Aptitude: differenze tra le versioni

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L'installazione dei driver proprietari NVIDIA su Debian si pu� fare in due modi, e in entrambi i casi e' molto semplice.
== Introduzione ==


Il primo metodo prevede di utilizzare l'installer automatico fornito da Nvidia: si tratta di uno script per la shell che tramite un menu ci guida nell'installazione. Questo metodo, per quanto semplice e funzionale, ha uno svantaggio: aggira il sistema di gestione dei pacchetti (APT nel caso di Debian, ma anche qualunque altro), con il risultato che questo non sapr� mai dell'esistenza del modulo e non potr� aiutarci nella gestione di eventuali dipendenze o conflitti con altri pacchetti.
Questa guida è dedicata all'uso di Aptitude.


Il secondo metodo utilizza un tool specifico di Debian: module-assistant. Module-assistant � un programma che permette di automatizzare la compilazione di molti moduli proprietari, e la creazione di pacchetti .deb contenenti i moduli compilati, per la successiva installazione tramite APT. Lo svantaggio di questo metodo � che i nuovi pacchetti per module-assistant arrivano sempre con qualche giorno di ritardo rispetto all'installer, come � ovvio che sia.  
Il completissimo '''manuale utente di Aptitude''' in formato html si può trovare in <tt>/usr/share/doc/aptitude/html/en/index.html</tt>, installando il pacchetto <tt>aptitude-doc-en</tt>. Purtroppo il manuale è solo in inglese.


Si raccomanda di usare <b>uno solo</b> dei due metodi proposti.
== Cos'è Aptitude ==


= Metodo 1: l'installer Nvidia =
Aptitude è un frontend per la gestione avanzata dei pacchetti di una distribuzione Debian, ma risulta valida per tutte le distribuzioni che supportano APT (http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/ch-distros.it.html).
== Occorrente ==
Ecco di cosa abbiamo bisogno per l'installazione:
* Headers del kernel che stiamo utilizzando (occhio alle subversion, per controllare si pu� usare <tt>uname -r</tt>) o, in alternativa, i sorgenti dello stesso kernel (gli headers fanno parte dei sorgenti, ed esistono come pacchetto indipendente solo ed esclusivamente per poter compilare moduli fuori dal kernel senza dover scaricare tutto il kernel)
* Driver corretto per la nostra architettura scaricabile da [http://www.nvidia.com www.nvidia.com]


== Cosa fare ==
Aptitude è ormai lo strumento preferenziale per l'amministrazione dei pacchetti su Debian, in quanto non solo raggruppa in un unico semplice programma le funzionalità di molti tool (apt-get, apt-cache ...) ma anche perchè permette di gestire in modo molto più facile (ed efficace) situazioni complesse (dipendenze, dipendenze inverse, rimozione pacchetti non utilizzati, ecc ...).
Prima di tutto occorre chiudere X. Non basta fare logout, bisogna proprio killare il server grafico: se avete installato un desktop manager, per esempio kdm, andate in una console non grafica (per es. con <tt>Ctrl+lt+F1</tt>), e usate, da root:
 
<pre>
Aptitude è un frontend a dpkg esattamente come apt-get, che sembra essere destinato a sostituire integralmente lo stesso [[Introduzione_all%27_Apt_System | apt-get (e affini)]], tanto che nelle release notes di Sarge si legge:
# /etc/init.d/kdm stop
 
</pre>
{{Box|Citazione:|Il metodo di aggiornamento raccomandato fra le release Debian GNU/Linux prevede l'utilizzo dello strumento di gestione dei pacchetti aptitude. Tale strumento rende le decisioni riguardanti le installazioni dei pacchetti più sicure che l'esecuzione diretta di apt-get.}}
 
e anche:
 
{{Box|Citazione:|Test di aggiornamento hanno mostrato che la versione di sarge di aptitude è migliore sia di apt-get sia della versione di woody di aptitude nella risoluzione di dipendenze complesse durante un aggiornamento.}}
 
Si può utilizzare Aptitude in due modi: da linea di comando, cioè come apt-get (la sintassi e le opzioni sono identiche, o quasi), oppure tramite l'interfaccia visuale basata sulle librerie ncurses.
 
L'interfaccia visuale verrà trattata più diffusamente, perchè si ritiene che sia uno strumento fondamentale per la gestione dei pacchetti e soprattutto per la diagnostica e la risoluzione degli eventuali problemi riscontrati.
 
{{Box|Prima di iniziare|Prima di iniziare a mettere le mani sulla tastiera, notiamo che aptitude, a differenza della maggior parte delle opzioni di apt-get, si può lanciare anche con i diritti di utente comune.
 
Poiché per l'effettiva installazione o rimozione dei pacchetti è necessario possedere i diritti di root, è possibile e caldamente consigliato usare questa possibilità per effettuare qualunque prova, visto che non si sarà in grado di modificare neanche una virgola del sistema prima di aver inserito la password di root.}}
 
== Uso da linea di comando ==
 
Anche dalla linea di comando l'uso di aptitude è molto semplice e comodo. Si usa in genere la seguente forma:
 
aptitude azione [argomenti...]
 
''azione'' dice ad aptitude quale azione svolgere; i rimanenti argomenti dipendono dall'azione scelta e consistono tipicamente in una lista di nomi di pacchetti.
 
Le azioni più importanti sono:
 
; <tt>aptitude update</tt> : aggiorna la lista dei pacchetti (come premere ''''u'''' dall'interfaccia visuale o come <tt> apt-get update</tt>)
 
; <tt>aptitude upgrade</tt> : aggiorna tutti i pacchetti aggiornabili senza che nascano conflitti. Se l'aggiornamento di un pacchetto causa un conflitto il pacchetto non viene aggiornato (piuttosto che, ad esempio, rimuovere i pacchetti che generano il conflitto)
 
; <tt>aptitude dist-upgrade</tt> : anche questo comando aggiorna tutti i pacchetti, ma è più aggressivo nella risoluzione delle dipendenze: nouvi pacchetti saranno installati e altri rimossi, fino a quando tutte le dipendenze non saranno soddifatte. Questo comando potrebbe fare cose non desiderate (come, appunto, installare nuovi pacchetti o rimuoverne altri) quindi deve essere usato con cautela.
 
; <tt>aptitude [ install | remove | purge | reinstall ] pkg1 [pkg2...]</tt>: questi comandi installano, rimuovono o fanno il ''purge'' (eliminazione anche dei file di configurazione) dei pacchetti specificati.
 
; <tt>aptitude search espressione1 [espressione2...]</tt>: mostra su terminale i pacchetti che contengono nel nome una delle espressioni fornite. Le espressioni possono essere semplici stringhe o anche espressioni più complesse ("Search Patterns").
 
; <tt>aptitude show pkg1 [pkg2...]</tt> : mostra su terminale le informazioni di ogni pacchetto specificato.
 
I comandi che installano, aggiornano o rimuovo pacchetti accettano tutti il parametro "-s" che stà per "simula". Quando viene passato "-s" nella linea di comando, aptitude svolge tutte le azioni che svolgerebbe normalmente, ma non scarica o installa/rimuove effettivamente nessun file.
 
==Interfaccia grafica==
 
=== Descrizione dell'interfaccia grafica ===
La prima schermata che aptitude ci presenta, dopo che l'abbiamo lanciato da linea di comando, e dopo il caricamento delle informazioni attuali sui pacchetti ("caricamento della cache"), è divisa orizzontalmente in due parti.
 
Nella parte superiore troviamo una zona a sfondo blu con un menù che propone diverse opzioni, e una zona a sfondo nero in cui si vede l'albero dei pacchetti disponibili, classificati in base al loro stato (installati, non installati, ecc.).
 
Per vedere il contenuto di uno dei rami usiamo le frecce "su" e "giu" fino a selezionare la riga corrispondente e premiamo invio. Sotto al ramo in questione ora abbiamo dei sottorami, e premendo invio sui vari sottorami si accede allo stesso modo ai sotto-sottorami e così via, fino ad arrivare ai pacchetti.


Ora, controllate (con <tt>ls -l</tt>) che il link <tt>/usr/src/linux</tt> punti agli headers del kernel in funzione o ai sorgenti, che per� <b>devono</b> essere configurati esattamente come il nostro kernel corrente.
La parte inferiore è invece dedicata alla descrizione del pacchetto attualmente selezionato. Alcuni pacchetti, per esempio k3b, hanno una descrizione molto lunga: premendo TAB e usando le frecce è possibile leggerla tutta.  


Per fare un esempio supponiamo di aver installato il .deb dei sorgenti, e di doverli quindi confgurare:
Ogni riga che mostra il nome di un pacchetto riporta anche molte informazioni.
Per esempio, riporto lo stato di alcuni pacchetti nel mio sistema (nota: il mio sistema è una sarge, ma ho installato diversi pacchetti da testing e anche alcuni da unstable. Per informazioni sul pinning vedere [[APT_uso_avanzato:_mixare_releases_diverse | APT uso avanzato: mixare releases diverse ]]):
<pre>
<pre>
$ cd /usr/src
stato    nome                vers. attuale    vers. aggiornata
$ tar xvfj linux-source-xxx
 
$ cd linux-source-xxx
i        aptitude            0.2.15.9-2      0.2.15.9-2
$ cp /boot/config-`uname -r` .config
i        amule                2.0.3-3          2.0.3-4
$ make oldconfig
i A      amule-common        2.0.3-3          2.0.3-4
c        hotplug              <nessuna>        0.0.200403
p        apmd                <nessuna>        3.2.2-3
</pre>
</pre>


dopo di che l'unica cosa da fare � andare nella directory dove abbiamo salvato il driver nvidia e dare il comando:
Possiamo vedere che:
*aptitude è installato ed è alla versione più recente
*amule è installato ma è aggiornabile alla versione 2.0.3-4
*amule-common è installato per soddisfare una dipendenza (<tt>A</tt>), cioè solo a causa di un pacchetto che dipende da lui (amule). Anch'esso è aggiornabile
*hotplug non è installato, ma quando l'ho cancellato ho scelto di mantenere i file di configurazione (<tt>c</tt>)
*apmd non è installato (<tt>p</tt>), oppure è stato cancellato con l'opzione "purge" (comando: "_"): lo stato risultante è il medesimo


<pre># sh NVIDIA-*</pre>
Tramite semplici comandi si possono visualizzare molte altre informazioni. I comandi principali sono:
; v: visualizza le versioni disponibili per il pacchetto
; d: visualizza le dipendenze del pacchetto
; r: visualizza i pacchetti che dipendono dal pacchetto selezionato (dipendenze inverse)
; C: scarica da internet e visualizza il changelog del pacchetto
; q: chiude la schermata attuale e passa a quella precedente


dove <tt>NVIDIA-*</tt> � il nome del driver che abbiamo scaricato.
Per una lista completa vedere la guida online con "?".


Comparir� un menu interattivo che ci guider� nell'installazione, dove dovremo rispondere alle domande dicendo che vogliamo installare il driver.
Ora premiamo invio su di un pacchetto: ci appare la schermata relativa al pacchetto, con la descrizione completa e molte altre informazioni, organizzate ad albero come abbiamo già visto. Se ci interessa qualche informazione in più su uno dei pacchetti che troviamo in questa schermata, lo selezioniamo e premiamo invio: appaiono le versioni disponibili del pacchetto. Se selezioniamo una delle versioni e premiamo invio ci ritroviamo nella schermata informativa di quel pacchetto. Fate attenzione perchè in questo modo si può perdere facilmente l'orientamento.
Torniamo alla vista dell'albero dei pacchetti premendo "q" tante volte quanto serve (se vi sbagliate e lo premete una volta in più, aptitude vi chiede se volete uscire dal programma: per il momento dite di no ;-)).


{{Warningbox|Potreste aver gi� installato un driver NVIDIA, in questo caso:
=== Riassunto principali comandi ===
#Se lo avete installato voi, allora questa guida non vi server perche sapete gi� come fare :)
#Se ve lo ha installato un'altra persona, allora potete tranquillamente dire all'installer di sovrascriverlo se state installando una versione piu aggiornata.}}


Il nuovo installer permette l'aggiornamento automatico di <tt>xorg.conf</tt>. Potete farlo anche a mano, semplicemente editando il file <tt>/etc/X11/xorg.conf</tt> come indicato nella sezione successiva.
; <tt>u</tt>  ''(minuscolo)'': aggiorna la lista dei pacchetti.
; <tt>+</tt>: marca il pacchetto selezionato per l'installazione o l'aggiornamento.
; <tt>-</tt> ''(segno meno)'': marca il pacchetto selezionato per la rimozione.
; <tt>_</tt> ''(underscore)'': marca il pacchetto selezionato per la rimozione, eliminado tutti i file di configurazione (''purge'').
; <tt>U</tt>  ''(maiuscolo)'': marca per l'aggiornamento tutti i pacchetti per cui sia disponibile una nuova versione.
; <tt>=</tt> : mette in '''hold''' il pacchetto selezionato. Questo vuol dire che il pacchetto non verrà aggiornato ache se una nuova versione è disponibile e si seleziona di aggiornare i pacchetti (ad esempio con '''<tt>U</tt>''').
; <tt>C</tt> ''(maiuscolo)'': scarica e mostra il changelog del pacchetto selezionato.


Dopo aver installato il driver per il kernel � opportuno installare i driver (sempre proprietari) per xfree/xorg, e anche il tool grafico per configurarli:
{{Box|Nota|Dopo aver premuto uno dei comandi '''<tt>+</tt>''', '''<tt>-</tt>''', '''<tt>_</tt>''' o '''<tt>U</tt>''' bisognerà premere due volte '''g''' per eseguire le azioni richieste: dopo la prima volta verrà visualizzata il lista dei pacchetti installati/aggiornati/rimossi/mantenuti, dopo il secondo '''g''' verranno eseguite le operazioni richieste.}}
<pre>
# aptitude install nvidia-glx nvidia-settings
</pre>
ricordate che molte delle impostazioni che potete modificare con <tt>nvidia-settings</tt> necessitano del riavvio della sessione per avere effetto.


=== Esempio: aggiornare i pacchetti ===


In fine possiamo far ripartire il server grafico, sempre nell'ipotesi che usiate kdm:
Per la descrizione dell'utilizzo di aptitude useremo come esempio una sessione reale, in cui vengono svolte alcune normali operazioni di aggiornamento e amministrazione dei pacchetti.
<pre>
# /etc/init.d/kdm start
</pre>


== Verifica ==
Per prima cosa, nella nostra sessione di amministrazione, aggiorniamo le informazioni sui pacchetti disponibili. Con apt-get avremmo digitato <tt>apt-get update</tt>, mentre in aptitude è sufficiente premere "u".


Per verificare velocemente se tutto funziona, e ottenere anche un valore indicativo dell'aumento di prestazioni ottenuto potete usare glxgears, da lanciare in un terminale.  
Fate attenzione perchè aptitude non chiede conferma dopo che avete impartito un comando, quindi non digitate nulla senza prima essere sicuri/e di cosa state per fare.


Glxgears � un semplicissimo programma che produce in una finestra l'animazione di tre ruote dentate che girano, e nel frattempo conta quanti frame al secondo riesce a generare il vostro sistema. Non � pensato per effettuare un vero benchmark, ma � solo un test indicativo, e i suoi risultati dipendono vistosamente dal carico presente sulla CPU, quindi per ottenere indicazioni attendibili evitate di lanciarlo mentre la CPU sta facendo altre cose.
Dopo aver fatto l'update potremmo trovare una, due, o tre voci nuove nell'albero dei pacchetti: "Aggiornamenti di sicurezza", "Pacchetti aggiornabili", e "Pacchetti nuovi". Per fare scomparire le prime due è necessario aggiornare tutti i pacchetti contenuti nei rispettivi rami, mentre per far sparire la terza è sufficiente premere "f" (forget).


= Metodo 2: module-assistant =
Una buona regola per l'amministratore è quella di far sì che alla fine dell'aggiornamento queste tre voci non siano presenti. Se ci sono dei pacchetti che risultano aggiornabili, ma che non volete aggiornare, probabilmente dovreste bloccarli alla versione desiderata con "=", oppure dovreste leggere la guida già citata sul pinning.
== Occorrente ==
Per usare questo motodo � sufficiente una connessione ad internet, oltre, ovviamente, a module-assistant: se non l'abbiamo:
<pre># aptitude install module-assistant</pre>


== Cosa fare ==
Ora torniamo ai pacchetti mostrati prima e supponiamo di voler aggiornare amule: lo selezioniamo e premiamo "+". Questo marcherà in verde, cioè per l'installazione, sia amule che amule-common.
Come per l'altro metodo, bisogna fermare il server grafico, e poi non dobbiamo fare altro che lanciare module-assistant:
<pre># m-a</pre>


il quale ci mostra un menu grafico tramite il quale dobbiamo, nell'ordine:
Poi però ci viene un'idea migliore, e decidiamo di aggiornare tutti i pacchetti aggiornabili, quindi digitiamo "^" per risalire al ramo superiore della vista, finché arriviamo a <tt>Pacchetti installati</tt> poi usiamo la freccia in alto e se necessario risaliamo ancora ai rami superiori finchè non arriviamo a <tt>Pacchetti aggiornabili</tt> e qui premiamo "+". Questo marcherà per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili :-D
* aggiornare la lista dei pacchetti disponibili
* preparare il sistema per la compilazione
* selezionare il modulo da compilare dalla lista fornita
* compilare
* installare il pacchetto ottenuto


il tutto senza uscire da module-assistant.


nota: module-assistant si occupa automaticamente di installare un compilatore se non l'avete, e anche gli headers del kernel. Se possedete gi� gli headers giusti, o anche l'intero kernel (che, ricordo, deve essere configurato esattamente come il vostro kernel), � sufficiente controllare di avere impostato il link simbolico <tt>/usr/src/linux</tt> in modo che punti agli headers o ai sorgenti:
== Risolvere eventuali problemi con delle dipendenze ==
<pre>ln -s /usr/src/linux-headers-xxx /usr/src/linux</pre>


Ora bisogna modificare xorg.conf, nella sezione "Device", in modo che nella riga "Driver" sia scritto <tt>'''nvidia'''</tt> (di solito al posto di <tt>'''nv'''</tt> o <tt>'''vesa'''</tt>), inoltre bisogna sostituire, nella sezione "Module", le righe
Dopo aver marcato per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili, aptitude ci segnala nella zona blu che c'è un pacchetto "errato" cioè con problemi di dipendenze. Senza battere ciglio premiamo "b" e leggiamo:
<pre>
<pre>
Load   "dri"
iB      udev          0.070   0.074
Load    "GLcore"
</pre>
</pre>
con la riga
dove "B" significa "con errori", e sotto si legge:
<pre>
<pre>
Load    "glx"
Alcune dipendenze di udev non sono soddisfatte:
 
  *udev è in conflitto con module-init-tools (< 3.2pre9-1)
</pre>
</pre>
premiamo invio su udev, e ci appare la schermata con tutte le informazioni su udev stesso, comprese le dipendenze: selezioniamo module-init-tools e premiamo invio. Ora ci appaiono tutte le versioni disponibili di module-init-tools, tra cui vediamo che è presente la 3.2pre9-1: non ci resta che selezionarla e marcarla per l'installazione :-D.


dopo di che non resta che installare i driver per xfree/xorg e il tool grafico per configurarli, e poi si pu� lanciare X:
Quello che è successo è semplicemente che nel mio sistema udev è in testing, e fino alla versione 0.070 funzionava bene con module-init-tools-3.2pre1-2, che invece è in stable. Aggiornando tutto abbiamo marcato per l'installazione il nuovo udev, versione 0.074, che però dipende da module-init-tools >= 3.2pre9-1. Poiché questo pacchetto è in testing, APT non ha potuto risolvere la dipendenza automaticamente: se un pacchetto è in una distribuzione (e APT è configurato nel modo giusto) non verrà mai passato ad un'altra, a meno che non siamo noi a farlo manualmente.
<pre>
 
# aptitude install nvidia-glx nvidia-settings
Si prega di notare che questo comportamento non è un bug, ma una cosa voluta: APT ha ricevuto un comando ambiguo e lo segnala generando un errore, proprio come noi ci aspettiamo da lui ;-).
# /etc/init.d/kdm start
 
</pre>
In effetti, i reali colpevoli della generazione dell'errore siamo noi. Infatti, per permettere ad APT di gestire correttamente delle dipendenze in testing, dobbiamo semplicemente usare "testing" come distribuzione predefinita.
 
Ricordate che abbiamo lanciato aptitude semplicemente con il comando "aptitude"? e ricorderete anche che il mio sistema è una sarge (stable). Questo equivale a lanciare aptitude con il comando "aptitude -t stable", da cui il nostro problema.
 
Se avessimo usato "aptitude -t testing" aptitude avrebbe risolto correttamente la dipendenza, ma attenzione: in questo modo diciamo ad aptitude che testing è la nostra release predefinita (che non è vero) e lui ci mostrerà come aggiornabili tutti i pacchetti che lo sono in testing, cioè anche tutti quelli in stable (come peraltro ci aspettiamo che faccia ;-)).
 
Il fatto è che aptitude, per quanto avanzato, ancora non legge il pensiero dell'amministratore, e fa solo il suo mestiere: prende tutte le decisioni ovvie autonomamente, e genera un errore quando non sa cosa decidere.
 
 
==Cercare un pacchetto==
 
Ora supponiamo di voler vedere se in debian c'è qualche programma per la gestione dei contenuti, e l'acronimo in inglese è "cms". Per fare questo possiamo usare le funzioni di ricerca di aptitude: per prima cosa digitiamo <tt>'''/'''</tt> per la ricerca della stringa "cms" nei nomi dei pacchetti.
 
Ora però ci viene in mente che un cms non contiene necessariamente la stringa "cms" nel nome, quindi facciamo, con la stessa stringa, una ricerca nelle descrizioni dei pacchetti: digitiamo ancora <tt>'''/'''</tt> e inseriamo "<tt>~dcms</tt>". Aptitude ci mostra il primo risultato della ricerca, per vedere i risultati successivi premiamo <tt>'''n'''</tt>, e per tornare indietro nella lista <tt>'''\'''</tt>.
 
Per '''L'''imitare la lista dei pacchetti visualizzati possiamo usare il comando <tt>'''l'''</tt>, che si usa allo stesso modo di <tt>'''/'''</tt> ma mostra tutti e soli i pacchetti corrispondenti alla ricerca, organizzati ad albero nel modo che abbiamo già visto.
 
=== Ricerca avanzata ===
Aptitude supporta numerose opzioni di dicerca come il precedente <tt>~d</tt> per cercare una stringa nelle descrizioni. La stringa di ricerca può inoltre essere una [[REGEXP]] (espressione regolare). Queste opzioni possono essere usate indifferentemente da linea di comando (dopo <code>search</code>) che dall'interfaccia grafica (premendo <tt>'''/'''</tt> oppure <tt>'''l'''</tt>).
 
Di seguito si riporta qualche esempio. fare riferimento alla guida di aptitude citata all'inizio per i dettagli.
 
Volete sapere quali pacchhetti di gnome 2.14 son entrati in etch? Semplice:
 
  $ aptitude search gnome~V2.14
 
Il seguente comando cerca invece i pacchetti che contengono <tt>editor</tt> nella descrizione e che appartongono alla sezione <tt>sound</tt>:
 
  $ aptitude search ~deditor~ssound
 
== Personalizzare la visualizzazione dei pacchetti ==
 
Con aptitude è possibile personalizzare sia i campi visualizzati nella lista dei pacchetti, sia il raggruppamento in sezioni e sotto-sezioni.
 
=== Personalizzare il raggruppamento in sezioni ===
 
Le sezioni nelle quali sono raggruppati i pacchetti quando si avvia Aptitude (e non solo) sono generate dinamicamente da un insieme di regole separate da virgola. E' possibile vedere e modificare le regole che generano la vista attuale premendo ''''G''''.
 
Le regole vengono elaborate in sequenza dalla prima all'ultima
 
Vediamo alcune regole:
 
; <tt>filter(missing)</tt> : non visualizza i pacchetti che esistono solo nelle dipendenze di un altro pacchetto.
 
; <tt>status</tt> : Raggruppa i pacchetti in:
:* Installati
:* Non installati
:* Aggiornamenti della sicurezza
:* Aggiornabili
:* Obsoleti
:* Virtuali
 
; <tt>section[(''mode''[,passthrough])]</tt> : Raggruppa i pacchetti in base alla loro sezione. ''mode'' può assumere uno dei seguenti valori:
 
:; <tt>topdir</tt> : Raggruppa un base alla sezione dell'archivio debian (esempio: ''"main", "contrib", "non-free" ...'').
:; <tt>subdir</tt> : Raggruppa in base alla sezione logica (esempio: ''"adim", "base", "devel", "gnome", "kde", ecc ...'')
:; <tt>none</tt> : Raggruppa in base delle sezioni formate dalla somma delle  precedenti (esempio: ''"controb/admin", "contrib/devel", "non-free/admin", "non-free/devel").
:; <tt>task</tt> : Crea un albero dei pacchetti raggruppandoli per task.


Per verificare se funziona tutto usate glxgears, come indicato nella sezione precedente.
: Se viene usato il secondo parametro opzionale <tt>passthrough</tt> i pacchetti che per qualche motivo non hanno una sezione vengono passati alla regola successiva senza essere inseriti in categorie.


= Opzioni utili =
All'avvio di aptitude, premendo ''''G'''' si può vedere che vengono usate le seguenti regole:


In <tt>xorg.conf</tt> ci sono alcune opzioni specifiche del driver nvidia che si posono inserire nella sezione "Device", per esempio se non vogliamo vedere il logo Nvidia ad ogni avvio possiamo inserire:
<pre>
<pre>
Option "NoLogo" "1"
filter(missing),task,status,section(subdir,passthruough),section(topdir,passthrough)
</pre>
</pre>
invece per usare il codice AGP del driver proprietario invece di quello libero possiamo inserire:
<pre>
Option "NvAGP" "On"
</pre>
personalmente con questa opzione attivata riscontro con glxgears un aumento di prestazioni pari al 50%.


Ci sono molte altre opzioni possibili, che trovate elencate, su Debian, in <tt>/usr/share/doc/nvidia-glx/README.txt.gz</tt>.
In base a quanto detto la spiegazione di queste regole è semplice: ''visualizza solo i pacchetti reali, crea l'albero dei task, raggruppa i pacchetti per stato, per ogni stato raggruppa in sezioni logiche e all'interno di ogni sezione logica raggruppa in base alla sezione dell'archivio''.
 
== Links ==


----
* [http://www.luv.asn.au/overheads/aptitude/aptitude-intro.html Aptitude Introduction]: ottima introduzione ad Aptitude (in inglese) che tratta (tra le altre cose) molte più opzioni della linea di comando rispetto alla presente guida.
Autore: [[Utente:Bedo|Bedo]]
[[Categoria:Desktop]][[Categoria:Hardware]]


Correzioni, metodo 2 e opzioni utili aggiunti da [[Utente:tindal|tindal]]
[[Categoria:Apt]]

Versione delle 08:49, 19 mag 2006

Introduzione

Questa guida è dedicata all'uso di Aptitude.

Il completissimo manuale utente di Aptitude in formato html si può trovare in /usr/share/doc/aptitude/html/en/index.html, installando il pacchetto aptitude-doc-en. Purtroppo il manuale è solo in inglese.

Cos'è Aptitude

Aptitude è un frontend per la gestione avanzata dei pacchetti di una distribuzione Debian, ma risulta valida per tutte le distribuzioni che supportano APT (http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/ch-distros.it.html).

Aptitude è ormai lo strumento preferenziale per l'amministrazione dei pacchetti su Debian, in quanto non solo raggruppa in un unico semplice programma le funzionalità di molti tool (apt-get, apt-cache ...) ma anche perchè permette di gestire in modo molto più facile (ed efficace) situazioni complesse (dipendenze, dipendenze inverse, rimozione pacchetti non utilizzati, ecc ...).

Aptitude è un frontend a dpkg esattamente come apt-get, che sembra essere destinato a sostituire integralmente lo stesso apt-get (e affini), tanto che nelle release notes di Sarge si legge:

Info.png Citazione:
Il metodo di aggiornamento raccomandato fra le release Debian GNU/Linux prevede l'utilizzo dello strumento di gestione dei pacchetti aptitude. Tale strumento rende le decisioni riguardanti le installazioni dei pacchetti più sicure che l'esecuzione diretta di apt-get.


e anche:

Info.png Citazione:
Test di aggiornamento hanno mostrato che la versione di sarge di aptitude è migliore sia di apt-get sia della versione di woody di aptitude nella risoluzione di dipendenze complesse durante un aggiornamento.


Si può utilizzare Aptitude in due modi: da linea di comando, cioè come apt-get (la sintassi e le opzioni sono identiche, o quasi), oppure tramite l'interfaccia visuale basata sulle librerie ncurses.

L'interfaccia visuale verrà trattata più diffusamente, perchè si ritiene che sia uno strumento fondamentale per la gestione dei pacchetti e soprattutto per la diagnostica e la risoluzione degli eventuali problemi riscontrati.

Info.png Prima di iniziare
Prima di iniziare a mettere le mani sulla tastiera, notiamo che aptitude, a differenza della maggior parte delle opzioni di apt-get, si può lanciare anche con i diritti di utente comune.

Poiché per l'effettiva installazione o rimozione dei pacchetti è necessario possedere i diritti di root, è possibile e caldamente consigliato usare questa possibilità per effettuare qualunque prova, visto che non si sarà in grado di modificare neanche una virgola del sistema prima di aver inserito la password di root.


Uso da linea di comando

Anche dalla linea di comando l'uso di aptitude è molto semplice e comodo. Si usa in genere la seguente forma:

aptitude azione [argomenti...]

azione dice ad aptitude quale azione svolgere; i rimanenti argomenti dipendono dall'azione scelta e consistono tipicamente in una lista di nomi di pacchetti.

Le azioni più importanti sono:

aptitude update
aggiorna la lista dei pacchetti (come premere 'u' dall'interfaccia visuale o come apt-get update)
aptitude upgrade
aggiorna tutti i pacchetti aggiornabili senza che nascano conflitti. Se l'aggiornamento di un pacchetto causa un conflitto il pacchetto non viene aggiornato (piuttosto che, ad esempio, rimuovere i pacchetti che generano il conflitto)
aptitude dist-upgrade
anche questo comando aggiorna tutti i pacchetti, ma è più aggressivo nella risoluzione delle dipendenze: nouvi pacchetti saranno installati e altri rimossi, fino a quando tutte le dipendenze non saranno soddifatte. Questo comando potrebbe fare cose non desiderate (come, appunto, installare nuovi pacchetti o rimuoverne altri) quindi deve essere usato con cautela.
aptitude [ install | remove | purge | reinstall ] pkg1 [pkg2...]
questi comandi installano, rimuovono o fanno il purge (eliminazione anche dei file di configurazione) dei pacchetti specificati.
aptitude search espressione1 [espressione2...]
mostra su terminale i pacchetti che contengono nel nome una delle espressioni fornite. Le espressioni possono essere semplici stringhe o anche espressioni più complesse ("Search Patterns").
aptitude show pkg1 [pkg2...]
mostra su terminale le informazioni di ogni pacchetto specificato.

I comandi che installano, aggiornano o rimuovo pacchetti accettano tutti il parametro "-s" che stà per "simula". Quando viene passato "-s" nella linea di comando, aptitude svolge tutte le azioni che svolgerebbe normalmente, ma non scarica o installa/rimuove effettivamente nessun file.

Interfaccia grafica

Descrizione dell'interfaccia grafica

La prima schermata che aptitude ci presenta, dopo che l'abbiamo lanciato da linea di comando, e dopo il caricamento delle informazioni attuali sui pacchetti ("caricamento della cache"), è divisa orizzontalmente in due parti.

Nella parte superiore troviamo una zona a sfondo blu con un menù che propone diverse opzioni, e una zona a sfondo nero in cui si vede l'albero dei pacchetti disponibili, classificati in base al loro stato (installati, non installati, ecc.).

Per vedere il contenuto di uno dei rami usiamo le frecce "su" e "giu" fino a selezionare la riga corrispondente e premiamo invio. Sotto al ramo in questione ora abbiamo dei sottorami, e premendo invio sui vari sottorami si accede allo stesso modo ai sotto-sottorami e così via, fino ad arrivare ai pacchetti.

La parte inferiore è invece dedicata alla descrizione del pacchetto attualmente selezionato. Alcuni pacchetti, per esempio k3b, hanno una descrizione molto lunga: premendo TAB e usando le frecce è possibile leggerla tutta.

Ogni riga che mostra il nome di un pacchetto riporta anche molte informazioni. Per esempio, riporto lo stato di alcuni pacchetti nel mio sistema (nota: il mio sistema è una sarge, ma ho installato diversi pacchetti da testing e anche alcuni da unstable. Per informazioni sul pinning vedere APT uso avanzato: mixare releases diverse ):

stato    nome                 vers. attuale    vers. aggiornata

i        aptitude             0.2.15.9-2       0.2.15.9-2
i        amule                2.0.3-3          2.0.3-4
i A      amule-common         2.0.3-3          2.0.3-4
c        hotplug              <nessuna>        0.0.200403
p        apmd                 <nessuna>        3.2.2-3

Possiamo vedere che:

  • aptitude è installato ed è alla versione più recente
  • amule è installato ma è aggiornabile alla versione 2.0.3-4
  • amule-common è installato per soddisfare una dipendenza (A), cioè solo a causa di un pacchetto che dipende da lui (amule). Anch'esso è aggiornabile
  • hotplug non è installato, ma quando l'ho cancellato ho scelto di mantenere i file di configurazione (c)
  • apmd non è installato (p), oppure è stato cancellato con l'opzione "purge" (comando: "_"): lo stato risultante è il medesimo

Tramite semplici comandi si possono visualizzare molte altre informazioni. I comandi principali sono:

v
visualizza le versioni disponibili per il pacchetto
d
visualizza le dipendenze del pacchetto
r
visualizza i pacchetti che dipendono dal pacchetto selezionato (dipendenze inverse)
C
scarica da internet e visualizza il changelog del pacchetto
q
chiude la schermata attuale e passa a quella precedente

Per una lista completa vedere la guida online con "?".

Ora premiamo invio su di un pacchetto: ci appare la schermata relativa al pacchetto, con la descrizione completa e molte altre informazioni, organizzate ad albero come abbiamo già visto. Se ci interessa qualche informazione in più su uno dei pacchetti che troviamo in questa schermata, lo selezioniamo e premiamo invio: appaiono le versioni disponibili del pacchetto. Se selezioniamo una delle versioni e premiamo invio ci ritroviamo nella schermata informativa di quel pacchetto. Fate attenzione perchè in questo modo si può perdere facilmente l'orientamento. Torniamo alla vista dell'albero dei pacchetti premendo "q" tante volte quanto serve (se vi sbagliate e lo premete una volta in più, aptitude vi chiede se volete uscire dal programma: per il momento dite di no ;-)).

Riassunto principali comandi

u (minuscolo)
aggiorna la lista dei pacchetti.
+
marca il pacchetto selezionato per l'installazione o l'aggiornamento.
- (segno meno)
marca il pacchetto selezionato per la rimozione.
_ (underscore)
marca il pacchetto selezionato per la rimozione, eliminado tutti i file di configurazione (purge).
U (maiuscolo)
marca per l'aggiornamento tutti i pacchetti per cui sia disponibile una nuova versione.
=
mette in hold il pacchetto selezionato. Questo vuol dire che il pacchetto non verrà aggiornato ache se una nuova versione è disponibile e si seleziona di aggiornare i pacchetti (ad esempio con U).
C (maiuscolo)
scarica e mostra il changelog del pacchetto selezionato.
Info.png Nota
Dopo aver premuto uno dei comandi +, -, _ o U bisognerà premere due volte g per eseguire le azioni richieste: dopo la prima volta verrà visualizzata il lista dei pacchetti installati/aggiornati/rimossi/mantenuti, dopo il secondo g verranno eseguite le operazioni richieste.


Esempio: aggiornare i pacchetti

Per la descrizione dell'utilizzo di aptitude useremo come esempio una sessione reale, in cui vengono svolte alcune normali operazioni di aggiornamento e amministrazione dei pacchetti.

Per prima cosa, nella nostra sessione di amministrazione, aggiorniamo le informazioni sui pacchetti disponibili. Con apt-get avremmo digitato apt-get update, mentre in aptitude è sufficiente premere "u".

Fate attenzione perchè aptitude non chiede conferma dopo che avete impartito un comando, quindi non digitate nulla senza prima essere sicuri/e di cosa state per fare.

Dopo aver fatto l'update potremmo trovare una, due, o tre voci nuove nell'albero dei pacchetti: "Aggiornamenti di sicurezza", "Pacchetti aggiornabili", e "Pacchetti nuovi". Per fare scomparire le prime due è necessario aggiornare tutti i pacchetti contenuti nei rispettivi rami, mentre per far sparire la terza è sufficiente premere "f" (forget).

Una buona regola per l'amministratore è quella di far sì che alla fine dell'aggiornamento queste tre voci non siano presenti. Se ci sono dei pacchetti che risultano aggiornabili, ma che non volete aggiornare, probabilmente dovreste bloccarli alla versione desiderata con "=", oppure dovreste leggere la guida già citata sul pinning.

Ora torniamo ai pacchetti mostrati prima e supponiamo di voler aggiornare amule: lo selezioniamo e premiamo "+". Questo marcherà in verde, cioè per l'installazione, sia amule che amule-common.

Poi però ci viene un'idea migliore, e decidiamo di aggiornare tutti i pacchetti aggiornabili, quindi digitiamo "^" per risalire al ramo superiore della vista, finché arriviamo a Pacchetti installati poi usiamo la freccia in alto e se necessario risaliamo ancora ai rami superiori finchè non arriviamo a Pacchetti aggiornabili e qui premiamo "+". Questo marcherà per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili :-D


Risolvere eventuali problemi con delle dipendenze

Dopo aver marcato per l'installazione tutti i pacchetti aggiornabili, aptitude ci segnala nella zona blu che c'è un pacchetto "errato" cioè con problemi di dipendenze. Senza battere ciglio premiamo "b" e leggiamo:

iB      udev           0.070    0.074

dove "B" significa "con errori", e sotto si legge:

Alcune dipendenze di udev non sono soddisfatte:

  *udev è in conflitto con module-init-tools (< 3.2pre9-1)

premiamo invio su udev, e ci appare la schermata con tutte le informazioni su udev stesso, comprese le dipendenze: selezioniamo module-init-tools e premiamo invio. Ora ci appaiono tutte le versioni disponibili di module-init-tools, tra cui vediamo che è presente la 3.2pre9-1: non ci resta che selezionarla e marcarla per l'installazione :-D.

Quello che è successo è semplicemente che nel mio sistema udev è in testing, e fino alla versione 0.070 funzionava bene con module-init-tools-3.2pre1-2, che invece è in stable. Aggiornando tutto abbiamo marcato per l'installazione il nuovo udev, versione 0.074, che però dipende da module-init-tools >= 3.2pre9-1. Poiché questo pacchetto è in testing, APT non ha potuto risolvere la dipendenza automaticamente: se un pacchetto è in una distribuzione (e APT è configurato nel modo giusto) non verrà mai passato ad un'altra, a meno che non siamo noi a farlo manualmente.

Si prega di notare che questo comportamento non è un bug, ma una cosa voluta: APT ha ricevuto un comando ambiguo e lo segnala generando un errore, proprio come noi ci aspettiamo da lui ;-).

In effetti, i reali colpevoli della generazione dell'errore siamo noi. Infatti, per permettere ad APT di gestire correttamente delle dipendenze in testing, dobbiamo semplicemente usare "testing" come distribuzione predefinita.

Ricordate che abbiamo lanciato aptitude semplicemente con il comando "aptitude"? e ricorderete anche che il mio sistema è una sarge (stable). Questo equivale a lanciare aptitude con il comando "aptitude -t stable", da cui il nostro problema.

Se avessimo usato "aptitude -t testing" aptitude avrebbe risolto correttamente la dipendenza, ma attenzione: in questo modo diciamo ad aptitude che testing è la nostra release predefinita (che non è vero) e lui ci mostrerà come aggiornabili tutti i pacchetti che lo sono in testing, cioè anche tutti quelli in stable (come peraltro ci aspettiamo che faccia ;-)).

Il fatto è che aptitude, per quanto avanzato, ancora non legge il pensiero dell'amministratore, e fa solo il suo mestiere: prende tutte le decisioni ovvie autonomamente, e genera un errore quando non sa cosa decidere.


Cercare un pacchetto

Ora supponiamo di voler vedere se in debian c'è qualche programma per la gestione dei contenuti, e l'acronimo in inglese è "cms". Per fare questo possiamo usare le funzioni di ricerca di aptitude: per prima cosa digitiamo / per la ricerca della stringa "cms" nei nomi dei pacchetti.

Ora però ci viene in mente che un cms non contiene necessariamente la stringa "cms" nel nome, quindi facciamo, con la stessa stringa, una ricerca nelle descrizioni dei pacchetti: digitiamo ancora / e inseriamo "~dcms". Aptitude ci mostra il primo risultato della ricerca, per vedere i risultati successivi premiamo n, e per tornare indietro nella lista \.

Per Limitare la lista dei pacchetti visualizzati possiamo usare il comando l, che si usa allo stesso modo di / ma mostra tutti e soli i pacchetti corrispondenti alla ricerca, organizzati ad albero nel modo che abbiamo già visto.

Ricerca avanzata

Aptitude supporta numerose opzioni di dicerca come il precedente ~d per cercare una stringa nelle descrizioni. La stringa di ricerca può inoltre essere una REGEXP (espressione regolare). Queste opzioni possono essere usate indifferentemente da linea di comando (dopo search) che dall'interfaccia grafica (premendo / oppure l).

Di seguito si riporta qualche esempio. fare riferimento alla guida di aptitude citata all'inizio per i dettagli.

Volete sapere quali pacchhetti di gnome 2.14 son entrati in etch? Semplice:

 $ aptitude search gnome~V2.14

Il seguente comando cerca invece i pacchetti che contengono editor nella descrizione e che appartongono alla sezione sound:

 $ aptitude search ~deditor~ssound

Personalizzare la visualizzazione dei pacchetti

Con aptitude è possibile personalizzare sia i campi visualizzati nella lista dei pacchetti, sia il raggruppamento in sezioni e sotto-sezioni.

Personalizzare il raggruppamento in sezioni

Le sezioni nelle quali sono raggruppati i pacchetti quando si avvia Aptitude (e non solo) sono generate dinamicamente da un insieme di regole separate da virgola. E' possibile vedere e modificare le regole che generano la vista attuale premendo 'G'.

Le regole vengono elaborate in sequenza dalla prima all'ultima

Vediamo alcune regole:

filter(missing)
non visualizza i pacchetti che esistono solo nelle dipendenze di un altro pacchetto.
status
Raggruppa i pacchetti in:
  • Installati
  • Non installati
  • Aggiornamenti della sicurezza
  • Aggiornabili
  • Obsoleti
  • Virtuali
section[(mode[,passthrough])]
Raggruppa i pacchetti in base alla loro sezione. mode può assumere uno dei seguenti valori:
topdir
Raggruppa un base alla sezione dell'archivio debian (esempio: "main", "contrib", "non-free" ...).
subdir
Raggruppa in base alla sezione logica (esempio: "adim", "base", "devel", "gnome", "kde", ecc ...)
none
Raggruppa in base delle sezioni formate dalla somma delle precedenti (esempio: "controb/admin", "contrib/devel", "non-free/admin", "non-free/devel").
task
Crea un albero dei pacchetti raggruppandoli per task.
Se viene usato il secondo parametro opzionale passthrough i pacchetti che per qualche motivo non hanno una sezione vengono passati alla regola successiva senza essere inseriti in categorie.

All'avvio di aptitude, premendo 'G' si può vedere che vengono usate le seguenti regole:

filter(missing),task,status,section(subdir,passthruough),section(topdir,passthrough)

In base a quanto detto la spiegazione di queste regole è semplice: visualizza solo i pacchetti reali, crea l'albero dei task, raggruppa i pacchetti per stato, per ogni stato raggruppa in sezioni logiche e all'interno di ogni sezione logica raggruppa in base alla sezione dell'archivio.

Links

  • Aptitude Introduction: ottima introduzione ad Aptitude (in inglese) che tratta (tra le altre cose) molte più opzioni della linea di comando rispetto alla presente guida.