Ethernet Bridging: differenze tra le versioni

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{{Versioni compatibili|Lenny|Squeeze|Wheezy|}}
== Introduzione ==
== Introduzione ==



Versione delle 22:07, 31 mag 2011

Edit-clear-history.png Attenzione. Questa guida è da considerarsi abbandonata, per via del tempo trascorso dall'ultima verifica.

Potrà essere resa obsoleta, previa segnalazione sul forum, se nessuno si propone per l'adozione.


Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Debian 5 "lenny"
Debian 6 "squeeze"
Debian 7 "wheezy"

Introduzione

Un bridge, o ponte, con schede di rete può avere svariate finalità e motivazioni. Per quanto riguarda questa guida ci si limiterà al semplice caso di due schede di rete "collegate" al fine di emulare uno switch.

Perché emulare uno switch invece che utilizzarne uno vero e proprio complicandosi così la vita? Perché per esempio si ha a disposizione un computer sempre acceso ed un paio di schede di rete. Nel mio caso specifico si tratta di un piccolo server collocato in un locale usato poco di frequente ed in cui arriva un singolo cavo di rete; al fine di rendere disponibile il collegamento ad internet anche per PC portatili eventualmente presenti nel medesimo locale la soluzione bridge di rete mi ha permesso di evitare l'acquisto di uno switch. In sintesi in una scheda di rete ho collegato il cavo della mia LAN e nell'altro un cavo connesso ad un access point wireless; quest'ultimo viene collegato solo quando necessario.

Installazione

Per creare il suddetto ponte ho usato l'applicativo bridge-utils

# apt-get install bridge-utils
Warning.png ATTENZIONE
in linea generale si sconsiglia di configurare un bridge di rete da remoto, poiché è possibile perdere la connessione col computer prima di aver

eseguito tutti i comandi. Non è possibile configurare più di un bridge direte per computer.


Creazione di un ponte temporaneo

Posto di avere due schede di rete eth0 e eth1 digitare da terminale i seguenti comandi:

# ifconfig eth0 0.0.0.0
# ifconfig eth1 0.0.0.0
# brctl addbr ponte
# brctl addif ponte eth0
# brctl addif ponte eth1

Le prime due righe servono a "deconfigurare" le interfaccie eth0 e eth1, la terza crea l'interfaccia virtuale di nome ponte e le ultime due specificano le interfacce fisiche che comporranno quella virtuale di nome ponte. A questo punto se lo si desidera è possibile configurare l'interfaccia virtuale ponte come se fosse una normalissima interfaccia fisica. Si noti che evitando di configurare l'interfaccia ponte il computer risulterà irraggiungibile dalla propria LAN, pur permettendo le connessioni da parte di tutti gli altri dispositivi di rete.

Per una configurazione statica digitare qualcosa del tipo:

# ifconfig ponte 192.168.X.Y netmask 255.255.255.0
# route add default gateway 192.168.X.Z

Per una configurazione dinamica invece:

# dhclient ponte

A prescindere che lìinterfaccia ponte sia stata o meno configurata deve essere attivata col comando:

# ifconfig ponte up

Per distruggere il ponte appena creato:

# ifconfig ponte down
# brctl delbr ponte0

Creazione di un ponte permanente

Editare il file /etc/network/interfaces digitando per esempio:

# nano /etc/network/interfaces

Eliminare o commentare le configurazioni delle interfacce eth0 ed eth1 già presenti.

Nel caso di configurazione dinamica includere quanto segue:

auto ponte
iface ponte inet dhcp
bridge_ports eth0 eth1
iface eth0 inet static
address 0.0.0.0
iface eth1 inet static
address 0.0.0.0

Nel caso di configurazione statica invece:

auto ponte
iface ponte inet static
address 192.168.X.Y
netmask 255.255.255.0
network 192.168.X.0
broadcast 192.168.0.255
gateway 192.168.X.Z
bridge_ports eth0 eth1

Per rendere operativo il ponte digitare:

# /etc/init.d/networking restart

o eventualmente riavviare il computer.

Qualora si volesse impostare insieme al ponte e senza ulteriori script una scheda wifi che facesse da access point (sempre che sia presente nel computer ovviamente) sarebbe sufficiente aggiungere in coda alle precedenti due configurazioni la seguente riga (opzione da me non testata):


pre-up iwconfig wlan0 mode master essid ''myESSID''

dove wlan0 andrebbe sostituito col nome del proprio dispositivo di rete e myESSID con l'SSID della propria rete wireless.

Riferimenti Esterni


--Wtf 22:36, 31 mag 2011 (CEST)