Old:Un logout con schermo pulito: differenze tra le versioni

Da Guide@Debianizzati.Org.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
mNessun oggetto della modifica
m (spaziatura/box iniziale)
 
(13 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Categoria:Sistema]]
{{Old|Questa funzionalità è stata già implementata nel file <code>.bash_logout</code>}}
== Disclaimer ==
==Introduzione==
Quando si avvia un sistema Linux ci si ritrova con sei console virtuali di default con cui lavorare. Basta effettuare il login e possiamo contemporaneamente lavorare con più console e persino con più utenti: ad esempio per scaricare la posta di ogni utente con fetchmail e leggerla con mutt.<br/>
Su alcune distribuzioni, quando si esce con logout o exit, ci si ritrova lo schermo pulito con il solo prompt del login. Su Debian questo di default non avviene.
La soluzione? Semplicissimo.


Questa guida guida si prefigge di raccogliere informazioni riguardo udev, la sua configurazione e il suo utilizzo dal punto di vista dell'utente su sistemi Debian GNU/Linux.
==Configurare il logout==
Basta editare nella home dell'utente (interessato) il file <code>.bash_logout</code> con il proprio editor preferito. Ad esempio:


Molte delle informazioni sono tratte (e tradotte) da <tt>/usr/share/doc/udev/</tt>. Si prega di correggere o segnalare ogni possibile (e probabile) inesattezza.
<pre>
$ vi .bash_logout
</pre>


== Il sottosistema hotplug ==
oppure


Il sottosistema hotplug (dall'inglese: connessione a caldo, cio� a PC acceso) � un servizio del kernel che provvede a notificare in user space l'avvenuta connessione di un nuovo dispositivo.
<pre>
Nell'evoluzione del kernel Linux questo servizio ha subito diverse modificazioni, nel tentativo di migliorare ogni volta in termini di prestazioni e flessibilit�.
$ nano .bash_logout
</pre>


Nei kernel 2.4 l'interfaccia tra i driver e i programmi era fornita assieme a tutte le configurazioni del kernel stesso tramite il filesystem virtuale <tt>/proc</tt>, e i file di dispositivo erano creati staticamente: nella directory <tt>/dev</tt> erano presenti tutti i possibili device file.
ed aggiungere all'interno semplicemente la riga:
Nel tentativo di migliorare il sistema venne implementato devfs, un altro filesystem virtuale, che si occupava solo dell'interazione programmi-driver, separando cos� la gestione di questi da quella del kernel.
<pre>clear</pre>
cioè il comando per pulire lo schermo.
Appena uscirete dalla vostra sessione testuale vi ritroverete il prompt di login in cima ad uno schermo pulito.


A partire dal kernel 2.6 devfs � stato progressivamente abbandonato e sostituito dal sysfs, ancora un filesystem virtuale, che adotta una nuova e unificata interfaccia verso i driver e che risulta migliore di tutte le implementazioni passate.
{{Autori
 
|Autore = [[Utente:AltroMondo|AltroMondo]]
Qualsiasi sia l'interfaccia che il kernel mette a disposizione, � necessario in user space un programma che si occupi di ricevere le notifiche di hotplug e compiere le azioni necessarie per l'utilizzo delle periferiche notificate (caricare moduli, eseguire script ed, eventualmente, creare file di dispositivo in <tt>/dev</tt>).
}}
 
Prima di udev il programma che svolgeva questo compito era stato chiamato, con poca fantasia, hotplug.
Hotplug � tutt'ora in grado di svolgere il suo compito, ma ha alcune limitazioni che si sta tentando di superare:
 
*� uno script bash, quindi � lento. Notare che la cosa � ininfluente per gli utenti comuni, a meno che non si connettano decine di periferiche al minuto ;-)
*sempre a causa della sua natura di script, occupa molto pi� spazio di un programma C, considerato anche che necessita dell'interprete /bin/sh. Anche che questo fattore non tocca direttamente un utente comune, ma � invece fondamentale per chi sta riorganizzando il processo di boot per implementare un sistema di hotplug dentro ad un nuovo tipo di initrd: l'initramfs.
*deve funzionare anche sui kernel 2.4, quindi non si appoggia al sysfs, perdendo in performance e funzionalit�.
*necessita di una directory /dev statica (nota che il devfs � ormai in disuso)
 
== Cos'� udev ==
 
Udev � un programma in user space in grado ricevere le notifiche del sottosistema hotplug dei kernel 2.6. A partire dalla versione 0.070 � in grado di fare tutto quello che faceva hotplug per i kernel 2.4, ma � molto pi� veloce e leggero (� scritto in C). In pi� udev � in grado di creare dinamicamente i device file (quelli in <tt>/dev</tt>) per ogni periferica che viene rilevata nel sistema.
 
Udev si appoggia unicamente al sysfs. Questo fatto ha il grande vantaggio di poter usufruire appieno della nuova e potente interfaccia di cui � stato dotato il kernel 2.6 (il sysfs, appunto) per la comunicazione tra i programmi in user space e i driver delle periferiche in kernel space, includendo nuove funzionalit� e migliore controllo sui driver stessi. L'unico svantaggio consiste nel fatto che non tutti i driver, al momento in cui si scrive, sono stati aggiornati per utilizzare il sysfs.
 
Udev � un programma molto potente e flessibile che, occupandosi direttamente della creazione dei file di dispositivo (device file), permette un controllo molto accurato nella gestione degli stessi, dando la possibilit� all'amministratore di impostare in modo personalizzato tutti i loro attributi (nome, permessi, proprietario, ecc.)
Tramite delle regole (udev rules) si possono assegnare nomi fissi a determinati dispositivi (a prescindere, ad esempio, dalla porta usata per collegare la periferica). Inoltre � possibile richiamare un certo programma/script non appena un dispositivo viene riconosciuto dal sistema.
 
Udev non si occupa tuttavia di caricare i moduli necessari al funzionamento del dispositivo, infatti questi <b>devono</b> essere gi� caricati per permettere ad udev di riconoscere la periferica e creare il corrispondente device file.
 
Sulla stable ('''sarge''') udev � presente nella versione 0.056 e viene usato in accoppiata con hotplug, che si occupa di caricare i driver delle periferiche.
 
In '''etch''' (attuale testing) e '''sid''' udev ha invece sostituito anche Hotplug.
 
Questa guida � dedicata alla versione di udev attualmente in etch.
 
== Il nuovo udev ==
 
Dalla versione 0.070 in poi udev ha sostituito completamente hotplug. I driver delle periferiche rilevate vengono caricati tutti automaticamente durante il boot. Per fare un esempio, se al boot vengono trovate delle porte usb, verr� automaticamente caricato il modulo <tt>usb-storage</tt> che permetter� (tra le altre cose) di usare eventuali chiavette usb.
 
Per usare questa versione di udev � necessario un kernel 2.6.12 o superiore con le opzioni hotplug (CONFIG_HOTPLUG) e tmpfs (CONFIG_TMPFS) attivate. Le opzioni CONFIG_PNP, CONFIG_ISAPNP, CONFIG_PNPBIOS e CONFIG_PNPACPI sono altamente raccomandate per consentire il caricamente automatico di importanti driver.
 
A partire dal kernel 2.6.15-rc1 � stata introdotta la nuova implementazione del driver model, la quale presenta nuove feature e una migliore organizzazione dei contenuti di sysfs. Per gestire correttamente i vari dispositivi � quindi obbligatorio dotarsi di una versione di udev pari o superiore alla 0.071.
 
Il pacchetto hotplug deve essere rimosso manualmente, anche se non dovrebbe creare problemi se restasse installato.
 
Si pu� disabilitare udev aggiungendo al boot il parametro del kernel <tt>UDEV_DISABLED=yes</tt> in grub o lilo. Alternativamente si pu� configurare in <tt>/etc/udev/udev.conf</tt> una directory diversa da <tt>/dev</tt> per la creazione dei device file.
 
== Come funziona udev ==
Quando un driver viene caricato, rende disponibili delle informazioni in <tt>/sys</tt> e udev viene eseguito per leggerle e creare il device file appropriato.
 
Quando si collega una nuova periferica viene generato un evento di hotplug che viene intercettato non pi� da <tt>/sbin/hotplug</tt> bens� da <tt>/sbin/udevsend</tt> (il gestore degli eventi hotplug � indicato in <tt>/proc/sys/kernel/hotplug</tt>).
 
Questo significa che:
* i moduli non possono essere caricati su richiesta quando un'applicazione cerca di aprire un suo dispositivo, perch� il dispositivo non c'� ancora!
 
* poich� i moduli non vengono caricati su richiesta, se per qualche motivo i driver non possono essere caricati automaticamente durante il boot, bisogner� aggiungerli ad /etc/modules (oppure usare modconf ;-)).
 
* alcuni moduli non sono dei driver di un dispositivo e non possono essere caricati automaticamente da udev, devono quindi essere elencati in /etc/modules anch'essi.
 
* alcuni driver non sono stati ancora portati su sysfs, e udev non sar� in grado di creare i loro device. Se si usa uno di questi driver � necessario creare il device dopo ogni boot.
 
In altre parole, su un tipico sistema si potrebbero dover caricare manualmente (usando /etc/modules) dei moduli come ppdev e tun.
== Da hotplug a udev ==
 
Nel passaggio da hotplug a udev i seguenti file di configurazione sono diventati obsoleti:
 
; <tt>/etc/hotplug/*.rc</tt> e <tt>*.agent</tt>: i vecchi file di hotplug non vengono pi� usati. Le regole di udev in <tt>/etc/udev/rules.d/</tt> possono essere usate per disabilitare selettivamente il coldplugging.
 
; <tt>/etc/hotplug/usb/*.usermap</tt>: devono essere sostituiti da regole udev.
 
; <tt>/etc/hotplug/blacklist*</tt>: dovrebbero essere sostituite da direttive di configurazione di modprobe (ma per adesso modprobe processer� <tt>/etc/hotplug/blacklist.d/</tt>).
 
Inoltre dalla versione 0.072:
 
* tutti i file in <tt>/etc/udev/scripts/</tt> e <tt>/lib/hotplug/</tt> e alcuni file in <tt>/sbin/</tt> sono stati spostati in <tt>/lib/udev/</tt>. Non dimenticate di aggiornare le regole personalizzate, se ne avete create.
 
== La directory <tt>/etc/udev/rules.d/</tt> ==
 
I file vengono letti e processati in ordine alfabetico, e le direttive contenute nelle regole vengono applicate in ordine. Le uniche eccezioni sono gli attributi NAME, di cui viene considerato solo il primo.
 
Poich� l'ordine � importante, alcuni di questi file hanno un nome particolare, per far s� che vengano letti prima o dopo di altri, e devono essere opportunamente considerati quando si aggiungono regole personalizzate.
 
Fino ad ora sono stati definiti:
 
; <tt>020_permissions.rules</tt>: imposta proprietario e permessi di default.
 
; <tt>z50_run.rules</tt>: viene eseguito <tt>$REMOVE_CMD</tt>, e successivamente l'elaborazione dei device tty viene fermato con <tt>last_rule</tt>.
 
; <tt>z70_hotplugd.rules</tt>: le opzioni di <tt>last_rule</tt> finiscono di processare gli eventi hotplug riguardanti "drivers" e "module" e vengono eseguiti i vecchi script in <tt>hotplug.d/</tt> e <tt>dev.d/</tt>.
 
E' fortemente sconsigliato di modificare i file nella directory <tt>/etc/udev/rules.d/</tt>, perch� il sistema di gestione dei pacchetti ([[Introduzione_all%27_Apt_System | APT]]) per default non aggiorna i file che vengono modificati dopo l'installazione.
 
Per aggiungere delle regole personalizzate per un device � sufficiente inserirle in un file <tt>/etc/udev/rules.d/00_local.rules</tt> creato da voi. Il nome del file assicura che esso venga letto per primo, e questo ci permette di inserire delle regole che varranno eseguite <b>al posto</b> di quelle di default per lo stesso device.
 
== Link ==
 
Altri link di approfondimento:
* [http://www.debian-administration.org/articles/126 Card Readers and USB keys using udev]
* [http://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/hotplug/udev.html udev Homepage]
* [http://www.reactivated.net/udevrules.php Writing udev rules]

Versione attuale delle 11:45, 25 giu 2016

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.
Questa funzionalità è stata già implementata nel file .bash_logout


Introduzione

Quando si avvia un sistema Linux ci si ritrova con sei console virtuali di default con cui lavorare. Basta effettuare il login e possiamo contemporaneamente lavorare con più console e persino con più utenti: ad esempio per scaricare la posta di ogni utente con fetchmail e leggerla con mutt.
Su alcune distribuzioni, quando si esce con logout o exit, ci si ritrova lo schermo pulito con il solo prompt del login. Su Debian questo di default non avviene. La soluzione? Semplicissimo.

Configurare il logout

Basta editare nella home dell'utente (interessato) il file .bash_logout con il proprio editor preferito. Ad esempio:

$ vi .bash_logout 

oppure

$ nano .bash_logout

ed aggiungere all'interno semplicemente la riga:

clear

cioè il comando per pulire lo schermo. Appena uscirete dalla vostra sessione testuale vi ritroverete il prompt di login in cima ad uno schermo pulito.




Guida scritta da: AltroMondo Swirl-auth20.png Debianized 20%
Estesa da:
Verificata da:

Verificare ed estendere la guida | Cos'è una guida Debianized