Old:ACPI e DSDT: differenze tra le versioni

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(→‎Installazione Metodo initrd: metodo initrd per kernel senza initrd)
m (ha spostato ACPI e DSDT a Old:ACPI e DSDT)
 
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=Introduzione=
{{Old}}
I dispositivi iPod sono differenti dalla maggior parte dei letori multimediali, in quanto non � sufficiente copiare la musica al loro interno per ascoltarle.
== Introduzione ==
Essendo un lettore avanzato, che in alcuni modelli presenta anche diverse funzionalit� quali calendario, rubrica eccetera, ha bisogno di programmi appositi che consentano di sincronizzarlo con il pc.
Questa guida spiega come utilizzare i dispositivi iPod della Apple con il sistema Debian GNU/Linux, tuttavia dovrebbe funzionare con qualunque distribuzione.


=Note=
ACPI ('''Advanced Configuration and Power Interface''') è uno standard industriale aperto che definisce l'interfaccia tra S.O. e BIOS per l'amministrazione e la configurazione delle risorse di un PC. ACPI prevede che le informazioni a basso livello sul sistema (batteria, luminosità LCD, pulsanti Fn, ecc.) siano contenute nella DSDT ('''Differentiated System Description Table''').  
*La guida tratta varie possibilit�, ma la procedura � stata testata in prima persona solo con iPod con filesystem formattato in FAT32. Gli iPod infatti funzionano sia con sistemi Mac che Windows, ma con filesystem diversi: FAT per Windows e HFS per MAC.
*Sebbene iPod supporti sia il collegamento via USB che via FireWire, ho potuto testare solo il primo.


=Prepariamo il Sistema:=
Il problema principale del supporto ad ACPI in Linux risiede nella presenza di errori (ma anche di controlli espliciti su alcune caratteristiche peculiari del S.O. soprastante) nella tabella DSDT: purtroppo, molti fornitori di hardware non sono in grado, o non vogliono fornire tabelle DSDT completamente funzionali secondo gli standard ACPI.
==Primo Collegamento==


Iniziamo aprendo una shell e digitando:
Per questo motivo, per utilizzare appieno le possibilità offerte da alcuni PC, soprattutto laptop, è necessario correggere la DSDT e istruire il kernel affinché nel processo di boot carichi la tabella fornita da noi invece di quella fornita dal BIOS.


== Aggiornamento del BIOS ==
Per cominciare è indispensabile aggiornare il BIOS con l’ultima versione disponibile, sperando che la nuova versione contenga una tabella DSDT con meno errori della precedente :P.
== Installazione nel kernel del supporto ACPI ==
Per poter utilizzare ACPI è necessario disporre di un kernel in cui sia stato abilitato il supporto ACPI. Praticamente tutte le distribuzioni forniscono kernel precompilati con il supporto ACPI attivato. Nel caso, però, vi trovaste a dover (o voler) compilare autonomamente un kernel con il supporto ACPI, le voci necessarie sono le seguenti:
<pre>ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support --->
    ACPI Support --->
        <*> AC Adapter
        <*> Battery
        <*> Button
        <*> Processor</pre>
== Strumenti per lavorare con le DSDT ==
Per poter leggere e compilare una DSDT è necessario il compilatore ASL di Intel, che in Debian esiste già precompilato a partire da Etch; altrimenti è liberamente disponibile per il download a [http://developer.intel.com/technology/iapc/acpi/downloads.htm questo] indirizzo.
Per utilizzare la DSDT corretta sono disponibili due metodi:
* il primo prevede l'applicazione di una [ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/people/lenb/acpi/patches/release/ patch per il kernel] e l'inserimento della nuova DSDT direttamente nel kernel, che quindi  sarà da ricompilare ogni volta che si fanno cambiamenti alla DSDT;
* il secondo inserisce la nuova DSDT all'interno dell'initrd, e quindi non necessita la ricompilazione del kernel, a patto che nel vostro kernel sia stata inclusa una [http://gaugusch.at/kernel.shtml patch apposita]. Al momento la patch menzionata è inclusa nei kernel delle maggiori distribuzioni (sicuramente in Debian, Ubuntu, Suse, e Mandriva).
=== Installare il compilatore ASL ===
Uno dei motivi per cui le DSDT sono spesso difettose è che vengono compilate con il compilatore fornito da Microsoft, invece che con quello fornito da Intel. Curiosamente i sistemi Microsoft riescono ad evitare gli errori commessi dal compilatore della stessa società, mentre, come si può immaginare, la stessa cosa non succede per Linux.
Per installare il compilatore Intel è sufficiente avere nel <code>sources.list</code> un repository per Etch, ed impartire, da root, il comando
<pre>
<pre>
tail -f /var/log/syslog
# aptitude install iasl
</pre>
</pre>


Se invece avete scaricato i sorgenti, per avere il compilatore ASL funzionante è necessario compilarlo:
<pre>$ tar -zxvf acpica-unix-20050624.tar.gz
$ cd acpica-unix-20050624/compiler
$ make</pre>


Collegando ora l'iPod tramite il cavo USB dovremmo avere una risposta di questo tipo:
=== Ottenere una DSDT ===


È possibile ottenere la DSDT attualmente installata per poi correggere gli eventuali errori e problemi, copiandola da un file reso appositamente disponibile dal filesystem virtuale <code>/sys</code>:
<pre># cat /sys/firmware/acpi/tables/DSDT > dsdt.dat</pre>
Ciò creerà un file '''dsdt.dat''' che contiene la DSDT compilata.
Per poterne leggere il contenuto è necessario decompilarla con il compilatore ASL appena installato:
<pre>$ iasl -d dsdt.dat</pre>
Verrà generato un file di testo denominato '''dsdt.dsl''', che contiene la DSDT. Questo file può essere aperto con un normale editor di testi e modificato a seconda delle esigenze e dei problemi riscontrati.
Per vedere quali sono i problemi spesso è sufficiente ricompilare il file ottenuto: il compilatore ASL fornirà una serie di warning sulle ottimizzazioni che è possibile fare (e le farà automaticamente) ed, eventualmente, segnalerà degli errori, la cui soluzione può essere, ad esempio, ricercata su Internet.
Ad ogni modo una lettura del codice della DSDT può essere istruttiva. Il linguaggio è abbastanza simile al C e con qualche minima conoscenza è possibile comprendere i principali costrutti logici.
Nel codice di alcune DSDT è stato trovato un controllo (if .. then) sulla lunghezza del nome del S.O. soprastante (17 lettere, proprio come "Microsoft Windows") come requisito per l'attivazione di alcune funzioni dell'ACPI.
Una volta corretti gli errori ricompilare il file '''dsdt.dsl'''.
       
<pre>$ iasl -tc dsdt.dsl</pre>
Verranno generati due file dalla compilazione:
*: dsdt.hex
*: DSDT.aml
{{ Warningbox | È possibile scaricare una custom DSDT già pronta e corretta da Internet per molti portatili in commercio: http://acpi.sourceforge.net/dsdt/tables }}
==== Un esempio: la mia DSDT ====
Nel mio sistema (PC desktop, scheda madre Chaintech) ho da qualche tempo un problema con l'inizializzazione delle porte USB, tale che circa nel 40% dei casi (ma mai due volte di seguito) il PC si blocca durante il boot, e devo riavviare forzatamente.
Per cercare di risolvere la cosa ho analizzato la mia tabella DSDT.
L'ho estratta, e quando ho provato a ricompilarla ho avuto il seguente output:
<pre>
<pre>
Sep 30 20:50:07 kaneda kernel: usb 1-6: new high speed USB device using ehci_hcd and address 6
$ iasl -tc dsdt.dsl
Sep 30 20:50:07 kaneda kernel: scsi1 : SCSI emulation for USB Mass Storage devices
 
Sep 30 20:50:07 kaneda kernel: usb-storage: device found at 6
Intel ACPI Component Architecture
Sep 30 20:50:07 kaneda kernel: usb-storage: waiting for device to settle before scanning
ASL Optimizing Compiler version 20060113 [Jan 22 2006]
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel:  Vendor: Apple    Model: iPod              Rev: 1.62
Copyright (C) 2000 - 2006 Intel Corporation
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel:   Type:   Direct-Access                      ANSI SCSI revision: 00
Supports ACPI Specification Revision 3.0a
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: SCSI device sdb: 39063023 512-byte hdwr sectors (20000 MB)
 
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: Write Protect is off
dsdt.dsl   290:     Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: Mode Sense: 64 00 00 08
Warning  2078 -                 ^ Reserved method must return a value (_WAK)
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: assuming drive cache: write through
 
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: SCSI device sdb: 39063023 512-byte hdwr sectors (20000 MB)
dsdt.dsl  318:             Store (Local0, Local0)
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: Write Protect is off
Error    1048 -                         ^ Method local variable is not initialized (Local0)
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: Mode Sense: 64 00 00 08
Sep 30 20:50:12 kaneda kernel: sdb: assuming drive cache: write through
Sep 30 20:50:13 kaneda kernel:  sdb: sdb1 sdb2
Sep 30 20:50:13 kaneda kernel: Attached scsi removable disk sdb at scsi1, channel 0, id 0, lun 0
Sep 30 20:50:13 kaneda kernel: Attached scsi generic sg1 at scsi1, channel 0, id 0, lun 0,  type 0
Sep 30 20:50:13 kaneda kernel: usb-storage: device scan complete
</pre>


il che ci mostra le due partizioni dell'iPod, in questo caso sda1 ed sda2.
dsdt.dsl  323:            Store (Local0, Local0)
La partizione che ci interessa � sda2, ovvero quella contenente i dati.
Error    1048 -                        ^ Method local variable is not initialized (Local0)


==Creazione del Mountpoint==
dsdt.dsl  2368:            Store (Local0, Local0)
andiamo quindi a creare il punto di mount dove in seguito monteremo il nostro iPod:
Error    1048 -                        ^ Method local variable is not initialized (Local0)


ASL Input:  dsdt.dsl - 4804 lines, 160190 bytes, 1781 keywords
Compilation complete. 3 Errors, 1 Warnings, 0 Remarks, 465 Optimizations
</pre>
in sostanza, c'è un errore ripetuto identico tre volte (<code>Error 1048</code>), oltre ad un warning. Andiamo a vedere le sezioni incriminate. La prima è:
<pre>
<pre>
~# mkdir /mnt/iPod
Scope (\_SI)
{
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
}
</pre>
</pre>
Come si vede viene utilizzata due volte la variabile <code>Local0</code>, ma non viene mai dichiarata.


creiamo il gruppo ipod per definire il gruppo di utenti abilitati al suo utilizzo:
Vediamo di capire almeno un minimo il significato di questo pezzo di codice.
La funzione <code>Store</code> è una funzione di assegnazione verso destra: alla variabile a destra viene assegnato il valore (o il valore della variabile) che si trova a sinistra.


In questo caso, però, è evidente che questa assegnazione è del tutto inutile, perché viene assegnato alla variabile <code>Local0</code> il valore che ha già, quindi per correggere l'errore non faccio altro che cancellare l'istruzione commentandola:
<pre>
Scope (\_SI)
{
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
}
</pre>
Come si vede i commenti sono marcati come in C.


Facendo questa correzione anche nelle altre posizioni segnalate vengono eliminati tutti gli errori, quindi passiamo al warning. Il codice è questo:
<pre>
<pre>
~# addgroup ipod
Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
{
    Store (0xFF, DBG1)
    SALD (0x00)
    SFAN (0xFF)
    Notify (\_SB.PCI0.PX40.UAR1, 0x00)
    If (OSFL)
    {
        Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
    }
    Else
    {
        If (LEqual (RTCW, 0x00))
        {
            Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
        }
    }
    Notify (\_SB.PCI0.USB0, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB1, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB2, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB3, 0x00)
}
</pre>
</pre>
Le ultime righe mi danno la prova che l'errore ha a che fare con le porte USB, come avevo già notato.


ed aggiungiamo al gruppo gli utenti desiderati con:
Cercando in rete scopro che il metodo <code>\_WAK</code>, che è una funzione utilizzata al risveglio da uno stato di risparmio energetico (o di spegnimento), deve restituire un valore, che indichi se l'operazione di risveglio è riuscita o meno.


Una possibile diagnosi del mio problema, a questo punto, è che in certi casi durante il boot viene richiamato questo metodo, e il sistema si blocca in attesa di un risultato, che però non viene mai restituito. (N.d.A.: la diagnosi è evidentemente sbagliata, perché il problema persiste :()
Io non ho idea di come reperire, nel codice, l'informazione sull'esito dell'inizializzazione delle porte USB, quindi non mi è possibile correggere il codice in modo che assolva alla funzione per cui è stato scritto, ma posso usare un workaround, e fare in modo che restituisca comunque un esito positivo.
Per fare questo si trova (in rete), senza entrare nei dettagli, che è sufficiente aggiungere alla fine del metodo, subito prima dell'ultima parentesi graffa, la riga
<pre>
<pre>
~# adduser "user" ipod
Return(Package(0x02){0x00, 0x00})
</pre>
</pre>
Dopo le correzioni il codice viene ricompilato senza errori né warning :D


Montiamo ora l'iPod come un qualsiasi dispositivo removibile di memoria usb:
Ora però mi viene una curiosità, e mi metto a cercare nel codice la scritta "Microsoft". Questo è quello che ne viene fuori:
Se utilizziamo FAT:
<pre>
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
{
    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
    {
        Store (0x56, SMIP)
    }
    Else
    {
        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
    }
    Else
    {
    Store (0x57, SMIP)
    Store (0x02, OSFX)
    Store (0x02, OSFL)
    }
}
</pre>
Anche senza conoscere il linguaggio, il codice è facilmente interpretabile: "se il Sistema Operativo si chiama 'Microsoft Windows' assegna il valore (esadecimale) <code>0x56</code> alla variabile <code>SMIP</code>, se invece si chiama 'Microsoft Windows NT' assegna <code>0x58</code> alla variabile <code>SMIP</code> e zero alle variabili <code>OSFX</code> e <code>OSFL</code>; se il S.O. è diverso da quelli elencati assegna alle tre variabili, rispettivamente, <code>0x57</code>, <code>0x02</code> e <code>0x02</code>".


Per qualche motivo a me ignoto chi ha impostato questa DSDT ha fatto in modo di cambiare le funzionalità del sottosistema ACPI a seconda del S.O. che si usa. Poiché questo non mi rende particolarmente felice, ho modificato il codice in questo modo, eliminando di fatto il controllo:
<pre>
<pre>
~# mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/ipod -o rw,uid="user",gid=ipod
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
{
//    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
//   {
//       Store (0x56, SMIP)
//    }
//    Else
//    {
//        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
//    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
//    }
//    Else
//    {
//    Store (0x57, SMIP)
//    Store (0x02, OSFX)
//    Store (0x02, OSFL)
//    }
}
</pre>
</pre>


Mentre con HFS:
Ora il mio sistema funziona un pochino meglio :-)


<pre>
Aggiornamento: ricontrollando il codice ho notato che le tre variabili <code>SMIP</code>, <code>OSFX</code> e <code>OSFL</code> vengono inizializzate altrove, e quindi, in sostanza, il presente codice è inutile (se non dannoso ;-)), quindi l'ho semplicemente eliminato.
~# mount -t hfsplus /dev/sda2 /mnt/ipod -o rw,uid="user",gid=ipod
 
</pre>
 
Vorrei far notare che le correzioni che sono state fatte <b>non sono</b> delle <b>vere</b> correzioni, ma dei workaround: non ci si assicura che il codice faccia quel che deve fare, ma solo che non ci siano errori formali.


----
Purtroppo la correzione <b>vera</b> di questi errori è al di là delle nostre possibilità, perché richiede, oltre alla conoscenza del linguaggio di programmazione, una conoscenza approfondita di come si comporta il nostro hardware, e nella grande maggioranza dei casi queste informazioni sono tenute segrete.
per semplificare questa operazione, che pu� essere gestita in automatico da tools che stiamo per vedere, consiglio di scrivere una riga che salvi queste impostazioni nel vostro file /etc/fstab.
----


Esplorando questa partizione vedrete che i files sono nella directory:
== Aggiornare il Kernel ==


<pre>
Come abbiamo già detto, è possibile inserire la tabella DSDT generata in modo statico nel kernel, oppure renderla disponibili tramite initrd.
/mnt/iPod/iPod_Control
</pre>


(Se l'iPod � nuovo e non � mai stato utilizzato non vi sar� nulla. Vedremo in seguito come creare tutto questo)
*:Il primo metodo prevede di includere la DSDT nel kernel. Questo comporta la ricompilazione del kernel al termine della procedura. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''dsdt.hex'''.


=Installazione dei tools e delle gui=
*:Il secondo metodo prevede di passare la DSDT al kernel durante il caricamento nella fase di boot tramite initrd. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''DSDT.aml'''.
==gnupod-tools==


Il pacchetto fondamentale per gestire un iPod sotto GNU/Linux gnupod-tools.Sul [http://www.gnu.org/software/gnupod/ sito ufficiale] potete trovare tutta la doumentazione necessaria al suo utilizzo, anche se alcune funzioni verranno trattate anche in questa guida.
Per ottenere gnupod-tools sufficiente un:


<pre>
Il metodo initrd è probabilmente preferibile, soprattutto se dovete fare diversi cambiamenti alla vostra DSDT, perché non richiede la ricompilazione del kernel per ogni nuova DSDT generata.
~# apt-get install gnupod-tools
</pre>


==YamiPod==
=== Installazione Metodo statico ===
YamiPod � un altro programma che si pu� scaricare sul sito [http://www.yamipod.com/main/modules/home/ www.yamipod.com] molto simile a gtkpod, ma la cosa pi� bella � che funziona sotto vari sistemi operativi (Linux, osX, Win). Visitate il sito dove c'� tutta la documentazione e anche gli screenshots.


==gtkpod + codecs==
È necessario applicare una patch al kernel per far sì che sia in grado di leggere la nuova DSDT.  
per poter gestire il vostro iPod sarebbe ora sufficiente installare gtkpod,tuttavia per avere un pieno supporto che faccia dimenticare iTunes sono necessari ancora dei piccoli passaggi.Visto che alcuni dei pacchetti di cui necessitiamo non sono presenti sui repository ufficiali, dovremo editare il nostro file
Per fare questo ci spostiamo nella directory dove sono presenti i sorgenti:
<pre>
<pre>
/etc/apt/sources.list
$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < /percorso_dove_avete_salvato_la_patch
</pre>
</pre>


aggiungendo la stringa
Se non appaiono errori, significa che la patch è stata applicata correttamente.


Copiamo il file dsdt.hex, rinominandolo in dsdt_table.h, nella directory dei sorgenti del kernel:
<pre>
<pre>
deb ftp://ftp.nerim.net/debian-marillat/ XXX main
$ cp dsdt.hex /usr/src/linux-2.6.8/include/acpi/dsdt_table.h
</pre>
</pre>


dove XXX verr� sostituito con il nome della distribuzione che stiamo utilizzando, al momento attuale le opzioni sono:
Infine ricompiliamo il kernel. Se non ci sono errori al prossimo avvio del PC il supporto ACPI è caricato correttamente senza alcun problema.
* sarge
 
* etch
=== Installazione Metodo initrd ===
* sid


Ora siamo pronti all'ultimo passaggio:
Se usate un kernel standard Debian non è necessario ricompilare il kernel: è sufficiente posizionare la tabella DSDT nel posto giusto e ricreare l'initrd o l'initramfs.
dopo aver dato un
Per fare questo dovete prima verificare se il vostro kernel usa l'initrd o l'initramfs.
I kernel Debian standard usano l'initramfs a partire dalla versione 2.6.14 compresa, ma per essere sicuri è sufficiente usare il comando <code>file</code>.
Per esempio nel mio sistema ho:
<pre>
<pre>
~# apt-get update
$ file /boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp
/boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp: Linux Compressed ROM File System data, little endian \
size 5046272 version #2 sorted_dirs CRC 0x5c015a8f, edition 0, 2920 blocks, 338 files
</pre>
</pre>
sar� sufficiente dare
che è un tipico initrd Debian e usa il cramfs, e anche
<pre>
<pre>
~# apt-get install faac faad gtkpod-aac xmms-mp4 mp3gain
$ file /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp
/boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp: gzip compressed data, from Unix, max compression
</pre>
</pre>
per avere pieno supporto ai formati aac e mp4.
che invece è un initramfs.


=Utilizzo dell'iPod=
Distro diverse da Debian non usano il cramfs, e può darsi che a questa prima analisi si trovi comunque un file compresso con <code>gzip</code>: per indagare oltre è sufficiente decomprimere una copia del file (notate l'aggiunta del suffisso .gz, senza il quale <code>gunzip</code> rifiuta di decomprimere il file): l'initramfs è un archivio <code>cpio</code>.
==Preparazione dell'iPod con GNUpod-tools==


Se l'iPod appena collegato � nuovo, questo non avr� l'albero delle directory necessario al suo utilizzo.
<pre>
Inoltre mancher� anche il file iTunesdb.ext,necessario per gestire la musica.
$ cp /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp initramfs.gz
ecco che entra in gioco GNUpod-tools, che con un semplice comando creer� tutto questo, sostituendo ad iTunesdb.ext GNUtunesDB.ext.
$ gunzip initramfs.gz
ecco come procedere:
$ file initramfs
initramfs: ASCII cpio archive (SVR4 with no CRC)
</pre>


Se usate l'initrd (da root):
<pre>
<pre>
~# gnupod_INIT.pl -m /mnt/iPod
# cp DSDT.aml /etc/mkinitrd/DSDT
# mkinitrd -o initrd-<versione>  <versione>
</pre>
</pre>
in cui <code><versione></code> è il nome della directory che contiene i moduli, e che trovate in <code>/lib/modules/</code>.


Per maggiori informazioni sull'iTunesdb visitate il [http://ipodlinux.org/ITunesDB wiki]
Se usate l'initramfs (sempre da root):
<pre>
# cp DSDT.aml /etc/mkinitramfs/DSDT.aml
# mkinitramfs -o initrd-<versione>  <versione>
</pre>
con le stesse avvertenze di prima.


==Configurazione di GTKpod==
Se il vostro kernel non comprende la patch che gli permette di leggere la DSDT nell'initrd, dovete ricompilarlo. Prima però applicate la patch, spostandovi nella directory dove sono presenti i sorgenti:
La configurazione di GTKpod � molto semplice ed intuitiva. Nel menu Modifica si trova la voce "Preferenze", e da l� si pu� avere pieno controllo sulle impostazioni del programma, e sulla gestione del vostro iPod.
<pre>$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < / percorso_dove_avete_salvato_la_patch</pre>


[[Immagine:Gtkpod.jpg|thumb|left|Esempio 1]] [[Immagine:Gtkpod2.jpg|thumb|right|Esempio 3]] [[Immagine:Gtkpod1.jpg|thumb|center|Esempio 2]]
Al momento in cui si scrive, se usate l'initramfs vi serve anche una seconda patch che trovate allo stesso indirizzo della prima (in futuro verranno probabilmente unificate).


===GTKpod e i file audio===
Prima di compilare è necessario assicurarsi che i seguenti moduli (ramdisk e initrd) siano compilati staticamente nel kernel:
===GTKpod e la rubruica===
<pre>
===GTKpod e il calendario===
Device Drivers --->
===Gtkpod e le note===
    Block Devices --->
===Utilizzare iPod come memoria usb===
        <*> RAM disk support
        [*] Initial RAM disk (initrd) support
</pre>


=Installare linux sull'iPod=
Inoltre è necessario controllare che l’opzione '''Read DSDT from initrd''' sia selezionata nel menu delle opzioni ACPI:
<pre>
Power management options (ACPI, APM) --->
    ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support --->
        [*] Read DSDT from initrd
</pre>


E possibile installare anche un firmware basato su linux mantenendo inoltre il firmware apple originale.
Se queste opzioni non sono abilitate, abilitarle e ricompilare il kernel. Se sono già abilitate non è necessario ricompilare il kernel ;-).  
Il progetto dal nome [http://ipodlinux.org/Main_Page "ipodlinux"] � ancora in fase di sviluppo, ma povvede gi� a dare un bootloader funzionante e dei player audio in perfezionamento.
* [http://ipodlinux.org/Project_Status qui] trovate una lista dei modelli di iPod supportati


* [http://ipodlinux.org/Installation qui] invece le istruzioni dettagliate per l'installazione.
Ora il kernel è pronto ad accettare la DSDT con initrd.
Se non avete a disposizione i tool mkinitrd e/o mkinitramfs che Debian mette a disposizione è necessario modificare l'initrd che avete, ma prima di farlo è fortemente consigliato di farne una copia di backup:
<pre>
# cp /boot/initrd-kernel-2.6.8.img /boot/initrd-kernel-2.6.8.img.bak
# echo -n "INITRDDSDT123DSDT123" >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img
# cat DSDT.aml >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img
</pre>


Riavviare e controllare se il supporto ACPI funziona. Ricordarsi di aggiornare i bootloader!


== Siti ufficiali dei progetti ==


----
* http://acpi.sourceforge.net
Autore: [[Utente:Jango|jango]]
* http://www.acpi.info/

Versione attuale delle 09:43, 8 mag 2016

Emblem-important.png Attenzione. Questa guida è obsoleta. Viene mantenuta sul Wiki solo per motivi di natura storica e didattica.


Introduzione

ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) è uno standard industriale aperto che definisce l'interfaccia tra S.O. e BIOS per l'amministrazione e la configurazione delle risorse di un PC. ACPI prevede che le informazioni a basso livello sul sistema (batteria, luminosità LCD, pulsanti Fn, ecc.) siano contenute nella DSDT (Differentiated System Description Table).

Il problema principale del supporto ad ACPI in Linux risiede nella presenza di errori (ma anche di controlli espliciti su alcune caratteristiche peculiari del S.O. soprastante) nella tabella DSDT: purtroppo, molti fornitori di hardware non sono in grado, o non vogliono fornire tabelle DSDT completamente funzionali secondo gli standard ACPI.

Per questo motivo, per utilizzare appieno le possibilità offerte da alcuni PC, soprattutto laptop, è necessario correggere la DSDT e istruire il kernel affinché nel processo di boot carichi la tabella fornita da noi invece di quella fornita dal BIOS.

Aggiornamento del BIOS

Per cominciare è indispensabile aggiornare il BIOS con l’ultima versione disponibile, sperando che la nuova versione contenga una tabella DSDT con meno errori della precedente :P.

Installazione nel kernel del supporto ACPI

Per poter utilizzare ACPI è necessario disporre di un kernel in cui sia stato abilitato il supporto ACPI. Praticamente tutte le distribuzioni forniscono kernel precompilati con il supporto ACPI attivato. Nel caso, però, vi trovaste a dover (o voler) compilare autonomamente un kernel con il supporto ACPI, le voci necessarie sono le seguenti:

ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support ---> 
    ACPI Support ---> 
        <*> AC Adapter
        <*> Battery
        <*> Button
        <*> Processor

Strumenti per lavorare con le DSDT

Per poter leggere e compilare una DSDT è necessario il compilatore ASL di Intel, che in Debian esiste già precompilato a partire da Etch; altrimenti è liberamente disponibile per il download a questo indirizzo.

Per utilizzare la DSDT corretta sono disponibili due metodi:

  • il primo prevede l'applicazione di una patch per il kernel e l'inserimento della nuova DSDT direttamente nel kernel, che quindi sarà da ricompilare ogni volta che si fanno cambiamenti alla DSDT;
  • il secondo inserisce la nuova DSDT all'interno dell'initrd, e quindi non necessita la ricompilazione del kernel, a patto che nel vostro kernel sia stata inclusa una patch apposita. Al momento la patch menzionata è inclusa nei kernel delle maggiori distribuzioni (sicuramente in Debian, Ubuntu, Suse, e Mandriva).

Installare il compilatore ASL

Uno dei motivi per cui le DSDT sono spesso difettose è che vengono compilate con il compilatore fornito da Microsoft, invece che con quello fornito da Intel. Curiosamente i sistemi Microsoft riescono ad evitare gli errori commessi dal compilatore della stessa società, mentre, come si può immaginare, la stessa cosa non succede per Linux.

Per installare il compilatore Intel è sufficiente avere nel sources.list un repository per Etch, ed impartire, da root, il comando

# aptitude install iasl

Se invece avete scaricato i sorgenti, per avere il compilatore ASL funzionante è necessario compilarlo:

$ tar -zxvf acpica-unix-20050624.tar.gz
$ cd acpica-unix-20050624/compiler
$ make

Ottenere una DSDT

È possibile ottenere la DSDT attualmente installata per poi correggere gli eventuali errori e problemi, copiandola da un file reso appositamente disponibile dal filesystem virtuale /sys:

# cat /sys/firmware/acpi/tables/DSDT > dsdt.dat

Ciò creerà un file dsdt.dat che contiene la DSDT compilata. Per poterne leggere il contenuto è necessario decompilarla con il compilatore ASL appena installato:

$ iasl -d dsdt.dat

Verrà generato un file di testo denominato dsdt.dsl, che contiene la DSDT. Questo file può essere aperto con un normale editor di testi e modificato a seconda delle esigenze e dei problemi riscontrati.

Per vedere quali sono i problemi spesso è sufficiente ricompilare il file ottenuto: il compilatore ASL fornirà una serie di warning sulle ottimizzazioni che è possibile fare (e le farà automaticamente) ed, eventualmente, segnalerà degli errori, la cui soluzione può essere, ad esempio, ricercata su Internet.

Ad ogni modo una lettura del codice della DSDT può essere istruttiva. Il linguaggio è abbastanza simile al C e con qualche minima conoscenza è possibile comprendere i principali costrutti logici.

Nel codice di alcune DSDT è stato trovato un controllo (if .. then) sulla lunghezza del nome del S.O. soprastante (17 lettere, proprio come "Microsoft Windows") come requisito per l'attivazione di alcune funzioni dell'ACPI.

Una volta corretti gli errori ricompilare il file dsdt.dsl.

$ iasl -tc dsdt.dsl

Verranno generati due file dalla compilazione:

  • dsdt.hex
  • DSDT.aml
Warning.png ATTENZIONE
È possibile scaricare una custom DSDT già pronta e corretta da Internet per molti portatili in commercio: http://acpi.sourceforge.net/dsdt/tables


Un esempio: la mia DSDT

Nel mio sistema (PC desktop, scheda madre Chaintech) ho da qualche tempo un problema con l'inizializzazione delle porte USB, tale che circa nel 40% dei casi (ma mai due volte di seguito) il PC si blocca durante il boot, e devo riavviare forzatamente.

Per cercare di risolvere la cosa ho analizzato la mia tabella DSDT. L'ho estratta, e quando ho provato a ricompilarla ho avuto il seguente output:

$ iasl -tc dsdt.dsl

Intel ACPI Component Architecture
ASL Optimizing Compiler version 20060113 [Jan 22 2006]
Copyright (C) 2000 - 2006 Intel Corporation
Supports ACPI Specification Revision 3.0a

dsdt.dsl   290:     Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
Warning  2078 -                 ^ Reserved method must return a value (_WAK)

dsdt.dsl   318:             Store (Local0, Local0)
Error    1048 -                         ^ Method local variable is not initialized (Local0)

dsdt.dsl   323:             Store (Local0, Local0)
Error    1048 -                         ^ Method local variable is not initialized (Local0)

dsdt.dsl  2368:             Store (Local0, Local0)
Error    1048 -                         ^ Method local variable is not initialized (Local0)

ASL Input:  dsdt.dsl - 4804 lines, 160190 bytes, 1781 keywords
Compilation complete. 3 Errors, 1 Warnings, 0 Remarks, 465 Optimizations

in sostanza, c'è un errore ripetuto identico tre volte (Error 1048), oltre ad un warning. Andiamo a vedere le sezioni incriminate. La prima è:

Scope (\_SI)
{
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
}

Come si vede viene utilizzata due volte la variabile Local0, ma non viene mai dichiarata.

Vediamo di capire almeno un minimo il significato di questo pezzo di codice. La funzione Store è una funzione di assegnazione verso destra: alla variabile a destra viene assegnato il valore (o il valore della variabile) che si trova a sinistra.

In questo caso, però, è evidente che questa assegnazione è del tutto inutile, perché viene assegnato alla variabile Local0 il valore che ha già, quindi per correggere l'errore non faccio altro che cancellare l'istruzione commentandola:

Scope (\_SI)
{
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
}

Come si vede i commenti sono marcati come in C.

Facendo questa correzione anche nelle altre posizioni segnalate vengono eliminati tutti gli errori, quindi passiamo al warning. Il codice è questo:

Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
{
    Store (0xFF, DBG1)
    SALD (0x00)
    SFAN (0xFF)
    Notify (\_SB.PCI0.PX40.UAR1, 0x00)
    If (OSFL)
    {
        Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
    }
    Else
    {
        If (LEqual (RTCW, 0x00))
        {
            Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
        }
    }
    Notify (\_SB.PCI0.USB0, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB1, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB2, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB3, 0x00)
}

Le ultime righe mi danno la prova che l'errore ha a che fare con le porte USB, come avevo già notato.

Cercando in rete scopro che il metodo \_WAK, che è una funzione utilizzata al risveglio da uno stato di risparmio energetico (o di spegnimento), deve restituire un valore, che indichi se l'operazione di risveglio è riuscita o meno.

Una possibile diagnosi del mio problema, a questo punto, è che in certi casi durante il boot viene richiamato questo metodo, e il sistema si blocca in attesa di un risultato, che però non viene mai restituito. (N.d.A.: la diagnosi è evidentemente sbagliata, perché il problema persiste :()

Io non ho idea di come reperire, nel codice, l'informazione sull'esito dell'inizializzazione delle porte USB, quindi non mi è possibile correggere il codice in modo che assolva alla funzione per cui è stato scritto, ma posso usare un workaround, e fare in modo che restituisca comunque un esito positivo.

Per fare questo si trova (in rete), senza entrare nei dettagli, che è sufficiente aggiungere alla fine del metodo, subito prima dell'ultima parentesi graffa, la riga

Return(Package(0x02){0x00, 0x00})

Dopo le correzioni il codice viene ricompilato senza errori né warning :D

Ora però mi viene una curiosità, e mi metto a cercare nel codice la scritta "Microsoft". Questo è quello che ne viene fuori:

Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
{
    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
    {
        Store (0x56, SMIP)
    }
    Else
    {
        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
    }
    Else
    {
    Store (0x57, SMIP)
    Store (0x02, OSFX)
    Store (0x02, OSFL)
    }
}

Anche senza conoscere il linguaggio, il codice è facilmente interpretabile: "se il Sistema Operativo si chiama 'Microsoft Windows' assegna il valore (esadecimale) 0x56 alla variabile SMIP, se invece si chiama 'Microsoft Windows NT' assegna 0x58 alla variabile SMIP e zero alle variabili OSFX e OSFL; se il S.O. è diverso da quelli elencati assegna alle tre variabili, rispettivamente, 0x57, 0x02 e 0x02".

Per qualche motivo a me ignoto chi ha impostato questa DSDT ha fatto in modo di cambiare le funzionalità del sottosistema ACPI a seconda del S.O. che si usa. Poiché questo non mi rende particolarmente felice, ho modificato il codice in questo modo, eliminando di fatto il controllo:

Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
{
//    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
//    {
//        Store (0x56, SMIP)
//    }
//    Else
//    {
//        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
//    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
//    }
//    Else
//    {
//    Store (0x57, SMIP)
//    Store (0x02, OSFX)
//    Store (0x02, OSFL)
//    }
}

Ora il mio sistema funziona un pochino meglio :-)

Aggiornamento: ricontrollando il codice ho notato che le tre variabili SMIP, OSFX e OSFL vengono inizializzate altrove, e quindi, in sostanza, il presente codice è inutile (se non dannoso ;-)), quindi l'ho semplicemente eliminato.


Vorrei far notare che le correzioni che sono state fatte non sono delle vere correzioni, ma dei workaround: non ci si assicura che il codice faccia quel che deve fare, ma solo che non ci siano errori formali.

Purtroppo la correzione vera di questi errori è al di là delle nostre possibilità, perché richiede, oltre alla conoscenza del linguaggio di programmazione, una conoscenza approfondita di come si comporta il nostro hardware, e nella grande maggioranza dei casi queste informazioni sono tenute segrete.

Aggiornare il Kernel

Come abbiamo già detto, è possibile inserire la tabella DSDT generata in modo statico nel kernel, oppure renderla disponibili tramite initrd.

  • Il primo metodo prevede di includere la DSDT nel kernel. Questo comporta la ricompilazione del kernel al termine della procedura. Se usate questo metodo avete bisogno del file dsdt.hex.
  • Il secondo metodo prevede di passare la DSDT al kernel durante il caricamento nella fase di boot tramite initrd. Se usate questo metodo avete bisogno del file DSDT.aml.


Il metodo initrd è probabilmente preferibile, soprattutto se dovete fare diversi cambiamenti alla vostra DSDT, perché non richiede la ricompilazione del kernel per ogni nuova DSDT generata.

Installazione Metodo statico

È necessario applicare una patch al kernel per far sì che sia in grado di leggere la nuova DSDT. Per fare questo ci spostiamo nella directory dove sono presenti i sorgenti:

$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < /percorso_dove_avete_salvato_la_patch

Se non appaiono errori, significa che la patch è stata applicata correttamente.

Copiamo il file dsdt.hex, rinominandolo in dsdt_table.h, nella directory dei sorgenti del kernel:

$ cp dsdt.hex /usr/src/linux-2.6.8/include/acpi/dsdt_table.h

Infine ricompiliamo il kernel. Se non ci sono errori al prossimo avvio del PC il supporto ACPI è caricato correttamente senza alcun problema.

Installazione Metodo initrd

Se usate un kernel standard Debian non è necessario ricompilare il kernel: è sufficiente posizionare la tabella DSDT nel posto giusto e ricreare l'initrd o l'initramfs. Per fare questo dovete prima verificare se il vostro kernel usa l'initrd o l'initramfs. I kernel Debian standard usano l'initramfs a partire dalla versione 2.6.14 compresa, ma per essere sicuri è sufficiente usare il comando file. Per esempio nel mio sistema ho:

$ file /boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp
/boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp: Linux Compressed ROM File System data, little endian \
size 5046272 version #2 sorted_dirs CRC 0x5c015a8f, edition 0, 2920 blocks, 338 files

che è un tipico initrd Debian e usa il cramfs, e anche

$ file /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp
/boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp: gzip compressed data, from Unix, max compression

che invece è un initramfs.

Distro diverse da Debian non usano il cramfs, e può darsi che a questa prima analisi si trovi comunque un file compresso con gzip: per indagare oltre è sufficiente decomprimere una copia del file (notate l'aggiunta del suffisso .gz, senza il quale gunzip rifiuta di decomprimere il file): l'initramfs è un archivio cpio.

$ cp /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp initramfs.gz
$ gunzip initramfs.gz
$ file initramfs
initramfs: ASCII cpio archive (SVR4 with no CRC)

Se usate l'initrd (da root):

# cp DSDT.aml /etc/mkinitrd/DSDT
# mkinitrd -o initrd-<versione>  <versione> 

in cui <versione> è il nome della directory che contiene i moduli, e che trovate in /lib/modules/.

Se usate l'initramfs (sempre da root):

# cp DSDT.aml /etc/mkinitramfs/DSDT.aml
# mkinitramfs -o initrd-<versione>  <versione> 

con le stesse avvertenze di prima.

Se il vostro kernel non comprende la patch che gli permette di leggere la DSDT nell'initrd, dovete ricompilarlo. Prima però applicate la patch, spostandovi nella directory dove sono presenti i sorgenti:

$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < / percorso_dove_avete_salvato_la_patch

Al momento in cui si scrive, se usate l'initramfs vi serve anche una seconda patch che trovate allo stesso indirizzo della prima (in futuro verranno probabilmente unificate).

Prima di compilare è necessario assicurarsi che i seguenti moduli (ramdisk e initrd) siano compilati staticamente nel kernel:

Device Drivers ---> 
    Block Devices ---> 
        <*> RAM disk support 
        [*] Initial RAM disk (initrd) support

Inoltre è necessario controllare che l’opzione Read DSDT from initrd sia selezionata nel menu delle opzioni ACPI:

Power management options (ACPI, APM) ---> 
    ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support ---> 
        [*] Read DSDT from initrd

Se queste opzioni non sono abilitate, abilitarle e ricompilare il kernel. Se sono già abilitate non è necessario ricompilare il kernel ;-).

Ora il kernel è pronto ad accettare la DSDT con initrd. Se non avete a disposizione i tool mkinitrd e/o mkinitramfs che Debian mette a disposizione è necessario modificare l'initrd che avete, ma prima di farlo è fortemente consigliato di farne una copia di backup:

# cp /boot/initrd-kernel-2.6.8.img /boot/initrd-kernel-2.6.8.img.bak
# echo -n "INITRDDSDT123DSDT123" >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img
# cat DSDT.aml >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img

Riavviare e controllare se il supporto ACPI funziona. Ricordarsi di aggiornare i bootloader!

Siti ufficiali dei progetti