Recovery di un sistema Debian attraverso chroot: differenze tra le versioni

m
nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 11: Riga 11:
* Da una installazione funzionante presente su altra partizione o altro disco della macchina;
* Da una installazione funzionante presente su altra partizione o altro disco della macchina;
* Da una distribuzione live;
* Da una distribuzione live;
* Dall'immagine d'[[Installare Debian|installazione]] di Debian;
* Da una qualsiasi immagine d'[[Installare Debian|installazione]] di Debian;


In questa guida si è scelto di utilizzare una immagine .iso di Debian, in particolare la "business card", che consente, scaricando appena una quarantina di megabyte, di avere a disposizione la famosa shell di cui abbiamo bisogno.<br/>
In questa guida si è scelto di utilizzare una immagine .iso di Debian, in particolare la "mini.iso" della [[netboot]], che consente, scaricando pochi megabyte, di avere a disposizione la famosa shell di cui abbiamo bisogno.<br/>
Ovviamente gli altri due metodi sono altrettanto validi se si ha a disposizione un'altra distribuzione accessibile sul sistema o se si vuole avere a disposizione un intero ambiente grafico in cui muoversi con più agio. Per entrambi i metodi i comandi da impartire, da terminale o da emulatore di terminale, sono quelli descritti nel paragrafo [[#Accesso tramite chroot|Accesso tramite chroot]]<br/>
Ovviamente gli altri due metodi sono altrettanto validi se si ha a disposizione un'altra distribuzione accessibile sul sistema o se si vuole avere a disposizione un intero ambiente grafico in cui muoversi con più agio. Per entrambi i metodi i comandi da impartire, da terminale o da emulatore di terminale, sono quelli descritti nel paragrafo [[#Accesso tramite chroot|Accesso tramite chroot]]<br/>
È inutile però precisare che gli orpelli grafici sono in questo caso del tutto superflui in quanto l'unica cosa di cui si ha bisogno è una shell funzionante.
È inutile però precisare che gli orpelli grafici sono in questo caso del tutto superflui in quanto l'unica cosa di cui si ha bisogno è una shell funzionante.


== Ottenere una shell ==
== Ottenere una shell ==
Per evitare possibili problemi, è necessario innanzitutto scaricare l'immagine "business card" per la <u>stessa architettura</u> (amd64, i386, etc.) del sistema a cui vogliamo accedere; quindi avviare il sistema da CD/DVD o da pendrive su cui ci si è premuniti di inserire la .iso d'installazione Debian.<br/>
Per evitare possibili problemi, è necessario innanzitutto scaricare l'immagine per la <u>stessa architettura</u> (amd64, i386, etc.) del sistema a cui vogliamo accedere; quindi avviare il sistema da CD/DVD o da pendrive su cui ci si è premuniti di inserire la .iso d'installazione Debian.<br/>
# Scegliere all'avvio "Advanced options -> Rescue mode"
# Scegliere all'avvio "Advanced options -> Rescue mode"
# Proseguire normalmente scegliendo la localizzazione (utile per il layout della tastiera italiana), il [[mirror]] dei pacchetti e settando la configurazione di rete (anche questa utile se si ha bisogno di una connessione funzionante).
# Proseguire normalmente scegliendo la localizzazione (utile per il layout della tastiera italiana), il [[mirror]] dei pacchetti e settando la configurazione di rete (anche questa utile se si ha bisogno di una connessione funzionante).
Riga 64: Riga 64:
</pre>
</pre>
Quindi individuiamo il volume logico associato al filesystem di [[root]] (in questo esempio il VG si chiama "debian") con il comando "lvdisplay":
Quindi individuiamo il volume logico associato al filesystem di [[root]] (in questo esempio il VG si chiama "debian") con il comando "lvdisplay":
<pre>
 
# lvdisplay | more
# lvdisplay | more
--- Logical volume ---
--- Logical volume ---
LV Path        /dev/debian/root
LV Path        /dev/debian/root
LV Name        root
LV Name        root
VG Name        debian
'''VG Name        debian'''
...
...
...
...
</pre>
 
Montiamo il volume logico di root:
Montiamo il volume logico di root:
<pre>
<pre>
6 999

contributi