CNTLM: differenze tra le versioni

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== Configurazione ==
== Configurazione ==
=== Modifica iniziale di ''cntlm.conf'' ===


Configurare CNTLM non è di per se difficile una volta capita la logica di fondo, purtroppo la documentazione esistente è (al momento in cui questa guida viene scritta) piuttosto lacunosa nello spiegare alcune opzioni e aspetti.
Configurare CNTLM non è di per se difficile una volta capita la logica di fondo, purtroppo la documentazione esistente è (al momento in cui questa guida viene scritta) piuttosto lacunosa nello spiegare alcune opzioni e aspetti.
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Listen 3128
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=== Test di cntlm e calcolo hash password ===


A questo punto avviare il proxy in modalità test digitando quanto segue:
A questo punto avviare il proxy in modalità test digitando quanto segue:
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* password
* password
Si noti che server vecchi potrebbero utilizzare protocolli di autenticazione più vecchi (e meno sicuri) di NTLMv2, in tal caso l'output del precedente comando potrebbe essere significativamente diverso da quello indicato.
Si noti che server vecchi potrebbero utilizzare protocolli di autenticazione più vecchi (e meno sicuri) di NTLMv2, in tal caso l'output del precedente comando potrebbe essere significativamente diverso da quello indicato.
È possibile ottenere un elenco di tutti e tre i possibili sistemi di cifratura digitando:
 
==== Note sugli altri metodi di cifratura e di autenticazione ====
 
È possibile ottenere manualmente un elenco di tutti e tre i possibili hash digitando:
<pre># cntlm -H -u ''mia_utenza'' -d ''AZIENDA''</pre>
<pre># cntlm -H -u ''mia_utenza'' -d ''AZIENDA''</pre>
Che resituirà qualcosa di simile a:
Che resituirà qualcosa di simile a:

Versione delle 14:24, 17 feb 2015

Debian-swirl.png Versioni Compatibili

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Introduzione

CNTLM è un proxy di autenticazione molto utile quando il proprio computer si trova dietro un firewall windows che richiede all'utente di autenticarsi per poter "accedere ad internet". Sebbene alcuni programmi, come i browser più noti, implementino nativamente un sistema per dialogare con proxy di qualsiasi natura, molti altri o non hanno proprio alcun modo per interfacciarsi con un proxy, oppure semplicemente inviano degli hedears che vengono rifiutati dal proxy windows. Un altro motivo per usare cntlm consiste nella possibilità di specificare la password in forma cifrata e non in chiaro, come di solito avviene per esempio in APT, dove l'unico modo di specificare username e password è insieme all'indirizzo del proxy nella forma http://username:password@indirizzo_proxy:porta/.

Installazione

CNTLM è disponibile direttamente da repository ufficiali, quindi è per esempio sufficiente digitare:

# aptitude install cntlm

Configurazione

Modifica iniziale di cntlm.conf

Configurare CNTLM non è di per se difficile una volta capita la logica di fondo, purtroppo la documentazione esistente è (al momento in cui questa guida viene scritta) piuttosto lacunosa nello spiegare alcune opzioni e aspetti.

Per prima cosa si consiglia di terminare l'esecuzione del demone cntlm, poiché è preferibile eseguire inizialmente cntlm direttamente da riga di comando in modo da poter registrare log specifici e aumentare il numero di informazioni fornite dal proxy. Per terminare cntlm digitare:

# /etc/init.d/cntlm stop

Fare una copia del file di configurazione orginale, ad esempio:

# cp /etc/cntlm.conf /etc/cntlm_conf.bak

Quindi editarlo avendo cura di commentare tutte le righe AD ESCLUSIONE di quelle relative alla porta da usare e agli indirizzi da non passare a cntlm:

# List addresses you do not want to pass to parent proxies
# * and ? wildcards can be used
#
NoProxy		localhost, 127.0.0.*, 10.*, 192.168.*

...

# Specify the port cntlm will listen on
# You can bind cntlm to specific interface by specifying
# the appropriate IP address also in format <local_ip>:<local_port>
# Cntlm listens on 127.0.0.1:3128 by default
#
Listen		3128

Test di cntlm e calcolo hash password

A questo punto avviare il proxy in modalità test digitando quanto segue:

# cntlm -I -u ''mia_utenza'' -d ''AZIENDA'' -M http://www.google.it ''IP_proxy:porta''

Dove:

  • mia_utenza è l'utenza abilitata ad accedere al server proxy di windows;
  • AZIENDA è il dominio cui appartiene la sopracitata utenza;
  • IP_proxy:porta è l'indirizzo del server proxy windows.
  • I è un opzione che abilita l'immissione della password utente direttamente da terminale, senza cioè doverla specificare in chiaro nella riga di comando (tramite l'opzione -p).

Una volta specificata la password si dovrebbe ottenere una risposta simile alla seguente:

Config profile  1/4... OK (HTTP code: 200)
----------------------------[ Profile  0 ]------
Auth            NTLMv2
PassNTLMv2      FAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKE
------------------------------------------------

Dove FAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKE è un hash generato in funzione di:

  • nome utente
  • dominio
  • password

Si noti che server vecchi potrebbero utilizzare protocolli di autenticazione più vecchi (e meno sicuri) di NTLMv2, in tal caso l'output del precedente comando potrebbe essere significativamente diverso da quello indicato.

Note sugli altri metodi di cifratura e di autenticazione

È possibile ottenere manualmente un elenco di tutti e tre i possibili hash digitando:

# cntlm -H -u ''mia_utenza'' -d ''AZIENDA''

Che resituirà qualcosa di simile a:

PassLM          FAK3FAK3FAK3FAK3FAK3FAK3FAK3FAK3
PassNT          F@KEF@KEF@KEF@KEF@KEF@KEF@KEF@KE
PassNTLMv2      FAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKEFAKE    # Only for user 'mia_utenza', domain 'AZIENDA'
Info.png Importante
Il precedente comando calcola solo gli hash della password, NON testa in alcun modo il funzionamento di cntlm. Per testarne il funzionamento è necessario usare l'opzione -M seguita da un indirizzo internet valido

Come specificato nel manuale di cntlm esistono diversi protocolli di autenticazione ciascuno dei quali sfrutta da uno a due sistemi di cifratura:

Auth         |  Requires
-------------+-----------------
NTLMv2       |  PassNTLMv2
NTLM2SR      |  PassNT
NT           |  PassNT
NTLM         |  PassNT + PassLM
LM           |  PassLM

Nella colonna Auth viene indicata la sigla del protocollo di autenticazione, mentre nella colonna requires la sigla dei metodi di cifratura usati per cifrare la password utente (i protocolli sono ordinati in funzione del grado di sicurezza offerto, dove NTLMv2 è il più recente e il più sicuro). Come si vede tutti i protocolli di autenticazione, ad eccezione di NTLM, richiedono un solo sistema di cifratura.

Warning.png ATTENZIONE
PassNT e PassLM cifrano la password senza tenere conto di nome utente e dominio, mentre come già scritto PassNTLMv2 sfrutta anche i suddetti parametri. Ne consegue che gli hash PassNT e PassLM di una certa password sono sempre i medesimi a prescindere dal nome utente e dal dominio specificato, mentre nel caso di PassNTLMv2 cambia in funzione del loro valore





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