Old:Velocizzare Firefox per la banda larga: differenze tra le versioni

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==Pacchettizzare ed installare Xorg su Debian Sid==
{{Old|Il supporto a '''''HTTP pipelining''''' è stato rimosso dalla versione 54.x di Firefox. Le indicazioni presenti nella guida sono applicabili solo sino alla versione 53.x di Firefox. }}
===Introduzione===


Xorg � ormai ufficialmente entrato in Sid ed in Etch. La guida � dunque diventata obsoleta, ma viene lasciata per motivi storici e didattici.
==Introduzione==
Come tutte le modifiche al cuore di un programma, va affrontata con calma e cautela, e i risultati possono variare a seconda della potenza del computer e della connessione a Internet, ma i miei test personali indicano un netto miglioramento della velocità di caricamento delle pagine Web complesse e ricche di immagini, perlomeno in termini di velocità percepita.


Buona Lettura ;-).
==Modifiche==
Se volete sperimentare queste modifiche, procedete come segue:


===Descrizione===
# In Firefox, digitate '''about:config''' nella casella dell'indirizzo, senza digitare spazi dopo il simbolo "due punti". Questo fa comparire un lunghissimo elenco di parametri di configurazione.
Questa guida tenter� di illustrare i passi base necessari a chi volesse cimentarsi nella compilazione ed installazione di xorg su sid.<br>
# Nei prossimi passi cercherete alcuni di questi parametri: se digitate l'inizio del nome del parametro nella casella Filter (Filtro), l'elenco mostrerà soltanto i parametri che iniziano con quella sequenza di lettere, semplificando la ricerca.
Il nostro obiettivo � creare una serie di pacchetti .deb adattando quelli presenti nei repository dei sorgenti ubuntu e personalizzandoli per sid.<br>
# Cercate la voce '''network.http.pipelining''', cliccatevi sopra con il pulsante destro (o fate Ctrl-clic se usate un Mac) e scegliete Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore '''true''' (il valore di default, se volete tornare indietro, è false). Si noti che questa impostazione è disabilitata di default in quanto può portare a errori in vecchi server o comunque quelli che non sanno gestire più connessioni in arrivo, e che alcuni browser hanno rimosso la possibilità di abilitare il ''pipelining''.
Tutto questo lavoro di compilazione serve ad evitare di dover installare ulteriori pacchetti dal repository ubuntu, le cui versioni sono spesso presenti soltanto in quel particolare repository (molti pacchetti vengono personalizzati e modificati dal team di sviluppo) e che renderebbero il nostro sistema un misto tra ubuntu e debian.<br>
# Cercate la voce '''network.http.proxy.pipelining''', cliccatevi sopra con il pulsante destro, come nel passo precedente, e scegliete ancora Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore '''true''' (anche qui il valore di default, se volete tornare indietro, è false).
Tenuta presente comunque la buona compatibilit� dei sorgenti dei pacchetti ubuntu rispetto ai .deb prelevati da debian.org (specialmente in relazione alle dipendenze di ciascun pacchetto), � possibile ricostruire l'intero xorg sfruttando le librerie necessarie prelevandole  per�, direttamente da sid.<br>
# Cercate la voce '''network.http.pipelining.maxrequests''', cliccatevi sopra col pulsante destro come nei passi precedenti, scegliete Modify (Modifica) e impostate questo parametro a un valore non superiore a 32 (dovrebbe essere già il default).
Faccio notare come la durata di tutta l'operazione sia un fattore importante da valutare: sulla mia macchina (Athlon xp 2000+, 256Mb), ad esempio, sono necessari oltre '''100 minuti''' per portare a termine tutto il processo di compilazione.<br>
# L'ultimo passo è un po' più complicato. Cliccate con il pulsante destro in qualsiasi punto dell'elenco dei parametri di Firefox e scegliete New (Nuovo) e poi Integer (Intero). Nella finestra di dialogo che compare, immettete '''nglayout.initialpaint.delay'''; nella finestra di dialogo successiva, immettete zero. Questa modifica renderà più veloce l'inizio della riproduzione della pagina caricata, ma più lungo quella completa.
#Questa modifica vale se notate una diminuzione della velocità di download o di navigazione rispetto  ad altri sistemi . Cercate la voce '''network.dns.disableIPv6''', cliccatevi sopra con il pulsante destro, come nel passo precedente, e scegliete ancora Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore '''true''' (anche qui il valore di default, se volete tornare indietro, è false).


===Configurazione sistema===
A questo punto, senza dover riavviare Firefox, provate a caricare qualche pagina. Dovreste notare una netta riduzione dei tempi di caricamento e visualizzazione di testo e immagini.
Innanzitutto dobbiamo aggiungere ad i repository dei pacchetti che usiamo abitualmente, anche quello di ubuntu (NB: abbiamo bisogno solo dei sorgenti, quindi basta la sola riga con deb-src), commentando temporaneamente le altre righe deb-src presenti nel nostro '''sources.list'''.<br>


<pre>deb-src http://us.archive.ubuntu.com/ubuntu hoary universe main restricted</pre>
==Disclaimer==
Ricordate che queste modifiche sono utilizzabili efficacemente soltanto su connessioni veloci (ADSL e simili) e possono causare un carico aggiuntivo sul vostro processore: su un computer poco vivace possono addirittura rallentare la visualizzazione. Alcuni siti, inoltre, potrebbero dare problemi di presentazione delle pagine. Se notate intoppi, ripristinate il tutto alla situazione originale cliccando con il pulsante destro sui singoli parametri modificati e scegliendo Reset (Azzera).


Dopo aver aggiunto tale riga, provvediamo ad aggiornare le liste di apt con il solito '''apt-get update'''.<br>
Buona ipernavigazione!
Durante l'operazione, possiamo controllare se viene scaricata anche la lista appena inserita per i pacchetti di ubuntu.
 
Prepariamo adesso una directory di nome '''xorg''', con il comando <pre>mkdir xorg</pre> questa accoglier� i sorgenti prelevati dalla rete, i file oggetto prodotti dalla compilazione ed infine i pacchetti .deb.<br>
Per esperienza personale, consiglio di creare la cartella all'interno di una partizione con '''almeno 4.5 gb di spazio libero'''.
 
===Modifica degli script di compilazione===
Posizionamoci nella directory appena creata, e con <pre>apt-get source xorg</pre> procediamo al download dei sorgenti e alla scompattazione dei sorgenti di xorg.<br>
Attualmente, (versione '''6.8.2-10'''), il download consiste di circa '''51 MB''' di archivi.<br>
Alla fine del download, notiamo che sono stati creati all'interno della directory xorg, alcuni file ed una directory.
 
* situazione del nostro filesystem
<pre>[xorg]
|
|_ [xorg-6.8.2]
|  |
|  |_ [debian]
|  |_ ALTRI_FILES
|
|_ xorg_6.8.2-10.diff.gz
|_ xorg_6.8.2-10.dsc
|_ xorg_6.8.2.orig.tar.gz</pre>
 
La directory '''xorg-6.8.2''' raccoglie i sorgenti scompattati dell'archivio orginale di xorg (oltre ai file necessari alla compilazione di un sorgente debian), a cui non sono ancora state applicate le varie patch apportate dali sviluppatori ubuntu.<br>
I file, invece, rappresentano l'archivio con il sorgente originale, il file con le patch approntate dal team di ubuntu e quello con la descrizione del pacchetto debian.<br>
Posizionamoci pertanto nella sottodirectory '''debian''' di xorg-6.8.2.
 
Affinch� si possano adattare i sorgenti a sid, dobbiamo modificare 2 file: nel primo caso la modifica � pi� che altro cosmetica, nel secondo caso invece � una scelta obbligata.
 
Con il nostro editor preferito, apriamo pertanto il file '''changelog'''.<br>
Questo file mantiene lo storico delle modifiche fatte dagli sviluppatori ubuntu a partire dalla versione stable rilasciata dal team di xorg: tale file viene regolato da una sintassi ben precisa, in cui anche gli spazi hanno una loro funzione e pertanto vanno tenuti in considerazione per la buona riuscita della compilazione.<br>
E' necessario pertanto, prestare molta attenzione alla disposizione dei vari campi e al numero degli spazi che li delimitano.<br>
La entry pi� recente presente nella versione attuale del file changelog ci appare cos�:
<pre>xorg (6.8.2-10) hoary; urgency=low
 
  * Include patch from Ben Herrenschmidt to fix assertion of DDC GPIO lines
    after a DDC probe had finished, which would render Apple Studio Displays
    useless.
  * Don't reset all templates when migrating from xserver-xfree86; this will
    render the template migration useless.  Don't mess with $RECONFIGURE when
    migrating from xfree86.  Set use_sync_ranges true when upgrading from
    xfree86 (closes: Ubuntu#8562, Ubuntu#8626).
  * Use debug_echo liberally in xserver-xorg.postinst.in to tell us why we're
    writing out sync ranges.
 
-- Daniel Stone <daniel.stone@ubuntu.com>  Tue,  5 Apr 2005 08:38:20 +1000</pre>
Affinch� possiamo ottenere una nostra versione personalizzata dei pacchetti, dobbiamo aggiungere precendetemente al gruppo di linee appena descritto (quindi all'inizio del file), qualcosa del genere:
<pre>xorg (6.8.2-10-ld10) sid; urgency=low
 
  * [Ld-xorg] packages for Debian Sid, based on Ubuntu sources.
 
-- Mario "Ldonesty" Di Nitto <ldonesty@debianizzati.org>  Sun, 15 May 2005 10:25:32 +0100</pre>
 
mantenendo uno spazio di separazione con il gruppo successivo.
 
Queste righe possono essere personalizzate secondo i propri gusti tenendo presente che '''6.8.2-10-ld10''' sar� la versione che comparir� nel nome di ogni pacchetto, dove -ld indica la nostra estensione personale, la quale *dovr�* essere seguita da un numero a scelta: es -myExt1.<br>
Infatti la mancanza di tale valore pregiudica irreparabilmente la compilazione e creazione dei pacchetti (lo script preposto all'operazione, si rifiuter� di assemblare i .deb)
 
A questo punto salviamo il file changelog e dedichiamoci invece a '''control'''.<br>
La struttura del file control si puo riassumere in una sequenza di "blocchi" all'interno dei quali sono contenute tutte le informazioni proprie di un pacchetto debian raccolte per riga (ad esempio: la descrizione, le dipendenze, i conflitti, etc etc). <br>
Dato che la versione di xorg su cui stiamo lavorando proviene dal repository ubuntu, � possibile che siano presenti alcune dipendenze relative a pacchetti contenuti solamente in tale repository.<br>
Pertanto questi pacchetti risulterebbero non disponibili all'atto dell'installazione sulla nostra sid, pregiudicando cos� tutta l'operazione.<br>
Possiamo evitare questa situazione ricercando nelle sole righe Depends del file control, i riferimenti ai pacchetti di ubuntu (presentano la segnatura "ubuntu" all'interno del numero di versione).<br>
Nel nostro caso, scorrendo il file (possiamo usare la funzione di ricerca del nostro editor) notiamo che alla riga 1895 � presente una referenza al pacchetto '''lsb-base''' nella versione ('''1.3-9ubuntu2''').
 
Dopo aver controllato che in sid esista tale pacchetto in una versione per lo meno uguale (meglio se superiore) a quella citata dal file control (possiamo usare '''apt-cache show lsb-base | grep Version''' per questo scopo), cancelliamo la parola "ubuntu" ed ogni eventuale numero postposto, lasciando quindi solo il numero della versione del pacchetto, infine salviamo.<br>
Quindi la versione di lsb-base nella riga Depends ci apparir� come ('''1.3-9''').<br>
Relativamente a questa versione di xorg, non ci sono altre referenze da modificare; nel caso in cui, invece, fossimo in presenza di parecchie dipendenze da sistemare dobbiamo valutare ciascun caso separatamente, ripetendo tutta la procedura di controllo e modifica.
 
===Controllo dipendenze e avvio compilazione===
A questo punto siamo in grado di avviare la compilazione/creazione dei pacchetti di xorg usando il comando '''dpkg-buildpackage''' dopo esserci posizionati nella cartella xorg-6.8.2 ed aver ottenuto i privilegi di root.
 
Molto probabilmente ci verr� notificato che alcune dipendenze non sono soddisfatte per portare a termine la compilazione:
 
es.
 
<pre>dpkg-checkbuilddeps: Unmet build dependencies: flex bison groff zlib1g-dev |
libz-dev libpam0g-dev | libpam-dev libfreetype6-dev rman lynx
libglide2-dev (>> 2001.01.26) libglide3-dev (>= 2002.04.10-7) libpng12-dev |
libpng-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev libxft-dev (>= 2.1.2) libxcursor-dev
dbs m4 libxrender-dev (>= 0.9.0) sharutils</pre>
 
Per ovviare a questo problema possiamo installare i pacchetti suggeriti usando il comando:
 
<pre>apt-get install flex bison groff zlib1g-dev libpam0g-dev libfreetype6-dev \
rman lynx libglide2-dev libglide3-dev libpng12-dev libexpat1-dev libfontconfig1-dev \
libxft-dev libxcursor-dev dbs m4 libxrender-dev sharutils</pre>
 
A questo punto possiamo rilanciare il comando '''dpkg-buildpackage''' (a cui potremo preporre il comando '''time''', per visualizzare la durata effettiva di tutta l'operazione) ed attendere che i pacchetti vengano creati.
 
===Installazione===
Posizionamoci innanzitutto nella cartella dove sono contenuti i file .deb di xorg.
 
Possiamo avere 3 situazioni:
*  Macchina pulita: nessun xfree/xorg precedentemente installato
*  Xorg in una versione precedente
*  Xfree preso da sid
 
<br>La prima situazione pu� essere risolta (NB, si potrebbe fare anche con un repository locale) con <pre>dpkg -i x-window-system-core*.deb </pre> aggiungendo volta per volta i pacchetti che vengono richiesti come mancanti in coda a dpkg -i, ovvero
<pre>dpkg -i PKT1 PKT2 PKT3 PKT4</pre> dove i vari PKT corrispondono al nome del pacchetto '''completo di estensione'''.
 
 
 
[[Utente:Ldonesty|Ldonesty]]
 
[[Categoria:Apt-Dev]]
[[Categoria:Old]]

Versione attuale delle 15:31, 7 dic 2019

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.
Il supporto a HTTP pipelining è stato rimosso dalla versione 54.x di Firefox. Le indicazioni presenti nella guida sono applicabili solo sino alla versione 53.x di Firefox.



Introduzione

Come tutte le modifiche al cuore di un programma, va affrontata con calma e cautela, e i risultati possono variare a seconda della potenza del computer e della connessione a Internet, ma i miei test personali indicano un netto miglioramento della velocità di caricamento delle pagine Web complesse e ricche di immagini, perlomeno in termini di velocità percepita.

Modifiche

Se volete sperimentare queste modifiche, procedete come segue:

  1. In Firefox, digitate about:config nella casella dell'indirizzo, senza digitare spazi dopo il simbolo "due punti". Questo fa comparire un lunghissimo elenco di parametri di configurazione.
  2. Nei prossimi passi cercherete alcuni di questi parametri: se digitate l'inizio del nome del parametro nella casella Filter (Filtro), l'elenco mostrerà soltanto i parametri che iniziano con quella sequenza di lettere, semplificando la ricerca.
  3. Cercate la voce network.http.pipelining, cliccatevi sopra con il pulsante destro (o fate Ctrl-clic se usate un Mac) e scegliete Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore true (il valore di default, se volete tornare indietro, è false). Si noti che questa impostazione è disabilitata di default in quanto può portare a errori in vecchi server o comunque quelli che non sanno gestire più connessioni in arrivo, e che alcuni browser hanno rimosso la possibilità di abilitare il pipelining.
  4. Cercate la voce network.http.proxy.pipelining, cliccatevi sopra con il pulsante destro, come nel passo precedente, e scegliete ancora Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore true (anche qui il valore di default, se volete tornare indietro, è false).
  5. Cercate la voce network.http.pipelining.maxrequests, cliccatevi sopra col pulsante destro come nei passi precedenti, scegliete Modify (Modifica) e impostate questo parametro a un valore non superiore a 32 (dovrebbe essere già il default).
  6. L'ultimo passo è un po' più complicato. Cliccate con il pulsante destro in qualsiasi punto dell'elenco dei parametri di Firefox e scegliete New (Nuovo) e poi Integer (Intero). Nella finestra di dialogo che compare, immettete nglayout.initialpaint.delay; nella finestra di dialogo successiva, immettete zero. Questa modifica renderà più veloce l'inizio della riproduzione della pagina caricata, ma più lungo quella completa.
  7. Questa modifica vale se notate una diminuzione della velocità di download o di navigazione rispetto ad altri sistemi . Cercate la voce network.dns.disableIPv6, cliccatevi sopra con il pulsante destro, come nel passo precedente, e scegliete ancora Toggle (Imposta), in modo che il parametro assuma il valore true (anche qui il valore di default, se volete tornare indietro, è false).

A questo punto, senza dover riavviare Firefox, provate a caricare qualche pagina. Dovreste notare una netta riduzione dei tempi di caricamento e visualizzazione di testo e immagini.

Disclaimer

Ricordate che queste modifiche sono utilizzabili efficacemente soltanto su connessioni veloci (ADSL e simili) e possono causare un carico aggiuntivo sul vostro processore: su un computer poco vivace possono addirittura rallentare la visualizzazione. Alcuni siti, inoltre, potrebbero dare problemi di presentazione delle pagine. Se notate intoppi, ripristinate il tutto alla situazione originale cliccando con il pulsante destro sui singoli parametri modificati e scegliendo Reset (Azzera).

Buona ipernavigazione!