Old:Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash: differenze tra le versioni

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{{Debianized}}
{{Old}}
 
== Introduzione ==
== Introduzione ==


Questa � una guida generica (non specifica per Debian) su '''Grub''' che
Questo how-to spiegherà il procedimento da seguire per compilare, alla debian-way, un kernel 2.6.11 con la patch bootsplash.
comprende argomenti quali l'installazione e la configurazione da zero
di grub, trattati in modo semplice (si spera) in modo da non spaventare
i principianti. La guida � rivolta quindi a tutti coloro i quali per
necessit� o diletto vogliano imparare ad usare questo
versatile [[boot loader]].


== Perch Grub ==


La ragione per cui consiglio anche ai newbie '''Grub''' � la
== Software richiesto ==
caratteristica, unica, di poter scrivere da zero o modificare, in fase di boot, i comandi per fare
In ambiente Debian, ci viene in aiuto il tool '''[[APT]]''' (Advanced Package Tool), che ci fornirà tutto (o quasi) ciò di cui abbiamo bisogno.
partire un kernel, il tutto con
Anzitutto, editiamo il nostro <code>/etc/apt/sources.list</code> aggiungendo il [[I_repository_ed_il_loro_utilizzo | repository]] bootsplash:
l'ausilio dell'autocompletamento. Adesso provo a spiegarmi meglio.


Se '''Grub''' � installato, al boot comparir� il classico men� con le voci per ogni sistema operativo installato. A questo punto premendo "'''e'''" si entra in modalit� editing e si possono modificare le voci del menu iniziale oppure si possono inserire i comandi per
<pre>deb http://www.bootsplash.de/files/debian/ unstable main</pre>
fare partire un altro kernel non presente nel menu. '''Grub'''
pu� leggere le varie
partizioni e visualizzare i nomi dei file, e grazie
all'autocompletamento si �
sicuri di non sbagliare il percorsi o i nomi dei file. In questo modo � facile fare velocemente molte prove con kernel o
parametri di boot diversi, al volo, senza dover modificare alcun file.
Per confronto, con lilo (altro [[boot loader]] diffuso), per modificare un
parametro di boot o fare partire un nuovo kernel (anche solo per prova)
� necessario avviare il sitema, modificare
<tt>lilo.conf</tt>, eseguire il comado lilo e riavviare. Con '''Grub''' basta invece scrivere le modifiche al boot: se c'� un errore ed il kernel non si
carica basta resettare il sistema e provare di nuovo. Trovati i
parametri giusti si possono salvare in '''<tt>/boot/grub/menu.lst</tt>''' in modo che non sia pi� necessario inserirli a mano.


== Installazione di Grub ==
Abbiamo poi bisogno delle librerie e/o programmi che utilizzeremo per la compilazione vera e propria:
 
Normalmente '''Grub''' � gi� installato in Debian. Se per� si �
installato, per ultimo, un S.O. (come MS-Windows) che ignora la presenza di altri
sistemi sul disco e vuole monopolizzare il nostro pc, ci si trova nella
necessit� di installare nuovamente '''Grub''' per riappropriarci della libert� di scegliere. Pu� anche succedere di aver provato un altro boot loader e di voler ritornare a '''Grub''': anche in questo caso basta seguire quanto segue.
 
Per usare '''Grub''' � necessario installarlo nel [[MBR]] (in realt� � anche possibile [[Guida_a_Grub#Installare_Grub_su_floppy|installarlo solo in un floppy]]) con il seguente comando:


<pre>
<pre>
# grub-install --no-floppy /dev/hda
PACCHETTO          VERSIONE MINIMA    COMANDO
</pre>


in questo modo ogni altro [[boot loader]] verr� sovrascritto e all'avvio apparir� grub che permetter� di avviare ogni sistema presente su hard disk. Non � necessario avere tanti [[boot loader]] anche se si installano tante distribuzioni,
binutils            2.12                ld -v
ne basta uno che le faccia partire tutte.
e2fsprogs          1.29                tune2fs
 
gcc                2.95.3              gcc --version
Se si � installato windows, gli altri S.O. non saranno pi� avviabili. Come si fa allora a eseguire il precedente comando per ripristinare grub? Basta usare un livecd per avviare il sistema, non � neanche necessario che ci sia grub in tale cd. Dopo l'avvio, monteremo la partizione di root del sistema linux installato su hard disk:
make                3.78                make --version
<pre>
module-init-tools  0.9.10              depmod -V
# mkdir /mnt/root
procps              3.1.13              ps --version
# mount /dev/hda3 /mnt/root
util-linux         2.10o              fdformat --version
kernel-package
initrd-tools
libncurses-dev
</pre>
</pre>


dove si � fatta l'ipotesi che sia <tt>/dev/hda3</tt> la partizione di root. Ora con <tt>chroot</tt> si pu� cambiare al volo la partizione di root del nostro livecd:
Ora possiamo procedere al download dei sorgenti del kernel:
 
<pre>
# chroot /mnt/root
</pre>


Adesso abbiamo sotto di noi la root del sistema installato su disco. Montiamo anche la partizione di boot, se questa � posta in una partizione separata. A questo punto possiamo eseguire <tt>grub-install</tt> come visto prima per ripristinare grub. Se si vuole si pu� anche generare automaticamente un menu di avvio con il [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|comando <tt>update-grub</tt>]].
<pre># apt-get install kernel-source-2.6.11</pre>


Vediamo ora di capire un poco meglio quali sono i vari componenti di grub.
Con questo comando, [[APT]] scaricherà un archivio <code>.tar.bz2</code> in <code>/usr/src/</code>, contenente proprio il sorgente del [[kernel]].


Il "primo pezzo di grub" (detto stage1) risiede nel [[MBR]], il "secondo pezzo di grub" (stage2) ed i file di configurazione risiedono nella '''partizione di root di grub''': questa sar� la partizione montata in <tt>/boot</tt> se si ha una partizione separata per <tt>/boot</tt>, altrimenti sar� la '''partizione di root del sistema''' (montata in /). La ''cartella'' in cui risiede lo stage2 e tutti i file di configurazione di grub � in ogni caso <tt>/boot/grub/</tt>.
È inoltre necessario scaricare una patch apposita da applicare al kernel:


Il menu iniziale del '''Grub''' � configurato nel file <tt>/boot/grub/menu.lst</tt>, basta modificarlo ed all'avvio '''Grub''' legger� la nuova configurazione. Il [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|comando <tt>update-grub</tt>]] genera automaticamente appunto questo file, anche se con alcune limitazioni (per maggiori informazioni vedere la sezione [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|<tt>'''update-grub'''</tt>]]).
[http://www.bootsplash.de/files/bootsplash-3.1.6-2.6.11.diff Patch per Kernel 2.6.11]


Dopo l'installazione di grub, lo stage1 rester� sempre immutato e punter� allo stage2. Lo stage2, caricher� i file di configurazione che potranno essere modificati a piacimento senza mai dover modificare il settore di avvio ([[MBR]]).
In caso si tenti questa procedura con altri kernel, oppure, essendo la pagina soggetta ad aggiornamento, il file risulti inesistente, è possibile scaricare la patch di interesse cercandola in http://www.bootsplash.de/files/


== Far partire il sistema principale ==
''formato: bootsplash-versione_patch-versione_kernel.diff''


Chiameremo sistema principale il sistema sotto il quale avete installato '''Grub'''. Vediamo i comandi necessari per fare partire un kernel, questi possono essere inseriti interattivamente all'avvio di '''Grub'''. Successivamente vedremo come inserirli in '''/boot/grub/menu.lst''' per creare una voce nel menu di grub.
== Compilazione ==


Innanzi tutto dobbiamo dire a '''Grub''' qual'� la '''sua''' partizione di root, che � <tt>/boot</tt> (ci siamo?). Ma in che partizione � '''/boot'''? E' la partizione montata in '''/boot''' quando avete dato '''grub-install'''. Controllate il file '''/etc/fstab''' per vedere qual'�. Se fosse '''/dev/hda3''', dovremmo scrivere al ''prompt di grub'' (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')
=== Scompattazione e Patch del Sorgente ===
<pre>
root (hd0,2)
</pre>


fate attenzione perch� '''Grub''' numera sia i dischi che le partizioni, e lo fa partendo da 0, quindi il disco hda corrisponde ad hd0, e il numero della partizione � di una unit� in meno rispetto al numero che ha sotto linux.
Bene, prima di procedere con la compilazione, è necessario applicare la patch bootsplash (vedi sopra) al nostro kernel.


Se fosse '''/dev/hda1''' dovremmo dare: '''root (hd0,0)''', chiaro?
Prima di tutto, scompattiamo l'archivio contenente i sorgenti.


{{Box | Nota |Ricordate che con la tastiera italiana, all'avvio, le parentesi si fanno con <big><tt>shift+0</tt></big> e <big><tt>shift+9</tt></big> mentre lo slash (<big><tt>/</tt></big>) con il tasto <big><tt>-</tt></big> ed il segno di uguale con �.}}
Per fare ciò, spostiamoci in <code>/usr/src/</code>, e procediamo con la scompattazione:


Ora carichiamo il kernel. Poniamo che il file sia '''/boot/vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel'''. Supponiamo che la ''partizione di root del kernel'' (cio proprio la root del sistema) sia '''/dev/hda4''', scriveremo nel prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c') come secondo comando:
<pre>
<pre>
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
# cd /usr/src/
# tar -jxvf kernel-source-2.6.11.tar.bz2
</pre>
</pre>


vedete? Partendo dalla ''root di grub'', che � '''/boot''' sotto linux, il file del kernel � semplicemente in '''/'''. In ogni caso � qui che l'autocompletamento (premendo <tt>TAB</tt>, lo sapete no?) gioca il suo ruolo migliore, e permette di scegliere il file corretto. Gli ultimi due parametri sono:
A questo punto verrà; creata una nuova directory, <code>/usr/src/kernel-source-2.6.11/</code>.


* '''ro''': accede inizialmente alle partizioni in sola lettura. E' buona norma inserirlo sempre.
Spostiamoci dunque nella nuova directory e applichiamo la patch che abbiamo scaricato:
* '''vga=791''': fa partire il sistema in ''frame buffer'' (console ad alta risoluzione). Per maggiore informazione leggete pi� avanti il capitolo dedicato.


A questo punto basta dare il comando '''boot''' per fare partire (si spera) il sistema.
{{Box| Nota |Se non si ha una partizione separata per <tt>/boot</tt>, bisogner indicare la partizione di root del sistema come root di grub. In questo caso per, il kernel non si trover in <tt>/vmlinuz</tt> ma in <tt>/boot/vmlinuz</tt>.}}
== Far partire un secondo sistema ==
Se avete il kernel di una seconda distro sempre nella partizione di boot '''/dev/hda3''', basta cambiare il nome del file del kernel e l'opzione '''root=/dev/hda4''' per indicare la corretta ''partizione di root della seconda distro''.
Se invece il file del kernel della seconda distro risiede in un'altra
partizione che non sia la boot della prima distro (potrebbe essere una
seconda partizione di boot creata dalla seconda distro o direttamente
la partizione di root della seconda distro), basta indicare il percorso
completo a grub. Supponiamo che la partizione contenete l'altro kernel
sia '''/dev/hda7''' e che questa sia la root della seconda distro, per caricare il kernel scriveremo:
<pre>
<pre>
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
# cd /usr/src/kernel-source-2.6.11
# patch -p1 < /usr/src/bootsplash-3.1.6-2.6.11.diff
</pre>
</pre>


ovviamente avvelendoci il pi� possibile dell'autocompletamento per
Non dovrebbe essere segnalato alcun errore nella patch a questo punto. In caso contrario, rimuoviamo la directory dei sorgenti e ripetiamo la procedura dall'inizio. È importante applicare la patch bootsplash prima di qualunque altra patch, cioè sul kernel debian originale preso da APT.
facilitare le cose. Notate come in questo caso abbiamo inserito '''/boot''' perch� non c'� una partizione di boot ma solo una sotto-directory di root nella medesima partizione ovvero '''(hd0,6)''' ('''/dev/hda7''' in gergo linux).


Se avete un kernel che usa l'initrd (di solito tutti i kernel
A questo punto, possiamo procedere con la compilazione del kernel.
ufficiali delle distro, ma io sconsiglio di usare l'initrd se invece vi
ricompilate il kernel) prima di dare il comando '''boot''' dovrete caricare anche l'immagine del ramdisk. Ovvero scrivere (dopo aver caricato il kernel) il seguente comando nel prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')
<pre>
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
</pre>
 
oppure


<pre>
=== Configurazione del Kernel ===
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
</pre>


a seconda di dove si trova l'immagine (si trova sempre nella stessa partizione/directory del suo kernel).
Anzitutto, configuriamo il kernel stesso:


{{Warningbox|Un kernel partir� solo con
<pre># make menuconfig</pre>
la sua immagine initrd, se provate ad usare immagini initrd di altri
kernel il sistema non partir� dando un ''Kernel Panic''. Analogamente se cercate di fare partire un kernel che necessita di initrd, senza initrd il sistema andr� ancora in ''Kernel Panic''.}}


== Configurare il Men� di grub ==
Vediamo cosa selezionare, brevemente.


Il menu di grub si imposta tramite il file '''/boot/grub/menu.lst'''.
Selezioniamo il nostro modello di processore:
L'intestazione di questo file pu� contenere molti comandi. Noi
vedremo solo un esempio semplicissimo ma pienamente sufficiente ai
nostri scopi:
<pre>
<pre>
default 0
| Processor type and features
timeout 5
|--- Processor family (Athlon/Duron/K7)
color light-gray/blue yellow/blue
</pre>
</pre>


Inserendo queste righe all'inizio del '''menu.lst''' diremo a grub
che all'avvio dovr attendere 5 secondi (timeout) e dopo di che
scegliere il primo kernel dell'elenco (il numero 0, ricordate che Grub
inizia a contare da zero?). Il men sar presentato con i colori
indicati, secondo il seguente schema: caretteri/sfondo rispettivamente
per il testo normale e per il testo evidenziato.


Adesso, inseriamo i blocchi per i vari kernel. Come visto per fare partire un kernel servono tre comandi: ''root, kernel, boot'' (oppure nel caso ci sia l'initrd ''root, kernel, initrd, boot''). Nel '''menu.lst''' bisogna inserire in pi� soltanto un primo comando ('''title''')
Attiviamo qualche altra opzione per il boot:
che specifica il nome che apparira all'avvio per quel kernel nel men�
del grub. In pratica, usando gli esempi precedenti dei due kernel,
dovremmo avere un '''menu.lst''' del genere:
<pre>
default   0
timeout   5
color    light-gray/blue yellow/blue


title    Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root      (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
boot
title    Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root      (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
boot
</pre>
Seguendo questo schema portrete aggiungere quanti kernel volete, ma
ricordate che potrete provare prima i comandi interattivamente dal prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')
Nel caso i kernel abbiano bisogno dell'initrd il '''menu.lst''' dovrebbe semplicemente contere un comando in pi per ogni kernel:
<pre>
<pre>
default   0
| Device Drivers
timeout   5
|--- Block devices
color    light-gray/blue yellow/blue
|------ <*> Loopback device support
 
|------ <*> RAM disk support
title    Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
|------ (8192) Default RAM disk size (kbytes)
root      (hd0,2)
|------ [*]  Initial RAM disk (initrd) support
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
boot
 
title    Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root      (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
boot
</pre>
</pre>


Ovviamente, il blocco di un kernel potrebbe contere il comando
initrd ed il blocco di un altro no, a seconda che il kernel in oggetto
lo richieda o meno.


A questo punto, se avete appreso i concetti di base dovreste essere
Attiviamo le opzioni necessarie a mostrare la schermata di boot:
in grado di configurare il menu di grub per qualsiasi esigenza. Per i
pi� intraprendenti aggiungo un ultima chicca. Se nel blocco di ogni
kernel inserite, prima del comando '''boot''', il comando '''savedefault''' e modificate il comando '''default 0''' in '''default save''', all'avvio grub (dopo il timeout) sceglier� il kernel che avete scelto nel precedente avvio (vedi nota).


== Avviare altri sistemi operativi ==
=== Windows, BeOS, OpenBSD ===
Alcuni sistemi operativi sono suscettibili all'avvio tramite
bootloader, questo perch hanno bisogno che la partizione da cui
partono sia "resa attiva" (e in molti casi questa deve essere anche una
partizione primaria); oltretutto questi sistemi operativi non possono
essere avviati leggendo "il kernel" attraverso, questo perch l'avvio
del kernel, a quel punto compito della routine di avvio di quel
sistema operativo e non di Grub (come accade, invece, con linux). Tra
questi sistemi operativi quelli che devono essere avviati in questo
modo sono fondamentalmente tre: Windows, BeOS e OpenBSD. Il pi
versatile, anche per quanto riguarda l'installazione in partizione non
primaria, sicuramente BeOS. Per avviare uno di questi sistemi
operativi basta scrivere (prendiamo come esempio Windows, assumendo che
sia sulla prima partizione di un secondo disco):
<pre>
<pre>
title Windows
| Device Drivers
rootnoverify (hd1,0)
|--- Graphics support
makeactive
|------ <M>  VGA 16-color graphics support
chainloader +1
|------ <*>  VESA VGA graphics support
boot
|------ Console display driver support
|--------- [*] VGA text console
|--------- [*]  Video mode selection support
|--------- <*> Framebuffer Console support
|------ Bootsplash configuration
|--------- [*] Bootup splash screen
</pre>
</pre>


Il primo comando (<tt>rootnoverify</tt>) dice sostanzialmente qual �
Ricordiamoci ovviamente di indicare, tra i [http://it.wikipedia.org/wiki/Filesystem Filesystem], quelli che utilizziamo sulla nostra macchina in aggiunta a quello ''ROM'', che viene utilizzato per le immagini initrd, le schede che abbiamo, etc.
la partizione di windows (nel nostro caso la prima partizione del
secondo disco � hd1,0, corrispondente, in Linux, a /dev/hdb1), il
secondo comando, invece rende la partizione attiva (condizione
essenziale per Windows), il terzo comando istruisce, sostanzialmente,
sul fatto di leggere la prima traccia di tale partizione, e l'ultimo
comando fa si che il sistema parta, eseguendo in ordine tutte le scelte
precedenti.


=== FreeBSD ===
Se stiamo ricompilando un kernel, ovviamente sono cose che non si dovrebbero dimenticare!!!


Uno dei motivi per cui Grub ha una nomenclatura tutta particolare
=== Compilazione con make-kpkg (debian-way) ===
dei dischi � dovuto al fatto che il programma � stato pensato per
avviare anche kernel non-linux, uno su tutti, quello di FreeBSD.
FreeBSD ha, infatti, un sistema di organizzazione delle directory
abbastanza particolare. Nell'esempio assumiamo che FreeBSD sia
installato nella seconda partizione del secondo disco:
<pre>
title FreeBSD
root (hd1,1,a)
kernel /boot/loader
</pre>


Per approfondire il sistema di partizionamento di FreeBSD consultare la BSD-FAQ-it.
Ora che il kernel è configurato, possiamo procedere alla compilazione (debian-way):


== Installare Grub su floppy ==
=== Metodo 1 ===
Installare Grub su un floppy vi permetter di fare partire qualsiasi sistema anche con [[MBR]] corrotto. Per installare grub su di un floppy baster eseguire i seguenti comandi:
<pre>
<pre>
# cd /lib/grub/i386-pc
# make-kpkg clean
# dd if=stage1 of=/dev/fd0 bs=512 count=1
# make-kpkg --initrd --append-to-version -splash binary
1+0 records in
1+0 records out
# dd if=stage2 of=/dev/fd0 bs=512 seek=1
153+1 records in
153+1 records out
#
</pre>
</pre>


Su una distro non debian i percorsi potrebbero essere leggermente differenti.
Prendiamo in considerazione l'ultimo comando:


=== Metodo 2 ===
<code>'''make-kpkg'''</code>: è uno strumento che ci aiuta a creare kernel pacchettizzati in file binari, con estensione <code>.deb</code>.
Un metodo pi� comodo che consente di salvare sul floppy anche il menu di avvio di grub (<tt>[[Guida_a_Grub#Configurare il Men� di grub|menu.lst]]</tt>) � il seguente.
: <code>--initrd</code> crea il RAMDisk iniziale per mostrare l'immagine al boot;
: <code>--append-to-version -splash</code>: aggiunge la stringa '-splash' alla versione del kernel che stiamo creando. In questo modo, se stiamo già utilizzando un kernel 2.6.11, il nostro nuovo kernel sarà il '2.6.11-splash', così in caso di problemi al boot potremo sempre tornare al kernel ''funzionante'';
: <code>binary</code>: questo argomento specifica il ''target'' della nostra compilazione:


Formattiamo il floppy usando il filesystem ext2:
<pre>
binary          specifica che vogliamo compilare kernel_image, kernel_doc, kernel_headers
                e kernel_source


# mkfs.ext2 /dev/fd0
kernel_source    questo target produce un pacchetto .deb contenente i sorgenti del nuovo
                kernel che stiamo compilando


montiamolo e creiamo una directory di nome <tt>grub</tt>:
kernel_headers  questo target produce un pacchetto .deb contenente gli header inclusi nel
                nuovo kernel


# mount -t ext2 /dev/fd0 /media/floppy
kernel_doc      questo target produce un pacchetto .deb contenente la documentazione
# mkdir /media/floppy/grub
                relativa al nuovo kernel


Copiamo i file di grub ed il menu di avvio:
kernel_image    questo target produce un pacchetto .deb contenente il kernel in formato
 
                binario, con tutti i moduli specificati nella configurazione
# cp /boot/grub/stage* /media/floppy/grub/
</pre>
# cp /boot/grub/menu.lst /media/floppy/grub
 
Installiamo lo stage1 nel [[MBR]] del floppy:
 
# grub
 
e dalla shell di grub digitiamo i seguenti comandi:
 
> root (fd0)
> setup (fd0)
> quit
 
Fatto. Non ci resta che smontare il floppy
 
# umount /media/floppy
 
e provare il nostro dischetto di avvio.
 
== Usare update-grub ==


Quando installate un nuovo kernel (binario o ricompilato che sia) contenuto in un pacchetto debian, verr� eseguito lo script '''update-grub''' che cercher� nuovi kernel in <tt>/boot</tt> e li inserir� in <tt>menu.lst</tt>.
Una volta terminata la compilazione, troveremo in <code>/usr/src</code> un pacchetto il cui nome sarà qualcosa di molto simile a <code>'''kernel-image-2.6.11-splash_10.00.Custom_i386.deb'''</code>.
Questo script pu� anche essere eseguito a mano se si ricompila un
kernel senza creare un pacchetto debian o se vuole ripristinare
velocemente il <tt>menu.lst</tt>.


Le voci per i vari kernel inserite da '''update-grub''' sono racchiuse tra la linea:
A questo punto possiamo installare il nostro nuovo kernel!


<pre>
<pre>
### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST
# dpkg -i /usr/src/kernel-image-2.6.11-splash_10.00.Custom_i386.deb
</pre>
</pre>


e la linea:
Controlliamo la presenza del RAMDisk iniziale. Per fare ciò eseguiamo questo comando:


<pre>
<pre>
### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
# ls /boot/initrd.img-2.6.11*
</pre>
</pre>


al di fuori di questo blocco potrete inserire tutte le vostre configurazioni che non volete siano modificate da '''update-grub''' (ad. kernel fissi, o qualsiasi altro comando grub).
Se il comando restituisce un errore, creiamo il nostro RAMDisk:
 
Nel blocco "automagico" non vengono inseriti solo le voci dei vari
kernel ma anche dei commenti che servono a personalizzare il
comportamento di '''update-grub'''. Baster� modificare i commenti che cominciano con un solo '''#''' (quelli che cominciano con '''##'''
vengono ignorati anche da update-grub). Se ad esempio vogliamo che ogni
nuovo kernel sia inserito solo una volta (senza la seconda voce
recovery) e che venga sempre usato il framebuffer basta modificare le
apposite righe di <tt>menu.lst</tt> nel seguente modo:


<pre>
<pre>
# kopt=root=/dev/hda9 ro vga=791
# cd /boot/
... ... ...
# mkinitrd -o /boot/initrd.img-2.6.11-splash 2.6.11-splash
# alternative=false
</pre>
</pre>  


ovviamente quella partizione (<tt>/dev/hda9</tt>) deve essere la root dei kernel che si vuole inserire automagicamente. Notare che '''non''' si deve decommentare la linea altrimenti update-grub lo ignorer� e verr� considerato un comando grub.
== Installazione di Bootsplash ==


== Impostare una password ==
In questa fase ci viene in aiuto quel repository che abbiamo aggiunto all'inizio al nostro <code>/etc/apt/sources.list</code>.


Impostare una password in Grub non � operazione semplicissima,
Aggiorniamo i nostri archivi APT ed installiamo Bootsplash:
tuttavia una volta imparato il metodo risulter� abbastanza semplice.
Prima di procedere con la spiegazione di come si utilizza la password
all'interno del file <tt>menu.lst</tt> (che, lo ricordiamo, si trova in <tt>/boot/grub</tt>), conviene spiegare in dettaglio il codice da utilizzare.
Per impostare una password, infatti, � sufficiente scrivere:


<pre>
<pre>
password vostrapassword
# apt-get update
# apt-get install bootsplash sysv-rc-bootsplash bootsplash-theme-tuxinfo-debian
</pre>
</pre>
 
Attenzione! L'ultimo pacchetto (bootsplash-theme-tuxinfo-debian) è il '''tema che vedremo al boot'''. Per vedere quali temi sono disponibili, diamo il seguente comando:
Tuttavia una password di questo tipo ha il difetto di essere
visibile in chiaro (anche all'avvio stesso di Grub), ed � quindi poco
utile; fortunatamente Grub pensa a voi e vi permette di impostare una
password criptata con l'algoritmo MD5. Per fare ci� dovete, prima di
tutto ottenere la password codificata in tale modo; niente di pi�
semplice, avviate dalla shell il comando <tt>grub-md5-crypt</tt>,
inserite due volte la password (una � di conferma) e copiate il
risultato ottenuto. Per utilizzare la password dovrete utilizzare il
seguente codice, leggermente differente dal precedente:


<pre>
<pre>
password --md5 vostrapasswordmd5
# apt-cache search bootsplash-theme
</pre>
</pre>


Adesso bisogna spiegare come utilizzare la parola chiave password;
(Suggerimento: conviene inviare l'output in pipe a ''more'' o ''less'', dato che esistono numerosi temi!)
esistono due modi, uno � quello di metterla dopo i codici iniziali,
prima della lista dei vari sistemi operativi, l'altro � di mettere
l'attributo anche per ogni sistema operativo avviato, dopo la riga
title. Mentre la seconda password ha effetto solamente sul sistemi
operativo in cui � inserito, la prima ha un effetto pi� generale, e
blocca l'accesso solo per quei sistemi operativi che contengono la
parola chiave lock dopo la riga title. Un esempio riassuntivo chiarir�
l'uso delle password e di tutte le opzioni viste finora:
 
<pre>
default 0
timeout 5
splashimage=(hd0,2)/grub/splash.xpm.gz
password --md5 vostrapasswordmd5#1
title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
lock
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#2
boot
 
title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
lock
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#3
boot


title Windows
Scegliamo in questo caso il tema "tuxinfo-debian".
lock
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#4
boot


title FreeBSD
Durante l'installazione comparirà una finestra per la configurazione, che ci chiederà quale immagine utilizzare per il nostro boot.
lock
root (hd1,2,a)
kernel /boot/loader
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#5
boot
</pre>


== Riconoscimento modalit� video ==
Selezioniamo l'immagine creata in precedenza, cioè <code>'''initrd.img-2.6.11-splash'''</code>.


Una funzionalit� forse poco nota, ma utile in certi casi � la capacit� di grub di riconoscere al volo le modalit� supportate in ''frame buffer'' dalla scheda video tramite il comando '''vbeprobe'''. E' anche possibile testare una modalit� video tramite il comando '''testvbe''':
=== Errore di post-installazione sysv-rc-bootsplash ===
Grub mostrer� delle sfumature orizzontali multicolori che scorrono,
Nel caso in cui sysv-rc-bootsplash non riesca a patchare gli script di avvio, otterremo un errore del tipo:
alla risoluzione del modo scelto. Scelto un modo (ad esempio 0x103), si
<pre>Testing if patches apply cleanly...
potr� fare partire il sistema in quella modalit� aggiungendo il
4 out of 5 hunks FAILED -- saving rejects to file /etc/init.d/rcS.rej
parametro '''vga=''numero''''' alla linea del kernel, dove ''numero''
Patches would not apply cleanly.</pre>
il numero del modo pi� 200 esadecimale (indicato con 0x200). Questa
In questo caso dobbiamo ovviare al problema manualmente, poiché il pacchetto non riesce a applicare le modifiche necessarie ad abilitare la progress-bar di bootsplash.
operazione � molto semplice: basta aggiungere 2 alla prima cifra del
modo, ad esempio se vogliamo il modo '''0x103''' dovremo passare al kernel '''vga=0x303'''.
Si pu� anche inserire la modalit� video in decimale convertendo con una
calcolatrice scientifica il numero passato al kernel: nell'esempio �
equivalente scrivere '''vga=0x303''' o '''vga=771'''.


Ricordo che per usare il ''frame buffer'' deve essere abilitato
Procediamo come segue:
il supporto nel kernel. Tutti i kernel binari delle distribuzioni hanno
<pre># mkdir /tmp/patch
questo supporto attivato, ma se vi ricompilate un vostro kernel dovrete
# cp /etc/init.d/rc /etc/init.d/rc.originale
ricordarvi di attivare il supporto ''frame buffer''.
# cp /etc/init.d/rcS /etc/init.d/rcS.originale
# wget http://ftp.it.debian.org/debian/pool/main/s/sysvinit/sysv-rc_2.86.ds1-1_all.deb
# dpkg --extract sysv-rc_2.86.ds1-1_all.deb /tmp/patch
# cp /tmp/patch/etc/init.d/rc /etc/init.d/rc
# cp /tmp/patch/etc/init.d/rcS /etc/init.d/rcS
# apt-get install sysv-rc-bootsplash</pre>


== Usare una splashimage ==
In poche parole quel che abbiamo fatto non è stato altro che fare una copia di backup degli scripts esistenti, scaricare il vecchio pacchetto sysv-rc (con cui la patch funziona), copiare gli script dal pacchetto alla directory corretta (senza installarlo effettivamente) e quindi applicare la patch.


Con Grub � possibile utilizzare un'immagine di sfondo per l'avvio
=== Configurazione del Bootloader ===
del PC. Questa immagine deve essere a 640x480 pixel, con una profondit�
di soli 14 colori, in formato [http://www.w3.org/People/danield/xpm_story.html XPM] (un formato immagine che � possibile modificare come un semplice testo) e deve essere compressa in formato gzip.


I modi con cui, partendo da un'immagine in png o jpeg, � possibile
A questo punto siamo pronti per modificare il nostro bootloader. Facciamo un esempio per i due bootloader più comuni: GRUB e LiLO:
ottenere un'immagine con tali requisiti, sono fondamentalmente due. Si
pu� decidere di utilizzare GIMP; aprendo l'immagine di partenza, questa
deve essere ridimensionata a 640x480 ed i colori devono essere
impostati (premendo <tt>ALT+I</tt>) a 14, quindi si deve provvedere a salvarla direttamente in <tt>/boot/grub</tt> con l'estensione .xpm.gz (generalmente <tt>splash.xpm.gz</tt>).
Oppure si pu� decidere di utilizzare i seguenti comandi dalla shell:


<pre>$ su
Configurazione per GRUB (<code>/boot/grub/menu.lst</code>)
- inserire la password di root -
# convert - geometry 640x480 -colors 14 wall.jpg splash.xpm
# gzip splash.xpm
# cp splash.xpm.gz /boot/grub
#</pre>


Volendo � possibile cercare su internet splashimage gi� pronti, uno dei pi� forniti � [http://fabrizio.ciacchi.it/guide.php?pagina=grub  fabrizio.ciacchi.it/guide.php?pagina=grub]. Per utilizzare lo splashimage appena creato � necessario aprire il file <tt>menu.lst</tt> ed inserire, dopo timeout:
{{Warningbox| Le seguenti indicazioni valgono '''solo''' per GRUB e non per GRUB2}}


<pre>
<pre>
splashimage=(hd0,0)/boot/grub/splash.xpm.gz
title          Debian GNU/Linux, kernel 2.6.11-splash
root            (hd0,0)
kernel          /boot/vmlinuz-2.6.11-splash root=/dev/hda1 ro bootkbd=it
initrd          /boot/initrd.img-2.6.11-splash
savedefault
boot
</pre>
</pre>


== Note finali ==
Configurazione per LiLO (<code>/etc/lilo.conf</code>)
<pre>
image=/boot/vmlinuz-2.6.11-splash
        label="2.6.11-splash"
        initrd=/boot/initrd.img-2.6.11-splash
        append="splash=silent"
</pre>


Per ulteriori approfondimenti rimando alla documentazione ufficiale di '''Grub'''. Nei sistemi Debian si trova nel pacchetto '''grub-doc''' e si consulta con il comando '''info grub''' (ricordate che in queste pagine basta premere 'u' per salire di un livello).
Attenzione! Se usate LiLO come bootloader, è necessario aggiornare la sua configurazione con il seguente comando (dopo la modifica di <code>/etc/lilo.conf</code>):
<pre>
# lilo
</pre>


=== Nota #1 ===
== Conclusioni ==


L'opzione '''savedefault''' all'interno della configurazione di un
Bene, adesso siamo in grado di riavviare la nostra macchina e gustarci un bel bootsplash!
sistema operativo, fa in modo che, se selezionato, quello sia il
Nel caso vogliate cambiare tema, dopo aver installato il relativo pacchetto '''bootsplash-theme-*''', basta fare:
prossimo sistema operativo di default all'avvio. Ci� viene ignorato se
all'inizio del file <tt>menu.lst</tt> � stata messa la voce '''default=''x''''', dove '''''x''''' identifica il numero del sistema operativo di default (partendo da 0 anzich� da 1).


=== Nota #2 ===
<pre>
 
# dpkg-reconfigure bootsplash
In alcuni sistemi, ad esempio Redhat o Fedora, il file <tt>'''menu.lst'''</tt> potrebbe chiamarsi <tt>'''grub.conf'''</tt>.
</pre>
Quindi, prima di operare sulle impostazioni di Grub, verificare il nome
esatto del file utilizzato. Se anche il sistema utilizzasse tale file,
la guida rimane valida, basta tenerne presente il diverso nome.
 
==Ringraziamenti==
 
Si ringraziano le seguenti persone:


* [http://fabrizio.ciacchi.it Fabrizio Ciacchi] per aver scritto i paragrafi su come bootare sistemi non Linux, sull'inserimento delle splashimage e sull'uso della password.  
Bisogna poi selezionare il nuovo tema che abbiamo installato, di nuovo initrd.img-2.6.11-splash come initrd, ricontrolliamo LiLO / GRUB e riavviamo.


* Mattew East (del [http://www.ubuntulinux.org/wiki/ItalianDocumentation wiki italiano di Ubuntu]) per avere wikizzato la guida.
Happy Debian!


----
{{Autori
Autore: [[Utente:TheNoise|~ The_Noise]]
|Autore=[[User:Hanska|Hanska]] 20:32, 14 May 2005 (CEST)
|Estesa_da=
:[[Utente:Keltik|keltik]] 05:59, 4 Lug 2006 (EDT)
|Numero_revisori=0
}}

Versione attuale delle 11:44, 15 mag 2016

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.


Introduzione

Questo how-to spiegherà il procedimento da seguire per compilare, alla debian-way, un kernel 2.6.11 con la patch bootsplash.


Software richiesto

In ambiente Debian, ci viene in aiuto il tool APT (Advanced Package Tool), che ci fornirà tutto (o quasi) ciò di cui abbiamo bisogno. Anzitutto, editiamo il nostro /etc/apt/sources.list aggiungendo il repository bootsplash:

deb http://www.bootsplash.de/files/debian/ unstable main

Abbiamo poi bisogno delle librerie e/o programmi che utilizzeremo per la compilazione vera e propria:

PACCHETTO           VERSIONE MINIMA     COMANDO

binutils            2.12                ld -v
e2fsprogs           1.29                tune2fs
gcc                 2.95.3              gcc --version
make                3.78                make --version
module-init-tools   0.9.10              depmod -V
procps              3.1.13              ps --version
util-linux          2.10o               fdformat --version
kernel-package
initrd-tools
libncurses-dev

Ora possiamo procedere al download dei sorgenti del kernel:

# apt-get install kernel-source-2.6.11

Con questo comando, APT scaricherà un archivio .tar.bz2 in /usr/src/, contenente proprio il sorgente del kernel.

È inoltre necessario scaricare una patch apposita da applicare al kernel:

Patch per Kernel 2.6.11

In caso si tenti questa procedura con altri kernel, oppure, essendo la pagina soggetta ad aggiornamento, il file risulti inesistente, è possibile scaricare la patch di interesse cercandola in http://www.bootsplash.de/files/

formato: bootsplash-versione_patch-versione_kernel.diff

Compilazione

Scompattazione e Patch del Sorgente

Bene, prima di procedere con la compilazione, è necessario applicare la patch bootsplash (vedi sopra) al nostro kernel.

Prima di tutto, scompattiamo l'archivio contenente i sorgenti.

Per fare ciò, spostiamoci in /usr/src/, e procediamo con la scompattazione:

# cd /usr/src/
# tar -jxvf kernel-source-2.6.11.tar.bz2

A questo punto verrà; creata una nuova directory, /usr/src/kernel-source-2.6.11/.

Spostiamoci dunque nella nuova directory e applichiamo la patch che abbiamo scaricato:

# cd /usr/src/kernel-source-2.6.11
# patch -p1 < /usr/src/bootsplash-3.1.6-2.6.11.diff

Non dovrebbe essere segnalato alcun errore nella patch a questo punto. In caso contrario, rimuoviamo la directory dei sorgenti e ripetiamo la procedura dall'inizio. È importante applicare la patch bootsplash prima di qualunque altra patch, cioè sul kernel debian originale preso da APT.

A questo punto, possiamo procedere con la compilazione del kernel.

Configurazione del Kernel

Anzitutto, configuriamo il kernel stesso:

# make menuconfig

Vediamo cosa selezionare, brevemente.

Selezioniamo il nostro modello di processore:

| Processor type and features
|--- Processor family (Athlon/Duron/K7)


Attiviamo qualche altra opzione per il boot:

| Device Drivers
|--- Block devices
|------ <*> Loopback device support
|------ <*> RAM disk support
|------ (8192) Default RAM disk size (kbytes)
|------ [*]   Initial RAM disk (initrd) support


Attiviamo le opzioni necessarie a mostrare la schermata di boot:

| Device Drivers
|--- Graphics support
|------ <M>   VGA 16-color graphics support
|------ <*>   VESA VGA graphics support
|------ Console display driver support
|--------- [*] VGA text console
|--------- [*]   Video mode selection support
|--------- <*> Framebuffer Console support
|------ Bootsplash configuration
|--------- [*] Bootup splash screen

Ricordiamoci ovviamente di indicare, tra i Filesystem, quelli che utilizziamo sulla nostra macchina in aggiunta a quello ROM, che viene utilizzato per le immagini initrd, le schede che abbiamo, etc.

Se stiamo ricompilando un kernel, ovviamente sono cose che non si dovrebbero dimenticare!!!

Compilazione con make-kpkg (debian-way)

Ora che il kernel è configurato, possiamo procedere alla compilazione (debian-way):

# make-kpkg clean
# make-kpkg --initrd --append-to-version -splash binary

Prendiamo in considerazione l'ultimo comando:

make-kpkg: è uno strumento che ci aiuta a creare kernel pacchettizzati in file binari, con estensione .deb.

--initrd crea il RAMDisk iniziale per mostrare l'immagine al boot;
--append-to-version -splash: aggiunge la stringa '-splash' alla versione del kernel che stiamo creando. In questo modo, se stiamo già utilizzando un kernel 2.6.11, il nostro nuovo kernel sarà il '2.6.11-splash', così in caso di problemi al boot potremo sempre tornare al kernel funzionante;
binary: questo argomento specifica il target della nostra compilazione:
binary           specifica che vogliamo compilare kernel_image, kernel_doc, kernel_headers
                 e kernel_source

kernel_source    questo target produce un pacchetto .deb contenente i sorgenti del nuovo
                 kernel che stiamo compilando

kernel_headers   questo target produce un pacchetto .deb contenente gli header inclusi nel
                 nuovo kernel

kernel_doc       questo target produce un pacchetto .deb contenente la documentazione
                 relativa al nuovo kernel

kernel_image     questo target produce un pacchetto .deb contenente il kernel in formato
                 binario, con tutti i moduli specificati nella configurazione 

Una volta terminata la compilazione, troveremo in /usr/src un pacchetto il cui nome sarà qualcosa di molto simile a kernel-image-2.6.11-splash_10.00.Custom_i386.deb.

A questo punto possiamo installare il nostro nuovo kernel!

# dpkg -i /usr/src/kernel-image-2.6.11-splash_10.00.Custom_i386.deb

Controlliamo la presenza del RAMDisk iniziale. Per fare ciò eseguiamo questo comando:

# ls /boot/initrd.img-2.6.11*

Se il comando restituisce un errore, creiamo il nostro RAMDisk:

# cd /boot/
# mkinitrd -o /boot/initrd.img-2.6.11-splash 2.6.11-splash

Installazione di Bootsplash

In questa fase ci viene in aiuto quel repository che abbiamo aggiunto all'inizio al nostro /etc/apt/sources.list.

Aggiorniamo i nostri archivi APT ed installiamo Bootsplash:

# apt-get update
# apt-get install bootsplash sysv-rc-bootsplash bootsplash-theme-tuxinfo-debian

Attenzione! L'ultimo pacchetto (bootsplash-theme-tuxinfo-debian) è il tema che vedremo al boot. Per vedere quali temi sono disponibili, diamo il seguente comando:

# apt-cache search bootsplash-theme

(Suggerimento: conviene inviare l'output in pipe a more o less, dato che esistono numerosi temi!)

Scegliamo in questo caso il tema "tuxinfo-debian".

Durante l'installazione comparirà una finestra per la configurazione, che ci chiederà quale immagine utilizzare per il nostro boot.

Selezioniamo l'immagine creata in precedenza, cioè initrd.img-2.6.11-splash.

Errore di post-installazione sysv-rc-bootsplash

Nel caso in cui sysv-rc-bootsplash non riesca a patchare gli script di avvio, otterremo un errore del tipo:

Testing if patches apply cleanly...
4 out of 5 hunks FAILED -- saving rejects to file /etc/init.d/rcS.rej
Patches would not apply cleanly.

In questo caso dobbiamo ovviare al problema manualmente, poiché il pacchetto non riesce a applicare le modifiche necessarie ad abilitare la progress-bar di bootsplash.

Procediamo come segue:

# mkdir /tmp/patch
# cp /etc/init.d/rc /etc/init.d/rc.originale
# cp /etc/init.d/rcS /etc/init.d/rcS.originale
# wget http://ftp.it.debian.org/debian/pool/main/s/sysvinit/sysv-rc_2.86.ds1-1_all.deb
# dpkg --extract sysv-rc_2.86.ds1-1_all.deb /tmp/patch
# cp /tmp/patch/etc/init.d/rc /etc/init.d/rc
# cp /tmp/patch/etc/init.d/rcS /etc/init.d/rcS
# apt-get install sysv-rc-bootsplash

In poche parole quel che abbiamo fatto non è stato altro che fare una copia di backup degli scripts esistenti, scaricare il vecchio pacchetto sysv-rc (con cui la patch funziona), copiare gli script dal pacchetto alla directory corretta (senza installarlo effettivamente) e quindi applicare la patch.

Configurazione del Bootloader

A questo punto siamo pronti per modificare il nostro bootloader. Facciamo un esempio per i due bootloader più comuni: GRUB e LiLO:

Configurazione per GRUB (/boot/grub/menu.lst)

Warning.png ATTENZIONE
Le seguenti indicazioni valgono solo per GRUB e non per GRUB2


title           Debian GNU/Linux, kernel 2.6.11-splash
root            (hd0,0)
kernel          /boot/vmlinuz-2.6.11-splash root=/dev/hda1 ro bootkbd=it
initrd          /boot/initrd.img-2.6.11-splash
savedefault
boot

Configurazione per LiLO (/etc/lilo.conf)

image=/boot/vmlinuz-2.6.11-splash
        label="2.6.11-splash"
        initrd=/boot/initrd.img-2.6.11-splash
        append="splash=silent"

Attenzione! Se usate LiLO come bootloader, è necessario aggiornare la sua configurazione con il seguente comando (dopo la modifica di /etc/lilo.conf):

# lilo

Conclusioni

Bene, adesso siamo in grado di riavviare la nostra macchina e gustarci un bel bootsplash! Nel caso vogliate cambiare tema, dopo aver installato il relativo pacchetto bootsplash-theme-*, basta fare:

# dpkg-reconfigure bootsplash

Bisogna poi selezionare il nuovo tema che abbiamo installato, di nuovo initrd.img-2.6.11-splash come initrd, ricontrolliamo LiLO / GRUB e riavviamo.

Happy Debian!




Guida scritta da: Hanska 20:32, 14 May 2005 (CEST) Swirl-auth20.png Debianized 20%
Estesa da:
keltik 05:59, 4 Lug 2006 (EDT)
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