cat $HAMBOX | bogofilter -M -n
 
   
    # Controlla il messaggio dato in pipe (legge lo stdin)
    bogofilter
 
    # Valore di ritorno
    RESULT=$?
 
    echo $RESULT
    exit $RESULT
</pre>
 
 
Potete, ad esempio, salvare lo script precedente col nome antispam, copiarlo nel PATH (ad es. /usr/local/bin/) e renderlo eseguibile (chmod +x antispam). Ogni volta che viene mandato in pipe una email a questo script, bogofilter viene aggiornato su cosa � spam e su cosa no e poi ci dir� se il messagio passato � spam o meno.
 
==Configurare Evolution per l'uso di bogofilter==
 
Non ci resta ora che configurare Evolution. Disabilitiamo innanzi tutto il filtro antispam integrato di evolution. Poi creiamo un nuovo filtro per la posta in entrata. Come condizione di verifica del filtro (riquadro Se) mettiamo "In pipe a programma", come nome del programma il nome dello script (/usr/local/antispam) e come valore di ritorno 0. Ora baster� aggiungere l'azione da compiere (campo allora) che sar� ovviamente "Sposta nella cartella" Spam.
 
Ultimo consiglio che do � quello di inserire il filtro antispam alla fine della lista filtri (se ne avete altri), spostandolo in basso. Inserendo poi negli altri filtri come azione oltre a "Sposta nella cartella" anche "Arresta l'elaborazione" in modo che se il messagio corrisponde al filtro non verr� pi� processato dai filtri successivi. In questo modo arriveranno a bogofilter molti meno messaggi e l'elaborazione sar� ancora pi� veloce. Io uso questo metodo perch� non arriva spam alle mailng list a cui sono iscritto. Se vi arrivase spam anche dalle mailing list, potete non usarlo e fare filtrare tutto a bogofilter.
 
==Conclusioni==
 
 
Concludo dicendo che questa � solo una delle implementazioni possibili. Ad esempio per velocizzare ulteriormente il controllo antispam si possono commentare i cat nello script, e poi di tanto in tanto aggiornare a mano bogofilter su cosa � spam e cosa � ham. Oppure si pu� usare questo procedimento con una altro programma di posta (MUA) diverso da Evolution.Le possibilit� sono infinite. Spero di essere riuscito a spiegare la logica delle cose (piuttosto che aver dato una soluzione bell'e pronta) in modo che ognuno di voi possa adattare quanto detto per rispondere alle proprie esigenze, e anche (perch� no) al proprio capriccio. E, in fondo, non � proprio questo il bello di usare software libero?


Happy hacking!
{{
Autori
|Autore = [[User:MaXeR|MaXeR]]
|Estesa_da=
:[[Utente:Clabit|Clabit]]
|Verificata_da=
:[[Utente:HAL 9000|HAL 9000]] 15:00, 18 apr 2015 (CEST)
:[[Utente:Clabit|Clabit]] 10:51, 6 ott 2015 (CEST)
|Numero_revisori=2
}}


----
[[Categoria:Dispositivi di massa rimovibili]]
Autore: [[Utente:TheNoise|~ The_Noise]]

Versione attuale delle 13:11, 21 lug 2019

Debian-swirl.png Versioni Compatibili

soltanto:
Debian 7 "wheezy"
Debian 8 "jessie"

Introduzione

Usbmount è uno script che consente, tramite udev, di montare e smontare automaticamente le memorie USB in modo trasparente dall'ambiente grafico utilizzato e anche in sua assenza. È quindi l'alternativa più leggera per abilitare l'automount in un ambiente minimale e perfino senza bisogno dell'interfaccia grafica.

Non è più stato distribuito in una Debian stable per la versione 9 (Stretch) e successive.

Installazione

L'installazione è facilissima. Con privilegi di amministrazione basta digitare su un terminale o una console:

# apt-get install usbmount

Configurazione

Il pacchetto non necessita di riconfigurazione, in quanto i valori di default sono ottimali. Analizziamo comunque i file di configurazione e le opzioni: il file contenente la configurazione di usbmount è /etc/usbmount/usbmount.conf.
Le direttive sono:

MOUNTPOINTS
Indicano le directory in cui dovranno essere montate le periferiche. Viene sempre utilizzata la prima disponibile (cosa molto comoda) e, se non sono presenti, vengono create.
FILESYSTEMS
Contiene la lista dei filesystem da provare, quando si esegue il mount del device. Il mio consiglio è di avere prima vfat e poi msdos, per evitare problemi di 'storpiatura' dei nomi dei file.
MOUNTOPTIONS
Serve per indicare le opzioni da passare al mount del device. Se non è presente, consiglio l'aggiunta dell'opzione 'quiet' che elimina i messaggi di errore relativi all'assenza di permessi nei filesystem di tipo fat. Le opzioni nodev e noexec sono misure di sicurezza, da non rimuovere.
Info.png Approfondimento
L'opzione nodev come misura di sicurezza considera come file normali eventuali file dispositivo a blocchi o a caratteri presenti, che potrebbero essere usati per accedere indirettamente ad altri dispositivi, mentre noexec impedisce l'esecuzione diretta di eseguibili dal supporto rimovibile.

Se fosse necessario eseguire qualcosa dalle unità, si consiglia di sostituire almeno noexec con nosuid, in modo che per gli eseguibili sia ignorato l'eventuale bit setuid attivo. Si legga per maggiori informazioni: Guida sui permessi dei file.

FS_MOUNTOPTIONS
Configurazioni specifiche per un determinato filesystem. La sintassi è del tipo:
-fstype=TYPE,OPTIONS
dove TYPE è la stringa identificativa del filesystem, e OPTIONS sono le opzioni da assegnare a quel determinato filesystem (man mount per i dettagli su tutte le opzioni disponibili).
VERBOSE
Utile per il debug (e se qualche cosa non va come deve). In caso di dubbio, lasciare su 'no'.

Utilizzo

L'utilizzo è piuttosto semplice. È sufficiente inserire il dispositivo, aspettare un secondo, e recarsi nella directory /media/usb (o usb0, usb1, ...), dove verrà montata la periferica.

Per quanto riguarda l'unmount, non bisogna preoccuparsi: le periferiche sono montate con la flag 'sync' attiva, che comporta un accesso in scrittura in tempo reale. Per evitare perdite di dati basta aspettare il termine della copia dei dati, dopo di che è possibile rimuoverla direttamente (facendo attenzione a non aver aperte applicazioni che accedono al mountpoint del device).

Approfondimento

Non esiste quasi nessuna documentazione oltre al readme (/usr/share/doc/usbmount/README.gz), a parte la possibilità di leggere i commenti nel file di configurazione (/etc/usbmount/usbmount.conf), lo script stesso (/usr/share/usbmount/usbmount) e le regole per udev che lo invocano (/lib/udev/rules.d/usbmount.rules).

Suggerimento

Dato che le periferiche sono montate per default da root non abbiamo i permessi di scrittura come semplice utente. Un modo semplice per risolvere puo' essere quello di cambiare la variabile (FS_MOUNTOPTIONS=""), come suggerito a riga 47 di (/etc/usbmount/usbmount.conf) con (FS_MOUNTOPTIONS="-fstype=vfat,gid=floppy,dmask=0007,fmask=0117")con i privilegi di amministrazione basta digitare su un terminale o una console:

# nano /etc/usbmount/usbmount.conf

A riga 49 trovate la variabile (FS_MOUNTOPTIONS="") da riempire con quanto suggerito a riga 47.




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Verificata da:
HAL 9000 15:00, 18 apr 2015 (CEST)
Clabit 10:51, 6 ott 2015 (CEST)

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