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{{stub}}
==== Descrizione breve====
==Introduzione==
Serve in due parole, per capire di cosa si sta parlando
Ho deciso di fare questa guida poich� ho avuto molta difficolt� a creare una connessione remota sicura fra una macchina Windows ed una Linux in una LAN (o in una WAN) in quanto la maggior parte delle guide, degli How-To e delle FAQ che ho trovato in Internet esamina tale connessione fra due macchine Linux.


La connessione remota sicura, che esaminero`, e` una connessione che usa il protocollo [http://it.wikipedia.org/wiki/Ssh SSH (Secure SHell)] e, perci�, � detta '''connessione SSH''' la quale si basa sulla [http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica criptografia asimetrica] detta anche '''criptografia a coppia di chiavi''' o, piu` semplicemente, '''a chiave pubblica/privata''' (o, semplicemente, '''a chiave pubblica''') che consiste nella generazione di una coppia di chiavi (chiamate [http://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_privata chiave privata] e [http://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_pubblica chiave pubblica]). In pratica, la '''chiave pubblica''' codifica la communicazione mentre la '''chiave privata''' decodifica tale comunicazione e vengono generate usando degli algoritmi asimetrici che sono [http://it.wikipedia.org/wiki/RSA RSA] e [http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_Signature_Algorithm DSA] e le connessioni che usano tali coppie di chiavi prodotte da questi algoritmi asimetrici sono dette '''connessioni SSH'''. Tali algoritmi, per�, servono soltanto per instaurare una connessione criptata fra il client SSH e il server SSH in quanto, per il trasferimento vero e proprio dei dati, si usano degli algoritmi simmetrici, come AES o 3DES, che sono molto pi� efficenti per questo scopo ovvero per cifrare la comunicazione. Quindi:
== Prova ==


Una '''connessione SSH''' � una connessione cifrata che utilizza gli algoritmi asimetrici RSA o DSA soltanto per verificare se una chiave pubblica, memorizzata sul Server, derivi da una chiave privata salvata sul Client (in modo da garantire la reciproca autenticita` del Server e del Client) in modo da essere utilizzata, per l'intera sessione, per la cifratura simmetrica con algoritmi come AES o 3DES.
[[link ad una pagina - prova]]


==Scelta del software==
<pre>
codice
</pre>


Ora, dopo aver fatto questa introduzione per chiarire i termini che user� in seguito, spiegher�, in pratica, come si crea una connessione SSH da Windows a Linux. Per far ci�, occorre scegliere un server-software SSH sulla macchina Linux (che funge dal Server) ed un client-software SSH su una macchina Windows (che funge da Client). Ora, per scegliere un server-software SSH per Linux, non esiste alcun problema in quanto la communit� Open Source ha creato un ottimo prodotto che, ormai, tutte le distribuzione lo installano come default. Questo prodotto � il software [http://www.openssh.com/ OpenSSH Server]. Ora, siccome Windows (in tutte le sue edizione per il Desktop) non ha nessun client-software SSH, occorre cercarne uno. Il pi� semplice client SSH con licenza certificata Open Source � [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/ PuTTY] ma, chi volesse usare soprattutto la Shell di Linux ed avere qualche comodit� in pi� sullo stile di Windows, dovr� valutare programmi commerciali come [http://www.vandyke.com/products/securecrt/ SecureCRT] o [http://www.ssh.com/products/tectia/client/ SSH Tectia Client] che, per fortuna, si possono prelevare le versioni di valutazione completamente funzionanti prima dell'acquisto.
: ----
: [[Utente:Fr4nc3sc0|Fr4nc3sc0]]


{{Box | Nota |I client SSH permettono soltanto di accedere alla Shell di Linux per poter eseguire comandi su un terminale a caratteri di questo sistema operativo. Per poter accedere anche al suo server grafico [http://it.wikipedia.org/wiki/X_Window_System X Window System] o '''X11''' o soltanto '''X''' (e, quindi, per poter controllare i vari ambienti grafici ed i programmi di X), occorre anche un [http://it.wikipedia.org/wiki/VNC client/server VNC]. Ora, niente paura in quanto, grazie alla funzionalit [http://en.wikipedia.org/wiki/Tunneling_protocol Tunneling] di questi tre client SSH, possibile controlare anche X sempre in modo sicuro.}}


==Configurazione dell'OpenSSH Server==
== Prova Template ==


Una volta installato l'OpenSSH Server sulla macchina Linux, occorre configurarlo per scegliere il modo di authentificazione che volete che le macchine Client usano per accedere a questa macchina Linux.
{| style="border: 3px solid gray; background:#E6E6FA"
|-
| align="center" | [[Immagine:Debian-swirl.png]] '''Versioni compatibili''' [[Immagine:Debian-swirl.png]]
|-
| align="center" | Lenny 
|-
| align="center" | Squeeze
|-
| align="center" | Sid
|-
|}
 
 
Ok, io avevo pensato a qualcosa di questo tipo: se per voi va bene ne facciamo un template da applicare a tutte le guide. Naturalmente siete liberi di provare colore dello sfondo e del bordo (oltre che allo spessore del bordo) diversi. Io ho messo due swirl per amor di simmetria, ma penso che anche una possa andar bene.
Per dare un'occhiata ai colori guardate questa pagina: [http://meta.wikimedia.org/wiki/Wiki_color_formatting_help| Wikimedia pagina colori] e fate le prove che preferite.
: [[Utente:MadameZou|MadameZou]]
Bene, prove tecniche di template: con questo
<pre>
{{Versioni compatibili|versione1=Lenny|versione2=Squeeze|versione3=}}
</pre>
ottengo questo output
<nowiki>
{{Versioni compatibili|versione1=Lenny|versione2=Squeeze|versione3=}}
</nowiki>
 
 
 
 
: [[Utente:MadameZou|MadameZou]] 19:52, 3 gen 2010 (CET)
 
Altra prova con il template.
 
<nowiki>
{{Versioni compatibili|* Debian Etch 4.0
* Debian Lenny 5.0
* Debian Squeeze
* Debian Sid|}}
</nowiki>
 
 
{| cellpadding=5 cellspacing=1 style="border: 3px solid gray; background:#E6E6FA; width:200px; height:100px"  align="right"
|- valign="top"
| align="center" style="font-variant:small-caps" | [[Immagine:Debian-swirl.png]] '''Versioni compatibili'''
Debian Lenny
 
Debian Squeeze


Le varie autentificazione che OpenSSH Server pu� offrire sono:
Debian Sid
|-
|}


#Autentificazione tramite '''password'''
#Autentificazione '''ChallengeResponseAuthentication''' o '''Keyboard-Interactive'''
#Autentificazione '''a chiave pubblica'''
#Autentifiazione '''GSSAPI'''


'''L'autentificazione tramite password''' utilizza la Username e la Password dell'utente (le stesse usate per l'autentificazione in locale) per verificare se l'utente autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux.


'''L'autentificazione ChallengeResponseAuthentication o Keyboard-Interactive''' utilizza una serie di autentificazioni caratterizzate da richieste, fatte dal server SSH, che devono essere confermate dalle risposte mandate dal client SSH. Se le risposte coincidono a quelle memorizzate sul Server, l'utente � autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux altrimenti questi non pu� entrare in tale macchina Linux.
----


'''L'autentificazione a chiave pubblica''' verifica se la chiavi pubblica, memorizzata sul Server, '''derivi''' dalla chiave privata memorizzata sul Client dell'utente. Se tale verifica ha esito positivo, l'utente pu accedere alla macchina Linux altrimetri no. Siccome la chiave privata praticamente un file, che autorizza chiunque entra in possesso ad entrare in un Server SSH, consigliabile protteggerla con una '''passphrase''' che, in sostanza, una password che occorre inserirla ogni volta (o quasi) che si effettua una connessione verso tale Server SSH.


'''L'autentifiazione GSSAPI''', basata su un'API generica, implementata su vari sistemi operativi, utilizza un determinato protocollo, che, normalmente, Kerberos 5, per trasferire i dati per l'autentificazione.


Le auttentificazioni pi� comode ed usate in una rete LAN (ma non solo) sono l''''autentificazione tramite password''' e l''''autentificazione a chiave pubblica'''. Quindi, la mia attenzione andr� soprattutto su queste due autentificazioni in quanto sono, forse, le pi� semplici da essere implementate.
<nowiki>
{{Versioni compatibili|Debian Etch 4.0<br/>Debian Lenny 5.0<br/>Debian Squeeze<br/>Debian Sid|}}</nowiki>
Questa per me è quella perfetta (per intenderci il riquadro più a sx di tutti). Se non vi piace lo SMALL CAPS fatemelo sapere che lo tolgo, e ditemi se volete un tutto maiuscolo normale per il titolo oppure tutto minuscolo (a parte le iniziali) per titolo e testo. Ho reso anche più semplice l'inserimento del testo e, appena avremo deciso la forma finale del template, scriverò due righe di istruzioni su come inserirlo nelle guide. In ogni caso se date un'occhiata al codice di questa pagina, vedrete come è stato inserito il testo nella versione che per me è quella finale (l'ultima prima di questo mio messaggio).
: [[Utente:MadameZou|MadameZou]] 18:39, 6 gen 2010 (CET)


Il file di configurazione di OpenSSH Server si chiama ''sshd_config'' che, normalmente, si trova nella directory ''/etc/ssh''.


Questo file � un file di testo composto da '''direttive''' (dette '''Keywords'''), che sono '''case-insensitive''', e da '''valori''', che sono '''case-sensitive'''. Quindi, per editarlo, basta un semplice editor di testo come '''vi''' o '''Emacs''' che avete gi� nella vostra distribuzione.
----


Quindi, attiviamo, in forma base, le autentificazioni tramite password e a chiave pubblica e disattiviamo le altre per evitare conflitti ed accessi non desiderati a causa di eventuali bachi.
== Template Ezine: Prove==


Perci�, verichiamo, da root, che, nel file ''/etc/ssh/sshd_config'', ci siano le seguenti keyword ed i corrispettivi valori; se si dovessero trovare delle keyword mancanti o dei valori che non corrispodessero a quei sotto-ennunciati, modificate semplicemente il testo stando attenti a non fare incominciare le keyword con il simbolo # (sto facendo rifferimento al file ''/etc/ssh/sshd_config'' creato da OpenSSH Server come default):
{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#e6e6fa; border: 1px solid #ccc"
|-
| La prima e-zine italiana sul mondo Debian
|-
| <small>Prodotta da [http://www.debianizzati.org Debianizzati.org]</small>
|-
|}


{|
 
|style="width:14.5em;vertical-align:top;"|''Port <Numero porta d'ascolto>''
{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#fff0f5; border: 1px solid #ccc" align="right"
|Questa keyword indica la porta d'ascolto dell'OpenSSH Server. Conviene cambiare la porta d'ascolto di default per evitare, fin da subito, degli attacchi esterni e mettere un numero superiore a 1024 che non sia gi� usato da altri servizi locali o di Internet (per sapere le porte Internet di default usate dai comuni servizi Internet, andate [http://www.iana.org/assignments/port-numbers qui]). Si deve ricordare, dopo aver scelto tale porta, di "dire" al vostro firewall di aprire in entrata tale porta per fare in modo che i vostri utenti remoti possono accedere alla vostra macchina Linux.
|-
|-
|style="width:14.5em;vertical-align:top;"|''Protocol 2''
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|Questa keyword indica quale protocollo SSH utilizzare. Consiglio di utilizzare soltanto il protocollo 2 in quanto il protocollo 1 ha seri problemi di sicurezza.
|-
|-
|style="width:14.5em;vertical-align:top;"|''PermitRootLogin no''
| align="center" | <small>'''La prima e-zine italiana sul mondo Debian'''</small>
|Questa keyword evita l'accesso come root da remoto con '''una sola''' autentificazione. Cio' garantisce maggior sicurezza alla vostra Linux-Box poich�, se uno volesse accedere come root, dovrebbe prima autentificarsi come utente normale per poi autentificarsi come root tramite il comando ''su''. In altre parore, con questa keyword impostata su '''no''', si volesse accedere come root da remoto, occorrerebbe autentificarsi '''due''' volte anzich� '''una'''.
|-
|-
|style="width:14.5em;vertical-align:top;"|''PubkeyAuthentication yes''
|}
|}


<br/>
<br/>
<br/>
<br/>


{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#fff0f5; border: 1px solid #ccc" align="right"
|-
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|-
| align="center" | <small>La prima e-zine italiana sul mondo Debian</small>
|-
|}




Questa con il testo grigio:


{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#fff0f5; border: 1px solid #ccc"
|-
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|-
| align="center" | <span style="color:#696969"><small>La prima e-zine italiana sul mondo Debian</small></span>
|-
|}
Grigio in grassetto:


----
{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#fff0f5; border: 1px solid #ccc"
|-
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|-
| align="center" | <span style="color:#696969"><small>'''La prima e-zine italiana sul mondo Debian'''</small></span>
|-
|}
 
==Prova pagina articoli ezine==
<!--  ------START HEADINGS------  -->
{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#fff0f5; border: 1px solid #ccc" align="right"
|-
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|-
| align="center" | <span style="color:#696969"><small>La prima e-zine italiana sul mondo Debian</small></span>
|-
|}
<!-- ------END HEADINGS------  -->
{| style="border-radius: 0.5em; width:100%; margin-top:+.7em; background-color:#f8f8ff; border: 1px solid #4169e1"
|-
| Trilogia di articoli su GNU/Hurd, la sua installazione in virtuale e su hard disk.
''"Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach."<br/>
''
'''Links'''
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_0/?page=49:Link Installazione di Debian GNU/Hurd su qemu]
 
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_1/?page=18:Link Installazione di Debian GNU/Hurd su hd]
 
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_2/?page=23:Link Debian GNU/Hurd: la console]
|}<br/><br/><br/>
 
===Seconda prova===
 
{| style="border-radius: 0.5em; width:95%; margin-top:+.7em; background-color:#f0f8ff; border:1px solid #87ceeb; color:#000" align="center"
|-
! width="100%" cellpadding="2" cellspacing="5" style="vertical-align:top"; background-color:#f0f8ff" style="margin: 0; background-color:#87cefa; font-family: sans-serif; font-size:120%; font-weight:bold; border:1px solid #87ceeb; text-align:center; color:#000; padding-left:0.4em; padding-top: 0.2em; padding-bottom: 0.2em;" | Debian GNU/Hurd
|-
|style="color:#000" |
[[Immagine:Banner_e-zine.png|right]]
Una trilogia di articoli dedicati a GNU/Hurd, alla sua installazione in virtuale e su hard disk.
<blockquote>''Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach.''<br/><br/>
''Debian GNU/Hurd nasce come progetto della free software foundation di Stallmann, come Kernel indipendente per il sistema operativo GNU. Nonostante gli sforzi e l'inizio precoce del progetto agli inizi degli anni '80, ancora oggi il progetto è in fase esperimentale e di certo non ancora ai livelli di stabilità richiesti per un sistema operativo.''
''Sarà allora il Kernel di Linus Torvalds, Linux, ad essere adottato per dare vita all'attuale conosciutissimo sistema GNU/Linux.''<br>
<small>Tratto dalla [http://e-zine.debianizzati.org/ e-zine] di Debianizzati.org (numero 0)</small></blockquote>
 
Gli articoli trattano, in particolare di:
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_0/?page=49 Installazione di Debian GNU/Hurd su QEMU]
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_1/?page=18 Installazione di Debian GNU/Hurd su hard disk]
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_2/?page=23 Debian GNU/Hurd: la console]
|}
 
===Seconda prova, variante banner===
{| style="border-radius: 0.5em; width:95%; margin-top:+.7em; background-color:#f0f8ff; border:1px solid #87ceeb; color:#000" align="center"
|-
! width="100%" cellpadding="2" cellspacing="5" style="vertical-align:top"; background-color:#f0f8ff" style="margin: 0; background-color:#87cefa; font-family: sans-serif; font-size:120%; font-weight:bold; border:1px solid #87ceeb; text-align:center; color:#000; padding-left:0.4em; padding-top: 0.9em; padding-bottom: 0.2em;" | Debian GNU/Hurd
|-
| valign="top" |
{| style="border-radius: 0.5em; width:30%; margin-top:+.7em; background-color:#ffffff; border: 1px solid #87ceeb" align="right"
| align="center" | [[Immagine:Banner_e-zine.png]]
|-
| align="center" | <span style="color:#333333"><small>La prima e-zine italiana sul mondo Debian</small></span>
|}
|-
|style="color:#000" |
Una trilogia di articoli dedicati a GNU/Hurd, alla sua installazione in virtuale e su hard disk.
<blockquote>''Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach.''<br/><br/>
''Debian GNU/Hurd nasce come progetto della free software foundation di Stallmann, come Kernel indipendente per il sistema operativo GNU. Nonostante gli sforzi e l'inizio precoce del progetto agli inizi degli anni '80, ancora oggi il progetto è in fase esperimentale e di certo non ancora ai livelli di stabilità richiesti per un sistema operativo.''
''Sarà allora il Kernel di Linus Torvalds, Linux, ad essere adottato per dare vita all'attuale conosciutissimo sistema GNU/Linux.''<br>
<small>Tratto dalla [http://e-zine.debianizzati.org/ e-zine] di Debianizzati.org (numero 0)</small></blockquote>
 
Gli articoli trattano, in particolare di:
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_0/?page=49 Installazione di Debian GNU/Hurd su QEMU]
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_1/?page=18 Installazione di Debian GNU/Hurd su hard disk]
* [http://e-zine.debianizzati.org/web-zine/numero_2/?page=23 Debian GNU/Hurd: la console]
|}
 
==Prove template di navigazione==
{| width="100%" style="padding-left:6px; padding-right:6px; margin-bottom:20px; margin-top:10px;/* background:#{{{sfondo|F1FAFF}}}; border:2px solid #{{{bordo|C6E4F2}}}*/" align="{{{allineamento|center}}}" class="toccolours"
|align="left"| [[Image:Leftarrow.png|16px]] <small>''Modulo precedente''</small>
[[{{{NomePaginaCapitoloPrecedente}}}|{{{CapitoloPrecedente}}}]]
|align="center"| [[Image:1uparrow.png|16px]] <small> ''Torna a''</small>
[[{{{NomeLibro}}}|{{{Libro}}}]]
|align="right"| [[Image:Rightarrow.png|16px]] <small> ''Modulo successivo''</small>
[[{{{NomePaginaCapitoloSuccessivo}}}|{{{CapitoloSuccessivo}}}]]
|}
 
'''Sintassi e Uso del template'''
 
Ricopiare il testo sottostante e modificare le parole evidenziate in blu in base alle esigenze.
 
<div style="border: 1px #ccc solid; padding:1em;">
<code>
'''&#123;&#123;capitolo'''<br/>
'''|Libro='''''<span style="color:blue">nome del libro</span>''<br/>
'''|NomeLibro='''''<span style="color:blue">titolo del libro</span>''<br/>
'''|CapitoloPrecedente='''''<span style="color:blue">nome della pagina del capitolo precedente</span>''<br/>
'''|NomePaginaCapitoloPrecedente='''''<span style="color:blue">titolo del capitolo predente</span>''<br/>
'''|CapitoloSuccessivo='''''<span style="color:blue">nome della pagina del capitolo successivo</span>''<br/>
'''|NomePaginaCapitoloSuccessivo='''''<span style="color:blue">titolo del capitolo successivo</span>''<br/>
'''&#125;&#125;'''
</code>
</div>
 
;Libro
:nome che si vuole far visualizzare nel collegamento all'indirizzo del parametro "Libro".
;NomeLibro
:titolo del libro in cui si sta inserendo il template.
;CapitoloPrecedente
:testo che apparirà come collegamento all'indirizzo del parametro "NomePaginaCapitoloPrecedente".
;NomePaginaCapitoloPrecedente
:nome della pagina precedente a quella che si sta leggendo.
;CapitoloSuccessivo
:testo che apparirà come collegamento all'indirizzo del parametro "NomePaginaCapitoloSuccessivo".
;NomePaginaCapitoloSuccessivo
:nome della pagina successiva a quella che si sta leggendo.


--[[Utente:Balubeto|Balubeto]] 05:29, 3 Giu 2006 (EDT)
==Prova template sommario verticale==
<div style="width:{{{larghezza|225px}}}; float:right; margin:5px;" class="noprint">
<div class="radius_top" style="text-align:center; background:#c1e7e7; border:1px solid #008080; color:#696969">
<div style="font-size:130%;">'''[[{{{titolo}}}]]'''</div>
<span style="font-variant:small-caps">''''Sommario'''</span>
<br/>
</div>
<div class="radius_bottom" style="font-size:90%; background:#e6efef; border:1px solid #008080; border-top:0; padding:5px">
{{{contenuto}}}
</div>
</div>
[[Categoria:Wiki]]

Versione attuale delle 14:04, 11 nov 2015

Descrizione breve

Serve in due parole, per capire di cosa si sta parlando

Prova

link ad una pagina - prova

codice
----
Fr4nc3sc0


Prova Template

Debian-swirl.png Versioni compatibili Debian-swirl.png
Lenny
Squeeze
Sid


Ok, io avevo pensato a qualcosa di questo tipo: se per voi va bene ne facciamo un template da applicare a tutte le guide. Naturalmente siete liberi di provare colore dello sfondo e del bordo (oltre che allo spessore del bordo) diversi. Io ho messo due swirl per amor di simmetria, ma penso che anche una possa andar bene. Per dare un'occhiata ai colori guardate questa pagina: Wikimedia pagina colori e fate le prove che preferite.

MadameZou

Bene, prove tecniche di template: con questo

{{Versioni compatibili|versione1=Lenny|versione2=Squeeze|versione3=}}

ottengo questo output {{Versioni compatibili|versione1=Lenny|versione2=Squeeze|versione3=}}



MadameZou 19:52, 3 gen 2010 (CET)

Altra prova con il template.

{{Versioni compatibili|* Debian Etch 4.0 * Debian Lenny 5.0 * Debian Squeeze * Debian Sid|}}


Debian-swirl.png Versioni compatibili

Debian Lenny

Debian Squeeze

Debian Sid




{{Versioni compatibili|Debian Etch 4.0<br/>Debian Lenny 5.0<br/>Debian Squeeze<br/>Debian Sid|}} Questa per me è quella perfetta (per intenderci il riquadro più a sx di tutti). Se non vi piace lo SMALL CAPS fatemelo sapere che lo tolgo, e ditemi se volete un tutto maiuscolo normale per il titolo oppure tutto minuscolo (a parte le iniziali) per titolo e testo. Ho reso anche più semplice l'inserimento del testo e, appena avremo deciso la forma finale del template, scriverò due righe di istruzioni su come inserirlo nelle guide. In ogni caso se date un'occhiata al codice di questa pagina, vedrete come è stato inserito il testo nella versione che per me è quella finale (l'ultima prima di questo mio messaggio).

MadameZou 18:39, 6 gen 2010 (CET)



Template Ezine: Prove

La prima e-zine italiana sul mondo Debian
Prodotta da Debianizzati.org


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Questa con il testo grigio:

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Grigio in grassetto:

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Prova pagina articoli ezine

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Trilogia di articoli su GNU/Hurd, la sua installazione in virtuale e su hard disk.

"Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach."
Links




Seconda prova

Debian GNU/Hurd
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Una trilogia di articoli dedicati a GNU/Hurd, alla sua installazione in virtuale e su hard disk.

Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach.

Debian GNU/Hurd nasce come progetto della free software foundation di Stallmann, come Kernel indipendente per il sistema operativo GNU. Nonostante gli sforzi e l'inizio precoce del progetto agli inizi degli anni '80, ancora oggi il progetto è in fase esperimentale e di certo non ancora ai livelli di stabilità richiesti per un sistema operativo. Sarà allora il Kernel di Linus Torvalds, Linux, ad essere adottato per dare vita all'attuale conosciutissimo sistema GNU/Linux.

Tratto dalla e-zine di Debianizzati.org (numero 0)

Gli articoli trattano, in particolare di:

Seconda prova, variante banner

Debian GNU/Hurd
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La prima e-zine italiana sul mondo Debian

Una trilogia di articoli dedicati a GNU/Hurd, alla sua installazione in virtuale e su hard disk.

Conoscevate solo debian GNU/Linux? Vi daremo la possibilità di studiare il vostro sistema operativo preferito con alla base, il sistema sperimentale GNU/Hurd, basato a sua volta sul microkernel Mach.

Debian GNU/Hurd nasce come progetto della free software foundation di Stallmann, come Kernel indipendente per il sistema operativo GNU. Nonostante gli sforzi e l'inizio precoce del progetto agli inizi degli anni '80, ancora oggi il progetto è in fase esperimentale e di certo non ancora ai livelli di stabilità richiesti per un sistema operativo. Sarà allora il Kernel di Linus Torvalds, Linux, ad essere adottato per dare vita all'attuale conosciutissimo sistema GNU/Linux.

Tratto dalla e-zine di Debianizzati.org (numero 0)

Gli articoli trattano, in particolare di:

Prove template di navigazione

Leftarrow.png Modulo precedente

[[{{{NomePaginaCapitoloPrecedente}}}|{{{CapitoloPrecedente}}}]]

1uparrow.png Torna a

[[{{{NomeLibro}}}|{{{Libro}}}]]

Rightarrow.png Modulo successivo

[[{{{NomePaginaCapitoloSuccessivo}}}|{{{CapitoloSuccessivo}}}]]

Sintassi e Uso del template

Ricopiare il testo sottostante e modificare le parole evidenziate in blu in base alle esigenze.

{{capitolo
|Libro=nome del libro
|NomeLibro=titolo del libro
|CapitoloPrecedente=nome della pagina del capitolo precedente
|NomePaginaCapitoloPrecedente=titolo del capitolo predente
|CapitoloSuccessivo=nome della pagina del capitolo successivo
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=titolo del capitolo successivo
}}

Libro
nome che si vuole far visualizzare nel collegamento all'indirizzo del parametro "Libro".
NomeLibro
titolo del libro in cui si sta inserendo il template.
CapitoloPrecedente
testo che apparirà come collegamento all'indirizzo del parametro "NomePaginaCapitoloPrecedente".
NomePaginaCapitoloPrecedente
nome della pagina precedente a quella che si sta leggendo.
CapitoloSuccessivo
testo che apparirà come collegamento all'indirizzo del parametro "NomePaginaCapitoloSuccessivo".
NomePaginaCapitoloSuccessivo
nome della pagina successiva a quella che si sta leggendo.

Prova template sommario verticale

[[{{{titolo}}}]]

'Sommario

{{{contenuto}}}