Script: Confronto Configurazioni Kernel: differenze tra le versioni

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La creazione di un repository Debian personale pu� essere utile nel caso si vogliano rendere disponibili per l' installazione tramite l' [[Introduzione all' Apt System|APT System]] i pacchetti *.deb creati da noi. Il repository cos� creato pu� essere utilizzato all' interno della nostra LAN, oppure reso accessibile a un gran numero di utenti tramite internet.
== Presentazione ==


Esistono fondamentalmente due diversi approcci alla creazione di un repository:
Questo script bash confronta due file di configurazione del kernel e stampa
* '''Repository Automatico''': ha una struttura complessa, gestisce un pool di pacchetti e supporta architetture (i386, sparc, ecc...) multiple. A fronte di un maggior lavoro lato server permette un uso altamente automatizzato lato client;
le voci che contengono una determinata stringa che siano settate (o non settate) nel primo e settate (o non settate) nel secondo.
* '''Repository Semplice''': gestisce una sola architettura. E' il pi� indicato per i piccoli repository, specie quelli personali, perch� richiede un minor lavoro lato-server.


In questa guida vedremo come realizzare il secondo tipo di repository.
Può essere utile per individuare quali voci mancano in un kernel ricompilato ripetto ad un kernel binario debian, in una particolare sezione del kernel.


=Repository semplice=
== Sintassi ==
==La Struttura==
Lo script va lanciato nel seguente modo (supponendo di averlo chiamato <tt>ker-conf</tt>):
Per prima cosa dovremo scegliere dove risieder� fisicamente il nostro repository. Una buona scelta pu� essere una directory all' interno della nostra home, come anche una directory all' interno di /usr/share. In questa guida creeremo il repository nella nostra home, ma sentitevi liberi di posizionarlo dove pi� vi aggrada.
<pre>
$ mkdir ~/debian
</pre>
Ora dobbiamo creare le due sottodirectory ''binary'' e ''source'' che conterranno rispettivamente le versioni binarie e sorgenti dei nostri pacchetti:
<pre>
$ mkdir ~/debian/binary
$ mkdir ~/debian/source
</pre>
In questo modo avremo una struttura di questo tipo:
<pre>$ tree debian
debian
|-- binary
`-- sources
</pre>
 
==I file di indice==
Ultimata la creazione della struttura del repository e popolati binary e source (se abbiamo anche le versioni sorgenti) con i nostri pacchetti, dobbiamo creare i relativi file di indice. Questi file vengono scaricati da APT quando impartiamo il comando '''apt-get update''' e contengono la lista di tutti i pacchetti presenti in un repository. Quando effettuiamo la ricerca di un pacchetto o quando desideriamo installarlo, APT consulta questi file per stabilire in quale repository esso � contenuto.


La creazione dei file di indice � ottenuta tramite due utilities: '''dpkg-scanpackages''' e '''dpkg-scansources'''. Il funzionamento dei due programmi � identico, ma il primo esamina i file binari ed il secondo quelli sorgenti.
   ker-conf config-1 config-2 stringa [s|n] [s|n]
 
Entrambi gli strumenti restituiscono i loro risultati sullo standard output (stdout): questo significa che di default vedremo l' output a schermo. Per questo motivo � necessario reindirizzare il risultato di scanpackages e scansources su file appositi. Per convenzione questi file sono compressi in formato gzip e chiamati '''Packages.gz''' all' interno di ''binary'' e '''Sources.gz''' all' interno di ''source''.
 
Nell' esempio di questa guida il nostro repository contiene due pacchetti di tipo binario (apt e apt-best) ed un pacchetto di tipo sorgente (apt). Vedremo ora come creare i relativi file Packages.gz e Sources.gz
 
La struttura del repository di esempio � questa:
<pre>
$ tree debian
debian
|-- binary
|  |-- apt-best-0.3.deb
|  |-- apt-doc_0.5.28.6_all.deb
|   |-- apt-utils_0.5.28.6_i386.deb
|-- apt_0.5.28.6_i386.deb
|  |-- libapt-pkg-dev_0.5.28.6_i386.deb
|  `-- libapt-pkg-doc_0.5.28.6_all.deb
`-- source
    |-- apt_0.5.28.6.dsc
    `-- apt_0.5.28.6.tar.gz
</pre>
Procediamo con la creazione del file Packages.gz:
<pre>
$ cd ~/debian
$ dpkg-scanpackages binary /dev/null | gzip -9c > binary/Packages.gz
  apt apt-best apt-doc apt-utils libapt-pkg-dev libapt-pkg-doc
Wrote 6 entries to output Packages file.
$ ls ~/debian/binary/ |grep Packages
Packages.gz
</pre>
e del file Sources.gz
<pre>
$ cd ~/debian
$ dpkg-scansources source /dev/null | gzip -9c > source/Sources.gz
$ ls ~/debian/source/ |grep Sources
Sources.gz
</pre>


==I file di Release==
I primi due parametri sono i due file di configurazione del kernel da confrontare. Il terzo parametro è la stringa che deve essere contenuta nelle voci di configurazione di entrambi i kernel (solo questo sotto-insieme viene confrontato).    La stringa di ricerca è ''case-insensitive'', valori di esempio sono: scsi, usb,
Se volete poter usare il pinning (''cfr.: [[APT uso avanzato: mixare releases diverse]]'') o permetterne l' uso agli utenti del vostro repository, una volta creati i file Packages.gz e Sources.gz, dovete necessariamente creare un file apposito in ciascuna directory del vostro repository.
acpi, '*', ecc...


Questi file sono chiamati file '''Release''', sono normali file di testo ed hanno una struttura del tipo:
Gli ultimi due parametri (opzionali) possono essere solo 's' o 'n' (settato o non
<pre>
settato) e si riferiscono rispettivamente allo stato di config-1 e config-2.
Archive: archivio
Se gli ultimi due parametri vengono omessi viene usato il default: n s.
Component: componente
Origin: origine
Label: etichetta
Architecture: architettura
</pre>
dove:
* archivio = ''� l' archivio Debian a cui i pacchetti appartengono (ad es.: stable, testing. ecc...);
* componente = ''indica il tipo di componente (ad es.: main, contrib, non-free);
* origine = ''specifica il proprietario del repository'';
* etichetta = ''identifica il repository: potete inserire descrizioni, ecc...;
* architettura = ''l' architettura dei pacchetti contenuti nel repository (ad es.: i386, sparc, source, ecc...).
Vediamo i file Release per i repository di questa guida.


Per l' archivio ''binary'' abbiamo:
Quando l'ultimo parametro è s (e' il default se non specificato) le voci
<pre>
sono stampate con lo stato (<tt>=y</tt> oppure <tt>=m</tt>) del secondo config.
$ cat ~/debian/binary/Release
Archive: unstable
Component: main
Origin: keltik
Label: Repository di esempio
Architecture: i386
</pre>
e per quello ''source'':
<pre>
$ cat ~/debian/source/Release
Archive: unstable
Component: main
Origin: keltik
Label: Repository di esempio
Architecture: source
</pre>


==Uso del repository==
Per una breve decrizione del funzionamento dello script, basta lanciarlo senza alcun parametro.
===Uso in locale===
Finalmente � venuto il momento di mettere alla prova il nostro repository.


Gi� fin d' ora possiamo utilizzarlo cos� com' � in locale sulla nostra macchina: tutto quello che dobbiamo fare consiste nell' aggiungere al nostro file /etc/apt/sources.list l' [[URI]] attraverso il quale reperire i pacchetti.
== Script ==


In questo esempio abbiamo creato il repository nella directory ~/debian e cio nella directory ''debian'' all' interno della nostra home. Dovremo quindi aggiungere al file sources.list due linee cos composte:
<pre>
<pre>
deb file:///home/utente/debian binary/
#!/bin/bash
deb-src file:///home/utente/debian source/
#
</pre>
#  ckc - Confronta Kernel Config
dove, alla parola ''utente'' dovete sostituire lo username dell' utente nella cui home risiede il repository.
#  Versione: 0.0.3
#
#  Copyright (C) 2005 - Davide Natalini <tindal@katamail.com>
#                      Antonio Ingargiola <debian@fastwebnet.it>
#
#  Released under the GNU GENERAL PUBLIC LICENSE.
#


Una volta fatto questo lanciate '''apt-get update''' per rigenerare la lista degli indici di APT.
usage() {
 
echo -e "\n  *** Errore: Parametri non corretti.\n"
Ora vediamo se il nostro repository funziona. Iniziamo con il cercare il pacchetto '''apt'''. Il comando da impartire �:
echo -e "  USO: \n"
<pre>
echo -e "  ${0##*/} config-1 config-2 stringa [s|n] [s|n]\n"
$ apt-cache show apt
echo -e "  Lo script ${0##*/} confronta due file di configurazione del kernel e stampa"
</pre>
echo -e "  le voci che contengono 'stringa' che siano settate (o non settate) nel primo"
echo -e "  e settate (o non settate) nel secondo.\n"
echo -e "  Gli ultimi due parametri possono essere solo 's' o 'n' (settato o non"
echo -e "  settato) e si riferiscono rispettivamente allo stato di config-1 e config-2."
echo -e "  Se gli ultimi due parametri vengono omessi viene usato il default: n s. \n"
echo -e "  Quando l'ultimo parametro e' s (e' il default se non specificato) le voci"
echo -e "  sono stampate con lo stato (built-in o modulo) del secondo config.\n"
exit 1
}


Se tutto ha funzionato dovremmo ottenere come risultato due diversi pacchetti: entrambi si chiamano apt, entrambi hanno numero di versione 0.5.28.6, ecc... Per capire se e quale proviene dal nostro repository dobbiamo andare a controllare la voce ''Filename:'''.
filter () {
FILE=$1; STATUS=$2
BOOL=''; EXP='^ *$'; [ "$STATUS" = "s" ] && BOOL="-v" || EXP='=|is not set'
SED_EXP='s/\(# \)\?\([0-9a-zA-Z_]\+\)\(=.\)\?.*/\2\3/'
egrep $BOOL '^#' "$FILE" | egrep $BOOL "$EXP" | egrep -i "$PAR" | sed "$SED_EXP"
}
[ $# -lt 3 ] || [ $# -gt 5 ] && usage


Nel caso del pacchetto proveniente dal repository ufficiale di Debian avremo:
NEW_CONFIG=$1;  REF_CONFIG=$2;  PAR=$3
<pre>
[ ... omissis ...]
Filename: pool/main/a/apt/apt_0.5.28.6_i386.deb
[ ... omissis ...]
</pre>
mentre per il pacchetto proveniente dal nostro repository avremo:
<pre>
[ ... omissis ...]
Filename: binary/apt_0.5.28.6_i386.deb
[ ... omissis ...]
</pre>


Per fare in modo che il nostro repository sia usato come preferenziale rispetto agli altri possiamo inserire nel sources.list le linee ad esso relativo all' inizio del file, prima di tutti gli altri repositories.
STATUS_NEW=${4-n}; STATUS_REF=${5-s}
for S in $STATUS_NEW $STATUS_REF; do [ "$S" = "s" ] || [ "$S" = "n" ] || usage; done


In questo modo, quando impartire il comando '''apt-get install nome_pacchetto''', APT provveder� ad installare quello fornito dal repository elencato per primo nel sources.list. Ecco l' esempio sempre relativo ad apt:
TMP_FILE_NEW="/tmp/${0##*/}-new.tmp"
<pre>
TMP_FILE_REF="/tmp/${0##*/}-ref.tmp"
# apt-get install apt -s
ON_EXIT="rm -f $TMP_FILE_NEW $TMP_FILE_REF"
Lettura della lista dei pacchetti in corso... Fatto
Generazione dell'albero delle dipendenze in corso... Fatto
Pacchetti suggeriti:
  aptitude apt-doc
I seguenti pacchetti saranno aggiornati:
  apt
1 aggiornati, 0 installati, 0 da rimuovere e 1 non aggiornati.
Inst apt [0.5.28.6] (0.5.28.6 Repository di esempio:unstable)
Conf apt (0.5.28.6 Repository di esempio:unstable)
</pre>
Nelle ultime due linee possiamo notare come la provenienza del pacchetto sia '''Repository di esempio:unstable''' come indicato nel nostro file '''Release'''.


===Uso in rete (http)===
trap "$ON_EXIT" 0 15
rendere disponibile in rete il repository che abbiamo appena creato � un' operazione estremamente semplice. Non dovremo fare altro che copiare la root del repository in una directory accessibile al nostro server web ed indicare l' [[URI]] corretto nei sources.list delle macchine che dovranno accedere ad esso.


Nel caso in cui stiamo usando Apache e la DocumentRoot sia /var/www sar� sufficiente impartire:
filter $REF_CONFIG $STATUS_REF > $TMP_FILE_REF
<pre>
filter $NEW_CONFIG $STATUS_NEW > $TMP_FILE_NEW
# cp -R /home/utente/debian/ /var/www/
</pre>


Ora dobbiamo modificare i sources.list in modo che puntino a questo repository.
for LINE_NEW in $( cat $TMP_FILE_NEW )
do
egrep "${LINE_NEW/%=[ymn]/}(=[ymn])?$" $TMP_FILE_REF
done


Poniamo che il server che mette a disposizione il repositry abbia il [[FQDN]] debian.prova.net. La sintassi da utilizzare nel sources.list � la seguente:
exit 0
<pre>
deb http://debian.prova.net/debian/ binary/
deb-src http://debian.prova.net/debian/ source/
</pre>
Dobbiamo fare '''estrema''' attenzione ai slash ("/") perch� hanno un uso preciso all' interno di sources.list. Nel nostro caso � '''necessario''' che sia l' URL (http://debian.prova.net/debian) sia l' archivio (binary o source) sia terminato con un "/", altrimenti otterremo un errore di questo tipo:
<pre>
# apt-get update
E: La linea x in /etc/apt/sources.list (dist parse) non � corretta
</pre>
</pre>
Se abbiamo invece scritto correttamente, quando lanceremo apt-get update, vedremo APT dialogare con il nostro web server e reperire l' elenco dei nostri pacchetti:
<pre>
# apt-get update
Get:1 http://debian.prova.net binary/ Packages [1377B]
Get:2 http://debian.prova.net binary/ Release [97B]
Get:3 http://debian.prova.net source/ Sources [412B]
Get:4 http://debian.prova.net source/ Release [100B]
</pre>
Per il test e l' ordine con cui i pacchetti vengono installati da APT, vi rimando alla lettura del [[#Uso_in_locale|paragrafo precedente]]
----
--[[Utente:Keltik|Keltik]] 09:20, Giu 26, 2005 (EDT)


[[Categoria:Repository]]
[[Categoria:Linux]]
[[Categoria:Script]]

Versione delle 16:22, 4 apr 2010

Presentazione

Questo script bash confronta due file di configurazione del kernel e stampa le voci che contengono una determinata stringa che siano settate (o non settate) nel primo e settate (o non settate) nel secondo.

Può essere utile per individuare quali voci mancano in un kernel ricompilato ripetto ad un kernel binario debian, in una particolare sezione del kernel.

Sintassi

Lo script va lanciato nel seguente modo (supponendo di averlo chiamato ker-conf):

 ker-conf config-1 config-2 stringa [s|n] [s|n]

I primi due parametri sono i due file di configurazione del kernel da confrontare. Il terzo parametro è la stringa che deve essere contenuta nelle voci di configurazione di entrambi i kernel (solo questo sotto-insieme viene confrontato). La stringa di ricerca è case-insensitive, valori di esempio sono: scsi, usb, acpi, '*', ecc...

Gli ultimi due parametri (opzionali) possono essere solo 's' o 'n' (settato o non settato) e si riferiscono rispettivamente allo stato di config-1 e config-2. Se gli ultimi due parametri vengono omessi viene usato il default: n s.

Quando l'ultimo parametro è s (e' il default se non specificato) le voci sono stampate con lo stato (=y oppure =m) del secondo config.

Per una breve decrizione del funzionamento dello script, basta lanciarlo senza alcun parametro.

Script

#!/bin/bash
#
#  ckc - Confronta Kernel Config 
#  Versione: 0.0.3
#
#  Copyright (C) 2005 - Davide Natalini <tindal@katamail.com> 
#                       Antonio Ingargiola <debian@fastwebnet.it>
#
#  Released under the GNU GENERAL PUBLIC LICENSE.
#

usage()	{
	echo -e "\n  *** Errore: Parametri non corretti.\n"
	echo -e "  USO: \n" 
	echo -e "  ${0##*/} config-1 config-2 stringa [s|n] [s|n]\n"
	echo -e "  Lo script ${0##*/} confronta due file di configurazione del kernel e stampa" 
	echo -e "  le voci che contengono 'stringa' che siano settate (o non settate) nel primo"
	echo -e "  e settate (o non settate) nel secondo.\n"
	echo -e "  Gli ultimi due parametri possono essere solo 's' o 'n' (settato o non" 
	echo -e "  settato) e si riferiscono rispettivamente allo stato di config-1 e config-2." 
	echo -e "  Se gli ultimi due parametri vengono omessi viene usato il default: n s. \n"
	echo -e "  Quando l'ultimo parametro e' s (e' il default se non specificato) le voci"
	echo -e "  sono stampate con lo stato (built-in o modulo) del secondo config.\n"
	exit 1
}

filter () {
	FILE=$1; STATUS=$2
	BOOL=''; EXP='^ *$'; [ "$STATUS" = "s" ] && BOOL="-v" || EXP='=|is not set'
	SED_EXP='s/\(# \)\?\([0-9a-zA-Z_]\+\)\(=.\)\?.*/\2\3/'
	egrep $BOOL '^#' "$FILE" | egrep $BOOL "$EXP" | egrep -i "$PAR" | sed "$SED_EXP"
}
		
[ $# -lt 3 ] || [ $# -gt 5 ] && usage

NEW_CONFIG=$1;  REF_CONFIG=$2;  PAR=$3

STATUS_NEW=${4-n}; STATUS_REF=${5-s}
for S in $STATUS_NEW $STATUS_REF; do [ "$S" = "s" ] || [ "$S" = "n" ] || usage; done

TMP_FILE_NEW="/tmp/${0##*/}-new.tmp"
TMP_FILE_REF="/tmp/${0##*/}-ref.tmp"
ON_EXIT="rm -f $TMP_FILE_NEW $TMP_FILE_REF"

trap "$ON_EXIT" 0 15

filter $REF_CONFIG $STATUS_REF > $TMP_FILE_REF
filter $NEW_CONFIG $STATUS_NEW > $TMP_FILE_NEW

for LINE_NEW in $( cat $TMP_FILE_NEW )
do
	egrep "${LINE_NEW/%=[ymn]/}(=[ymn])?$" $TMP_FILE_REF
done

exit 0