Old:Un kernel UNIX libero: Linux: differenze tra le versioni

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== Introduzione ==
{{Old}}
Mi sono accorto che molti nuovi utenti di Linux vengono disorientati dal fatto di ritrovarsi per la prima volta a che fare con un S.O. di tipo UNIX, e spero di fare cosa utile trattando qui le principali caratteristiche di un tale sistema.
L'articolo è ancora nel primo stadio di elaborazione, e chi volesse partecipare alla stesura è assolutamente il benvenuto ;-).


Questa guida � dedicata all'uso di Aptitude.
== Cosa significa UNIX ==


Il completissimo '''manuale utente di Aptitude''' in formato html si pu� trovare installando il pacchetto <tt>aptitude-doc-en</tt>, in <tt>/usr/share/doc/aptitude/html/en/index.html</tt>. Purtroppo il manuale � solo in inglese.
Linux è un kernel UNIX-like, e questo di fatto sancisce delle regole ben precise che vengono rispettate in fase di progettazione del Sistema Operativo:
* Il kernel è il nucleo software del sistema, e ha il compito di amministrare le risorse: un processo non può e non deve accedere all'hardware, ma dialoga solo con il kernel.
* Ogni oggetto con cui è possibile interagire nel sistema è un file, e in quanto tale ha tutte e sole le caratteristiche dei file: un proprietario, un gruppo proprietario, dei permessi impostabili per lettura, scrittura ed esecuzione, e il metodo di interazione è unico.
* altro..


== Cos'� Aptitude ==
== Gestione della RAM ==
Un processo in esecuzione deve risiedere in RAM, e oltre al programma in sè vengono messe in RAM anche tutte le librerie a cui è linkato il programma.


Aptitude � un frontend per la gestione avanzata dei pacchetti di una distribuzione Debian, ma risulta valida per tutte le distribuzioni che supportano APT (http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/ch-distros.it.html).
Il kernel amministra le risorse del sistema e, in particolare, al lancio di un processo vede se c'è abbastanza RAM, e se no ne libera un po' (se può, altrimenti usa la swap, e se è finita anche quella dà errore).


Aptitude � ormai lo strumento preferenziale per l'amministrazione dei pacchetti su Debian, in quanto non solo raggruppa in un unico semplice programma le funzionalit� di molti tool (apt-get, apt-cache ...) ma anche perch� permette di gestire in modo molto pi� facile (ed efficace) situazioni complesse (dipendenze, dipendenze inverse, rimozione pacchetti non utilizzati, ecc ...).
Quando un processo viene terminato, non c'è necessariamente bisogno di liberare completamente la RAM occupata dal processo, anzi, c'è una certa probabilità che almeno le librerie condivise possano servire ad un altro programma, quindi il sistema operativo le mantiene in RAM finché non c'è la reale necessità di quello spazio.


Aptitude � un frontend a dpkg esattamente come apt-get, che sembra essere destinato a sostituire integralmente lo stesso [[Introduzione_all%27_Apt_System | apt-get (e affini)]], tanto che nelle release notes di Sarge si legge:
Lo stesso concetto vale per i dati: la probabilità di utilizzare più volte parte degli stessi dati è più alta di quella di usarne sempre di diversi, quindi vengono cancellati dalla RAM solo quando ce n'è bisogno.


{{Box|Citazione:|Il metodo di aggiornamento raccomandato fra le release Debian GNU/Linux prevede l'utilizzo dello strumento di gestione dei pacchetti aptitude. Tale strumento rende le decisioni riguardanti le installazioni dei pacchetti pi� sicure che l'esecuzione diretta di apt-get.}}
Questo significa "mantenere una cache".


e anche:
Per verificare che funzioni, si può provare ad aprire Openoffice, per poi chiuderlo, e poi riaprirlo: si noterà che i tempi di apertura la prima e la seconda volta sono molto diversi.


{{Box|Citazione:|Test di aggiornamento hanno mostrato che la versione di sarge di aptitude � migliore sia di apt-get sia della versione di woody di aptitude nella risoluzione di dipendenze complesse durante un aggiornamento.}}
== Gestione dello swap ==


Si pu� utilizzare Aptitude in due modi: da linea di comando, cio� come apt-get (la sintassi e le opzioni sono identiche, o quasi), oppure tramite l'interfaccia visuale basata sulle librerie ncurses.
Sui [[kernel vanilla]] si può modificare la "facilità" con cui Linux usa lo swap. Questa proprietà si chiama ''swappiness'' ed il suo valore va da 0 (evita di usare swap) a 100 (usa lo swap il più possibile).  


L'interfaccia visuale verr� trattata pi� diffusamente, perch� si ritiene che sia uno strumento fondamentale per la gestione dei pacchetti e soprattutto per la diagnostica e la risoluzione degli eventuali problemi riscontrati.
Per vedere quale valore è impostato basta dare:


{{Box|Prima di iniziare|Prima di iniziare a mettere le mani sulla tastiera, notiamo che aptitude, a differenza della maggior parte delle opzioni di apt-get, si pu� lanciare anche con i diritti di utente comune.
<pre># cat /proc/sys/vm/swappiness</pre>


Poich� per l'effettiva installazione o rimozione dei pacchetti � necessario possedere i diritti di root, � possibile e caldamente consigliato usare questa possibilit� per effettuare qualunque prova, visto che non si sar� in grado di modificare neanche una virgola del sistema prima di aver inserito la password di root.}}
mentre per impostare un valore basta dare:
Linux
<pre># echo 100 > /proc/sys/vm/swappiness</pre>


== Uso da linea di comando ==
Notare che '''Andrew Morton''' [http://kerneltrap.org/node/3000 consiglia] di impostare la swappiness a 100 per migliorare le prestazioni del sistema. Anche se in alcuni casi particolari questo potrebbe portare ad attese più lunghe nello switching tra grosse applicazioni, si capisce che incrementare l'uso dello swap non significa diminuire le prestazioni ma '''ottimizzare la gestione della memoria'''.


Anche dalla linea di comando l'uso di aptitude � molto semplice e comodo. Si usa in genere la seguente forma:
Una soluzione a questi ''corner case'' in cui può esserci un'attesa più lunga del normale nello switching tra grosse applicazioni può essere usare le [[Old:Patch Con Kolivas: incrementare le prestazioni desktop|patch Con Kolivas]]. Queste patch implementano lo ''swap prefetching'', ovvero il precaricamento dello swap non appena si libera della RAM. L'uso della RAM e dello stesso swap '''sembrerà''' aumentato ma le prestazioni interattive miglioreranno.


aptitude azione [argomenti...]
{{Autori
|Autore=[[Utente:Tindal|Tindal]]
}}


''azione'' dice ad aptitude quale azione svolgere; i rimanenti argomenti dipendono dall'azione scelta e consistono tipicamente in una lista di nomi di pacchetti.
[[Categoria:Linux]]
 
Le azioni pi� importanti sono:
 
; <tt>aptitude update</tt> : aggiorna la lista dei pacchetti (come premere ''''u'''' dall'interfaccia visuale o come <tt> apt-get update</tt>)
 
; <tt>aptitude upgrade</tt> : aggiorna tutti i pacchetti aggiornabili senza che nascano conflitti. Se l'aggiornamento di un pacchetto causa un conflitto il pacchetto non viene aggiornato (piuttosto che, ad esempio, rimuovere i pacchetti che generano il conflitto)
 
; <tt>aptitude dist-upgrade</tt> : anche questo comando aggiorna tutti i pacchetti, ma � pi� aggressivo nella risoluzione delle dipendenze: nouvi pacchetti saranno installati e altri rimossi, fino a quando tutte le dipendenze non saranno soddifatte. Questo comando potrebbe fare cose non desiderate (come, appunto, installare nuovi pacchetti o rimuoverne altri) quindi deve essere usato con cautela.
 
; <tt>aptitude [ install | remove | purge | reinstall ] pkg1 [pkg2...]</tt>: questi comandi installano, rimuovono o fanno il ''purge'' (eliminazione anche dei file di configurazione) dei pacchetti specificati.
 
; <tt>aptitude search espressione1 [espressione2...]</tt>: mostra su terminale i pacchetti che contengono nel nome una delle espressioni fornite. Le espressioni possono essere semplici stringhe o anche espressioni pi� complesse ("Search Patterns").
 
; <tt>aptitude show pkg1 [pkg2...]</tt> : mostra su terminale le informazioni di ogni pacchetto specificato.
 
I comandi che installano, aggiornano o rimuovo pacchetti accettano tutti il parametro "-s" che st� per "simula". Quando viene passato "-s" nella linea di comando, aptitude svolge tutte le azioni che svolgerebbe normalmente, ma non scarica o installa/rimuove effettivamente nessun file.
 
==Interfaccia grafica==
 
=== Descrizione dell'interfaciia grafica ===
La prima schermata che aptitude ci presenta, dopo che l'abbiamo lanciato da linea di comando, e dopo il caricamento delle informazioni attuali sui pacchetti ("caricamento della cache"), � divisa orizzontalmente in due parti.
 
Nella parte superiore troviamo una zona a sfondo blu con un men� che propone diverse opzioni, e una zona a sfondo nero in cui si vede l'albero dei pacchetti disponibili, classificati in base al loro stato (installati, non installati, ecc.).
 
Per vedere il contenuto di uno dei rami usiamo le frecce "su" e "giu" fino a selezionare la riga corrispondente e premiamo invio. Sotto al ramo in questione ora abbiamo dei sottorami, e premendo invio sui vari sottorami si accede allo stesso modo ai sotto-sottorami e cos� via, fino ad arrivare ai pacchetti.
 
La parte inferiore � invece dedicata alla descrizione del pacchetto attualmente selezionato. Alcuni pacchetti, per esempio k3b, hanno una descrizione molto lunga: premendo TAB e usando le frecce � possibile leggerla tutta.
 
Ogni riga che mostra il nome di un pacchetto riporta anche molte informazioni.
Per esempio, riporto lo stato di alcuni pacchetti nel mio sistema (nota: il mio sistema � una sarge, ma ho installato diversi pacchetti da testing e anche alcuni da unstable. Per informazioni sul pinning vedere [[APT_uso_avanzato:_mixare_releases_diverse | APT uso avanzato: mixare releases diverse ]]):
<pre>
stato    nome                vers. attuale    vers. aggiornata
 
i        aptitude            0.2.15.9-2      0.2.15.9-2
i        amule                2.0.3-3          2.0.3-4
i A      amule-common        2.0.3-3          2.0.3-4
c        hotplug              <nessuna>        0.0.200403
p        apmd                <nessuna>        3.2.2-3
</pre>
 
Possiamo vedere che:
*aptitude � installato ed � alla versione pi� recente
*amule � installato ma � aggiornabile alla versione 2.0.3-4
*amule-common � installato per soddisfare una dipendenza (<tt>A</tt>), cio� solo a causa di un pacchetto che dipende da lui (amule). Anch'esso � aggiornabile
*hotplug non � installato, ma quando l'ho cancellato ho scelto di mantenere i file di configurazione (<tt>c</tt>)
*apmd non � installato (<tt>p</tt>), oppure � stato cancellato con l'opzione "purge" (comando: "_"): lo stato risultante � il medesimo
 
Tramite semplici comandi si possono visualizzare molte altre informazioni. I comandi principali sono:
; v: visualizza le versioni disponibili per il pacchetto
; d: visualizza le dipendenze del pacchetto
; r: visualizza i pacchetti che dipendono dal pacchetto selezionato (dipendenze inverse)
; C: scarica da internet e visualizza il changelog del pacchetto
; q: chiude la schermata attuale e passa a quella precedente
 
Per una lista completa vedere la guida online con "?".
 
Ora premiamo invio su di un pacchetto: ci appare la schermata relativa al pacchetto, con la descrizione completa e molte altre informazioni, organizzate ad albero come abbiamo gi� visto. Se ci interessa qualche informazione in pi� su uno dei pacchetti che troviamo in questa schermata, lo selezioniamo e premiamo invio: appaiono le versioni disponibili del pacchetto. Se selezioniamo una delle versioni e premiamo invio ci ritroviamo nella schermata informativa di quel pacchetto. Fate attenzione perch� in questo modo si pu� perdere facilmente l'orientamento.
Torniamo alla vista dell'albero dei pacchetti premendo "q" tante volte quanto serve (se vi sbagliate e lo premete una volta in pi�, aptitude vi chiede se volete uscire dal programma: per il momento dite di no ;-)).
 
=== Riassunto principali comandi ===
 
; <tt>u</tt>  ''(minuscolo)'': aggiorna la lista dei pacchetti.
; <tt>+</tt>: marca il pacchetto selezionato per l'installazione o l'aggiornamento.
; <tt>-</tt> ''(segno meno)'': marca il pacchetto selezionato per la rimozione.
; <tt>_</tt> ''(underscore)'': marca il pacchetto selezionato per la rimozione, eliminado tutti i file di configurazione (''purge'').
; <tt>U</tt>  ''(maiuscolo)'': marca per l'aggiornamento tutti i pacchetti per cui sia disponibile una nuova versione.
; <tt>=</tt> : mette in '''hold''' il pacchetto selezionato. Questo vuol dire che il pacchetto non verr� aggiornato ache se una nuova versione � disponibile e si seleziona di aggiornare i pacchetti (ad esempio con '''<tt>U</tt>''').
 
'''Nota''': Dopo aver premuto uno dei comandi '''<tt>+</tt>''', '''<tt>-</tt>''', '''<tt>_</tt>''' o '''<tt>U</tt>''' bisogner� premere due volte '''g''' per eseguire le azioni richieste: dopo la prima volta verr� visualizzata il lista dei pacchetti installati/aggiornati/rimossi/mantenuti, dopo il secondo '''g''' verranno eseguite le operazioni richieste.
 
=== Esempio: aggiornare i pacchetti ===
 
Per la descrizione dell'utilizzo di aptitude useremo come esempio una sessione reale, in cui vengono svolte alcune normali operazioni di aggiornamento e amministrazione dei pacchetti.
 
Per prima cosa, nella nostra sessione di amministrazione, aggiorniamo le informazioni sui pacchetti disponibili. Con apt-get avremmo digitato <tt>apt-get update</tt>, mentre in aptitude � sufficiente premere "u".
 
Fate attenzione perch� aptitude non chiede conferma dopo che avete impartito un comando, quindi non digitate nulla senza prima essere sicuri/e di cosa state per fare.
 
Dopo aver fatto l'update potremmo trovare una, due, o tre voci nuove nell'albero dei pacchetti: "Aggiornamenti di sicurezza", "Pacchetti aggiornabili", e "Pacchetti nuovi". Per fare scomparire le prime due � necessario aggiornare tutti i pacchetti contenuti nei rispettivi rami, mentre per far sparire la terza � sufficiente premere "f" (forget).
 
Una buona regola per l'amministratore � quella di far s� che alla fine dell'aggiornamento queste tre voci non siano presenti. Se ci sono dei pacchetti che risultano aggiornabili, ma che non volete aggiornare, probabilmente dovreste bloccarli alla versione desiderata con "=", oppure dovreste leggere la guida gi� citata sul pinning.
 
Ora torniamo ai pacchetti mostrati prima e supponiamo di voler aggiornare amule: lo selezioniamo e premiamo "+". Questo marcher� in verde, cio� per l'installazione, sia amule che amule-common.
 
Poi per� ci viene un'idea migliore, e decidiamo di aggiornare tutti i pacchetti aggiornabili, quindi digitiamo "^" per risalire al ramo superiore della vista, finch� arriviamo a <tt>Pacchetti installati</tt> poi usiamo la freccia in alto e se necessario risaliamo ancora ai rami superiori finch� non arriviamo a <tt>Pacchetti aggiornabili</tt> e qui premiamo "+". Questo marcher� per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili :-D
 
 
== Risolvere eventuali problemi con delle dipendenze ==
 
Dopo aver marcato per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili, aptitude ci segnala nella zona blu che c'� un pacchetto "errato" cio� con problemi di dipendenze. Senza battere ciglio premiamo "b" e leggiamo:
<pre>
iB      udev          0.070    0.074
</pre>
dove "B" significa "con errori", e sotto si legge:
<pre>
Alcune dipendenze di udev non sono soddisfatte:
 
  *udev � in conflitto con module-init-tools (< 3.2pre9-1)
</pre>
premiamo invio su udev, e ci appare la schermata con tutte le informazioni su udev stesso, comprese le dipendenze: selezioniamo module-init-tools e premiamo invio. Ora ci appaiono tutte le versioni disponibili di module-init-tools, tra cui vediamo che � presente la 3.2pre9-1: non ci resta che selezionarla e marcarla per l'installazione :-D.
 
Quello che � successo � semplicemente che nel mio sistema udev � in testing, e fino alla versione 0.070 funzionava bene con module-init-tools-3.2pre1-2, che invece � in stable. Aggiornando tutto abbiamo marcato per l'installazione il nuovo udev, versione 0.074, che per� dipende da module-init-tools >= 3.2pre9-1. Poich� questo pacchetto � in testing, APT non ha potuto risolvere la dipendenza automaticamente: se un pacchetto � in una distribuzione (e APT � configurato nel modo giusto) non verr� mai passato ad un'altra, a meno che non siamo noi a farlo manualmente.
 
Si prega di notare che questo comportamento non � un bug, ma una cosa voluta: APT ha ricevuto un comando ambiguo e lo segnala generando un errore, proprio come noi ci aspettiamo da lui ;-).
 
In effetti, i reali colpevoli della generazione dell'errore siamo noi. Infatti, per permettere ad APT di gestire correttamente delle dipendenze in testing, dobbiamo semplicemente usare "testing" come distribuzione predefinita.
 
Ricordate che abbiamo lanciato aptitude semplicemente con il comando "aptitude"? e ricorderete anche che il mio sistema � una sarge (stable). Questo equivale a lanciare aptitude con il comando "aptitude -t stable", da cui il nostro problema.
 
Se avessimo usato "aptitude -t testing" aptitude avrebbe risolto correttamente la dipendenza, ma attenzione: in questo modo diciamo ad aptitude che testing � la nostra release predefinita (che non � vero) e lui ci mostrer� come aggiornabili tutti i pacchetti che lo sono in testing, cio� anche tutti quelli in stable (come peraltro ci aspettiamo che faccia ;-)).
 
Il fatto � che aptitude, per quanto avanzato, ancora non legge il pensiero dell'amministratore, e fa solo il suo mestiere: prende tutte le decisioni ovvie autonomamente, e genera un errore quando non sa cosa decidere.
 
 
==Cercare un pacchetto==
 
Ora supponiamo di voler vedere se in debian c'� qualche programma per la gestione dei contenuti, e l'acronimo in inglese � "cms". Per fare questo possiamo usare le funzioni di ricerca di aptitude: per prima cosa digitiamo <tt>'''/'''</tt> per la ricerca della stringa "cms" nei nomi dei pacchetti.
 
Ora per� ci viene in mente che un cms non contiene necessariamente la stringa "cms" nel nome, quindi facciamo, con la stessa stringa, una ricerca nelle descrizioni dei pacchetti: digitiamo ancora <tt>'''/'''</tt> e inseriamo "<tt>~dcms</tt>". Aptitude ci mostra il primo risultato della ricerca, per vedere i risultati successivi premiamo <tt>'''n'''</tt>, e per tornare indietro nella lista <tt>'''\'''</tt>.
 
Per '''L'''imitare la lista dei pacchetti visualizzati possiamo usare il comando <tt>'''l'''</tt>, che si usa allo stesso modo di <tt>'''/'''</tt> ma mostra tutti e soli i pacchetti corrispondenti alla ricerca, organizzati ad albero nel modo che abbiamo gi� visto.
 
== Personalizzare la visualizzazione dei pacchetti ==
 
Con aptitude � possibile personalizzare sia i campi visualizzati nella lista dei pacchetti, sia il raggruppamento in sezioni e sotto-sezioni.
 
=== Personalizzare il raggruppamento in sezioni ===
 
Le sezioni nelle quali sono raggruppati i pacchetti quando si avvia Aptitude (e non solo) sono generate dinamicamente da un insieme di regole separate da virgola. E' possibile vedere e modificare le regole che generano la vista attuale premendo ''''G''''.
 
Le regole vengono elaborate in sequenza dalla prima all'ultima
 
Vediamo alcune regole:
 
; <tt>filter(missing)</tt> : non visualizza i pacchetti che esistono solo nelle dipendenze di un altro pacchetto.
 
; <tt>status</tt> : Raggruppa i pacchetti in:
:* Installati
:* Non installati
:* Aggiornamenti della sicurezza
:* Aggiornabili
:* Obsoleti
:* Virtuali
 
; <tt>section[(''mode''[,passthrough])]</tt> : Raggruppa i pacchetti in base alla loro sezione. ''mode'' pu� assumere uno dei seguenti valori:
 
:; <tt>topdir</tt> : Raggruppa un base alla sezione dell'archivio debian (esempio: ''"main", "contrib", "non-free" ...'').
:; <tt>subdir</tt> : Raggruppa in base alla sezione logica (esempio: ''"adim", "base", "devel", "gnome", "kde", ecc ...'')
:; <tt>none</tt> : Raggruppa in base delle sezioni formate dalla somma delle  precedenti (esempio: ''"controb/admin", "contrib/devel", "non-free/admin", "non-free/devel").
:; <tt>task</tt> : Crea un albero dei pacchetti raggruppandoli per task.
 
: Se viene usato il secondo parametro opzionale <tt>passthrough</tt> i pacchetti che per qualche motivo non hanno una sezione vengono passati alla regola successiva senza essere inseriti in categorie.
 
All'avvio di aptitude, premendo ''''G'''' si pu� vedere che vengono usate le seguenti regole:
 
<pre>
filter(missing),task,status,section(subdir,passthruough),section(topdir,passthrough)
</pre>
 
In base a quanto detto la spiegazione di queste regole � semplice: ''visualizza solo i pacchetti reali, crea l'albero dei task, raggruppa i pacchetti per stato, per ogni stato raggruppa in sezioni logiche e all'interno di ogni sezione logica raggruppa in base alla sezione dell'archivio''.
 
== Links ==
 
* [http://www.luv.asn.au/overheads/aptitude/aptitude-intro.html Aptitude Introduction]: ottima introduzione ad Aptitude (in inglese) che tratta (tra le altre cose) molte pi� opzioni della linea di comando rispetto alla presente guida.
 
[[Categoria:Apt]]

Versione delle 11:47, 25 giu 2016

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.


Mi sono accorto che molti nuovi utenti di Linux vengono disorientati dal fatto di ritrovarsi per la prima volta a che fare con un S.O. di tipo UNIX, e spero di fare cosa utile trattando qui le principali caratteristiche di un tale sistema. L'articolo è ancora nel primo stadio di elaborazione, e chi volesse partecipare alla stesura è assolutamente il benvenuto ;-).

Cosa significa UNIX

Linux è un kernel UNIX-like, e questo di fatto sancisce delle regole ben precise che vengono rispettate in fase di progettazione del Sistema Operativo:

  • Il kernel è il nucleo software del sistema, e ha il compito di amministrare le risorse: un processo non può e non deve accedere all'hardware, ma dialoga solo con il kernel.
  • Ogni oggetto con cui è possibile interagire nel sistema è un file, e in quanto tale ha tutte e sole le caratteristiche dei file: un proprietario, un gruppo proprietario, dei permessi impostabili per lettura, scrittura ed esecuzione, e il metodo di interazione è unico.
  • altro..

Gestione della RAM

Un processo in esecuzione deve risiedere in RAM, e oltre al programma in sè vengono messe in RAM anche tutte le librerie a cui è linkato il programma.

Il kernel amministra le risorse del sistema e, in particolare, al lancio di un processo vede se c'è abbastanza RAM, e se no ne libera un po' (se può, altrimenti usa la swap, e se è finita anche quella dà errore).

Quando un processo viene terminato, non c'è necessariamente bisogno di liberare completamente la RAM occupata dal processo, anzi, c'è una certa probabilità che almeno le librerie condivise possano servire ad un altro programma, quindi il sistema operativo le mantiene in RAM finché non c'è la reale necessità di quello spazio.

Lo stesso concetto vale per i dati: la probabilità di utilizzare più volte parte degli stessi dati è più alta di quella di usarne sempre di diversi, quindi vengono cancellati dalla RAM solo quando ce n'è bisogno.

Questo significa "mantenere una cache".

Per verificare che funzioni, si può provare ad aprire Openoffice, per poi chiuderlo, e poi riaprirlo: si noterà che i tempi di apertura la prima e la seconda volta sono molto diversi.

Gestione dello swap

Sui kernel vanilla si può modificare la "facilità" con cui Linux usa lo swap. Questa proprietà si chiama swappiness ed il suo valore va da 0 (evita di usare swap) a 100 (usa lo swap il più possibile).

Per vedere quale valore è impostato basta dare:

# cat /proc/sys/vm/swappiness

mentre per impostare un valore basta dare: Linux

# echo 100 > /proc/sys/vm/swappiness

Notare che Andrew Morton consiglia di impostare la swappiness a 100 per migliorare le prestazioni del sistema. Anche se in alcuni casi particolari questo potrebbe portare ad attese più lunghe nello switching tra grosse applicazioni, si capisce che incrementare l'uso dello swap non significa diminuire le prestazioni ma ottimizzare la gestione della memoria.

Una soluzione a questi corner case in cui può esserci un'attesa più lunga del normale nello switching tra grosse applicazioni può essere usare le patch Con Kolivas. Queste patch implementano lo swap prefetching, ovvero il precaricamento dello swap non appena si libera della RAM. L'uso della RAM e dello stesso swap sembrerà aumentato ma le prestazioni interattive miglioreranno.




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