Gestione di un repository con debarchiver: differenze tra le versioni

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=Introduzione=
{{Repository
[http://packages.debian.org/debarchiver Debarchiver] uno strumento comodo e potente per poter gestire facilmente un repository Debian ben strutturato e suddiviso. Oltre a questo permette di mantenerlo in ordine (evitando il mantenimento di versioni vecchie) senza richiedere manutenzione da parte dell'amministratore.
|precedente=Creare un Repository Debian
|successivo=Introduzione all'APT System
}}
{{Versioni compatibili|Wheezy|Jessie}}
__TOC__
==Introduzione==
[http://packages.debian.org/debarchiver Debarchiver] è uno strumento comodo e potente per poter gestire facilmente un repository Debian ben strutturato e suddiviso. Oltre a questo permette di mantenerlo in ordine (evitando il mantenimento di versioni vecchie) senza richiedere manutenzione da parte dell'amministratore.


=Installazione=
==Installazione==
L'installazione semplice, in quanto il programma incluso in debian:
L'installazione è semplice, in quanto il programma è incluso in Debian:
<pre>
<pre>
# apt-get install debarchiver
# apt-get install debarchiver
</pre>
</pre>


Raccomando agli utenti di Sarge di installare la versione presente in testing, in quanto molto pi� aggiornata e funzionale di quella inclusa nella release ''Stable''.
<!-- Raccomando agli utenti di Sarge di installare la versione presente in testing, in quanto molto più aggiornata e funzionale di quella inclusa nella release ''Stable''. -->


=Configurazione=
==Configurazione==
Tutta la configurazione di debarchiver racchiusa in un unico file: '''/etc/debarchiver.conf''', che analizziamo nel dettaglio:
Tutta la configurazione di debarchiver è racchiusa in un unico file: <code>'''/etc/debarchiver.conf'''</code>, che analizziamo nel dettaglio:


{{Box|Nota Bene:|le opzioni riportate nel file di configurazione sono inizialmente commentate in quanto i valori riportati sono quelli di default.}}
{{Box|Nota Bene:|le opzioni riportate nel file di configurazione sono inizialmente commentate in quanto i valori riportati sono quelli di default.}}
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$inputdir = "/var/lib/debarchiver/incoming";
$inputdir = "/var/lib/debarchiver/incoming";
</pre>
</pre>
Dove verr� creato il repository (''destdir'') e dove vengono inseriti i pacchetti da aggiungere al repository (''inputdir'')
Dove verrà creato il repository (<code>''destdir''</code>) e dove vengono inseriti i pacchetti da aggiungere al repository (<code>''inputdir''</code>)


<pre>
<pre>
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# $vrfycmd = "dscverify";
# $vrfycmd = "dscverify";
</pre>
</pre>
La lista dei comandi utilizzati nella gestione del repository... quelli di default, normalmente, sono corretti per la maggior parte delle situazioni.
La lista dei comandi utilizzati nella gestione del repository: quelli di default, normalmente, sono corretti per la maggior parte delle situazioni.


<pre>
<pre>
# $cinstall = "installed";
# $cinstall = "installed";
</pre>
</pre>
Dove verranno messi i file ''.changes''.
Dove verranno messi i file <code>''.changes''</code>.


<pre>
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# $distinputdirs = "/path";
# $distinputdirs = "/path";
</pre>
</pre>
Indica il criterio con il quale verranno accettati i pacchetti non aventi un file ''.changes'' e dove devono essere inseriti per essere ''presi'' dal sistema
Indica il criterio con il quale verranno accettati i pacchetti non aventi un file <code>''.changes''</code> e dove devono essere inseriti per essere ''presi'' dal sistema.


<pre>
<pre>
# $verifysignatures = 0;
# $verifysignatures = 0;
</pre>
</pre>
Attiva (1) o disattiva (0) la verifica della firma dei pacchetti inseriti nella ''inputdir''.
Attiva (<code>1</code>) o disattiva (<code>0</code>) la verifica della firma dei pacchetti inseriti nella <code>''inputdir''</code>.


<pre>
<pre>
# $verifysignaturesdistinput = 0;
# $verifysignaturesdistinput = 0;
</pre>
</pre>
come sopra, ma riguarda la directory ''distinputdirs''
come sopra, ma riguarda la directory <code>''distinputdirs''</code>.


<pre>
<pre>
# $bzip = 0;
# $bzip = 0;
</pre>
</pre>
Attiva la generazione di file compressi con bz2
Attiva la generazione di file compressi con bz2.


<pre>
<pre>
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         );
         );
</pre>
</pre>
Permette di indicare i nomi delle directory contenute nella directory ''incoming'' che provvederanno a raccogliere i pacchetti di una deretminata release. In questo caso, nella release ''stable'' verranno inseriti i pacchetti presenti nella directory ''/var/lib/debarchiver/incoming/stable/''.
Permette di indicare i nomi delle directory contenute nella directory <code>''incoming''</code> che provvederanno a raccogliere i pacchetti di una determinata release. In questo caso, nella release ''stable'' verranno inseriti i pacchetti presenti nella directory <code>''/var/lib/debarchiver/incoming/stable/''</code>.


<pre>
<pre>
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%distmapping =
%distmapping =
         (
         (
         stable => 'sarge',
         stable => 'wheezy',
         testing => 'etch',
         testing => 'jessie',
         unstable => 'sid'
         unstable => 'sid'
         );
         );
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# @architectures = ('i386');
# @architectures = ('i386');
</pre>
</pre>
Permette di indicare la lista di archietture (racchiuse tra apici e separate da una virgola) presenti nel repository.
Permette di indicare la lista di architetture (racchiuse tra apici e separate da una virgola) presenti nel repository.


<pre>
<pre>
  @sections = ('main', 'contrib', 'non-free');
  @sections = ('main', 'contrib', 'non-free');
</pre>
</pre>
Indica le sezioni in cui suddiviso il repository. La sezione ''non-free'' non � pi� presente nelle release ufficiali Debian a partire dal rilascio di Sarge.
Indica le sezioni in cui è suddiviso il repository. <!-- La sezione ''non-free'' non è più presente nelle release ufficiali Debian a partire dal rilascio di Sarge. -->


<pre>
<pre>
  @mailtos = ('Maintainer', 'Uploaders', '@knio.it', 'admin@dominio.it');
  @mailtos = ('Maintainer', 'Uploaders', '@knio.it', 'admin@dominio.it');
</pre>
</pre>
Permette di indicare a chi verr� inviata una email di conferma dell'inserimento del pacchetto... � possibile specificare i seguenti parametri:
Permette di indicare a chi verrà inviata una email di conferma dell'inserimento del pacchetto; è possibile specificare i seguenti parametri:
; Indirizzo Email : l'email verr� inviata a quel determinato indirizzo email
; Indirizzo Email : l'email verrà inviata a quel determinato indirizzo email
; Indirizzo email incompleto : l'email verr� inviata all'utente proprietario del file usando l'host specificato dopo il simbolo ''@''. Nel caso riportato, se l'utente proprietario del file ''maxer'', l'email verr� inviata a ''maxer@knio.it''.
; Indirizzo email incompleto : l'email verrà inviata all'utente proprietario del file usando l'host specificato dopo il simbolo ''@''. Nel caso riportato, se l'utente proprietario del file è ''maxer'', l'email verrà inviata a ''maxer@knio.it''.
; Stringa senza @ : Verr� usato il valore del campo espresso (nell'esempio vengono utilizzati ''Maintainer'' e ''Uploader'') come indirizzo email.
; Stringa senza @ : Verrà usato il valore del campo espresso (nell'esempio vengono utilizzati ''Maintainer'' e ''Uploader'') come indirizzo email.


<pre>
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# $gpgpassfile = "$ENV{HOME}/.gnupg/passphrase";
# $gpgpassfile = "$ENV{HOME}/.gnupg/passphrase";
</pre>
</pre>
Indica il percorso del file contenente la password per l'utilizzo della chiave GPG citata nella spiegazione alla direttiva precedente. Trattandosi di un dato molto importante, consigliabile usare dei permessi restrittivi, come ad esempio permettendone la lettura solo all'utente ''debarchiver'' (l'utente usato da debarchiver).
Indica il percorso del file contenente la password per l'utilizzo della chiave GPG citata nella spiegazione alla direttiva precedente. Trattandosi di un dato molto importante, è consigliabile usare dei permessi restrittivi, come ad esempio permettendone la lettura solo all'utente ''debarchiver'' (l'utente usato da debarchiver).




==Permessi==
===Permessi===
Debarchiver configurato per lavorare correttamente con i server ftp e web. impostato, infatti, il permesso di lettura per tutti gli utenti.
Debarchiver è configurato per lavorare correttamente con i server FTP e web. È impostato, infatti, il permesso di lettura per tutti gli utenti.


Un po' pi� complessa , invece, la situazione relativa all'utilizzo della directory ''incoming'' da parte degli utenti. La directory in questione di propriet� dell'utente root e del gruppo ''debarchiver''. Per abilitare un utente ad utilizzare il sistema, quindi, necessario aggiungerlo al gruppo:
Un po' più complessa è, invece, la situazione relativa all'utilizzo della directory <code>''incoming''</code> da parte degli utenti. La directory in questione è di proprietà dell'utente root e del gruppo ''debarchiver''. Per abilitare un utente ad utilizzare il sistema, quindi, è necessario aggiungerlo al gruppo:
<pre>
<pre>
# adduser nomeutente debarchiver
# adduser nomeutente debarchiver
</pre>
</pre>


=Utilizzo Reale=
==Utilizzo Reale==
Due esempi relativi alla configurazione di un server web (Apache) e di un server ftp anonimo (vsftpd) per l'accesso al repository.
Due esempi relativi alla configurazione di un server web (Apache) e di un server FTP anonimo (vsftpd) per l'accesso al repository.


==Server Web==
===Server Web===
La configurazione di un server web molto semplice e la si pu� ricondurre a due situazioni particolari:  
La configurazione di un server web è molto semplice e la si può ricondurre a due situazioni particolari:  
* configurazione come dominio di 3� livello (Es. http://debian.dominio.it)
* configurazione come dominio di livello (Es. <nowiki>http://debian.dominio.it</nowiki>)
* configurazione come directory in un dominio esistente (Es. http://www.dominio.it/debian)
* configurazione come directory in un dominio esistente (Es. <nowiki>http://www.dominio.it/debian</nowiki>)


===Dominio di 3� livello===
====Dominio di livello====
La configurazione di un dominio di 3� livello dedicato al repository una scelta molto comoda, secondo me...
La configurazione di un dominio di livello dedicato al repository è una scelta molto comoda, secondo me.


sufficiente, infatti, creare un semplice VirtualHost (Dettagli [http://httpd.apache.org/docs/1.3/vhosts/examples.html Apache1.3] [http://httpd.apache.org/docs/2.0/vhosts/ Apache2.0]) in cui viene indicata come ''DocumentRoot'' la directory '''/var/lib/debarchiver'''.
È sufficiente, infatti, creare un semplice VirtualHost (Dettagli [http://httpd.apache.org/docs/1.3/vhosts/examples.html Apache1.3] [http://httpd.apache.org/docs/2.0/vhosts/ Apache2.0]) in cui viene indicata come ''DocumentRoot'' la directory <code>'''/var/lib/debarchiver'''</code>.


Esempio:
Esempio:
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ed abilitarlo (rimando alla documentazione ufficiale del proprio server web).
ed abilitarlo (rimando alla documentazione ufficiale del proprio server web).


===Directory in un Dominio===
====Directory in un Dominio====
Questa configurazione senza dubbio la pi� semplice. Si fa uso della direttiva '''Alias''' (Documentazione Ufficiale [http://httpd.apache.org/docs/1.3/mod/mod_alias.html Apache1.3] - [http://httpd.apache.org/docs/2.0/mod/mod_alias.html Apache2.0]) nel modo seguente:
Questa configurazione è senza dubbio la più semplice. Si fa uso della direttiva '''Alias''' (Documentazione Ufficiale [http://httpd.apache.org/docs/1.3/mod/mod_alias.html Apache1.3] - [http://httpd.apache.org/docs/2.0/mod/mod_alias.html Apache2.0]) nel modo seguente:


Supponendo di voler rendere accessibile il repository in http://www.dominio.it/debian sufficiente aggiungere, nella configurazione del VirtualHost in questione
Supponendo di voler rendere accessibile il repository in <nowiki>http://www.dominio.it/debian</nowiki> è sufficiente aggiungere, nella configurazione del VirtualHost in questione
<pre>
<pre>
Alias /debian /var/lib/debarchiver
Alias /debian /var/lib/debarchiver
</pre>
</pre>


{{Box|Nota:|per rendere ''sfogliabile'' il repository consigliabile aggiungere, dopo la dichiarazione precedente, un pezzo di codice simile al seguente:
{{Box|Nota:|per rendere ''sfogliabile'' il repository è consigliabile aggiungere, dopo la dichiarazione precedente, un pezzo di codice simile al seguente:
<pre>
<pre>
<Directory /debian>
<Directory /debian>
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</pre> [http://httpd.apache.org/docs/2.0/mod/core.html#options qui] sono disponibili maggiori dettagli a rigaurdo}}
</pre> [http://httpd.apache.org/docs/2.0/mod/core.html#options qui] sono disponibili maggiori dettagli a rigaurdo}}


==Server ftp==
===Server FTP===
Come server ftp viene preso in considerazione [http://www.proftpd.org proftpd], visto che utilizza una configurazione molto simile a quella di Apache.
Come server FTP viene preso in considerazione [http://www.proftpd.org proftpd], visto che utilizza una configurazione molto simile a quella di Apache.


===Dominio di 3� livello===
====Dominio di livello====
Un esempio di configurazione (da inserire all'interno di '''/etc/proftpd.conf''')per l'accesso al repository tramite il protocollo ftp:
Un esempio di configurazione (da inserire all'interno di <code>'''/etc/proftpd.conf'''</code>) per l'accesso al repository tramite il protocollo ftp:
<pre>
<pre>
<VirtualHost repos.dominio.it>
<VirtualHost repos.dominio.it>
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</pre>
</pre>


==Upload dei pacchetti==
==Gestione del Repository==
utile ricordare che esistono dei tool per eseguire correttamente l'upload dei pacchetti.
===Upload dei pacchetti===
È utile ricordare che esistono dei tool per eseguire correttamente l'upload dei pacchetti.


necessario, infatti, seguire una procedura particolare: il sistema utilizza i file con estensione ''changes'' come file di lock. Quando si caricano dei pacchetti, il file .changes deve essere l'ultimo ad essere caricato. L'analisi dei pacchetti, infatti, verr� eseguita solo quando questo file sar� presente.
È necessario, infatti, seguire una procedura particolare: il sistema utilizza i file con estensione ''changes'' come file di lock. Quando si caricano dei pacchetti, il file <code>.changes</code> deve essere l'ultimo ad essere caricato. L'analisi dei pacchetti, infatti, verrà eseguita solo quando questo file sarà presente.


I tool disponibili sono:
I tool disponibili sono:
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* dput
* dput


=Conclusione=
===Rimozione di uno o più pacchetti===
Debarchiver offre un comodo e funzionale strumento per la gestione automatizzata di un repository Debian di tutto rispetto. Inoltre implementa correttamente la struttura di un repository Debian... una scelta obbligata, insomma, quando si devono gestire un numero di pacchetti maggiore di 3-4 senza dover preoccuparsi delle vecchie versioni (che vengono automaticamente rimosse). Inoltre la flessibilit� e la possibilit� di avere pi� suddivisioni (oltre alle classiche ''stable'', ''testing'' e ''unstable'') lo rende perfetto per repository particolari (per i backport, ad esempio).
Debarchiver non supporta la rimozione automatizzata di uno o più pacchetti, operazione che dovrà essere compiuta, quindi, a mano.
 
Supponendo di avere un pacchetto di nome ''kpakketto'' dovremo seguire questa procedura:
* eliminazione manuale di tutte le occorrenze di ''kpakketto'': <pre> # rm -f `find /var/lib/debarchiver/dists/ -iname "kpakketto*"`</pre>
* ricostruzione del repository: <pre>$ su debarchiver -c "debarchiver -so --autoscanall --dl 6" </pre>
 
 
==Conclusione==
Debarchiver offre un comodo e funzionale strumento per la gestione automatizzata di un repository Debian di tutto rispetto. Inoltre implementa correttamente la struttura di un repository Debian; una scelta obbligata, insomma, quando si devono gestire un numero di pacchetti maggiore di 3-4 senza dover preoccuparsi delle vecchie versioni (che vengono automaticamente rimosse). Inoltre la flessibilità e la possibilità di avere più suddivisioni (oltre alle classiche ''stable'', ''testing'' e ''unstable'') lo rende perfetto per repository particolari (per i backport, ad esempio).
 
{{Autori
|Autore = [[Utente:MaXeR|MaXeR]]
}}
[[Categoria:Creare repository]]

Versione delle 18:43, 10 apr 2016

I repository
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Introduzione ai repository

Repository ufficiali di Debian

Repository esterni

Extra

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Edit-clear-history.png Attenzione. Questa guida è da considerarsi abbandonata, per via del tempo trascorso dall'ultima verifica.

Potrà essere resa obsoleta, previa segnalazione sul forum, se nessuno si propone per l'adozione.


Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Debian 7 "wheezy"
Debian 8 "jessie"

Introduzione

Debarchiver è uno strumento comodo e potente per poter gestire facilmente un repository Debian ben strutturato e suddiviso. Oltre a questo permette di mantenerlo in ordine (evitando il mantenimento di versioni vecchie) senza richiedere manutenzione da parte dell'amministratore.

Installazione

L'installazione è semplice, in quanto il programma è incluso in Debian:

# apt-get install debarchiver


Configurazione

Tutta la configurazione di debarchiver è racchiusa in un unico file: /etc/debarchiver.conf, che analizziamo nel dettaglio:

Info.png Nota Bene:
le opzioni riportate nel file di configurazione sono inizialmente commentate in quanto i valori riportati sono quelli di default.


$destdir = "/var/lib/debarchiver/dists";
$inputdir = "/var/lib/debarchiver/incoming";

Dove verrà creato il repository (destdir) e dove vengono inseriti i pacchetti da aggiungere al repository (inputdir)

# $copycmd = "cp -af";
# $movecmd = "mv";
# $rmcmd = "rm -f";
# $vrfycmd = "dscverify";

La lista dei comandi utilizzati nella gestione del repository: quelli di default, normalmente, sono corretti per la maggior parte delle situazioni.

# $cinstall = "installed";

Dove verranno messi i file .changes.

# $distinputcriteria = "^kernel.*\\.deb\$";
# $distinputdirs = "/path";

Indica il criterio con il quale verranno accettati i pacchetti non aventi un file .changes e dove devono essere inseriti per essere presi dal sistema.

# $verifysignatures = 0;

Attiva (1) o disattiva (0) la verifica della firma dei pacchetti inseriti nella inputdir.

# $verifysignaturesdistinput = 0;

come sopra, ma riguarda la directory distinputdirs.

# $bzip = 0;

Attiva la generazione di file compressi con bz2.

 %distinputdirs =
        (
        stable => 'stable',
        testing => 'testing',
        unstable => 'unstable'
        );

Permette di indicare i nomi delle directory contenute nella directory incoming che provvederanno a raccogliere i pacchetti di una determinata release. In questo caso, nella release stable verranno inseriti i pacchetti presenti nella directory /var/lib/debarchiver/incoming/stable/.

@distributions = ('stable', 'testing', 'unstable');

Questa lista indica le release presenti nel repository (in questo caso le 3 release stable, testing e unstable).


%distmapping =
        (
        stable => 'wheezy',
        testing => 'jessie',
        unstable => 'sid'
        );

Schema per la creazione di link tra i nomi delle release reali e i nomi dello stato delle release.

# @architectures = ('i386');

Permette di indicare la lista di architetture (racchiuse tra apici e separate da una virgola) presenti nel repository.

 @sections = ('main', 'contrib', 'non-free');

Indica le sezioni in cui è suddiviso il repository.

 @mailtos = ('Maintainer', 'Uploaders', '@knio.it', 'admin@dominio.it');

Permette di indicare a chi verrà inviata una email di conferma dell'inserimento del pacchetto; è possibile specificare i seguenti parametri:

Indirizzo Email
l'email verrà inviata a quel determinato indirizzo email
Indirizzo email incompleto
l'email verrà inviata all'utente proprietario del file usando l'host specificato dopo il simbolo @. Nel caso riportato, se l'utente proprietario del file è maxer, l'email verrà inviata a maxer@knio.it.
Stringa senza @
Verrà usato il valore del campo espresso (nell'esempio vengono utilizzati Maintainer e Uploader) come indirizzo email.
%release = (   'origin' => "",
                'label' => "",
                'description' => "");

Informazioni aggiuntive da inserire nel file Release.

# $cachedir = '/var/cache/debarchiver';

Nel caso venga usato apt-ftparchive, indica la directory di cache da usare.

# $gpgkey = "";

Imposta la chiave GPG con cui firmare i pacchetti che vengono inseriti nel database.

# $gpgpassfile = "$ENV{HOME}/.gnupg/passphrase";

Indica il percorso del file contenente la password per l'utilizzo della chiave GPG citata nella spiegazione alla direttiva precedente. Trattandosi di un dato molto importante, è consigliabile usare dei permessi restrittivi, come ad esempio permettendone la lettura solo all'utente debarchiver (l'utente usato da debarchiver).


Permessi

Debarchiver è configurato per lavorare correttamente con i server FTP e web. È impostato, infatti, il permesso di lettura per tutti gli utenti.

Un po' più complessa è, invece, la situazione relativa all'utilizzo della directory incoming da parte degli utenti. La directory in questione è di proprietà dell'utente root e del gruppo debarchiver. Per abilitare un utente ad utilizzare il sistema, quindi, è necessario aggiungerlo al gruppo:

# adduser nomeutente debarchiver

Utilizzo Reale

Due esempi relativi alla configurazione di un server web (Apache) e di un server FTP anonimo (vsftpd) per l'accesso al repository.

Server Web

La configurazione di un server web è molto semplice e la si può ricondurre a due situazioni particolari:

  • configurazione come dominio di 3° livello (Es. http://debian.dominio.it)
  • configurazione come directory in un dominio esistente (Es. http://www.dominio.it/debian)

Dominio di 3° livello

La configurazione di un dominio di 3° livello dedicato al repository è una scelta molto comoda, secondo me.

È sufficiente, infatti, creare un semplice VirtualHost (Dettagli Apache1.3 Apache2.0) in cui viene indicata come DocumentRoot la directory /var/lib/debarchiver.

Esempio:

NameVirtualHost *:80

<VirtualHost *:80>
    ServerName repos.dominio.it
    DocumentRoot /var/lib/debarchiver
    <Directory />
        Options Indexes FollowSymLinks
    </Directory>
</VirtualHost>

ed abilitarlo (rimando alla documentazione ufficiale del proprio server web).

Directory in un Dominio

Questa configurazione è senza dubbio la più semplice. Si fa uso della direttiva Alias (Documentazione Ufficiale Apache1.3 - Apache2.0) nel modo seguente:

Supponendo di voler rendere accessibile il repository in http://www.dominio.it/debian è sufficiente aggiungere, nella configurazione del VirtualHost in questione

Alias /debian /var/lib/debarchiver
Info.png Nota:
per rendere sfogliabile il repository è consigliabile aggiungere, dopo la dichiarazione precedente, un pezzo di codice simile al seguente:
<Directory /debian>
    Options Indexes FollowSymLinks
</Directory>
qui sono disponibili maggiori dettagli a rigaurdo


Server FTP

Come server FTP viene preso in considerazione proftpd, visto che utilizza una configurazione molto simile a quella di Apache.

Dominio di 3° livello

Un esempio di configurazione (da inserire all'interno di /etc/proftpd.conf) per l'accesso al repository tramite il protocollo ftp:

<VirtualHost repos.dominio.it>
  ServerName			"Repository di dominio.it"
  MaxClients			10
  MaxLoginAttempts		1

  DeferWelcome			on


  <Limit LOGIN>
    DenyAll
  </Limit>

  <Directory />
    <Limit WRITE DIRS>
      DenyAll
    </Limit>
  </Directory>
 </Anonymous>
</VirtualHost>

Gestione del Repository

Upload dei pacchetti

È utile ricordare che esistono dei tool per eseguire correttamente l'upload dei pacchetti.

È necessario, infatti, seguire una procedura particolare: il sistema utilizza i file con estensione changes come file di lock. Quando si caricano dei pacchetti, il file .changes deve essere l'ultimo ad essere caricato. L'analisi dei pacchetti, infatti, verrà eseguita solo quando questo file sarà presente.

I tool disponibili sono:

Rimozione di uno o più pacchetti

Debarchiver non supporta la rimozione automatizzata di uno o più pacchetti, operazione che dovrà essere compiuta, quindi, a mano.

Supponendo di avere un pacchetto di nome kpakketto dovremo seguire questa procedura:

  • eliminazione manuale di tutte le occorrenze di kpakketto:
     # rm -f `find /var/lib/debarchiver/dists/ -iname "kpakketto*"`
  • ricostruzione del repository:
    $ su debarchiver -c "debarchiver -so --autoscanall --dl 6" 


Conclusione

Debarchiver offre un comodo e funzionale strumento per la gestione automatizzata di un repository Debian di tutto rispetto. Inoltre implementa correttamente la struttura di un repository Debian; una scelta obbligata, insomma, quando si devono gestire un numero di pacchetti maggiore di 3-4 senza dover preoccuparsi delle vecchie versioni (che vengono automaticamente rimosse). Inoltre la flessibilità e la possibilità di avere più suddivisioni (oltre alle classiche stable, testing e unstable) lo rende perfetto per repository particolari (per i backport, ad esempio).




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